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GP Arabia Saudita: succede di tutto a Jeddah! Hamilton vince davanti a Max tra le polemiche

© Getty Images

Una gara a dir poco rocambolesca a Jeddah, in una domenica incandescente che proietta Hamilton, vincitore, a pari punti rispetto a Verstappen, 2° dopo molte polemiche.

Nessun incidente al via

Partenza molto più tranquilla delle attese: nessuno si prende rischi ed i piloti sfilano senza alcun contatto, con le Mercedes a tenere le prime due posizioni davanti a Verstappen e Leclerc, mentre Perez, nel tentativo di passare il ferrarista, forza la staccata e per poco non tocca il caposquadra Max prima di riaccodarsi a Charles. Bene Sainz nonostante la gomma dura, con lo spagnolo a guadagnare subito una posizione e poi a guadagnarne un'altra nel corso del primo giro ai danni di Raikkonen. Nei primi giri poi buona la progressione di Sainz, che passa Tsunoda, Alonso e Giovinazzi.

Schumi a muro, Red Bull gioca il jolly

Il momento che cambia la situazione avviene al nono giro, quando Mick Schumacher perde il controllo della vettura nelle curve 22-23, nello stesso punto e con la stessa dinamica dell'incidente occorso a Leclerc al venerdì. Inevitabile l'ingresso della safety car, con quasi tutti i piloti che vanno ai box: tra chi non ci va c'è Verstappen, che dopo essersi lamentato di un notevole rallentamento da parte di Bottas (Valtteri stava prendendo spazio per garantire alla Mercedes i tempi giusti per una doppia sosta) azzarda di non fermarsi, prendendosi la testa della corsa. Come lui anche Ocon, Ricciardo, Gasly e Sainz tra i piloti in top ten. E con il senno di poi è una grande scelta, perché l'audacia viene premiata: le barriere nel punto d'impatto della Haas devono essere riparate e scatta la bandiera rossa, con una gara che viene neutralizzata con l'opportunità per chi non si è fermato di cambiare gomme. Situazione che sorride alla Red Bull, con la nuova classifica che dice Verstappen, Hamilton, Bottas, Ocon, Ricciardo, Leclerc, Gasly, Perez, Sainz, Giovinazzi, Tsunoda, Raikkonen, Vettel, Norris, Alonso, Mazepin, Russell, Stroll, Latifi. Ricciardo, Perez, Sainz, Vettel e Latifi gli unici con gomma media, tutti gli altri con gomma dura.

Si riparte, ma per poco

La direzione gara opta per la partenza dalla griglia, con una prima fila incandescente tra Verstappen ed Hamilton. E' Lewis a scattare meglio, con Max che invece tira la staccata della vita ed all'esterno si riprende la posizione passando fuori dalla linea bianca, trovando lo spazio non concesso dall'inglese; il rientro forzato di Max impone a Lewis di frenare e questo a cascata compatta il gruppo, che finisce inevitabilmente nell'incidente: Perez entra in contatto con Leclerc, si gira e crea caos nel gruppo, nel quale nelle retrovie Mazepin finisce per centrare una Williams, quella di Russell. Inevitabile un'altra bandiera rossa, con un'altra classifica stravolta: la classifica recita Verstappen, Ocon (bravissimo ad infilarsi nel duello tra Max e Lewis), Hamilton, Ricciardo, Bottas, Gasly, Leclerc, Giovinazzi, Sainz, Vettel, Raikkonen, Tsunoda, Alonso, Stroll, Latifi e Norris. Ko Perez, Russell e Mazepin oltre all'altro ritirato Schumacher.
Assurdo poi ciò che avviene: discussioni tra Mercedes, Red Bull e commissari di gara, con il direttore di corsa che impone a Max di cedere la posizione ad Hamilton; solo che Ocon si è infilato tra loro. Se ne esce con Ocon che eredita la prima posizione in virtù dell'arretramento di Max alle spalle di Hamilton, con Lewis che si prende la seconda posizione proprio davanti all'olandese. 
Si sceglie di partire ancora dalla griglia con questa classifica: Ocon, Hamilton, Verstappen (gomma media), Ricciardo, Bottas (gomma media), Gasly, Leclerc, Giovinazzi, Sainz (gomma media), Vettel (gomma media), Raikkonen, Tsunoda (gomma media), Alonso (gomma morbida), Stroll (gomma media), Latifi e Norris.

Max, che staccata!

Così eccoci alla terza partenza da fermo in 17 giri: dalla terza casella è Verstappen a salire in cattedra prendendo l'interno e affondando una staccata eccezionale che prende di sorpresa Hamilton, a sandwich tra Max ed Ocon; bravo e fortunato Lewis ad uscirne senza grossi danni nonostante il contatto della sua ala anteriore con la posteriore sinistra dell'Alpine. L'inglese così si ritrova terzo proprio dietro a Verstappen ed Ocon, mentre dietro di lui le lotte sono tante: bravissimo Giovinazzi a passare in settima posizione, mentre Leclerc scivola al 10° posto appena davanti a Sainz. Lewis comunque prova a mettersi alla caccia di Verstappen in modo immediato, sbarazzandosi di Ocon dopo un solo giro.

Lotta Ferrari e Seb contro tutti

Altra neutralizzazione, stavolta con virtual safety car, al 23° dei 50 giri previsti: alla prima curva contatto tra Tsunoda e Vettel, con il nipponico a muro e Seb in testacoda, passato pure dalle due Ferrari in lotta tra loro (Sainz passa Leclerc dopo il taglio della prima curva da parte del monegasco) e da Stroll. Poco dopo la bandiera verde testacoda, senza conseguenze, per Fernando Alonso, mentre poco dopo duello tra Vettel e Raikkonen, con ala rotta per entrambi. Di nuovo virtual safety car per togliere i detriti, mentre a Tsunoda, che è riuscito a ripartire, vengono assegnati 5" di penalità per l'episodio con il tedesco dell'Aston Martin.

Lewis addosso a Max!

La neutralizzazione resta fino al giro numero 33 dei 50 previsti. La ripartenza è con Hamilton incollato a Verstappen, con l'olandese aiutato dalle tante neutralizzazioni per preservare i suoi pneumatici a mescola media rispetto a quelli a mescola dura montati sulla vettura dell'inglese. Altra breve VSC al 36° passaggio per togliere un altro detrito, quindi di nuovo bandiera verde con Hamilton in zona Drs: l'attacco di Lewis arriva all'inizio del 37° giro, con la staccata in curva 1; Max frena tardissimo e va lungo, lo stesso avviene con Lewis che va leggermente largo. Ma non è affatto finita: a Verstappen la squadra chiede di cedere la posizione, Max frena di botto verso curva 27 e Hamilton finisce con il tamponare la Red Bull, con piccoli danni all'ala. Ovviamente episodio notato, e tanto altro lavoro per la direzione gara.

Max cede la posizione, anzi no, anzi si

Clamoroso quello che accade al 43° giro, con Max che viene invitato a cedere la posizione: lo fa ma poi attacca di nuovo alla curva immediatamente successiva, riprendendosi la testa della corsa. Ovviamente la Mercedes protesta ancora, e la Red Bull viene invitata a cedere nuovamente la posizione. Verstappen lo fa al passaggio successivo proprio nel momento in cui gli vengono assegnati 5" di penalità per l'episodio del giro 37. A quel punto, gara congelata, con Lewis che scappa via nonostante un'ala anteriore non nelle migliori condizioni, mentre Max alza bandiera bianca a causa delle gomme ormai finite.

Tutti ad Abu Dhabi

Hamilton così vola a vincere davanti a Verstappen: grazie al giro veloce, i due si ritrovano appaiati in classifica alla vigilia di Abu Dhabi. Proprio sul traguardo sorpasso di Bottas ai danni di Ocon, beffato e appena giù dal podio. Dietro di loro Ricciardo, Gasly, Sainz, Leclerc, Giovinazzi e Norris. Da segnalare un sorpasso proprio negli ultimi chilometri da parte di Leclerc a Sainz.

L'ordine d'arrivo