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F1, gomme e libertà di scelta: ai team va tutto bene così

Ai team di F1 va più che bene non tronare ad essere liberi di scegliere quanti set per compoud avere a disposizione ad ogni GP, anche nel 2022.

La regola, in vigore dal 2016 fino a l 2019, lasciava alle scuderie la discrezionalità sul numero di mescole portare in gara tra quelle messe a disposizione dal fornitore: insomma, modulare la quantità di soft, medie o hard a seconda del tipo ti strategia, più o meno aggressiva, da usare durante il weekend.

Poi, però, è arrivata la pandemia e per facilitare il lavoro di Pirelli, per permettere un’organizzazione di produzione e logistica più rapida viste le difficoltà organizzative del campionato 2020, la regola è decaduta con i team che si sono dovuti accontentare dello stesso numero di set per ogni compound. Situazione confermata nel 2021 e a quanto ha dichiarato Mario Isola, anche nel 2022.

La rivelazione di Isola

“Trovammo questa soluzione come risposta rapida alla pandemia - ha dichiarato il capo di Pirelli Motorsport durante la conferenza stampa di presentazione della stagione - ma poi i team sono venuti da noi dicendosi soddisfatti di questo sistema e di volerlo mantenere in futuro. Quindi non è stata una nostra scelta mantenerla”.

“Le scuderia ci hanno detto che l’allocazione già scelta e fissa per tutti mette loro sullo stesso piano, non concedendo vantaggi a nessuno. Quindi possono iniziare a programmare le strategie in base a una disposizione chiara, senza investire tempo, energie e risorse per pensare a se è meglio portare o meno un set di morbide, di medie o di dure in più. Preferiscono lavorare sulle gomme già scelte”.

Così anche nel 2023?

E nemmeno il passaggio alle gomme da 18” ha spinto le squadre a tornare al passato, soprattutto per le incognite che l’accoppiata nuove monoposto e nuove gomme può influire sulle prestazioni. Le 18” sono state provate solo su monoposto adattate, come si comporteranno davvero quando saranno calzate dalle vetture a effetto suolo si saprà solo ai test di Barcellona.

Quindi, meglio non rischiare.

“Ne 2020 - ha concluso Isola - ci anno detto di voler continuare così anche nel 2021 e nel 2021, con il nuovo prodotto per il 2022, nessuno ha certezze assolute quindi vogliono continuare così. Non so se le cose cambieranno nel 2023, ma per ora la situazione è questa”.