Al di là dei retroscena, delle scorie che da Montecarlo si sono trascinate fino al termine del campionato, in casa Red Bull, tra Verstappen e Perez, la gara di Monaco può considerarsi in qualche modo un momento di svolta della stagione del campione olandese.
Singapore a parte, dove il mondiale aveva già preso una piega chiarissima, Montecarlo è stato il punto più "basso" di una stagione al limite della perfezione per Verstappen.
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Questione di feeling con la RB18, di scelte d'assetto (e strategiche, criticate al tempo da Jos Verstappen) che portarono Perez a esprimersi da numero 1 nel Principato.
Una Red Bull da avvicinare ai gusti di Max
Nel rileggere la stagione, i Verstappen indicano in quel week end un momento di cambiamento. Red Bull aveva già avviato il percorso di sviluppo e riduzione del peso sulla RB18, con la gara di Imola prima, importante, tappa di un recupero di prestazioni passando per l'alleggerimento di un progetto 12 kg oltre il limite regolamentare.
"Dopo Monaco ho visto un momento di svolta, anche nello stile di guida di Max. Aveva delle difficoltà con la macchina, non si comportava come avrebbe voluto. Dopo Monaco abbiamo spinto parecchio, insieme con la squadra: penso che siano andati nella giusta direzione per risolvere i problemi che aveva", commenta Jos Verstappen.
"Abbiamo parlato dopo Monaco su ciò che mi serviva dalla macchina, quello che volevo. A inizio stagione non era una macchina che mi piaceva, anche a causa del peso eccessivo", aggiunge Max.
"Più ci liberavamo del peso extra, più la monoposto diventava competitiva. Si è anche avvicinata ai miei gusti, al mio stile di guida: a poco a poco sono tornato a guidare con il mio stile per andare forte e questo mi ha aiutato parecchio".