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Vendita Formula 1, Ben Sulayem ribadisce il ruolo FIA

La contrapposizione tra Federazione internazionale dell'automobile e Liberty Media, quale proprietaria della Formula 1, ha visioni che sono state espresse chiaramente e possono considerarsi l'emersione pubblica, in tutti i suoi contrasti, su un "confronto" iniziato dal 2022.

La recente lettera di Liberty Media al presidente Ben Sulayem e resa nota ai team - con il contenuto trapelato sui media, a dare pubblicità alle posizioni molto diverse in merito al controllo sulla Formula 1 -, ha espresso tutta la critica verso le esternazioni del presidente FIA.

Liberty Media ritiene non solo di avere il controllo totale ed esclusivo sugli aspetti commerciali della Formula 1 ma ha evidenziato come eventuali trattative di vendita non abbiano nella FIA una parte in causa.

Il campionato F1 è della FIA

Di diverso avviso è la Federazione, con le parole di Ben Sulayem, nel week end del Rally di Montecarlo, a precedere quella che poi sarebbe stata una valutazione ulteriore, un giudizio sul valore della F1 e l'offerta avanzata dall'investitore saudita, rigettata da Liberty Media nel 2022.

"Il campionato appartiene a noi, che lo abbiamo solo dato in affitto. Finora, quelli di una possibile vendita sono solo rumours, però la FIA dovrebbe avere parola in merito ed essere in grado di assistere a un processo di vendita con una consulenza", la posizione di Ben Sulayem, riportata da Auto Motor und Sport. 

Il veto sulla vendita

Se, da un lato, esiste una clausola che assegna alla FIA un potere di veto in caso di vendita della Formula 1, affidata nell'utilizzo nei diritti commerciali per 100 anni, sotto la presidenza Mosley - nel 2000 a Ecclestone e per un valore irrisorio, di 300 milioni di dollari -, oggi la proprietà statunitense rivendica l'indipendenza nel trattare il valore del business Formula 1 e non considera la FIA parte in causa. Di più: ha ritenuto i commenti di Ben Sulayem oltre il perimetro d'azione della FIA.

C'è l'irritualità dello strumento utilizzato, i tre tweet del presidente a dare un giudizio di valore su un'indiscrezione di stampa - diffusa da Bloomberg nella cifra dei 20 miliardi di dollari offerti - e relativa a un'operazione rigettata da Liberty Media. 

Sottolineare la titolarità della Federazione di un ruolo su un'operazione futura di vendita della Formula 1, non è esattamente la visione che si allinea alla posizione di Liberty Media.