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Mondiale F1 2023: abbiamo previsto tutto e vi diciamo come finirà

Il Mondiale di F1 2023 sta per iniziare e sarà il più pazzo di sempre. Sapete perché? Tra rivoluzioni, giro di valzer tra i team principal, lotte intestine tra FIA e Liberty Media ci saranno tanti spunti... Che abbiamo già previsto e vi raccontiamo qui, scheda per scheda.

Gennaio

Rivoluzione

Vasseur come si sa, ha preso possesso del suo ufficio a Maranello. E, prontamente, ha avviato quella che tutti definiscono una rivouzione. Le prime mosse riguarderanno pareti e pavimenti: carte da parati a disegno cachemire sui toni del rosso per la Gestione Sportiva, moquette scozzese scura perché, se si macchia, non si vede una mazza. Oltre alla so- stituzione dei sanitari, ca va sans dire. Grossi cambiamenti anche nel menù destinato a dipendenti e ospiti durante le gare con roesti e raclette come piatti fissi perché, a furia di frequentare la Svizzera, il nuovo team principal non può pur fare a meno di certe prelibatezze. “E siamo solo all’inizio!” ha commentato un euforico Toto Wolff, noto patito della tappezzeria a disegni cachemire.

Andrettis

Nessuno vuole che la famiglia Andretti entri in Formula Uno, nonostante il padre, Mario, sia stato campione del mondo e il figlio, Michael, abbia corso per una stagione con la McLaren accanto a Senna. Due sconosciuti messi al bando per il semplice motivo che i 10 team esistenti non intendono dividere gli introiti con altri. Ma gli Andretti ora hanno l’appoggio della Cadillac che è poi General Motors e con loro c’è pure il presidente della Fia, Ben Sulayem. Quanto alla direzione tecnica del team si parla di Mattia Binotto. La discussione è in corso da tempo. Da ben prima che Mattia desse le dimissioni dalla Ferrari. Ma Binotto chiede che ci sia la certezza della presenza sulla griglia. Che al momento manca.

Verstappen

Quarant’anni sono trascorsi in un lampo. Il 1983 segnò l’ultimo successo della Ferrari nel mondiale costruttori prima che il Grande Vecchio ci lasciasse. Si parlò del titolo, nella conferenza stampa dell’ottobre di quell’anno, quando Enzo Ferrari fece anche l’elenco dei piloti che si erano offerti. E tra le righe specificò pure che Verstappen non era stato contattato. Ma non si trattava di Max, bensì di Jos, il papà. E se la Ferrari di oggi pensasse invece a Max? Attendiamo una conferma o una smentita, sempre che Elkann & Vigna vogliano riprendere la bella abitudine della conferenza di fine stagione.