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Red Bull RB19, i test in Bahrain rivelano la vera monoposto 2023

Finalmente, Red Bull. L'apertura dei test in Bahrain (segui qui la diretta) è la prima occasione per scoprire la vera Red Bull RB19, dopo una non-presentazione newyorchese che ha mostrato i colori soliti e annunciato l'unica presentazione degna di nota: la collaborazione con Ford dal 2026 sul fronte power unit.

È logicamente un'evoluzione la RB19, essendo Red Bull reduce da un campionato dominato con la RB18. Non cambia la filosofia progettuale delle pance e il grande passo avanti è atteso in aree non visibili, come alla voce peso. È un progetto più leggero, un fronte sul quale Red Bull ha lavorato a fondo lo scorso anno per ridurre le masse da una RB18 parecchio sovrappeso.

Musetto ritoccato

I particolari visibili, evoluti rispetto al 2022, iniziano dal musetto. Red Bull ha ritoccato le forme in punta, confermando il raccordo sul secondo profilo dell'ala anteriore ma alterando la curvatura del musetto per disegnare linee più squadrate. Dalla feritoia ovale, poi, ecco una piccola presa Naca. Sfumature.

Le prime impressioni fornite dalla RB19 vanno nella direzione di un muso ancor più scavato nella parte interiore, dettaglio che si nota dall'installazione del triangolo inferiore della sospensione anteriore. 

Airscope tondo 

L'airscope sfoggia una presa modificata rispetto all'ovale impiegato sulla RB18: adesso è più tonda. Quanto all'estrazione dell'aria calda dall'ampio volume della cover motore, le griglie superiori sono state riposizionate in una posizione più esterna.

Sul fondo, invece, la prima interpretazione per gestire l'incremento dell'altezza del bordo di 15 mm prevede un labbro separato e ricurvo nella porzione più esterna e davanti alle ruote posteriori.