Ha lasciato impressioni decisamente migliori, a Kevin Magnussen, la Haas guidata a Jeddah. Rispetto a Sakhir, complice anche una pista molto diversa e non impegnativa sulle gomme, il danese è riuscito a correre agguantando la zona punti, con Hulkenberg poco distante a 6".
Una gara d'appello dopo che l'esordio in Bahrain aveva lasciato sensazioni non altrettanto positive: "Non abbiamo iniziato bene la stagione, in Bahrain abbiamo avuto difficoltà un po' di ritmo e, molto, con il degrado gomme.
Nico ha dimostrato che la macchina aveva del potenziale, qualificandola in top 10 in Bahrain, si trattava quindi di sbloccare le sensazioni e la fiducia con la macchina.
Al primissimo appuntamento non è andata bene, non ho avuto una buona impressione. In Arabia ho compiuto un buon passo in avanti", spiega Magnussen.
Le squadre in sfida per la top ten
Tracciare un quadro esatto dei valori tra le squadre dietro Red Bull, Aston Martin, Mercedes e Ferrari è ancora prematuro. Alfa Romeo, ottima protagonista in Bahrain, non ha impressionato a Jeddah. Alpine si è rifatta di un esordio negativo, mentre AlphaTauri ha confermato di poter correre ai margini della top ten. Poi c'è una McLaren che è attesa a un recupero con gli sviluppi di Baku e una Williams fermata da problemi tecnici in Arabia.
"La lotta è molto serrata, con l'eccezione di Red Bull tutto il pacchetto di squadre di metà schieramento è super-compattato", commenta Magnussen.
"Spero potremo essere ancora in lotta, sento che siamo più forti sul giro singolo rispetto alla gara, però abbiamo dimostrato di riuscire, comunque, a lottare in gara.
In realtà ho sentito d'avere un ritmo migliore anche delle Alpine. So che alcuni piloti non hanno concluso la gara ma è sembrato che siamo in partita".