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Verstappen: "Si può migliorare: l'addio alla F1 quando non sarò più al 100%"

© Getty Images

A Max Verstappen interessa correre. E così capita di vederlo impegnato sul simulatore di casa tra un GP e l'altro, così capita di vederlo a bordo di una GT3 nonostante la lunghissima stagione in F1 appena conclusa. Max Verstappen è sé stesso con un volante in mano, non necessariamente di una vettura di Formula 1.

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In F1 solo se al 100%

Tra Max e la F1 la storia andrà avanti almeno fino al 2028 compreso, anno in cui terminerà il suo attuale contratto con la Red Bull, poi si vedrà. Non c'è una data di scadenza, ma un'idea chiara: smettere quando non sarà più in grado di dare il 100%: "E' molto semplice - ha affermato Verstappen in una lunga intervista a The Race -, affronterò le cose sempre allo stesso modo fino al giorno in cui dirò a me stesso che non sarò più in grado di farlo. A quel punto, mi fermerò. Se corressi con un'intensità minore, significherebbe non essere al 100%, e se non sono al 100% allora significa che sono stufo ed a quel punto preferirei non guidare più".

Finora non ci sono avvisaglie: "Adoro la competizione, adoro battere tutti gli altri e mi piace vincere le gare, non mi annoio mai. Mi piace mettermi costantemente alla prova e imparare sempre qualcosa".

Ultimo stint a Baku: ecco il segreto

Sulla stagione appena conclusa, Max ha svelato alcune cose interessanti: la RB19 era leggermente più facile da configurare rispetto alla RB18, ma all'inizio in frenata aveva sempre molta paura di arrivare al bloccaggio. La svolta a Baku, quando nell'ultimo stint, a gara ormai persa a favore di Perez, l'olandese ha utilizzato quei giri come una sorta di test, facendo prove su differenziale, freni o angolo di sterzo, trovando una chiave di utilizzo della vettura poi risultata decisiva.

Piccoli ma importanti dettagli che gli hanno spalancato le porte del massimo potenziale della RB19. "Può essere sembrato tutto facile dall'esterno - ha proseguito Max -, ma in realtà non è stato così. Ci sono state qualifiche e gare rese difficili dalla pioggia nelle quali fare le scelte giuste è stato fondamentale. Questo ci ha impedito di inciampare. Ogni anno si può provare a migliorare, in F1 è impossibile farlo con step enormi, ma uno prova sempre a commettere ancora meno errori. Questo è ciò a cui aspiro, poi il resto dipende da quanto sarà competitiva la vettura".

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