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Allison e una Mercedes tutta diversa: "Troppo tempo prima di cambiare"

Parla da ingegnere, James Allison. Ingegnere e, di nuovo, direttore tecnico della Mercedes. Richiamato alla piena operatività dopo due stagioni critiche, fatte di scelte sbagliate nella progettazione della W13 e W14. 

Filosofie progettuali che non hanno portato i risultati sperati con la nuova fase tecnica avviata nel 2022.

Spiega cos'è, per lui, per un ingegnere, l'idea di "concetto" che tanto si è utilizzata per dire quanto Mercedes avrebbe modificato la W15 prossima alla presentazione.

"Il concetto non ha in realtà nulla a che vedere con la macchina, da una prospettiva del progettista o di una persona che lavora alla prestazione in Formula 1.

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È un processo che ti porta a decidere cosa sembra buono e cosa negativo. È la metodologia per passare al setaccio, in qualche modo, tutte le tantissime cose che potresti mettere in macchina, ricercando l'unica che davvero pensi ti porterà più velocità sul giro. È un metodo, la macchina in sé è la risultante di questo metodo", spiega Allison a Sky Sports.

"Quando ci parlate di concetto, noi ragioniamo su cose del genere: 'Credete che il sistema di calibrazione della galleria del vento sia errato?' E l'abbiamo modificato, oppure il modo con il quale alimentiamo di dati il CFD, se era sbagliato e abbiamo fatto modifiche. Questo è quel che significa, per noi, il concept della macchina".

Mercedes da rifare da cima a fondo

La direzione imboccata dai tecnici diretti da Mike Elliott ha avuto la "colpa" di perseverare dopo un anno di grandi difficoltà, com'è stato il 2022. Mercedes definita, spesso, dalla particolarità di quelle pance, diverse da qualsiasi altra monoposto in griglia.

I correttivi sono iniziati a partire da Montecarlo, ma non è un solo elemento a fare un progetto vincente. La sospensione anteriore è fondamentale nella competitività Red Bull. A sua volta, intervenire sull'elemento richiede importanti variazioni al telaio.

"Gli ultimi due anni hanno richiesto un adeguamento dell'approccio, della metodologia, del nostro concept se volete. Come risultante, l'hardware che scaturisce sarà necessariamente diverso, perché definito da decisioni differenti e differenti valutazioni su cos'è importante e cosa no", prosegue Allison.

"Avevamo preso una strada che, dal musetto alla coda, non è risultata essere quella competitiva. Le pance sono state l'aspetto più evidente, sicuramente non il fattore decisivo. Era sbagliata dal muso alla coda, è quello con cui abbiamo fatto i conti. Forse, le pance possono ritenersi l'emblema di un team che ha impiegato un po' troppo tempo per capire quale fosse il verso giusto".