Un altro tombino a guastare la giornata di prove invernali, un altro tombino ad imporre un cambio in corsa. Quasi un'ora persa per un imprevisto identico a quello di ieri, solo che stavolta è stato Perez a sollevare la copertura ai lati del cordolo esterno in prossimità di curva 11: questo ha fatto sì che si decidesse di riprendere alle 9.45 (ora italiana) e per recuperare l'ora persa di togliere direttamente la pausa pranzo, con una sessione ininterrotta fino alle ore 17 italiane (19 locali).
Sainz e Perez, lavoro su stint brevi
Fatto questo lungo preludio, a quattro ore dal termine c'è Carlos Sainz in cima alla lista dei tempi. Lo spagnolo ha concluso i suoi test in 1'31"247, 0"236 più veloce del primo inseguitore, Sergio Perez. Il ferrarista ha effettuato un lavoro diverso rispetto a ieri, con tanti stint diversi ma molto più brevi, evidenziando tuttavia ciò che si era già visto nelle prime due giornate di prove, ovvero una Ferrari SF-24 molto buona a livello di guidabilità. Più al limite Perez, che evidentemente non ha ancora trovato il feeling ottimale con la RB20, facendo ricordare il Checo della parte finale del campionato 2023. Anche Perez comunque ha completato un programma differente rispetto a ieri, senza una nuova simulazione di gara, ma con stint brevi e ripetuti.
Magnussen e Ricciardo simulano il GP
Mentre tutte le squadre sono all'opera per preparare la vettura per il pilota che salirà in macchina al pomeriggio (praticamente tutti i team cambieranno pilota, ad eccezione della Williams, oggi in pista tutto il giorno con Albon dopo aver girato co Sargeant per tutta la giornata di ieri), la classifica finale delle prime quattro ore di test ha visto svettare come detto Sainz su Perez, con Hamilton terzo (a sette decimi e mezzo). Re del chilometraggio in questa mattinata Magnussen con 80 giri percorsi, ed anche uno dei pochi (insieme a Ricciardo) a completare una vera simulazione di gara: in questo senso la Haas ha mostrato ancora una certa tendenza a consumare le gomme (C2-C1-C3 per Kevin, che ha sofferto con tutte e tre le mescole a fine stint), mentre la Racing Bulls si è ben comportata (C3 e due run con C1 per Daniel, che ha visto innalzarsi i tempi solo nel primo stint).
McLaren, affidabilità da rivedere
Nonostante il team di Woking si dica soddisfatto dalle risposte della MCL38, la scuderia inglese dovrà buttare un occhio sull'affidabilità. Perché dopo il guasto lamentato ieri all'impianto del carburante, in mattinata è finita ko la frizione, un guaio che ha nuovamente limitato il lavoro di Norris. Lando ha concluso con appena 20 giri percorsi, pochissimi e non l'ideale come ultimo giorno al volante prima delle prove libere del GP Bahrain.
La classifica
Sainz - 1'31"247
Perez - +0"236
Hamilton - +0"753
Stroll - +0"791
Norris - +0"861
Albon - 1"336
Magnussen - +1"806
Ocon - +1"832
Bottas - +2"281
Ricciardo - +5"768