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Pirelli verso il 2026, ecco perché le ruote da 16 sono state scartate

© Pirelli

La rivoluzione tecnica sarà completa nel 2026. Intorno alle nuove power unit, alimentate a e-fuel e con una potenza erogata dalla parte elettrica pari a quella dell'unità termica, nasceranno monoposto profondamente rivisitate.

La configurazione aerodinamica è stata al centro delle recenti analisi, soprattutto relativamente alle soluzioni di aerodinamica attiva. Dalle simulazioni condotte in galleria del vento, infatti, è emersa la necessità di bilanciare la configurazione tra ala anteriore e posteriore, quindi con sistemi di ali mobili all'avantreno come al retrotreno. Questo per assicurare le condizioni di stabilità in configurazione di bassa resistenza all'avanzamento, in rettilineo.

Gomme, nominalmente invariate: 18 pollici

C'è poi, cruciale per l'impatto che hanno sulle prestazioni, il fattore pneumatici. Pirelli lavora allo sviluppo delle gomme 2025, con un occhio in particolare alle gomme intermedie e full wet. In chiave 2026, invece, il prodotto sarà sostanzialmente diverso pur avendo una misura da 18 pollici confermata. 

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Mario Isola ne ha parlato nel week end del GP di Cina, spiegando perché Pirelli - insieme a Federazione e squadra - ha scartato l'idea iniziale di monoposto su cerchi da 16 pollici.

"Abbiamo concordato con la FIA e i team di rimanere sui pneumatici da 18 pollici per una serie di motivi, legati alla capacità di carico del pneumatico e le sue caratteristiche. 

Riteniamo che l’idea iniziale di passare a un pneumatico da 16 pollici non fosse una soluzione sufficiente".

Le problematiche di gomme da 16 pollici

"Se guardo alle prestazioni stimate delle vetture del 2026, con il rischio di avere un surriscaldamento maggiore e anche problemi di durata, scegliere le 16 pollici avrebbe voluto dire dover alzare troppo le pressioni.  Per questo abbiamo fatto un'analisi con i dati forniti dai team e dalla FIA e siamo arrivati alla conclusione che rimanere sui 18 pollici, con un pneumatico più stretto e un diametro più piccolo, soprattutto sull'anteriore, sia l'approccio giusto per il 2026. E alla fine i team sono stati d'accordo".

Battistrada più piccolo e un profilo della spalla più basso che, oltre alle ripercussioni sulla dinamica del veicolo, porteranno con sé anche una differenza del profilo aerodinamico rispetto all'attuale fornitura da 18".