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Alla (ri)scoperta di Liam Lawson

E così la vera grande novità annunciata, fin dai giorni precedenti del Gp Usa ad Austin, Texas, sarà il ritorno di Liam Lawson in F.1 nelle file della Racing Bulls, al posto di Daniel Ricciardo, gubilato per scarso rendimento. Con la stessa mission che fu dell’australiano, ora tocca appunto al neozelandese cercare di far meglio del compagno di squadra Yuki Tsunoda, anche se la prima (ri)apparzione di Liam nel mondiale sarà segnata da una significativa grid penalty per cambio di componenti, ascrivibile a Ricciardo ma a lui imputabile, perché in questo caso le penalità soni come i debiti ereditari, si trasmettono da de cuius a erede.

Con grid penalty, ma...

Ma nessun problema, come ha già detto il boss Helmut Marko: il vero confronto interno col giap inizierà non da questa, che sarà una specie di riscaldamento, ma dalla prossima gara.

Lawson dopo quasi un anno di panchina ha la grande chance di stabilizzare la sua posizione in F.1 da titolare, dopo aver preso parte a 5 Gp lo scorso anno, in sostituzione dell’infortunato Ricciardo, con una mano kappaò a seguito di un’uscita di pista nelle prove del Gp d’Olanda.

Bel debutto F.1

Proprio in quelle cinque gare disputate Lawson aveva dimostrato di essere all’altezza del compito, girando costantemente a ridosso della top ten e ottenendo un bel nono psto e i primi punti iridati in occasione della corsa a Singapore. Il ritorno di Ricciardo, ristabilitosi appunto da Austin 2023 in poi, lo aveva fatto tornare disciplinatamente in panca.

Ventiduenne, già buon kartista, Lawson si è imposto all’attenzione per aver sfiorato nel 2021 il titolo DTM con una Ferrari sponsorizzata Red Bull, salvo finire speronato e neutralizzato ad hoc dai rivali tedeschi nella gara decisiva, perdendo la chance.

Solida carriera

Bravo, Liam, anche al debutto in F.2, con un clamoroso trionfo immediato di tappa nelle file del team Hitech Gp. Seguono tre frazioni formula cadetta vinte anche nel 2022 con Carlin e poi la migrazione in Superformula giapponese 2023, secondo a fine anno.

Il vero target

Race winner in tutte le categorie in cui ha corso prima di arrivare in F.1, Lawson, 22enne, classe 2002, ha ora la sua più grande opportunità e dovrà giocarsela bene, consolidando la sua posizione in vista del 2025 per restare nel modo migliore nell’orbita Red Bull, del cui Junior Team fa parte dall’ormai lontano 2019, da quando correva in F.3.