Home

Formula 1

Mondo Racing

Rally

Pista

Foto

Video

Formula E

Autosprint

LIVE

Non solo Hamilton: l'ultima volta che la Ferrari ha avuto il numero 44

© Getty Images

Nel magico mondo dei numeri, c'è una curiosità che lega il passaggio dal numero 55 di Carlos Sainz al numero 44 di Lewis Hamilton. Entrambi, in matematica, sono detti numeri a cifra ripetuta, perché rappresentano un numero naturale in cui compare solamente un tipo di cifra. E sono detti pure numeri palindromi, vale a dire quei numeri che restano uguali anche se letti al contrario.

Algebra a parte, il mondo Ferrari è ormai pronto ad abbracciare il numero 44 di Lewis Hamilton, cifra che presto sbarcherà sulla livrea della futura Rossa. Il 44 su una Ferrari, tuttavia, non è inedito: ci sono state altre occasioni in cui questo numero è stato legato al Cavallino Rampante.

Ferrari con il 44 già in 4 GP

Il primo ad averlo fu Piero Taruffi al GP Svizzera 1951, occasione in cui l'italiano chiuse al 2° posto. Quattro anni più tardi, nel 1955, fu Maurice Trintignant a portare in gara il 44, nell'unico caso prima di oggi in cui il 44 è stato portato al successo da una Ferrari: il francese vinse infatti il GP Monaco. Non andrà altrettanto bene a Oliver Gendebien, ritiratosi con il numero 44 al GP Francia 1956, e lo stesso accadrà a Giancarlo Baghetti, ko al GP Italia 1966. Baghetti è stato dunque l'ultimo ferrarista a correre con il 44, ormai quasi sei decadi fa, mentre Trintignant è stato l'unico ferrarista in grado di vincere un GP con il 44. Fino ad oggi...

C'è di più, perché Trintignant non solo è l'unico ferrarista capace di vincere una corsa con il 44 sulla carrozzeria, ma è l'unico in tutta la storia della F1, ovviamente oltre ad Hamilton, ad aver portato quella cifra sul gradino più alto del podio.

 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da FORMULA 1® (@f1)

Ferrari n.44: i risultati

GP Svizzera 1951, Piero Taruffi: 2° posto
GP Monaco 1955, Maurice Trintignant: 1° posto
GP Francia 1956, Oliver Gendebien: ritiro
GP Italia 1966, Giancarlo Baghetti: ritiro