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GP Azerbaijan, FP1: c'è Perez davanti a tutti, Leclerc 2°

© Getty Images

La prima sessione di prove libere del GP d'Azerbaijan è andata in archivio con il miglior tempo di Sergio Perez, che ha messo la sua Red Bull numero 11 davanti alla Ferrari di Leclerc.

La classifica

Il messicano ha fermato il cronometro sull'1'45"476, facendo meglio di Leclerc per 127 millesimi. Terzo tempo per Verstappen a 0"334 dal compagno di squadra, quindi Sainz a 0"536. Molto più staccati tutti gli altri, a cominciare da Alonso, 5° ma con un ritardo di 1"095. Dopo il due volte campione del mondo si è piazzato Hamilton, che ha preceduto Tsunoda, Russell, Gasly e Norris.

Più che i tempi nelle libere 1 vale il lavoro sugli assetti e la raccolta dati: da questo punto di vista la Red Bull è scesa in pista con una configurazione aerodinamica più scarica rispetto alla Ferrari, con Perez ulteriormente più scarico rispetto alla vettura gemella di Verstappen.

Schumi e Latifi subito ko

Dopo pochissimi minuti dal semaforo verde Mick Schumacher ha dovuto accostare a causa di una perdita di liquidi dal lato destro della sua Haas. Dunque sessione terminata immediatamente per il tedesco, in un momento molto delicato della sua stagione. Pochi minuti dopo, stessa sorte per Nicholas Latifi, costretto a fermare la sua Williams in seguito ad un "blackout" sulla FW44.

Tra porpoising e buffeting

Praticamente tutti i piloti si sono lamentati dell'intensità del rimbalzo aerodinamico, che arriva in maniera micidiale nel lungo rettilineo principale. Sulla Red Bull un altro guaio emerso da queste FP1 è stato il "buffeting" del profilo superiore dell'ala a Drs aperto. Quell'elemento sulle RB18 ha vibrato moltissimo ogni volta che i piloti attivavano l'ala mobile, un qualcosa che dovrà essere tenuto d'occhio soprattutto per motivi di sicurezza.

GP Azerbaijan: il programma del fine settimana

Pezzi nuovi e cambi di motore

Cronaca della pista a parte, nelle libere 1 è stato interessante scoprire come si sono preparate le squadre al fine settimana di Baku. La Ferrari, su una pista sulla quale la potenza è molto importante, ha scelto di smarcare il terzo turbo sulla vettura di Charles Leclerc, l'ultimo prima di andare in penalità (il monegasco ha perso il secondo dopo la rottura a Barcellona). Power unit fresca invece per entrambe le Red Bull, che hanno montato come da programma la seconda unità all'ottava gara della stagione. Sulle RB18 infatti i problemi accusati tra Bahrain ed Australia non hanno portato al ko definitivo di elementi del motore, che sono dunque tutti utilizzabili per il team di Milton Keynes. Motori freschi anche per le Williams, Ricciardo e Stroll.

Dal punto di vista aerodinamico sulla RB18 sono comparse alcune novità, come ad esempio un fondo rivisto, un tirante per affrontare al meglio il fenomeno del porpoising (molto invasivo su questa pista) ed un ritocco all'ala posteriore.

I tempi