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Verstappen pronostica un'Ungheria difficile e pro-Ferrari

Il lunedì dopo il GP di Francia è un iniziare a contare i punti. Non quelli conquistati in un campionato che si affaccia all'ultima gara prima della pausa estiva.

Piuttosto, i punti lasciati sul campo dalla Ferrari e da Leclerc, tra mancanza di affidabilità della power unit, errori strategici del muretto, errori di guida del pilota. Un tesoretto che, in una condizione ideale, avrebbe capovolto l'equilibrio attuale della classifica Piloti. Vale ricordare anche gli stop subìti, a inizio anno, da Verstappen, punti persi lungo il cammino ma relegabili, oggi, a episodi sporadici.

Red Bull si ritrova con un ampissimo cuscinetto di punti a separare Leclerc da Max, ben 63 lunghezze; nel campionato Costruttori sono 82 in favore di Red Bull.

Ferrari la più veloce, le novità funzionano

L'esibizione del Paul Ricard, tuttavia, ha certificato un dato ulteriore. Red Bull per la seconda gara di seguito non è stata una RB18 riferimento assoluto della prestazione. Meglio che a Zeltweg ma comunque si è ritrovata a inseguire la F1-75. Gli sviluppi Ferrari, con un fondo sostanzialmente modificato nell'entrata dei canali Venturi, hanno prodotto ulteriore prestazione, dopo gli interventi sull'ala posteriore. Il paradosso di una F1-75 miglior macchina - per passo, gestione gomme, velocità pura - in griglia ma a capitalizzare troppo poco. 

Helmut Marko guarda a indicatori quali il giro di Carlos Sainz in Q2 al sabato: "Ha fatto un tempo in qualifica che era da extraterrestre, noi eravamo quasi a un secondo. Questo deve preoccuparci, nel caso in cui dovessero essere in grado di ripetere con regolarità tali tempi", le parole di Marko ad Auto Motor und Sport.

Verstappen, Budapest pista Ferrari

Mancano 10 gare alla chiusura del mondiale, il giro di boa è alle spalle. Vale ragionare, quindi, sul ritmo che sarà necessario mantenere per provare a chiudere un distacco enorme nei suoi 63 punti. Un numero da leggere insieme al rendimento di Verstappen e al nuovo modo di correre, da campione del mondo, che sul terreno non lascia nulla.

Max che guarda a una pista destinata a premiare ancora la Ferrari, perché un continuo girare in curva, perché cruciale nella gestione delle gomme in condizioni di gran caldo: "A Budapest le Ferrari andranno agevolmente via", pronostica.

"Stavolta siamo stati molto più competitivi rispetto all'Austria, la velocità di punta ci è stata d'aiuto però sulle curve ad alta velocità abbiamo dovuto procedere con maggiore attenzione. 

Leclerc ha allungato un po' perché, verso il pit-stop, le mie gomme si erano già surriscaldate, anche a causa dell'essere rimasto in zona DRS per un po'. Tuttavia, non ha allungato in maniera drastica", l'analisi di Max. 

Insiste comunque su un dato, la prestazione in qualifica di Red Bull: "Ci serve più velocità sul giro secco. Poi penso che a Budapest sarà una gara per noi più difficile, dove la Ferrari sarà davvero veloce".

La classifica del mondiale Piloti