Avrebbe potuto fare qualcosa di diverso, la McLaren, per mettere in discussione il controllo della corsa di Max Verstappen? Con i sorpassi in pista difficilissimi a Suzuka, è la scelta strategica della McLaren a essere analizzata. Il pit-stop di Piastri è arrivato al giro 20, anticipando Norris e come reazione al pit-stop di Russell, al giro 19. Una mossa per difendere la posizione di Piastri dal rischio di subire l'undercut da parte di Russell. Scelta che ha impedito di fermare Norris prima di Verstappen, provare a sua volta l'undercut sulla Red Bull e finendo, invece, con un cambio gomme fotocopia al giro 21.
Sulla scelta di undercut con Norris su Verstappen, Andrea Stella ha spiegato come fosse una scelta possibile: “Avremmo potuto, ma far rientrare Lando avrebbe impedito di far rientrare Oscar, e questo sarebbe stato un problema per Oscar rispetto a Russell, che aveva effettuato il pit e dovevamo coprire”.
Ritardare il pit-stop non avrebbe funzionato
Se la possibilità di undercut di Norris è stata condizionata dalla protezione della posizione di Piastri su Russell, l’idea di overcut secondo il team principale non avrebbe prodotto l’effetto sperato: “Abbiamo visto che, se fossimo rimasti in pista, non saremmo stati più veloci rispetto all’effettuare il pit-stop. L’abbiamo visto con Russell, che è stato subito veloce con le gomme dure dopo il pit”. Il Gran Premio del Giappone si è deciso nel risultato della qualifica e in partenza, con la conferma non solo della prima posizione di Verstappen ma di tutte le prime dieci.
“Credo che le tempistiche del pit-stop siano state dettate dai pit stop degli altri, non c’era molto con cui giocare e abbiamo concluso con lo stesso risultato delle qualifiche”, prosegue Stella che aggiunge un fattore ulteriore ad aver limitato le opzioni strategiche: “Il degrado presente con il nuovo asfalto ha cambiato completamente personalità a Suzuka, che ha adesso un degrado molto basso e questo fa sì che sia molto difficile sorpassare se sei sulla stesa strategia. Ci vogliono circa otto decimi di secondo per attaccare la vettura che ci precede. Ma non appena si arriva a un secondo di distacco si corre in aria sporca e le prestazioni calano. Oggi credo che non fosse possibile sorpassare”.
Perché non tentare con Piastri?
Che fosse Norris o Piastri all’inseguimento di Verstappen, il risultato finale non sarebbe cambiato. E Stella ne ha approfittato per chiarire le priorità della McLaren, commentando la (velata) richiesta di Piastri di avere una chance all’inseguimento di Verstappen.
“È giusto che Oscar abbia commentato via radio e dato l’input al muretto, però credo che semplicemente non fosse possibile il sorpasso. Sì, Oscar si è avvicinato perché Lando stava gestendo le gomme, prendendo spazio da Max. Dovremmo fare attenzione nel giudicare in modo superficiale.
Siamo qui prima di tutto per battere gli altri team e mettere la McLaren in una posizione molto forte. Quando la McLaren sarà in una posizione di forza, allora sarà la posizione migliore perché i due piloti possano inseguire le loro aspirazioni. Questo è molto chiaro per la squadra e per i piloti. È importante che, quando non siamo in condizione di vincere, continuiamo a gareggiare in modo solido. Ad esempio, se non puoi vincere, corri per finire sul podio. Nel lungo termine, se continueremo a fare prestazioni di questo tipo, penso che verranno ricompensate”.