È stato il francese
Sebastien Bourdais a vincere la seconda gara di
Detroit di IndyCar, sul circuito stradale. Dopo la
pioggia del sabato, che ha condizionato l’esito di gara-1, anche la corsa della
domenica si è svolta in parte sotto l’acqua. Bourdais ha preceduto
Sato, Graham Rahal, Vautier e Andretti.
Nei primi giri, finché era bagnato,
ha dominato Juan Pablo Montoya, ma poi al vincitore di indianapolis ne sono successe di tutti i colori. Prima ha fatto un
pit stop troppo lento quando ho dovuto montare le slick, poi è stato ripassato nelle ripartenze, infine ha dovuto
rallentare per mancanza di carburante e ha finito decimo.
Diversi
incidenti hanno messo ko molti protagonisti, curiosamente
molti crash sono accaduti fra compagni di squadra: Will
Power sul finale della corsa, durante una ripartenza (forse toccato da Pagenaud) ha sbattuto contro il suo compagno di team in Penske,
Castroneves. Idem fra i due compagni di colori del team Ganassi, dove
Kimball ha buttato contro il muro Scott
Dixon per non averlo visto mentre si postava per mettersi nella scia di un avversario.
Luca Filippi si è classificato 17° a due giri, penalizzato da una
strategia sbagliata che lo ha portato al pit stop nel momento errato e da un
lieve contatto con il muretto che lo ha obbligato a una sosta extra per sostituire le ali davanti e dietro. A muro anche
Stefano Coletti, ripartito e finito poi 16°.