da Zandvoort: Alessandro Gargantini
Una schiacciante vittoria non è bastata ad
Augusto Farfus per tenere aperto il Campionato DTM e presentarsi così alla finale di Hockenheim con la possibilità, almeno matematica, di conquistare il titolo a spese dell’ormai Campione 2013
Mike Rockenfeller, oggi secondo.
Alla BMW è mancato l’apporto fondamentale di
Marco Wittmann, soltanto quinto, che partito in Pole a fianco del brasiliano è stato subito attaccato da Rocky (autore di un presunto “jump start”, ma poi assolto dai commissari) e ha poi progressivamente perso terreno finché all’ultimo giro è stato superato da un
Mattias Ekström, quarto, in piena rimonta grazie alla scelta delle Option nell’ultimo stint. Completa il podio in terza posizione un raggiante e questa volta consistente
Timo Scheider che ha giocato il ruolo del “gregario”, proteggendo il collega del Team Phoenix proprio da
Wittmann. Con il nono posto
Gary Paffett ha salvato l’onore della Mercedes, le cui C- Coupé sulle dune sono apparse decisamente poco competitive, con grossi problemi di set-up, soprattutto con le Prime.
Poca fortuna invece per
Edoardo Mortara: il nostro portacolori è giunto quattordicesimo al termine di una gara in chiaro-scuro in cui è stato protagonista di un’uscita sulla terra mentre battagliava con
Tomczyk che gli è costata tre posizioni. Un peccato per Edo che aveva ben figurato in qualifica, dove aveva colto il settimo miglior tempo ed aveva dominato Q2.
Se il titolo piloti è stato assegnato, nell’ultima gara di
Hockenheim rimangono aperti quelli Costruttori e Team, ai quali i protagonisti tengono moltissimo: la battaglia sarà ancora una volta spettacolare e senza esclusioni di colpi.