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Goodwood, la festa dei motori

Si chiama Festival of Speed e si tiene a inizio estate a Goodwood, in Inghilterra, nella stessa località dove sorgeva un vecchio e leggendario autodromo (quello in cui perse la vita in un incidente Bruce McLaren, fondatore della omonima squadra). È la miglior interpretazione della passione degli inglesi per il motorsport: il Festival of Speed è una sorta di raduno-esibizione di tutti i mezzi da corsa degli ultimi cinquanta/sessant’anni, dalle F1 ai Prototipi, alle auto da rally, comprese concept car, auto da collezione e così via. Il Festival of Speed è nato per iniziativa di un appassionato nobile inglese, Lord March, che nella sua tenuta appunto a Goodwood radunava amici, collezionisti di auto e pilioti. Col tempo l’evento è esploso ed è diventato il raduno più importante del mondo e le marche automobilistiche - ma anche gli sponsor più noti - partecipano in grande stile portando le proprie auto da corsa ed i propri personaggi più famosi. Pensate che quest’anno la Shell ha fatto esibire, per festeggiare i cinquant’anni della partnership con la Ferrari, il campione del mondo 1964 John Surtees e la sua Ferrari 158 F1 assieme a Kimi Raikkonen con la Ferrari F2007 con cui vinse il titolo appunto nel 2007. Il Festival of Speed è una specie di grosso happening dove avviene di tutto, basta che sia in chiave mororistica. E gli oltre centomila spettatori hanno di che lustrarsi gli occhi. Quest’anno c’erano Lewis Hamilton che si divertiva a fare i tondi con la Mercedes F1, Buemi che si esibiva con la Toyota Ts040 di Le Mans, Loeb che guidava la Peugeot Pike Peak, Jackie Stewart al volante della Tyrrell F1 con cui vinse il mondiale 1973, la Maserati con tutte le proprie auto stradali e da corsa, per festeggiare i 100 anni del marchio. E centinaia di altre auto e moto da corsa, prima fra tutti la MV Agusta con Giacomo Agostini in sella. Nella tenuta del proprietario c’è anche una stradina di 2 km che scala la collina e porta alla villa del padrone di casa. Durante il Festival of Speed quella strada diventa il nastro d’asfalto di una gara in salita con regolare cronometraggio. Balle di paglia ai lati come ai vecchi tempi, pubblico a incitare i campioni e godersi il rombo dei motori, e la sfida è lanciata. Con ogni tipo di veicolo da corsa. La corsa di quest’anno l’ha vinta Sebastien Loeb, con la Peugeot 208 Pikes Peak in 44”60, che ha preceduto di oltre un secondo la Maserati MC12 guidata da Bartels, poi la McLaren F1 GTR coda lunga di Le Mans affidata all’ex vincitore di Indy 500 Kenny Brack, quindi una Nissan GTR Nismo, una Jordan F1 del 1991, una McLaren M8F Can-Am del 1970, la March F1 a sei ruote (di cui 4 posteriori), un esperimento di metà Anni ‘70 che non ebbe successo, e tante altre vecchie F1, vetture turismo e GT. Compresa la Toleman-Hart Tg184 ex Senna.