Dopo sei mesi di silenzio, a
Hockenheim questo finesettimana riapre il
DTM. Se la tradizione vuole la pista del Baden Wurttemberg come teatro della “prima”, saranno tanti i motivi di discontinuità rispetto al passato. Per esempio,
dopo tanti anni si tornerà alla doppia gara, con due qualifiche separate, e tornerà la monogomma, a discapito delle option.
Infine,
sarà ridotto il numero di set di gomme disponibili per week-end (da 5 a 4 per vettura) e
si potrà utilizzare per tre volte al giro il DRS. In pista, sarà guerra totale per conquistare il
titolo di Meister, meritatamente artigliato dalla
BMW di Marco Wittmann nel 2014. Il bavarese dovrà difendersi dagli attacchi incrociati di
Audi e
Mercedes, ma non dovrà sottovalutare il fuoco amico dei tanti piloti della Casa di Monaco animati da vogli di riscatto, In primis,
Augusto Farfus e
Bruno Spengler, ma anche
Timo Glock e
Martin Tomczyk potrebbero portare insidie.
In
Casa Audi, la conquista del
titolo Marche non ha saziato
Dieter Gass, responsabile del progetto DTM, che ha integralmente confermato lo schieramento della passata stagione. Insieme agli ex campioni della categoria
Mattias Ekstroem e
Timo Schieder, anche
Edoardo Mortara potrebbe dire la sua. Al quinto anno nella serie, l’Italiano di Ginevra avrà a disposizione il numero 48, che tanta fortuna gli aveva portato nel kart. Tra le punte della casa degli Anelli, da non sono da sottovalutare nemmeno
Jamie Green e
Adrien Tambay.
La
Mercedes, che esce da un tribolato 2014, avrà tante novità. Il line-up salirà da sette ad otto vetture, con l’aggiunta della
neo arrivata ART Gran Prix. Il team parigino avrà l’esperto
Gary Paffett ed il rookie Lucas Auer, al primo giorno di scuola nella serie così come
Maxi Goetz e Tom Blomqvist, schierato però dalla BMW. Imponente anche lo
squardone della HWA, che potrà contare su un poker d’assi come
Robert Wickens, Pascal Wehrlein, Cristian Vietoris e Paul di Resta. Sarà tra gli uomini di
Toto Wolff il nuovo
Meister?
Alessandro Gargantini