Sesta ora
La
sesta ora di gara si è aperta con l'
Audi numero 9 in vantaggio di 20 secondi sulla Porsche numero 17, ma nell'arco di 60 minuti la situazione si è
capovolta e ora è la 919 pilotata da Webber a condurre la gara davanti all'Audi n.7 affidata a
Fassler e alla numero 9 di Rast. Da segnalare 45 secondi di penalità sanzionati alla BR n.37 per eccesso di velocità in pit-lane. La
Ligier è finita nella ghiaia alla Indianapolis ed è stato necessario far partire una "slow zone" per ripulire la parte del tracciato interessata. Un quarto di gara se n'é andata, siamo arrivati a 105 giri e la Porsche di Webber mantiene la leadership mentre il sole è ormai tramontato e sale l'attesa per le ore notturne.
Quinta ora
Continua ad andare forte
Albuquerque con l'Audi n.9 inanella una serie di giri veloci e ferma il cronometro a
3:17.647, girando a una velocità media 247.204 km/h, miglior tempo della gara e giro più veloce in assoluto mai fatto
dall'Audi nel week end di Le Mans. Ma al comando rimane fissa la
Porsche n. 17 al momento pilotata da Hartley. Nel frattempo la
Ferrari 458 numero 51, coinvolta nell'incidente con Duval è dovuta tornare ai box, perdendo 3 minuti per sistemare un mozzo. Classifica dopo la 5° ora
Quarta ora
Dopo l'incidente tra Fisichella e Duval è stato necessario l'ingresso in pista della
safety car che ha guidato le auto mentre veniva riparato il guardrail danneggiato. E ha neutralizzato la gara per Ripresa la gara la Porsche 911 numero 88 di Ried-Al Qubaisi
ha preso fuoco perdendo olio sul tracciato e imponendo un nuovo ingresso della safety per un giro. Poco dopo sono stati
sanzionati 40 secondi di stop and go alla Ligier numero 40 per non aver rispettato il limite nella pit-lane. Il termine della quarta ora di gara ha visto al comando la Porsche numero 17 di Hartley, con Albuquerque nel ruolo dell'inseguitore che ha fatto segnare un giro veloce di 3:18.477.
Terza ora
L'evento più significativo della
terza ora di gara è stato l'incidente tra
Giancarlo Fisichella al volante della Ferrari n. 51 del team AF Corse e Duval su Audi R18 e-tron. Il francese ha sorpassato all'interno l'ex pilota di Formula 1 all'altezza della curva Indianapolis e Fisichella è stato investito dalla LMP1 sul posteriore provocandone l'uscita di strada a forte velocità e l'impatto contro le barriere di protezione. Più dettagli
sull'incidente qui. Incolumi i piloti: Duval è riuscito a guidare la R18 fino ai box dove è stata riparata in poco più di 3 minuti e mezzo. Nel frattempo le tre Porsche occupavano le prime posizioni della classifica.
Seconda ora
L'ora si apre con la Porsche GT n.92, quella di Pilet-Makowiecki-Henzler che rompe il semiasse perdendo olio: Pilet ha perso il controllo dell'auto scivolando sul liquido perso e ha poi preso fuoco. Pilet abbandona in fretta la vettura che brucia e quasi sicuramente anche la gara perché anche se la 911 viene rimossa, difficilmente il team riuscirà a ricostruire la parte distrutta e bruciata. Safety car, gara neutralizzata per 20 minuti e alla ripartenza Lotterer che si era accodato all due Porsche davanti, con un guizzo passa prima Jani poi Bernhard e porta l'Audi R18 al comando per la prima volta in questa 24 Ore. Eccitazione ai box Audi che dura qualche giro poi nel secondo rifornimento l'Audi n.7 scende di nuovo dietro, ma in scia ala Porsche rosa che ricupera proprio allo scadere della seconda ora. In GTE in testa sempre l'Aston di Thiim che ha circa 5" sulla Ferrari di Bruni, 26° e 27° mentre dietro c'è la seconda Aston Martin di Mucke. Bellissima la gara di Calado con la seconda Ferrari AF Corse che risalito dal fondo si porta in 4° posizione di classe lottando con l'Aston Martin e la Corvette di Gavin scavalcandoli in entrata di chicane. Nella GT-AM va in testa la Ferrari 458 di Bertolini. Mentre con una Porsche ufficiale fuori (la 92), retrocede anche l'altra la n.91 di Lietz che è in fondo al gruppo delle GT-Pro.
Partenza e prima ora
Dominio Porsche in partenza con Neel Jani, autore della pole con la 919 nera n.18 che tiene il comando tenendo dietro Bernhard (Porsche n.17) e Hulkenberg. Ma tempo un giro e il pilota della 919 Hybrid n.17 rossa passa in testa sul rettifilo delle Hunaudieres uscendo meglio da Tertre Rouge. Ma presto anche Hulkenberg che ha un ritmo più bando viene superato prima da Duval, poi da Lotterer e Bonanomi. Audi e Porsche sembrano ugualmente veloci in questa prima fase iniziale, girano tutti sul piede di 3'20”5, decimo più decimo meno e rimangono divise da pochissimi secondi fra loro. Chi ha un passo nettamente inferiore è la Toyota: quella n.1 di Buemi gira sul 3'23” e dopo una mezz'ora accusa già oltre 30” di distacco. C'era molta attesa per vedere quando Porsche A cui avrebbero rifornito: e subito ci sono colori di scena perché per via dei due giri di ricognizione alcuni vanno sul sicuro e anticipano decisamente la prima sosta: le Audi sostano al 10° e 11° giro, la prima Porsche a fermarsi invece è la più lenta quella di Hulkenberg al 10° giro anche lei mentre Bernhard in testa riesce a tirare fino al 12° e ripartire al comando e chiude in testa la prima ora davanti a Jani, Di Grassi, Lotterer, Bonanomi, Hulkenberg. In P2 comanda la Oreca di Gommendy mentre in GTE la bella battaglia fra le Aston Martin e Bruni vede prevalere all'inizio la macchina inglese n.95 di Mucke davanti alla Ferrari 51 e all'altra Aton di Mucke ma tutti vicinissimi. Recupera bene anche la Ferrari n.71 di Calado partito ultimo e risalto già entro i primi 36 posti.