E’ durata soltanto quattro giri, dei diciotto previsti, la seconda edizione della FIA GT World Cup. Dopo una prima sospensione a causata da un contatto contro le barriere del ventenne australiano Ricky Capo, che aveva costretto gli stewards a fermare tutto per riparare le protezioni a bordo pista, al nuovo restart è stato il belga Laurens Vanthoor (vincitore della manche di ieri) a colpire il rail alla velocissima piega del Mandarin.
L’Audi R8 LMS dell’alfiere del team WRT, dopo aver colpito il muro ed essere paurosamente decollata, ha percorso circa trecento metri strisciando sul tetto tra mille scintille, con gli altri piloti che sono miracolosamente riuscito a evitarlo. Gli stewards hanno nuovamente, e definitivamente, sospeso la corsa mantenendo la classifica del giro precedente, vedeva lo stesso belga davanti a tutti.
Alle spalle di un frastornato Vanthoor, al quale è stata attribuita la vittoria nonostante l’uscita di pista, hanno chiuso Earl Bamber, Kevin Estre e Maro Engel. Bamber è stato penalizzato di cinque secondi e retrocesso in posizione per aver spinto contro il muro il pilota tedesco della Mercedes, vincitore della precedente edizione, allo start. Sesta posizione per la seconda Mercedes AMG di Renger van Der Zande, mentre i nostri portacolori Mirko Bortolotti ed Edoardo Mortara hanno chiuso rispettivamente all’ottavo ed al tredicesimo posto una gara di fatto priva di senso dato lo svolgimento.