La
Indycar ha disperatamente bisogno di pubblico, sia in pista che in tv. Ma finché vi saranno gare, pur su interessanti piste come quella di
Sonoma, contraddistinte da
sei safety-car nello spazio di una trentina di tornate (nove in tutta la gara), difficile che gli spettatori non cambino canale, annoiati. Testacoda o grovigli che su un qualsiasi tracciato europeo verrebbero risolti in pochi secondi, in USA richiedono l’intervento della camionetta dei commissari di percorso i quali con flemma caraibica provvedono a riportare ai box o rimettere in gara il “colpevole”. E così la gara rimane congelata per giri e giri. A Sonoma, inoltre, ad ogni restart si è verificato un contatto: si è visto
Andretti eccellere nelle “sportellate” (tanto da essere ripreso da Penske in persona, a fine gara) mentre
Bourdais si è distinto per le tamponate agli avversari.
Quando finalmente la gara è entrata nel vivo,
Dixon e
Power hanno preso il sopravvento a discapito del poleman
Franchitti mentre
Wilson è spesso stato una spina nel fianco. L’inglese è stato spedito in
testacoda all’11° giro da Viso quando era 9° ed ha subito modificato la strategia rispetto ai leader, fatto che gli ha permesso nelle battute finali di rientrare in gioco per il primo posto.
Dixon si è poi autoescluso dalle possibilità di vittoria nel pit-stop finale, quando nel ripartire ha urtato la gomma che un meccanico di Power teneva sul fianco: lo sventurato è volato per aria travolgendo un altro meccanico. Dixon è quindi stato penalizzato con un drive through, non accettato dal
team Ganassi, ma tant’è, e Power si è ritrovato primo a gestire i giri finali pressato da Wilson e Franchitti mentre Dixon ha concluso 15° perdendo punti pesanti per il campionato che lo vede secondo dietro a Castroneves. Per Power si tratta di un ritorno alla vittoria, la prima del 2013, in una stagione per lui sotto le aspettative.
Massimo Costa
Classifica:
1. Power (Dallara-Chevrolet) 85 giri;
2. Wilson (Dallara-Honda) 1”193;
3. Franchitti (Dallara-Honda) 3”403;
4. Andretti (Dallara-Chevrolet) 4”126;
5. Pagenaud (Dallara-Honda) 4”704;
6. Hunter-Reay (Dallara-Chevrolet) 5”107;
7. Castroneves (Dallara-Chevrolet) 8”538;
8. Hinchcliffe (Dallara-Chevrolet) 9”023;
9. De Silvestro (Dallara-Chevrolet) 9”285;
10. Bourdais (Dallara-Chevrolet) 11”208;
11. Rahal (Dallara-Honda) 12”053;
12. Vautier (Dallara-Honda) 15”105;
13. Kanaan (Dallara-Chevrolet) 17”760;
14. Viso (Dallara-Chevrolet) 18”520;
15. Dixon (Dallara-Honda) 20”216;
16. Hildebrand (Dallara-Honda) 20”761;
17. Briscoe (Dallara-Chevrolet) 29”478;
18. Davison (Dallara-Honda) 43”776;
19. Carpenter (Dallara-Chevrolet) 1 giro;
20. Kimball (Dallara-Honda) 2 giri.