Il ritorno su un tracciato ovale, quello velocissimo di
Fontana, non lontano da Los Angeles, ha riportato alla vittoria nella Indycar
Graham Rahal, promessa americana e figlio d’arte mai realmente esplosa. Tutto è stato deciso da una bandiera gialla che di fatto, nei giri conclusivi, ha congelato le posizioni che vedevano
Rahal leader davanti a Tony Kanaan. La corsa è stata assolutamente una delle più divertenti della stagione. Numerosissimi i sorpassi che hanno segnato ben quattordici piloti diversi in prima posizione e una ottantina di cambi di leadership.
Ma è stato l’
incidente, drammatico ma per fortuna senza conseguenze, avvenuto a due giri alla bandiera a scacchi che ha coinvolto
Ryan Briscoe, volato via, e
Ryan Hunter-Reay, a permettere a Rahal di tirare un sospiro di sollievo e a Kanaan di maledire la sfortuna per quella gialla che ha portato le vetture verso la fine della corsa. Da dire che Rahal durante uno dei pit-stop si era mosso quando ancora il bocchettone per il rifornimento era inserito. Manovra che normalmente porta a una penalità, ma che questa volta non è stata data, scelta che ha scatenato le polemiche.
Sul terzo gradino del podio
Marco Andretti, che come carriera segue quella di Rahal di promessa americana nonché figlio e nipote d’arte mai veramente sbocciata.
Juan Pablo Montoya buon quarto tiene la testa della classifica generale davanti a
Will Power, eliminato nel finale da
Takuma Sato. Troppi comunque gli incidenti, tra questi quello che ha portato a muro
Helio Castroneves, stretto senza tanti complimenti da
Briscoe a metà gara.
Massimo Costa