da Daytona (Usa): Cesare M. Mannucci
Sarà la
Corvette Dp del team Gainsco affidata a
Gurney-Fogarty-Gidley-Law a prendere il via dalla pole position per la prossima
24 Ore di Daytona che scatterà sabato alle ore 20,10 italiane. Alex Gurney ottiene il tempo di 1’38”270, migliorando di oltre 2” la pole position ottenuta da Scott Pruett nel 2013 in 1’40”553, a dimostrazione dell’incremento velocistico di questa categoria. Al suo fianco partirà la Corvette DP di
Westbroock-Valiante-Rockenfeller con il tempo di 1’38”487 davanti alla Riley di
Mayer-Hantley-Popow autori di 1’38”525.
Problemi per le due vetture di
Chip Ganassi, a corto di preparazione con il nuovo motore Ford Turbo:
Scott Pruett ottiene il 6° tempo, davanti alla Corvette di
Max Angelelli, che per le qualifiche ha ceduto questa incombenza a
Rick Taylor. Per trovare la prima vettura della classe
Lmp2, bisogna scendere sino all’11ª posizione, con l’Oreca di
Luhr, che ha girato in 1’39”829, oltre 1”7 più lenta rispetto alla DP in pole.
Sopresa nella classe
GTLM, dove la pole va alla
Viper di Goossens-HunterReay-Farnbacher in 1’44”506, che precede la Porsche di
Tandy, autore di 1’44”582 e l’altra Viper di
Bomarito che ottiene il tempo di 1’44”817. Problemi alla gestione elettronica del cambio, impediscono a
Gimmi Bruni di percorrere un solo giro veloce, e la
Ferrari 458 del team Risi che divide con
Fisichella-Malucelli-Beretta partirà dal fondo dello schieramento, insieme alla nuova Corvette di
Magnussen, anche lui attardato da problemi elettronici. Ottiene invece il 9° tempo, l’altra Ferrari 458 affidata a
Bertolini-Krohn-Jonson-Dumbreck.
Nella classe
GTLM c’è però molto malcontento per le ultime
deroghe regolamentari concesse alla
Viper che hanno reso questa vettura velocissima sul tratto dell’ovale. La superiorità della Viper è tale che non si escludono
correttivi prima del via per riequilibrare le prestazioni, oggi troppo a favore della vettura americana, al via della seconda 24 Ore dopo il debutto a Le Mans nel 2013.
Infine nella classe
GTD Il miglior tempo è andato all’
Audi R8 di Haase-Bell-Rast-Miller con 1’46”973 davanti alla
Ferrari 458 di
Vilander-Case-Balzan-Westphal, con il finlandese che si qualifica in 1’47”028, ma sia questa Audi che l’altra terza di
Jarvis, autore di 1’47”050, si sono viste cancellare i tempi per problemi di ala e altezza minima dal suolo, ma poi i commissari sono ritornati sulle proprie decisioni. Così la pole è passata alla Ferrari citata solo per poche ore, seguita da quella di
Longo-Serra-Negrao-Gomes, entrambe iscritte da
Rosso Corsa.