Sul
numero 7 di Autosprint da martedi 18 in edicola, c’è un
esclusivo reportage sulla nuova Porsche 919 Hybrid, la vettura con la quale la Casa di Stoccarda torna ufficialmente a
Le Mans nella categoria
Prototipi contro
Audi e
Toyota.
Siamo andati in Bahrain dove la
919 Hybrid ha sostenuto una
sessione di prove di tre giorni con i piloti Mark Webber,
Neil Jani e
Brendon Hartley, superando per la prima volta il “tetto” dei
1000 km percorsi in una giornata. Abbiamo parlato con il
progettista Alex Hitzinger che ci ha svelato tutti i
segreti della 919 Hybrid. Dalle ragioni dell’architettura a
4 cilindri del motore di 2 litri turbo, ai complessi sistemi per il recupero di energia, cinetica e termica adottati dalla
Porsche, sino alle caratteristiche del telaio e dell’aerodinamica. A segurie, vi proponiamo un
estratto dell’intervista a Hitzinger.
- Quali erano i punti cardini iniziali del motore?
«Che doveva essere un motore a benzina, mentre l’architettura definitiva, un 4 cilindri a V, è stata deliberata a gennaio 2012».
- Architettura insolita per la tradizione tecnica Porsche.
«Gli aspetti più importanti del regolamento sono rappresentati dall’efficenza energetica e dal contenimento del peso. Nessuno sottolinea l’aspetto del peso, che invece per noi è fondamentale perché il dispositivo per il recupero di energia di cui ora disponiamo, nell’insieme è molto grande. Per alloggiarlo in vettura, bisogna che il peso minimo complessivo sia il più ridotto possibile: più leggera sarà la vettura, più grande e più potente sarà il sistema per il recupero di energia. Per darvi una idea, l’intero complesso del recupero di energia pesa quasi quanto l’intero motore! Per questo motivo dovevamo scegliere una architettura motore dal peso contenuto e dalle dimensioni compatte, e che fosse la più efficiente possibile dal punto di vista energetico. Abbiamo pensato ad un motore di 2 litri di cilindrata, compatto, leggero. Ingombri ridotti, efficienza energetica, peso contenuto: sono state queste tre direttive a spingerci nella direzione di un’architettura 4 cilindri a V con turbocompressore».
Ma non si parla solo di motore
Porsche. Nel
lungo servizio nelle pagine di Autosprint c’è anche una intervista con Fred Enzinger, responsabile Porsche del
programma Lmp1 e della costruzione del nuovo reparto corse a Weissach. Con lui abbiamo discusso l’impegno Porsche dal punto di vista sportivo e organizzativo, per una
sfida tutta tedesca contro l’Audi senza precedenti. Il ruolo di
Mark Webber e degli altri piloti scelti dalla Porsche per questa emozionante sfida, tutte le immagini per questo test sulla pista di Sakhir a porte chiuse per tutti ma non per
Autosprint.
L’
inchiesta completa che metterà a nudo tutti i
segreti della Porsche 919 Hybrid è su
Autosprint in edicola martedi 18 febbraio. Un numero da non perdere per gli appassionati di
Endurance.