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Guida al WEC 2025: è l'anno dell'Ottovolante!

© Getty Images

E' l'anno dell'Ottovolante, nel senso che ci saranno otto Costruttori nella categoria Hypercar e questo basta per dire quanto sia in salute, oggi, il Mondiale Endurance. C'è chi parte con tante certezze, chi con meno, ma il WEC ha insegnato ad andare molto cauti su aspettative e pronostici. Tra tipologie di pista, colpi di scena e BoP, nell'Endurance guai a dare qualcosa per scontato, perché di scontato non c'è proprio nulla.

Alpine

Si sono guadagnati del credito con una bella stagione d'esordio: un 4° posto in campionato che ha reso i francesi non solo i migliori debuttanti, ma pure migliori di altri che invece nel WEC già c'erano, come i "cugini" francesi della Peugeot. Ripartono con un equipaggio rivisto (sulla macchina numero 36) ed uno stabile (sulla #35) e soprattutto con una macchina aggiornata: sulla A424 è stato speso un gettone di sviluppo sul motore, segnatamente sul turbo, per migliorare in primis l'affidabilità, quella che ha impedito alle due Alpine di vedere il traguardo a Le Mans nel 2024. La crescita passa anche dalle indicazioni di Makowiecki, che porta tutta l’esperienza maturata con Porsche. Il team, poi, vuole migliorare l'esecuzione del weekend e le operazioni in pista, senza traguardi precisi in termini di risultati. Per loro, dunque, il 2025 è solo la seconda tappa di un percorso più lungo, ma già quest'anno possono togliersi soddisfazioni.

Aston Martin

Basta dare uno sguardo alla concorrenza per capire che, all'inizio, è sempre difficile sapere cosa aspettarsi: l'anno del debutto può andare oltre le aspettative come nel caso dell'Alpine, ma può anche rivelare percorsi accidentati come quelli che sta attraversando la Peugeot, ancora alla ricerca di un'identità dopo due anni e mezzo nella categoria. Per la Valkyrie, che rende la Aston Martin una delle tre case impegnate sia in F1 che nel WEC (le altre due sono Alpine e Ferrari), comincia ora un lungo processo di sviluppo, adattamento e comprensione: ogni giornata in pista può essere una lezione nuova per arrivare, in tempi più o meno ragionevoli, al vertice. L'imperativo è fare esperienza, senza ansie da risultato. Intrigante la sfida: hanno convertito una stradale in un progetto Hypercar, e lo hanno fatto con un sontuoso V12 privo di parte ibrida.

BMW

Come la Porsche, pare che stiano sfruttando al meglio il doppio impegno tra WEC ed IMSA, campionato il quale, oltre che essere valido e allenante per team e piloti, consente di velocizzare moltissimo la crescita del Prototipo. La M Hybrid V8 si è messa in luce nel Prologo di Losail, dando continuità alla crescita intravista nella parte finale del 2024, segnata dal podio del Fuji. In IMSA la BMW ha già vinto due gare, vuole adesso fare centro nel WEC: non facile, ma nemmeno impensabile. La LMDh tedesca a telaio Dallara ha lavorato molto sui freni, nella speranza di migliorare anche quei guai di vibrazioni dati dal motore. Obiettivo concreto della versione 2025 della BMW, essere meno imprevedibile per i piloti, estendere la finestra di funzionamento e migliorare sulle piste veloci. Da seguire l’impatto dell’ex F1 Magnussen.

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