Strepitosa vittoria di
Johnny Cecotto e del
team italiano Trident che ha fatto risuonare l’inno di Mameli nella gara principale della
Gp2. Con una corsa di grande intelligenza tattica, il figlio dell’ex iridato di motociclismo ha conquistato la vittoria partendo dalla 13ª posizione in griglia!
Molto si è deciso in partenza, quando prima il
poleman Richelmi non è partito provocando la ripetizione della procedura; poi nella seconda partenza è andato in testa
Palmer seguito da
Nasr, Leal e Haryanto. Una serie di collisioni al primo giro hanno messo ko molti delle primissime file, fra cui prima
Coletti, poi l’unico italiano,
Marciello che scattava dalla seconda fila ma si è mosso male ed è stato risucchiato dal gruppo fino a toccarsi con
Abt dopo poche curve.
La grande mossa strategica del team Trident è stata
far partire Cecotto con le gomme dure: tutti i primi, che erano scattati con le soft, dopo 8/9 giri sono andati ai box a cambiare gli pneumatici mentre Cecotto che nel caos dei primi giri era riuscito a salire fino alla quinta posizione, è rimasto in pista con le dure e si è ritrovato al comando.
A quel punto, le gomme di
Cecotto erano ancora abbastanza consistenti da permettergli di girare su un passo veloce e pian piano ha portato a una
trentina di secondi il vantaggio sul gruppetto -
Palmer, Nasr, Leal, Haryanto - che si era fermato al pit stop. A otto giri dalla fine Cecotto è andato ai box per montare come da regolamento l’altro treno di gomme, e a quel punto è tornato in pista alle spalle di
Palmer. Ma l’inglese aveva gomme dure e “stanche”, Cecotto invece con le
soft fresche ha cominciato a girare 3” al giro più veloce e ha rimontato
Palmer, superandolo senza difficoltà e andando a vincere.