La tappa della
GP2 Series all'Hungaroring vede il "debutto" sul gradino più alto del podio di due piloti che attendevano ancora il loro primo successo:
Alex Lynn e Nobuharu Matsushita. Mentre si è assistito ad un mezzo passo falso per
Stoffel Vandoorne ma ancor più di
Alexander Rossi. Perché se il belga mantiene comunque un grande vantaggio in classifica generale con 194 punti, l'americano invece si vede scavalcare nel ruolo di inseguitore da
Rio Haryanto, con 109 punti contro 105, e subito seguito da
Sergey Sirotkin a quota 103.
Le condizioni torride hanno premiato le doti di velocità e astuzia di
Alex Lynn nella "
feature race" del sabato: accompagnando la partenza dalla pole con la giusta strategia di gomme è riuscito a precedere sul traguardo
Pierre Gasly e Sergey Sirotkin, quando
Stoffel Vandoorne ha invece esitato dalla prima fila. Grande scatto invece per
Gasly che dalla quinta posizione va ad accodarsi a
Lynn, seguito da
Arthur Pic e Raffaele Marciello, che supera il francese al giro successivo. Una
safety car per stop di
Sergio Canamasas non permette ai piloti con le soft di sfruttarle appieno, se non per un paio di giri dopo il restart, dopo i quali
Vandoorne opta per il cambio gomme. Ma l'operazione fa assegnare al leader di classifica 5 secondi di penalizzazione per unsafe release. Così quando tocca a
Lynn passare dalle medie alle soft ci mette poco, sfruttando le gomme morbide e più fresche, a recuperare su
Pic, Alexander Rossi e Haryanto, ottenendo la leadership "reale" visto che davanti c'è sì
Vandoorne, ma con i 5 secondi da scontare. Tuttavia
Lynn va a superare anche lui, resistendo al ritorno di
Gasly che ugualmente sale 2° passando
Vandoorne che da 3° all'arrivo scivolerà 5° in classifica "calcolata". Davanti a lui figura terzo
Sirotkin, riuscito a superare
Haryanto a due curve alla fine, seppur portandogli via l'ala anteriore nella manovra. Mentre
Jordan King riesce a togliere a
Marciello la sesta posizione finale sfruttando gomme più fresche.
Similmente, nella "
sprint race" di domenica è il poleman
Nobuharu Matsushita ad approfittare appieno della partenza al palo per mantenere il comando fino alla fine, davanti a
Vandoorne e Sirotkin. Tuttavia il russo ha dovuto cedere inizialmente a
Raffaele Marciello, superandolo però alla curva 2. Un problema di graining impedisce a
Vandoorne di attaccare, ma anche peggio va a
Rossi, costretto addirittura al cambio gomme al 20° giro, e a
King e Gasly che sul finale perdono il 7° e 5° posto proprio per problemi di gomme. Così
Matsushita riesce a tenere fin sotto la bandiera a scacchi un vantaggio di un paio di secondi su
Vandoorne, che resiste agli attacchi di
Sirotkin per il secondo posto, mentre
Marciello vince la battaglia per il quarto con
Haryanto.
Maurizio Voltini