A Monza
Alexander Rossi si è presentato nel ruolo di principale inseguitore e antagonista di
Stoffel Vandoorne, al quale doveva "rubare" il maggior numero di punti possibile. E quel che poteva fare, l'americano l'ha fatto, vincendo gara 1 proprio davanti al belga. Che comunque resta in testa nella classifica generale della
GP2 Series.
La gara ha visto il poleman
Pierre Gasly scattare benissimo, quando al contrario
Vandoorne che gli partiva a fianco è stato piuttosto lento lasciando così il passo ad
Alex Lynn, per poi essere superato anche da
Sergey Sirotkin. Nel frattempo invece
Rossi passa quinto dalla nona posizione in cui si trovata dopo la prima chicane, con un incredibile primo giro. Poco dopo
Meindert van Buuren incoccia le barriere all'uscita dell'Ascari causando l'intervento della safety car.
Si riparte al quinto giro, e a questo punto
Vandoorne anticipa il cambio gomme passando alla mescola più dura. Per cui diventa una questione di azzeccare la strategia del pit-stop, per gli altri, tanto che
Gasly sosta all'8° giro per rientrare in pista proprio dietro a Vandoorne. Quando anche
Lynn, Rossi e Sirotkin hanno effettuato il cambio gomme (sempre da option a prime) è il russo a guadagnare la testa. Ma per poco tempo, perché Lynn sbaglia la staccata in fondo al rettilineo di partenza, danneggiando entrambe le macchine: ritiro per tutti e due.
Se ne avvantaggia
Vandoorne, ma dietro
Rossi si fa sempre più vicino e al giro 23 riesce a portare l'affondo sul rettilineo principale. Il belga cerca di replicare, ma l'americano protegge bene la posizione conquistando così la seconda vittoria stagionale. Terzo al traguardo è
Norman Sato, ma 5 secondi di penalità per velocità eccessiva in pit-lane lo retrocedono 6°. A beneficiarne è così
Mitch Evans, riuscito a precedere
Richie Stanaway e Artem Markelov dopo una lunga e serrata battaglia. Solo 15° invece il nostro
Raffaele Marciello.
Maurizio Voltini