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Andreucci-Andreussi al comando del Targa Florio

Da Campofelice di Roccella (Palermo): Daniele Sgorbini Una toccata sulla quinta prova speciale. La posteriore sinistra che si apre. I minuti che scorrono, interminabili, prima che la Fiesta riprenda la sua strada. La gara che conta di Giandomenco Basso è finita a metà della prima tappa, mentre il pilota Brc era davanti a tutti e si stava giocando il posto più al sole con Paolo Andreucci. Un errore grave, gravissimo. Da matita blu, che segue quello altrettanto clamoroso del Ciocco. Un errore per cui – per ora – sentitamente ringraziano Paolo Andreucci e Anna Andreussi, subito capaci di approfittarne e di prendere il comando della corsa più antica del mondo, giunta all'edizione numero 99. Ma la coppia più premiata di rallylandia deve ringraziare soprattutto i meccanici della Racing Lions, che in mattinata erano riusciti nell'impresa di sostituire il cambio della 208 T16 in appena sedici minuti. A loro, e alla “fortuna” che il cambio abbia ceduto nella prova spettacolo di ieri sera piuttosto che questa mattina dopo il parco assistenza, va parte del merito del primato provvisorio del toscano. Dietro ride, per ora, anche Umberto Scandola: alla sua ultima uscita con la vecchia Skoda Fabia S2000, prima dell'arrivo della nuova R5, il veneto doveva cercare soltanto di limitare i danni e l'attuale medaglia d'argento va oltre ogni migliore previsione. Terzo, a distanza di sicurezza, Sebastien Chardonnet, che sull'asfalto siciliano sta cercando ancora l'assetto migliore per la sua Fiesta. E dietro? Il vuoto, dopo la lunga processione di ritiri che ha già decimato i partenti. Fuori, per errori più o meno gravi, Perico, Riolo, Runfola, Scattolon e compagnia cantante. Quarto è così un ottimo Rossetti, agevolmente primo nel Produzione. Mentre Giuseppe Testa comanda nello Junior, dopo aver fatto – sportivamente – a ceffoni con Michele Tassone per tutto il giorno.

La classifica del Targa Florio dopo la 1° tappa

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1.09'38”0; 2. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a 36”2; 3. Chardonnet-De La Haye (Ford Fiesta R5) a 1'23”8; 4. Rossetti-Chiarcossi (Renault Clio R3T); 5. Vintaloro-Cambria (Citroen DS3 R5) a 5'32”8; 6. Ferrarotti-Fenoli ( Renault Clio R3T) a 5'53”0; 7. Testa-Inglesi (Peugeot 208 R2) a 5'54”6; 8. Tassone-Michi (Peugeot 208 R2) a 6'00”4; 9. Rossi-Torlasco (Peugeot 208 R2) a 7'34”7; 10. Andolfi-Rocca (Renault Clio R3T) a 11'09”0.