E’ stato Nasser Al Attiyah ad aprire le ostilità per la categoria auto nella 40esima edizione della Dakar. Il due volte vincitore del raid è partito dallo start di Lima al volante della sua Toyota Hilux in direzione Pisco: 242 km di trasferimento seguiti da 31 km di prova speciale caratterizzata da sabbia e dune. Un terreno a lui favorevole, come predetto alla vigilia della partenza.
Ed è stato proprio il Principe del deserto ad avere la meglio. Fedele al suo motto “per vincere devi attaccare per tutto il tempo”, Al Attiyah si è lanciato all’inseguimento della Peugeot di Stéphane Peterhansel, campione in carica, partito per primo dalla speciale di Pisco, chiudendo il percorso col miglior tempo, 21 minuti e 51 secondi. Staccando di 25” un’altra Toyota Hilux, quella dell’olandese Ten Brinke; terzo a sorpresa il padrone di casa Fuchs sul Borgward BX7. Quarto e quinto tempo per le Mini di Menzies, con la nuova Buggy, e Roma al volante della JCW, seguono le Toyota di De Villiers e Alvarez. Poi ancora due Mini, pilotate da Hirvonen e Przygonski, seguite dalla Ford F150 del ceco Prokop.
Brutta giornata per lo squadrone Peugeot: prima tra le quattro 3008 DKR Maxi quella di Peterhansel, 11° a 2’23” dal leader. Peggio è andata a Despres e Sainz, rispettivamente al 15° e 16° posto dopo le tre Mini di Garafulic, Al Rajhi e Terranova. Subito nei guai Loeb, 29° a causa di un problema ai freni della sua 3008, con un ritardo di quasi 6’ dal leader. Il 9 volte campione Wrc al termine della prova ha commentato: “I nostri freni hanno iniziato a dare problemi dopo 3 chilometri, per fortuna la speciale era solo di 30. Abbiamo dovuto rallentare facendo del nostro meglio per non restare bloccati”.
Domani, 7 gennaio, riprendono le ostilità con il secondo stage, con partenza e ritorno al bivacco di Pisco: 12 km di trasferimento seguiti da 267 km di speciale caratterizzati da 40 km di canyon seguiti da dune.