E’ iniziata nel segno della Toyota la 22a edizione del Rally Italia Sardegna, gara organizzata dall’Automobile Club d’Italia in partnership con la Regione Sardegna, con quattro vetture giapponesi ai primi quattro posti dopo lo shakedown di Cabu Abbas (2,19 km). E’ stato l’otto volte Sébastien Ogier il più veloce di tutti, 7 decimi più rapido di Katsuta e Pajari, con Rovanpera quarto a 9 decimi a pari merito con Neuville (Hyundai) e McErlean (Ford), con Fourmaux e Tanak (Hyundai) subito dietro. "E’ un buon inizio – ha detto Séb Ogier – in una gara che mi è sempre piaciuta e che ho vinto quattro volte, anche se nelle ultime due edizioni devo dire che sono stato sfortunato, soprattutto nell’ultima. Adesso dobbiamo cercare di ottimizzare il comportamento della vettura in gara, visto che non abbiamo fatto test pre-event. Sarà una gara difficile con l’ultima tappa totalmente nuova che sarà particolarmente dura con una speciale lunga e complicata, è un rally che si deciderà solo alla fine”.
Non era soddisfatto invece il due volte campione del mondo Kalle Rovanpera. “Non sono il fan più accanito di questo rally – ha confessato – dove non ho mai trovato il passo giusto. Quella di domani mattina sarà la tappa più importante, la top five potrebbe essere un buon obbiettivo per questo fine settimana, e fare più punti di Evans è quello principale”. Ed ecco Ott Tanak (Hyundai), un altro dei favoriti. “Qui in Sardegna è andata bene e male in passato, abbiamo avuto grandi festeggiamenti e grandi sconfitte, ma è così che funzionano i rally. La Sardegna è una gara molto impegnativa, una grande lotteria con le forature, sappiamo quanto sia difficile, è una vera sfida. Nel rally non si può mai essere sicuri, non si sa mai cosa succederà e come andrà sino all’ultimo km, e qui sarà così anche stavolta”.
Il campione del mondo Thierry Neuville è apparso fiducioso. “Prima di tutto - ha evidenziato – noi di Hyundai dobbiamo avere fiducia. A volte basta un singolo colpo qui o là per fare la differenza, sulle nuove prove non facili, fiducia ma anche contare sulle prestazioni. Stiamo tutti guidando ad alta velocità, molto vicini al limite. Ero abbastanza fiducioso dopo i test, ma ora abbiamo visto che hanno rifatto il fondo di molte speciali, il risultato è che sono molto più sabbiose, mentre di solito erano più abrasive e con più aderenza, quindi speriamo che non siano troppo scivolose. Mi piacciono le nuove prove, sono impegnative e le trovo davvero interessanti. Sono un po' preoccupato per la possibilità di tanta polvere alla fine della seconda tappa, sicuramente ci saranno dei problemi, ma speriamo di poter reagire in tempo”.
La gara
Sono 16 le prove speciali in programma, suddivise in tre giornate per un totale di 320,24 km cronometrati tutti su sterrato. Si inizia venerdì alle ore 9.01 con la prima speciale di Arzachena (La Prugnola) di 13,97 km, per proseguire alle 10.16 con la prova di Calangianus (18,43 km) e alle 11.31 con quella di Sa Conchedda (27,95 km). Dopo il riordino e l’assistenza a metà giornata alle 13.25 ad Olbia, nel pomeriggio le tre prove verranno ripetute nello stesso ordine alle ore 15.31, 16.46 e 18.01 con arrivo in serata all’Isola Bianca alle ore 19.55. A seguire poi alle ore 22 il concerto gratuito di “The Kolors” in programma sul palco del rally.