        "Non voglio pi&ugrave; guidare questa macchina". Finisce cos&igrave;, con queste parole, la Dakar 2024 di Nasser Al-Attiyah. Parole amare che chiudono un'edizione maledetta per il qatariota, impossibilitato a difendere la vittoria nelle ultime due edizioni e tanto rassegnato da decidere di fare anzitempo i bagagli dopo i problemi che hanno affossato lui e la Prodrive.  Basta cos&igrave; L'amarezza per un'edizione andata malissimo ha preso il sopravvento al termine della nona tappa, l'ultima della Dakar 2024 di Nasser Al-Attiyah, che ha deciso di salutare anzitempo la compagnia: "Mi dispiace, ma non salir&ograve; pi&ugrave; su quella macchina. Ho deciso. Sono venuto solo per ringraziare, stasera torno a casa. Quest'anno ho imparato qualcos'altro per la Dakar, e s&igrave;, questo non accadr&agrave; mai pi&ugrave;". Difficile dire a cosa si riferisse di preciso il qatariota, ma il pensiero corre alla scelta fatta l'anno scorso di lasciare la Toyota Hilux per saltare a bordo dell'Hunter della Prodrive, evidentemente non ancora ad un livello ottimale per quanto riguarda l'affidabilit&agrave;.   @AlAttiyahN says #Dakar2024 is over for him, with important lessons learned ??Whilst for @SebastienLoeb it's all good  pic.twitter.com/umjTSliX8o &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 16, 2024    Comprensione da parte di Prodrive Molto dispiaciuto ovviamente anche il direttore della Prodrive, David Richards, il quale ha cercato di calmare gli animi di fronte ai media: "Siamo tutti dispiaciuti, penso si debba capire la delusione di Nasser. Questa &egrave; la sua gara, ha tutti gli amici presenti che arrivano dal vicino Qatar. Lavora tutto l'anno per prepararsi a questa corsa, &egrave; un po' come Le Mans, la si disputa una volta l'anno e quando va male il senso di delusione &egrave; profondo, posso capire la sensazione. Comunque, credo che a freddo potr&agrave; valutare meglio la situazione".       

I ripetuti guasti tecnici dell'Hunter hanno minato la pazienza del qatariota, il quale ha deciso di salutare la Dakar 2024 dopo la nona tappa di un'edizione stregata per lui e la Prodrive

Al-Attiyah, Dakar 2024 finita: "Non salirò più su questa macchina"

        La Dakar che arriva al giorno di riposo, dopo la conclusione della spettacolare speciale su 48 ore, vede Carlos Sainz in testa alla classifica generale e Sebastien Loeb vincitore di giornata.&nbsp; Se al fermi tutti delle 16:00 di gioved&igrave; era l'Audi di Sainz e Cruz al comando - con Loeb distanziato nell'ordine dei 5 minuti - nei chilometri restanti dei 549 in programma per la frazione, corsa a partire dalle 7:00 ora locale di Shubaytah, Loeb e Lurquin sono balzati davanti, vincendo con 2'01" di margine su Sainz.   Previously on #Dakar2024  A lot of kilometres, a lot of big dunes, a lot of mechanical problems, but above all a real pleasure for the eyes.   Here are the top moments from the first part of Stage 6 in the Ultimate category. pic.twitter.com/rJlQ0FbRr5 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2024    Loeb cauto gioved&igrave;, all'attacco vened&igrave; Corre via senza problemi la coda di speciale 48 ore del campionissimo alsaziano. "Una prova molto lunga, ieri abbiamo corso pi&ugrave; di 400 km e ho provato un approccio un po' accorto, sorpattutto per la macchina, senza essere troppo duro. sapevo che sarebbe stata molto impegnativa sotto l'aspetto meccanico, affrontare cos&igrave; tanti chilometri tra le dune. Oggi restavano 150 km e ho provato a spingere un po' pi&ugrave; a fondo, per fare un buon tempo ed &egrave; quello che abbiamo ottenuto. Dovremo controllare la generale per vedere dove siamo, adesso nella seconda settimana dovremo continuare a trovare il giusto ritmo. Il livello &egrave; davvero alto, le macchine sono veloci e gli equipaggi pure. Se commenti un qualsiasi errore in una speciale perdi molto tempo e finisci lontano. Dovremo essere costanti fino alla fine". Sainz non sente la vittoria in tasca Davanti c'&egrave; Sainz, al comando della corsa ma cauto nei commenti al termine della speciale numero 6. "Siamo riusciti a fare un buon lavoro, &egrave; stata una speciale difficile. Alla fine ho avuto un problema e sono rimasto fermo, abbiamo perso dei minuti ma dopotutto la due giorni &egrave; andata bene. Al momento siamo contenti, se mi aveste detto prima di questa settimana che mi sarei trovato in testa avrei risposto che sarei stato felice. C'&egrave; per&ograve; ancora molta strada da fare ed &egrave; tutto molto aperto". Al Attiyah fuori dai giochi e senza sterzo Terza posizione per l'altra Audi, di Ekstrom-Bergkvist, mentre le ambizioni di vittoria e podio di Nasser Al Attiyah si interrompono per i problemi meccanici avuti dall'Hunter T1+. Perde 2 ore e 45 minuti il campione qatariota, uscendo di classifica.&nbsp;  ?? The Martian, starring @AlAttiyahN #Dakar2024 pic.twitter.com/Xz9tjlsEkW &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2024    "Non &egrave; stata una buona giornata. Abbiamo rotto lo sterzo negli ultimi 50 chilometri e non potevamo fare nulla per ripararlo. abbiamo atteso l'arrivo del camion assistenza, l'abbiamo riparato e siamo arrivati al traguardo", spiega Al Attiyah.&nbsp; "Proveremo a continuare e vedremo cosa potremo fare. Ieri &egrave; stata una buona giornata d'apertura, non semplice e sapevamo di aver perso tempo. Per&ograve; eravamo felici e pi&ugrave; o meno una giornata perfetta.  Poi negli ultimi 50 km la rottura dello sterzo. Non &egrave; tutto finito, adesso proveremo a correre per il campionato del mondo e prover&ograve; anche ad aiutare Seb, seguendolo. Lui almeno pu&ograve; vincerla questa Dakar, far&ograve; del mio meglio per aiutarlo, siamo una squadra".  Update: How was the night @AlAttiyahN? #Dakar2024 pic.twitter.com/brK0StKH29 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2024    Peterhansel rallentato anche dall'ibrido Stessa sorte, con oltre 3 ore di ritardo sulla speciale, per Peterhansel, gi&agrave; con pi&ugrave; di 2 ore di stop accumulate nella giornata di gioved&igrave;, a causa di problemi idraulici sull'Audi RS Q e-tron. "Per noi questa speciale di 48 ore &egrave; stata davvero complicata. All'inizio, nei primi 200 km, &egrave; andata bene ma dopo abbiamo stallonato ed &egrave; stato necessario usare un martinetto idraulico per cambiare la ruota. Quando l'abbiamo usato &egrave; esploso, c'era olio dappertutto e non si poteva continuare in quel modo. Il martinetto era gi&ugrave; e serviva rimuoverlo", il racconto di Peterhansel. "Per farlo &egrave; stato necessario smontare mezza carrozzeria, &egrave; stato difficile e abbiamo perso 2 ore o anche pi&ugrave;. &Egrave; lo stesso sistema idraulico del servosterzo, che abbiamo perso. Avevamo un po' d'olio ma nulla rispetto alla quantit&agrave; persa.&nbsp; Oggi, quando abbiamo fatto rifornimento di carburante, c'&egrave; stato un grande allarme in macchina proprio al momento della ripartenza. Un alert rosso, che vuol dire un grande pericolo con il sistema ad alta tensione. Quindi, abbiamo dovuto chiamare gli ingegneri per svolgere le varie procedure, mentre eravamo fuori dall'auto e per altri 40 minuti. Una speciale di 48 ore terribile".   @mattiasekstroem and @emilbergkvist1 on their way to 3rd place in the stage and 2nd place overall. #Dakar2024 | @audisport pic.twitter.com/7vPeBXL6Ii &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2024    La gara che riprender&agrave; domenica, con la speciale numero 7 da Riyadh verso Al Duwadimi e 483 km contro il tempo,&nbsp;vede Sainz in testa alla generale con oltre 20' su Ekstrom, Loeb insegue a pi&ugrave; di 29'. Si decider&agrave; tra questi tre equipaggi la vittoria, visto il gap superiore all'ora che hanno Moraes, De Mevius, De Villiers, nelle posizioni subito a seguire. Tutti su Toyota Hilux. Classifica generale - Top 10  Sainz-Cruz (Audi)&nbsp; Ekstrom-Bergkvist (Audi) +20'21" Loeb-Lurquin (Prodrive) +29'31" Moraes-Monleon (Toyota) +1h04' De Mevius-Panseri (Toyota) +1h09' De Villiers-Murphy (Toyota) +1h25' Prokop-Chytka (Ford) +1h35' Serradori-Minaudier (Century) +1h52' Gozcal-Mena (Taurus) +1h52'  10.Botterill-Cummings (Toyota) +1h54'        

Le parole dei protagonisti al termine dei km restanti dopo il via della speciale 48 ore di gioved&igrave;. Fuori dai giochi Al Attiyah e Peterhansel, la Dakar 2024 &egrave; un affare tra Sainz, Ekstrom e Loeb

Dakar 2024: SS 48 ore a Loeb, generale a Sainz: "Resta ancora molta strada"

        Poco meno di met&agrave; della distanza di gara prevista per la speciale numero 6 della Dakar - da Shubaytah a Shubaytah - e gi&agrave; tre importanti fatti da registrare. Il primo vede protagonisti Yazeed Al Rajhi e Timo Gottschalk. L'equipaggio leader della generale &egrave; stato costretto al ritiro a seguito di un incidente dopo 51 km di prova speciale. La Toyota Hilux &egrave; capottata e non &egrave; stato possibile per l'equipaggio intervenire per riprendere la speciale. Cos&igrave;, ritorno al bivacco per l'equipaggio, che partir&agrave; fuori classifica dalla speciale 7.&nbsp; "Dopo 51 km ho colpito qualcosa, eravamo in piena velocit&agrave; e nel passaggio di un chott (un lago salato; ndr). La macchina si &egrave; capottata avvitandosi e adesso &egrave; danneggiata", ha spiegato Al Rajhi di ritorno a Shubaytah.   Overall leader in the Ultimate category, @YazeedRacing ground to a halt after 51 km and has been stopped for around 45 minutes now. This could well compromise his chances in the general classification. #Dakar2024 pic.twitter.com/xQ4kqEgNKC &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 11, 2024    Audi in testa, Sainz prossimo leader della generale? La cronaca dei primi 250 km sui 547 previsti (ridotti rispetto ai 570 km per esigenze di consumo di carburante, riscontrato superiore alle previsioni) registra una corsa delle Audi all'attacco, con Sainz leader davanti a Ekstrom e Peterhansel in partita.   @CSainz_oficial "hillclimbing" a big dune with his @audisport #Dakar2024 pic.twitter.com/6s0X6lAhmv &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 11, 2024    Per Monsieur Dakar, per&ograve;, i guai arrivano al km 225, dove &egrave; stato costretto a fermarsi per un problema meccanico. Incerta la possibilit&agrave; che riprenda la speciale, certa l'uscita di scena dalla Dakar per i risultati che contano, essendo ancora fermo alle 12:05, ovvero, un'ora dopo lo stop. Al Attiyah paga la vittoria della SS5 Problematica &egrave; finora anche la speciale corsa da Al Attiyah, che si &egrave; trovato ad aprire la prova e naviga staccato di quasi 22 minuti da Sainz dopo 295 km. Sainz che precede di 3'30" Ekstrom, di 5' Loeb e di 9' Moraes, all'ultimo riferimento cronometrico affrontato da tutti i big, al km 246.   It's now @SebastienLoeb tackling the dunes #Dakar2024 pic.twitter.com/XeJnDRGjFj &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 11, 2024          

La speciale inedita della Dakar 2024, in svolgimento su 48 ore, vede i primi colpi di scena condizionare le gare di Al Rajhi, Al Attiyah e Peterhansel

Dakar, speciale 48 ore: Sainz in testa a metà prova, Al Rajhi abbandona

        Giornata strana, quella alla Dakar. La speciale numero 5 &egrave; breve, solo 118 km contro il tempo, direzione Empty Quarter e, soprattutto, con l'ordine d'arrivo a delineare quello di partenza della super-prova di 48 ore che si disputer&agrave; tra gioved&igrave; e venerd&igrave;. Da Al Hofuf a Shubaytah &egrave; Nasser Al Attiyah a prendersi la vittoria, la prima al volante dell'Hunter T1+. Corre senza calcoli il qatariota, diversamente da altri che hanno preferito privilegiare una posizione di partenza arretrata in vista della speciale di 48 ore. "Da parte mia non c'&egrave; stata strategia, volevo vincere la speciale e non mi importa cosa riserver&agrave; la giornata di domani. Sar&agrave; lunga 600 km e non mi interessa dover fare da apripista. Se anche perder&ograve; tempo, quel che conta &egrave; concludere i 600 km", dice Al Attiyah al traguardo. Mette in fila quattro Toyota Hilux, con Chicherit a 1'51", Yacopini a 1'58", poi Al Rajhi a 2minuti e De Mevius a 3'08".&nbsp;  When the roadbook just says ? #Dakar2024 pic.twitter.com/ejTk2Aq2ZL &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2024    Peterhansel si ferma per 5 minuti Scelgono di lasciare terreno nel finale le Audi. Sainz termina 27&deg; a pi&ugrave; di 9 minuti, 5 dei quali ceduti negli ultimi 30 km di prova. Peterhansel &egrave; subito dietro, a 9'16" nella classifica di giornata. Monsieur Dakar spiega la tattica in vista di domani, privilegiare la posizione di partenza e non dover correre con poche tracce delle auto sul terreno. "&Egrave; stata una speciale un po' strana, di soli 118 km, per&ograve; era fondamentale per l'ordine di partenza di domani, quando affronteremo un'impresa su due giorni tra le dune e senza le tracce delle moto.&nbsp; Ho pensato che non fosse una grande idea partire tra i primi, perci&ograve; abbiamo rallentato e ci siamo fermati per 5 minuti prima dell'arrivo. Non penso che ci sia qualcuno che sappia quale sia la tattica giusta. Noi non siamo esattamente l'esempio migliore, perch&eacute; stiamo seguendo da inizio rally una strategia tutta diversa: vedremo". Loeb penalizzato di 15' Chi non ha scelto di cedere cos&igrave; tanto tempo, 21'13", &egrave; Sebastien Loeb. Sul bilancio della prova speciale pesano i 15 minuti di penalit&agrave; rimediata per aver mancato un waypoint. Un colpo pesante alle ambizioni di podio per Loeb e Lurquin, che nella generale precipitano a pi&ugrave; di 40 minuti dal vertice. Strategia anche per Yazeed Al Rajhi, che comanda la generale della Dakar 2024 con 9 minuti di margine su Al Attiyah.&nbsp; "Non volevamo aprire la strada domani, era questo il piano. Durante la speciale, io e Timo non sapevamo se rallentare o meno, per&ograve; credo abbiamo fatto la scelta giusta non rallentando troppo. Domani sar&agrave; tutto diverso, andremo all'attacco e scopriremo il risultato". Top 3 classifica generale  Al Rajhi (Toyota) Al Attiyah (Prodrive) +9'03" Sainz (Audi) +11'31"        

La Dakar &egrave; alla vigilia della frazione forse cruciale per le sorti della generale. In molti piloti corrono verso Shubaytah con in mente la posizione di partenza, non Al Attiyah che vince la prima prova con Prodrive

Dakar 2024, Al Attiyah vince la SS5: "Non mi importa fare da apripista"

        Da Al Hofuf direzione Empty Quarter, o meglio: Rub' Al Khali. Saranno le giornate probabilmente cruciali della Dakar 2024. Speciale numero 5, domani, poi la doppia tappa su 48 ore. Il terreno per scompaginare la classifica attende e Nasser Al Attiyah dovr&agrave; dimostrare di saper fare la differenza anche con il Prodrive Hunter.&nbsp; Al termine della speciale numero 4, conclusa in terza posizione, dietro Al Rajhi e Loeb, il campione qatariota, navigato da Mathieu Baumel, ha sintetizzato l'andamento di una speciale che lo ha visto correre per il successo fino ai chilometri finali.  L'avvicinamento all'Empty Quarter "Non &egrave; stata una speciale semplice, ci siamo limitati a controllare la velocit&agrave;. Non &egrave; stata facile per la navigazione e non volevamo forature n&eacute; nulla, perch&eacute; ci serviva portare la macchina al bivacco e preparare tutto per domani e dopodomani". Per la gara che &egrave; la Dakar, recriminare sui 24 minuti persi nella prima tappa lascia il tempo che trova. Certo, la fragilit&agrave; dell'Hunter sulla sospensione posteriore era un "guaio" noto ai tecnici dalle edizioni passate. Le troppe forature, poi, hanno condizionato diverse tappe. Cos&igrave; va la Dakar.&nbsp; Nella generale, con la tre giorni soprattutto in arrivo, tutto pu&ograve; ancora cambiare. La leadership di Al Rajhi-Gottschalk su Toyota Hilux &egrave; contendibile. Sainz-Cruz su Audi, Al Attiyah-Baumel su Hunter, sono i pi&ugrave; accreditati avversari. Senza tagliare fuori dai giochi Loeb (+23'50") e Peterhansel (+26'56").&nbsp; "Sono contento di essere qui, stiamo imparando delle cose della nuova macchina e vedremo, non &egrave; semplice", ancora Al Attiyah sulle possibilit&agrave; di rimonta. "La speciale era davvero veloce e ci sono stati molti problemi, per&ograve; adesso credo che, passo dopo passo, potremo tornare al vertice".       

Il dominio vissuto nel 2023 al volante dell'Hilux &egrave; un ricordo, al momento, per Nasser Al Attiyah. Verso la tre giorni nel deserto dell'Empty Quarter il terreno per ribaltare la classifica

Dakar 2024, Al Attiyah non molla: "Possiamo tornare al vertice"

        La Dakar che affronta la terza speciale dell'edizione 2024 &egrave; una corsa che ha gi&agrave; raccontato tanto. Con la vittoria di Peterhansel-Boulanger nella SS2 &egrave; arrivato il successo numero 50 in prova speciale, al volante di un'auto, per la leggenda francese. Tante vittorie in auto quante quelle di Ari Vatanen. Peterhansel nono nella generale, a oltre 13 minuti dal leader Sainz, sull'altra Audi RS Q e-tron. El Matador, dopo una prima speciale corsa bene, secondo alle spalle di De Mevius su Toyota, ha sofferto una foratura e affrontato le difficolt&agrave; di navigazione degli apripista nel corso della SS2.&nbsp; Dietro a Sainz c'&egrave; Al Rajhi, su Toyota. Speciale numero 2 ancora una volta solida per il saudita, quinto a 7' da Peterhansel e un bilancio del week end favorevole nella generale. La navigazione ha reso problematica la speciale per molti.&nbsp;  Dakar, classifica generale: 10 piloti in 15' &Egrave; un gruppo di piloti compatto, racchiuso in meno di 15 minuti, quello dei primi 10 della classifica generale. Loeb &egrave; terzo a 4'17", primo tra gli Hunter schierati da Prodrive, che ha vissuto una prima tappa molto difficile, tra forature nei passaggi tra le rocce e rotture meccaniche, che hanno interessato la speciale corsa soprattutto da Loeb. Due forature per Al Attiyah. Detto di Quintero quarto a 7'36" e di De Mevius quinto - vincitore su Toyota Hilux della SS1 - a 7'44", la terza Audi di Mathias Ekstrom &egrave; sesta a oltre 11' e precede Nasser Al Attiyah: 12'16" da Sainz per il vincitore uscente della Dakar. Al-Attiyah e la sospensione fragile dell'Hunter "Siamo ancora in partita, nella generale siamo a soli 12 minuti. &Egrave; stata una buona giornata, una speciale molto veloce, nella quale abbiamo spinto sin dall'inizio per&ograve; abbiamo rotto un braccetto della sospensione posteriore e ci siamo dovuti fermare per ripararlo, per pi&ugrave; di 10 minuti", ha spiegato Al-Attiyah all'arrivo di tappa, dopo i 463 km di prova speciale tra Al Henakiyah e Al Duwadimi. Ancora sulla sospensione dell'Hunter, "penso sia un punto debole di questa macchina, perch&eacute; Seb ha avuto la stessa rottura ieri. Proveremo a parlare con la squadra su come sistemare i problemi. &Egrave; una macchina che mi diverte parecchio, anche con tutti i problemi avuti". Top 10 classifica generale Dakar  Sainz Al Rajhi +1'51" Loeb +4'17" Quintero +7'36" De Mevius +7'44" Ekstrom +11'17" Al-Attiyah +12'16" Moraes +12'17" Peterhansel +13'16" Chicherit +14'47"  Dakar 2024: i dubbi tattici di Peterhansel e Sainz, Al-Attiyah secondo i piani        

Il rally raid, dopo una prima speciale ricca di colpi di scena per i piloti Prodrive, vede all'alba della terza speciale una classifica ancora compatta tra i contendenti alla vittoria

Dakar 2024, Peterhansel fa 50 e Sainz comanda la generale

        A sentire le voci dalla Dakar 2024, dopo il prologo sembrano essere, tra i big, solo Sebastien Loeb e Nasser Al Attiyah ad aver corso 27 chilometri di speciale come era nelle intenzioni. Loeb e Lurquin decisi a spingere - in corso di speciale - per poter scegliere la posizione di partenza al via della SS1 di sabato, prevedibilmente ottavi in strada. Al Attiyah e Baumel soddisfatti di essere rimasto fuori dai 10, per scattare 12&deg; nella prima vera speciale valida per la classifica. Pi&ugrave; contrastati i commenti in casa Audi, dove Ekstrom-Bergkvist vincono il prologo e avranno priorit&agrave; di scelta della posizione di partenza.  Same car, same moment, two perspectives: ground vs helicopter  @TGR_W2RC's @SethQuintero103 getting his drift on! #Dakar2024 pic.twitter.com/SVeVGC0br7 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2024    Peterhansel ha dubbi sull'esito tattico Il settimo posto di Peterhansel potrebbe posizionarlo tra i primi al via dei 414 km di prova da Al Ula ad Al Henkakiyah.&nbsp; "E' stato un bel prologo, il posto &egrave; davvero bellissimo. Ho iniziato attaccando al massimo, poi per&ograve; ho commesso un piccolo errore di navigazione: ho mancato un incrocio e ho guidato 400 metri lontano dalla rotta", spiega il francese in macchina con Edouard Boulanger. "Dopo mi sono chiesto se fosse necessario continuare a spingere o ridurre la velocit&agrave; nel finale di prova, per chiudere con un tempo cattivo e non partire domani davanti. Quindi, si &egrave; trattato di fare strategia ma non credo sia stata davvero una strategia buona".  Sainz calcola male i tempi Chi recrimina su calcoli errati, dopo una speciale nella quale non &egrave; mancato un problema di navigazione, &egrave; Carlos Sainz, sulla terza Audi RS Q e-tron al via. "La verit&agrave; &egrave; che non &egrave; andata bene, perch&eacute; ci siamo persi e, successivamente, quando ci siamo fermati prima dell'arrivo abbiamo sbagliato il calcolo del tempo", spiega lo spagnolo a Marca. "Pensavamo di aver perso meno tempo di quanto non avessimo perso in realt&agrave;, in aggiunta c'&egrave; stato il tempo perso nella fermata effettuata per essere certi di non entrare nella top 10. La verit&agrave; &egrave; che non abbiamo fatto un buon lavoro". Sainz partir&agrave; 33&deg;in una speciale lunga e della quale teme la visibilit&agrave; ridotta, dovuta alla polvere alzata dalle macchine che partiranno prima, a un minuto di distanza l'una dall'altra. Al Attiyah soddisfatto dell'Hunter Chi ha concluso il prologo secondo i desiderata della vigilia &egrave; Nasser Al Attiyah: "Un buon inizio, sono davvero contento delle prestazioni della macchina e di come si guida. La speciale era breve ma abbiamo commesso un piccolo errore perch&eacute; c'erano parecchie tracce differenti. Abbiamo mancato un po' un punto di incrocio, per&ograve; credo abbiamo concluso bene, come volevo fare. Domani sar&agrave; una giornata lunga". Guarda anche: PanDakar, quando la piccola Fiat affront&ograve; la gara pi&ugrave; dura del mondo       

Per un Sainz che ammette un errore di calcolo del tempo da cedere per restare fuori dalla top ten c'&egrave; un Al Attiyah soddisfatto del prologo. Peterhansel spinge ma partir&agrave; tra i primi

Dakar 2024: i dubbi tattici di Peterhansel e Sainz, Al Attiyah secondo i piani

        La Dakar 2024 &egrave; ai blocchi di partenza, con il prologo del 5 gennaio che aprir&agrave; i giochi di un'edizione mai tanto aperta nella corsa alla vittoria.&nbsp; Toyota si presenta con un Hilux rinnovato a fondo ma "orfana" di Nasser Al Attiyah. Il pilota qatarino &egrave; approdato in Prodrive, correr&agrave;&nbsp; con l'Hunter T1 la stagione del W2RC prima di traghettare in direzione Dacia nel 2025.&nbsp;  Dakar 2024, Nasser insegue il tris Al Attiyah e Loeb compagni di squadra, contrapposti a un'Audi che con Peterhansel, Sainz ed Ekstrom punta dritta alla vittoria.&nbsp;Alla vigilia della prima tappa &egrave; tempo per i commenti a motori ancora spenti.&nbsp; "Toyota &egrave; stata una squadra eccezionale, abbiamo vinto molto e adesso siamo in una squadra molto forte. Sar&agrave; una Dakar dura, spero che sia sicura per tutti.&nbsp; Tutti vogliamo vincere e io voglio riuscirci per la terza volta di seguito", dice Al Attiyah, nelle parole riportate da Marca. Al Attiyah e Loeb corrono per la vittoria e sar&agrave; la strada a decidere ruoli e un eventuale ruolo di "gragario" di lusso. "Certo che mi fermerei se Seb avesse bisogno del mio appoggio, non c'&egrave; nessun dubbio", assicura Al Attiyah. "Siamo una squadra e sono certo che farebbe lo stesso a parti invertite. Abbiamo un ottimo rapporto e spero che riusciremo a portare entrambe le macchine sul podio". Loeb, con Al Attiyah un extra di pressione&nbsp; Difficile lanciarsi in previsioni alla vigilia di una Dakar, tanti sono gli episodi chiave e i contrattempi che possono stravolgere il rally raid. Loeb insegue ancora la vittoria assoluta e confida nell'aiuto del compagno di squadra, se e quando dovesse essere necessario.&nbsp; "Ciascuno, durante la tappa, fa il proprio lavoro. L'arrivo di Al Attiyah ci d&agrave; s&igrave; maggiore esperienza. Nasser &egrave; il miglior pilota in questo rally e per me vuol dire un po' di pressione in pi&ugrave;. Per&ograve; correr&ograve; come ho sempre fatto in gara e vedremo cosa accadr&agrave;". Sainz verso la Dakar 2024 con un'Audi tutta nuova: "&Egrave; la migliore"       

Prodrive, Audi, Toyota sono i team che puntano a vincere la Dakar. Al Attiyah e Loeb tra ambizioni di vittoria personali e possibilit&agrave; di supporto a vicenda durante il rally raid

Dakar 2024, Al Attiyah e Loeb avversari pronti a collaborare

        Affronter&agrave; la Dakar 2024 ormai alle porte con il prototipo Prodrive, in un team che lo vedr&agrave; accanto a Sebastian Loeb. Poi, per Nasser Al Attiyah si aprir&agrave; un'altra avventura, destinazione Dacia. L'annuncio dell'ingaggio del campione qatariorta arriva a completamento di una formazione che vedr&agrave;, nel 2025, impegnati alla Dakar e nel mondiale Rally Raid anche Loeb e Cristina Gutierrez, rispettivamente navigati da Fabien Lurquin e Pablo Huerte.  Il prototipo Dacia a e-fuels I test al volante del prototipo inizieranno dai percorsi del Rally del Marocco, sar&agrave; un progetto di categoria T1+, alimentato da carburante sintetico e destinato ad avere il look del prossimo progetto in arrivo da Dacia: il suv Bigster (in foto il concept Dacia Manifesto).  "Sono davvero felice di far parte della famiglia Dacia. Voglio lavorare in Medio Oriente per il brand, prover&ograve; a fare del mio meglio.&nbsp; Correre la Dakar con Dacia sono certo sar&agrave; un'avventura con un team forte e proveremo a vincere gi&agrave; al debutto", le prime parole di Al Attiyah, che sar&agrave; affiancato come sempre da Mathieu Baumel. Sterzi a parte: L&rsquo;automobilismo da corsa &egrave; un mondo vedovo "&Egrave; un dream team, ho molto rispetto per Sebastien Loeb e per Cristina, con entrambi ho un buon rapporto. Siamo davvero forti e il nostro obiettivo &egrave; di vincere con questo meraviglioso brand che &egrave; Dacia".       

Al volante di un prototipo alimentato a e-fuels, Al Attiyah sar&agrave; in squadra con Loeb e Gutierrez

Dacia alla Dakar, Al-Attiyah completa la squadra 2025

        Dopo il VW Touareg nel 2011, dopo la Mini nel 2015, dopo la lunga parentesi con il Toyota Hilux, per Nasser Al Attiyah arriva una nuova sfida. Correr&agrave; la Dakar 2024 al volante del progetto Prodrive Hunter T1+, sempre navigato da Mathieu Baumel e iscritto con i colori di Nasser Racing e sponsorizzato da Red Bull. Sotto le insegne del team bahrenita BRX continuer&agrave; la partecipazione di Loeb-Lurquin, in una sfida per la vittoria alla Dakar 2024 che vedr&agrave; i due equipaggi confrontarsi a parit&agrave; di materiale tecnico. Gli sfidanti annunciati saranno i tre equipaggi di Audi Sport, con il prototipo e-tron a trazione elettrica e alimentato dal motore termico turbo benzina. In Toyota, l'Hilux del team GR mancher&agrave; del suo interprete di punta.  La sesta Dakar nel mirino e con il quarto costruttore diverso "&Egrave; una sensazione davvero speciale arrivare in Prodrive, avendo visto negli ultimi tre anni quanto il team abbia lavorato sodo per arrivare dov'&egrave; oggi con l'Hunter", commenta Al Attiyah. "Sono felicissimo di unirmi a Prodrive insieme a Mathieu, sono convinto sar&agrave; uno dei pi&ugrave; forti della categoria. Negli anni ho vinto con tre diversi costruttori nel rally raid, vincere con una quarta macchina diversa &egrave; un grande obiettivo al quale non vediamo l'ora di iniziare a lavorare". Sar&agrave; con due rally raid che Al Attiyah e Baumel scopriranno, in gara, l'Hunter: nel week end, saranno impegnati al Baja Portalegre 400, tra il 10 e 12 novembre, invece, in gara al Dubai Baja. La Dakar 2024 partir&agrave; il 5 gennaio, si correr&agrave; su 12 speciali e 5.000 chilometri di prove cronometrate. Partenza da Al Ula, esplorazione del deserto nell'Empty Quarter, fino al ritorno sulla costa a Yanbu. Dakar e Olimpiadi gli obiettivi di Al Attiyah "Il Prodrive Hunter &egrave; una macchina straordinaria, adesso &egrave; tempo che vinca la Dakar, dopo tre partecipazioni e de arrivi al secondo posto. Voglio diventare parte della storia della Dakar e il modo migliore per riuscirci &egrave; vincere con quattro diversi marchi", prosegue Al Attyah, che all'attivo ha 5 vittorie in totale e nell'edizione 2024 andr&agrave; a caccia del tris in Arabia Saudita. "Sar&agrave; la prima volta che avr&ograve; Seb compagno alla Dakar, lo conosco gi&agrave; molto bene: &egrave; davvero un grande pilota e la velocit&agrave; che ha dimostrato negli ultimi due anni alla Dakar &egrave; stata incredibile. Spero che uno di noi due possa vincerla nel 2024". Un anno speciale per Al Attiyah, che dopo la Dakar parteciper&agrave; alle Olimpiadi, la settima presenza per lui che &egrave; gi&agrave; medaglia di bronzo di tiro a volo, nello skeet a Londra 2012.       

C'&egrave; un obiettivo che il campione qatariota ha in mente e per raggiungerlo sceglie di correre con l'Hunter del team Prodrive, lo stesso di Loeb.&nbsp;

Al Attiyah, addio Toyota: a caccia della Dakar 2024 con Prodrive

        Sebastien Loeb in testa al mondiale W2RC, Nasser Al Attiyah con la quinta Dakar in tasca. Lucas Moraes, al debutto, sul podio. Sono i verdetti conclusivi del rally raid, dopo 14 giorni di gara e una corsa vissuta sui colpi di scena occorsi gi&agrave; nelle primissime giornate. Quelle che dovevano essere tappe s&igrave; difficili, di navigazione, ma introduttive alla seconda settimana, decisiva, nell'Empty Quarter, si sono rivelate cruciali. Debacle per Audi, con due equipaggi su tre messi fuorigioco da problemi tecnici e incidenti. Peterhansel costretto al ritiro per l'infortunio del copilota Boulanger, nell'atterraggio dopo una duna; Sainz-Cruz ritirati dopo aver capottato il prototipo. Conclusioni di gare gi&agrave; pesantemente condizionate dalle forature e dai guasti al comparto sospensioni della RS Q e-tron E2. Il prototipo si &egrave; dimostrato per&ograve; molto competitivo e veloce, fintanto che &egrave; rimasto esente da problemi tecnici. Al Attiyah in controllo  Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel si sono ritrovati con un vantaggio enorme su Loeb-Lurquin e il loro Hunter preparato da Prodrive e con i colori BRX, gi&agrave; dopo la seconda prova speciale. Sono ben tre le Toyota Hilux ai primi 5 posti, con De Villiers-Murphy e Lategan-Cummings a chiudere quarti e quinti. "E' stata una Dakar difficile per tutti, &egrave; pazzesco essere riuscito a difendere il titolo. Sono molto contento di aver vinto la quinta Dakar, la quarta per Mathieu", commenta Al Attiyah, all'arrivo di Dammam, un successo che lo porta a scavalcare Vatanen ed eguagliare i successi di Coma, Neveu, Despres: "Ho un rispetto enorme per Ari, resta il mio idolo".&nbsp; Perse le chance di vittoria assoluta gi&agrave; nella seconda tappa - lontano un'ora e 21 minuti dal leader -, Loeb si &egrave; lanciato all'attacco, nel recupero di un podio che pareva impossibile. Vittorie di speciale in sequenza, ben 7 e leadership nel mondiale W2RC.&nbsp; "Adesso voglio difendere il titolo di campione del mondo W2RC, non abbiamo dovuto attaccare come dei pazzi, siamo riusciti a superare la seconda settimana e vincere la Dakar, questo &egrave; quello che conta alla fine", commenta Al Attiyah. Loeb all'attacco  Sette prove speciali vinte, sei consecutivamente tra l'ottava e la tredicesima, per Loeb &egrave; l'ennesimo piazzamento alla Dakar: terzo secondo posto in carriera, un bis del risultato 2022.&nbsp; "Dopo la prima settimana che abbiamo vissuto, non avrei potuto sperare in un risultato migliore. Era impossibile battere Nasser, ha corso una gran gara e senza commettere errori", racconta Loeb, che adesso guarda ai prossimi impegni nel W2RC e in un accordo con Ford M Sport per correre alcuni rally nel 2023. "Dobbiamo essere contenti del risultato che abbiamo ottenuto. Nella seconda parte del rally siamo stati incredibili, un recupero straordinario. Siamo in corsa per il campionato e il confronto si sta livellando". Moraes per un podio verde-oro Ha fatto gara sulla Toyota di Lucas Moraes e Timo Gottschalk, prima volta alla Dakar per il pilota brasiliano, che ha chiuso a un'ora e 38 minuti da Al Attiyah, 18 minuti alle spalle di Loeb.&nbsp; "E' un risultato importante per il settore rally in Brasile, non era mai riuscito a nessuno in passato. Festegger&ograve; qui con tutti i fotografi brasiliani. Non posso confrontare questa Dakar con nessun'altra, per&ograve; da quello che ho sentito &egrave; stata un'edizione molto dura".  Audi, le certezze dell'ibrido e l'affidabilit&agrave; precaria Chi deve rivedere l'affidabilit&agrave; del progetto, paradossalmente non nella sua componente pi&ugrave; innovativa e prestazionale, &egrave; Audi. Il prototipo RS Q e-tron E2 ha convinto per velocit&agrave;, soprattutto tra le dune. &Egrave; mancata l'affidabilit&agrave;, troppi problemi al comparto sospensioni, sommate agli inconvenienti di ogni Dakar, forature su tutti. Mathias Ekstrom navigato da Emil Berkgvist &egrave; l'unica Audi all'arrivo, 14&deg; posto nella generale a 6 ore e 51 minuti, in quella che &egrave; la terza Dakar del pilota svedese.&nbsp; "Abbiamo vissuto tutti i momenti alti e bassi in quest'edizione della Dakar. I risultati nelle prove speciali dimostrano che siamo tra i pi&ugrave; veloci con la nostra RS Q e-tron e con una macchina che produce le emissioni pi&ugrave; basse", commenta Rolf Michl, responsabile motorsport Audi. "Abbiamo vissuto, per&ograve;, troppi momenti di delusione, dalle forature ai danni al telaio quando siamo passati su terreni difficili, fino agli incidenti. Adesso lavoreremo sodo su tutti questi aspetti". La classifica generale - Dakar 2023  Al Attiyah-Baumel (Toyota Gazoo Racing) 45 ore 03'15" Loeb-Lurquin (Bahrain Raid Xtreme) +1h20'49" Moraes-Gottschalk (Overdrive Racing) +1h38'31" De Villiers-Murphy (Toyota Gazoo Racing) +2h31'12" Lategan-Cummings (Toyota Gazoo Racing) +2h36'23" Prokop-Chytka (Orlen Benzina Team) +3h40'44" Yacopini-Oliveras (Overdrive Racing) +4h27'09" Han-Li (Hanwei Motorsport Team) +4h29'21" Halpern-Graue (X-Raid Mini JCW Team) +4h42'38" Chicherit-Winocq (GCK Motorsport) +5h22'10"        

Il rally raid ha sancito verdetti preannunciati dopo i problemi avuti da Loeb e i guai di affidabilit&agrave; sofferti in Audi. Le parole dei protagonisti sul podio della Dakar 2023

Dakar 2023, Al Attiyah scavalca Vatanen: "Resta il mio idolo"

        Missione compiuta, per Sebastien Loeb e Fabian Lurquin. Con la quinta prova speciale consecutiva vinta alla Dakar 2023, il duo di Prodrive BRX guadagna il secondo posto nella classifica generale, a due tappe dalla chiusura del rally raid. La corsa era sulla Toyota di Moraes-Gottschalk, con oltre 9 minuti di vantaggio al via della seconda parte della frazione Marathon: 185 km contro il tempo dall'Empty Quarter a Shaybah. L'equipaggio Toyota rimedia pi&ugrave; di 11 minuti di ritardo, solo decimo di giornata, cos&igrave; si concretizza il sorpasso di Loeb.  Loeb, all'attacco per un piazzamento Per la vittoria della Dakar 2023 i giochi sono chiusi da tempo. La sfida ad Al Attiyah-Baumel andr&agrave; lanciata tra 12 mesi. Con un'ora e 27 minuti, il pilota Toyota pu&ograve; controllare il assoluta facilit&agrave;, verso il traguardo di Riad. "E' stata ancora una buona speciale, non abbiamo commesso errori e per tutto il tempo siamo andati all'attacco", racconta Loeb all'arrivo di Shaybah. "Per me &egrave; stata una speciale perfetta, siamo davvero contenti di come sta andando la macchina. Spingo per arrivare al secondo posto, sto provando a fare del mio meglio". Un altro Hunter di Prodrive si &egrave; ben comportato oggi, con Guerlain Chicherit quarto di giornata, a 7'13" da Loeb. Mathias Ekstrom ed Emil Bergkvist hanno completato la Marathon in seconda posizione, a 3'19" da Loeb e davanti ad Al Attiyah (3'31"). La top 5 di giornata &egrave; chiusa dal buggy Mini di Przygonski-Monleon. Al Attiyah in controllo, "lotter&ograve; al prossimo rally" "Va bene cos&igrave;, abbiamo finito le due giornate della tappa Marathon, dovevamo solo assicurarci di tenere la macchina tutta intera", racconta Al Attiah. "Se finiamo ogni giornata tra i primi cinque a noi sta bene, perch&eacute; abbiamo un buon vantaggio. Sono piuttosto contento di com'&egrave; andata oggi, dobbiamo solo continuare cos&igrave;.  Sar&agrave; alla prossima gara che dovremo battagliare!". Prossimo appuntamento del mondiale W2RC previsto il 26 febbraio ad Abu Dhabi con la Desert Challenge.       

La Dakar procede verso la conclusione modificando le posizioni sul podio dopo la seconda parte della tappa Marathon. Vittoria di Loeb-Lurquin, Moraes perde 11 minuti

Dakar 2023: Loeb vince ed è secondo, Al Attiyah: "Battaglia al prossimo rally"

        Con la classifica generale che recita, nell'ordine, Al Attiyah, Moraes, Loeb e&nbsp;distacchi nell'ordine dell'ora e 21 minuti per la seconda Toyota e di un'ora e 37 primi per il buggy Prodrive Hunter, la Dakar si &egrave; lasciata alle spalle la prima speciale nell'Empty Quarter. Vincono Loeb-Lurquin a Shaybah, dopo una prova di appena 114 km contro il tempo, corsi in oltre un'ora e 48 primi.&nbsp;Loeb precede Ekstrom su Audi, poi Moraes-Gottschalk sul Toyota Hilux di Overdrive, mentre Al Attiyah cede 5'45".&nbsp; Solo clamorosi colpi di scena possono cambiare un epilogo della Dakar 2023 gi&agrave; scritto. Resta la contesa aperta per il podio: Moraes (1h 21' da Al Attiyah), Loeb (+1h 37'), Lategan (+1h48') possono giocarsi secondo e terzo piazzamento.  Loeb apripista sulle tracce delle moto "E' stata una buona speciale, senza errori n&eacute; problemi. Abbiamo avuto per pi&ugrave; di 100 km solo ed esclusivamente dune, &egrave; stata una speciale decisamente impegnativa ma le sensazioni in macchina sono state positive", racconta Loeb al traguardo. "Siamo stati i primi in prova speciale ma avevamo le tracce delle moto: &egrave; andata bene, senza problemi". Unica Audi RS Q e-tron E2 rimasta in gara, quella di Mathias Ekstrom, buon piazzato di giornata, a 5'22".&nbsp; "La macchina &egrave; fantastica sulle dune, per&ograve; per me era la prima volta e ho fatto attenzione a non commettere stupidi errori nella prima parte. Il resto &egrave; andato bene. Non &egrave; la gara che ci aspettavamo, siamo arrivati qui alla Dakar pensando, nel mio caso, di entrare nella top 3.  Abbiamo dimostrato di avere il giusto ritmo per&ograve; abbiamo avuto troppi problemi. La seconda settimana &egrave; un'opportunit&agrave; per guadagnare esperienza e tornare pi&ugrave; forti in futuro".   Diving into this sea of sand. #Dakar2023 pic.twitter.com/3KuPPNnHod &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 11, 2023    Al Attiyah, la marathon con De Villiers a supporto Gioved&igrave; si affronta la prima parte della Marathon, 274 km di prova speciale seguiti dai 185 km della PS 12, seconda parte della frazione Marathon, senza assistenza al bivacco. Guarda alle prossime due giornate, Nasser Al Attiyah: "La speciale era breve ma difficile, siamo entrati nell'Empty Quarter!&nbsp; &Egrave; stata una giornata positiva per provare cose in vista di domani, sappiamo cosa ci serve. Sono contento, ho avuto un buon feeling in macchina e non abbiamo commesso errori. Non ho spinto troppo oggi, non volevo prendermi dei rischi e domani c'&egrave; la Marathon: Giniel &egrave; alle nostre spalle e lavoriamo come un team".       

I protagonisti della decima prova speciale della Dakar, che si prepara alla frazione marathon e ha fatto ingresso nell'Empty Quarter. Al Attiyah: "Non ho spinto per non prendere rischi"

Dakar 2023, vince ancora Loeb: "Solo dune per 100 km"

        Pi&ugrave; dei distacchi registrati nella quinta tappa della Dakar 2023, da Ha'il ad Ha'il, su 373 km contro il tempo, possono le parole dei protagonisti, nel descrivere la difficolt&agrave; della giornata. Vince Al Attiyah, al secondo successo nel rally raid, che lo aiuta ad aprire ulteriormente il vantaggio sulla Audi di Peterhansel, oggi terzo in prova speciale e secondo nella classifica generale.  Loeb attacca e capotta Nella corsa per il successo di tappa, oltre al pilota Toyota, anche Sainz e Loeb. Il francese di Prodrive BRX, per&ograve;, dopo 355 km ha dovuto alzare bandiera bianca nella contesa. Un errore nell'affrontare una piccola duna ha spedito l'Hunter su un fianco, facendo perdere 20 minuti a Loeb e Lurquin al traguardo. "Penso stessimo correndo una buona speciale, per&ograve; ho commesso un errore su una duna insidiosa. Abbiamo preso un pezzo di erba di cammello e siamo atterrati finendo con la macchina su un lato. Abbiamo perso del tempo, per il resto &egrave; stata una buona speciale. Non ci sono stati problemi con la macchina ed &egrave; positivo", dice Loeb.   Sebastien Loeb got going again after a crash late in the stage, but lost nearly 20 minutes, leaving him 1h53'41" down on the overall standings. #Dakar2023 pic.twitter.com/sAJDBVkCJy &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2023    Sainz e un collo dolorante Sainz-Cruz chiudono a 1'57" da Al Attiyah-Baumel, in una giornata probante per tutti sotto il piano atletico e fisico.&nbsp;"E' stata davvero una speciale fisicamente impegnativa, penso di essermi fatto un po' male al collo in una delle compressioni prese e spero di non avere conseguenze domani", ha spiegato Sainz all'arrivo di Ha'il. "La tappa &egrave; stata davvero difficile, abbiamo provato a trattare con cura la macchina". Domani si ripartir&agrave; da Ha'il, direzione Al Duwadimi. Mancano ancora tre prove speciali prima del giorno di riposo, in programma luned&igrave;. La quinta tappa della Dakar &egrave; stata la prima con la correzione applicata dalla direzione gara, l'equivalenza tecnologica sul prototipo Audi, per concedere maggior potenza e livellare le prestazioni con i prototipi T1+: 8 kW (11 cv) in pi&ugrave;, per 350 cavalli complessivi. Un provvedimento contro il quale Al Attiyah &egrave; stato parecchio polemico, sebbene si tratti di una correzione in corsa prevista dal regolamento e concordata tra i team della Dakar nei mesi scorsi. Al Attiyah stanco ma soddisfatto "La speciale &egrave; stata molto dura, affatto semplice. Abbiamo provato a spingere come dei matti e ci siamo presi molti rischi dopo la decisione di ieri. Gli altri team hanno pi&ugrave; cavalli, ok. Sono contento d'aver concluso la giornata odierna senza problemi. Vedremo. &Egrave; molto difficile, stiamo correndo spingendo al massimo e siamo molto stanchi", racconta il leader della corsa.   @AlAttiyahN flying across the sand to victory on Stage 5?? #Dakar2023 @TGR_W2RC pic.twitter.com/iJuaf8I4mG &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2023    Peterhansel: &egrave; stata la speciale pi&ugrave; dura di sempre Pu&ograve; contare su 22'36" di vantaggio su Peterhansel-Boulanger, secondi nella generale e terzi di giornata, a 3'44" dall'Hilux Toyota di riferimento. Anche Monsieur Dakar pone l'accento sulla difficolt&agrave; della prova speciale: "Per quanto mi riguarda &egrave; stata una delle prove speciali pi&ugrave; dure di tutta la mia vita. Non so perch&eacute;.&nbsp; La macchina era molto rigida, ieri abbiamo cambiato le sospensioni, forse gli ammortizzatori non andavano bene. C'&egrave; stato qualcosa che, di sicuro, non era piacevole. Abbiamo preso molti colpi sul collo, alla schiena e non &egrave; stata una speciale semplice". Con il risultato odierno, Peterhansel scavalca Al Rajhi, quarto di giornata a 8'43" da Al Attiyah e terzo nella generale. Guerlain Chicherit con Alex Winocq &egrave; il primo degli Hunter Prodrive all'arrivo, quinto con 11'09", mentre nella generale sono Lategan-Cummings a chiudere la top 5: 57'58" il gap.       

L'impegno fisico della quinta tappa &egrave; un tratto comune delle dichiarazioni dei protagonisti: Peterhansel, Sainz, Al Attiyah. La cronaca della speciale numero 5, da Hail ad Hail

Dakar 2023: Al Attiyah vince ad Hail, Peterhansel e la speciale più dura

        Se la vigilia della Dakar &egrave; vissuta nel segno della disparit&agrave; di peso prevista dal regolamento, tra i prototipi innovativi per tipologia di motorizzazione e i mezzi di classe T1+, il rally rivela un provvedimento che fa discutere e diventa immediatamente operativo. La direzione gara ha concesso ad Audi, il cui prototipo accusa 100 kg di peso extra rispetto ai veicoli come l'Hilux T1+ di Toyota, un incremento di potenza utilizzabile, rispetto ai 350 cavalli. La misura arriva per compensare la disparit&agrave; di valori letta dall'organizzatore sulle prime prove speciali.&nbsp; 8 kW per accelerare alla pari "A seguito dell'analisi dei dati dei veicoli iscritti nelle classi T1.U e T1+, nelle prove speciali 1,2 e 3 della Dalar 2023, il comitato W2RC decide, in conformit&agrave; all'articolo V1 13.3 del regolamento sportivo Cross-Country Rally, di aumentare la potenza massima delle macchine T1.U di 8 kW: nuova potenza di 266 kW, escluso il coefficiente di efficienza. La decisione &egrave; in vigore dalla speciale numero 5 del Rally Dakar". Cos&igrave; la nota diffusa dal direttore di corsa, David Castera. Ovviamente la misura non ha mancato di sollevare polemiche e commenti di segno opposto. La lotta per la vittoria &egrave; tra Toyota e Audi, viste le difficolt&agrave; incontrate da Prodrive e BRX con Loeb-Lurquin. Nasser Al Attiyah non ha mancato di lanciare un'accusa via social, poi sostituita da tre puntini di sospensione, assai pi&ugrave; diplomatici e con Sven Quandt a ricordare come il correttivo tecnologico fosse stato concordato tra i costruttori, prima della Dakar. "Che sorpresa, dare al nostro avversario principale 11 cavalli in pi&ugrave;! Grazie per aver ucciso la corsa in anticipo", il commento di Al Attiyah rivolto agli organizzatori. Sainz: auto alla pari Ovviamente opposta &egrave; la considerazione fatta da Audi e da Sainz: "Possono misurare e vedere la potenza e si &egrave; visto come Audi non avesse un vantaggio. Sono contento del provvedimento. L'organizzazione ha tutti i dati sull'accelerazione di ogni macchina e, se ci concedono 8 kw, avranno visto che ci manca qualcosa. Ho sempre detto di non volere pi&ugrave; potenza, voglio che le macchine siano uguali per peso e potenza". Sven Quandt, direttore di Q Motorsport, che opera con Audi alla Dakar, ha aggiunto, a Marca: "Un paio di settimane fa, tutti i costruttori hanno deciso che la FIA avrebbe svolto delle prove di equivalenza tecnologica alla Dakar, per vedere se fossero stati correttamente stabiliti i diversi livelli di potenza su motori e tecnologie differenti. Nelle ultime giornate abbiamo visto, specialmente in accelerazione e alle alte velocit&agrave;, che Audi ha uno svantaggio nell'essere 100 kg pi&ugrave; pesante degli altri T1+".       

La decisione della direzione gara d&agrave; 11 cavalli in pi&ugrave; al prototipo ibrido con trazione elettrica, 100 kg pi&ugrave; pesante dei T1+ come Toyota Hilux. Le reazioni di Al Attiyah, Sainz e Quandt

Dakar 2023: più potenza alle Audi, Al Attiyah polemico

        La carovana della Dakar 2023, dopo essere arrivata al bivacco di Ha'il, marted&igrave;, con una frazione interrotta per avverse condizioni meteo, &egrave; ripartita per la prima delle due prove speciali che avranno sede di partenza e d'arrivo coincidenti. Sar&agrave; poi venerd&igrave; che si partir&agrave; alla volta di Al Duwadimi. Reduce da giornate critiche, tra forature e guasti meccanici che lo hanno estromesso dalla classifica generale (un'ora e 33' di ritardo, 14&deg;), Sebastien Loeb e Fabien Lurquin vincono la speciale su 425 km cronometrati. &Egrave; una lotta con Peterhansel-Boulanger, in avvio a dettare il ritmo su Audi, prima che il cambio di leadership avvenga dal km 327. I distacchi al traguardo sono contenuti, in poco pi&ugrave; di 2 minuti ci sono i big della vigilia: Loeb, Peterhansel, Sainz, Al Attiyah.&nbsp;  Vittoria s&igrave; ma sudata Non &egrave; una tappa comunque esente da difficolt&agrave; per Loeb. Al penultimo punto di controllo il margine del francese di BRX Prodrive era ampio, oltre 4 minuti su Sainz e Al Attiyah, quasi 1 minuto su Peterhansel. Poi, il contrattempo tecnico, un guasto al servosterzo che, a sentire Loeb, &egrave; costato molto nel finale di prova speciale. "Ho corso 20 km senza servosterzo alla fine, penso che abbiamo perduto tutto quello che avevamo guadagnato, tra i 5 e i 10 minuti.  &Egrave; arrivato al punto di bloccarsi completamente, non avevo pi&ugrave; servosterzo n&eacute; braccia. Abbiamo fatto segnare comunque il miglior tempo, per&ograve; &egrave; frustrante finire cos&igrave;. L'unica soluzione che abbiamo &egrave; attaccare, sperando che gli altri abbiamo problemi e che non capitino solo a me. Da tre giorni, per&ograve;, li ho solo io", commenta Loeb al traguardo. "Ci siamo quasi capottati e siamo finiti pi&ugrave; volte in testacoda per il guasto al servosterzo: la vittoria &egrave; una piccola compensazione". Ad Ha'il vince con 13" su Peterhansel, Sainz arriva a 1'50", seguito da Al Attiyah a 2'06" e Al Rajhi a 7'04".Non cambiano sostanzialmente le prime posizioni della classifica generale.  Al Attiyah, la minaccia Audi sulla sabbia Al Attiyah resta leader, Al Rajhi &egrave; il primo inseguitore a pi&ugrave; di 18 minuti. Peterhansel &egrave; un cliente pericolosissimo per il qatariota di Toyota, essendo a 18'52". Sainz ha recuperato pochi secondi e si trova a 32'55": comunque non un distacco che pu&ograve; escluderlo da un risultato importante. Lategan e Cummings, ancora con una Toyota Hilux, chiudono la top 5 a 45'25". "E' stata una speciale difficile, c'era molta erba di cammello sul terreno e fuoripista. Ho avuto una foratura ma sono riuscito ad andare all'attacco. &Egrave; stata una buona speciale per noi, siamo stati veloci e non abbiamo commesso errori. Mathieu ha svolto una buona navigazione, siamo decisamente contenti", commenta Al Attiyah. "La corsa cambia ogni giorno, noi proviamo a mantenere la nostra strategia, il nostro ritmo. Le Audi sembrano essere veloci sulla sabbia. La seconda settimana sar&agrave; pi&ugrave; interessante".       

La sfortuna continua a bersagliare Loeb e Lurquin, vincitori di speciale ad Ha'il. Al Attiyah fora ma non perde molto terreno. Peterhansel e Sainz sul podio di giornata

Dakar 2023, Loeb vince ad Ha'il: "Attacco sperando nei problemi altrui"

        Alla vittoria di Carlos Sainz nella prima, vera, speciale della Dakar 2023, risponde Nasser Al Attiyah. Sui 430 km contro il tempo che dal Sea Camp hanno portato la carovana ad Al Ula, Sainz apre la strada ma &egrave; l'Hilux di Toyota che mette a segno la vittoria di tappa. Sono distacchi sensibili quelli che rimediano due protagonisti su tutti. Stephane Peterhansel &egrave; arrivato attardato di ben 32'22"; ancora pi&ugrave; pesante &egrave; atteso il parziale di Sebastien Loeb, fermo a lungo sul percorso dopo 278 km di prova speciale e gi&agrave; con una zavorra di oltre 20 minuti di ritardo nei confronti di Al Attiyah. Al secondo giorno della Dakar si prospettano distacchi parecchio incisivi sulle ambizioni di gran risultato, per Loeb e Peterhansel. Uno-due Toyota Toyota piazza l'Hilux di Van Loon (+14") alle spalle di Al Attiyah, terzo arriva Sainz, con l'Audi a 5'05", a precedere Serradori e De Villiers. Buon piazzamento per il rookie Simon Vitse, sul buggy MD Optimus di MD Rallye Sport. Nella classifica generale, dopo due tappe e in attesa di una terza frazione da 447 km contro il tempo, Sainz conserva 2'12" su Al Attiyah, 24'55" su Serradori, 25'40" su Vitse e 26'38" su De Villiers, nelle prime cinque posizioni. Nasser all'attacco "Era assolutamente il momento di attaccare e correre una buona speciale. Non &egrave; stata una giornata facile, sono certo che registreremo parecchi problemi oggi: c'erano molte rocce e la navigazione non era semplice", ha commentato all'arrivo di speciale Al Attiyah. "Sono davvero soddisfatto di aver corso una buona speciale; all'inizio abbiamo avuto una foratura, poi abbiamo provato a fare davvero attenzione nei passaggi tra le pietre. Sulla sabbia abbiamo spinto e sono decisamente contento. Pensavo che l'inizio della corsa sarebbe stato molto semplice, in realt&agrave; &egrave; stato davvero insidioso: complimento agli organizzatori".       

La seconda tappa della Dakar registra distacchi importanti per due protagonisti della vigilia. Nella generale resta al comando Sainz

Dakar 2023, Al Attiyah attacca e vince ad Al Ula

        La Dakar 2023 &egrave; ai blocchi di partenza. Prologo il 31 dicembre dal Sea Camp, poi prima vera frazione contro il tempo a Capodanno e altre 13 prove speciali per mettere in bacheca la vittoria. Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel arrivano al via del rally raid da campioni in carica, con un Hilux T1+ rivisto dalle nuove limitazioni previste dal regolamento tecnico.&nbsp; Se in Audi Carlos Sainz ha lamentato il gap di peso che scontano i progetti innovativi come l'elettrica Audi RS Q e-tron E2, 100 kg pi&ugrave; pesante dei prototipi di classe T1 (2.000 kg), Al Attiyah non condivide la posizione del Matador. Esclusivo Carlos Sainz senior: "A caccia della Dakar" "Non &egrave; vero che Audi &egrave; svantaggiata, hanno un rendimento molto elevato e tutti abbiamo perso 40 cavalli. Penso che sar&agrave; tutto pi&ugrave; equilibrato e la differenza la faranno piloti e copiloti", commenta in un'intervista rilasciata a Marca. Loeb l'avversario pi&ugrave; temibile L'edizione 2022 della Dakar &egrave; stata decisa da subito dai waypoint nascosti, che hanno estromesso dalle posizioni alte della classifica Sainz. Problemi di giovent&ugrave; del progetto Audi hanno fatto il resto. Loeb e il buggy allestito da Prodrive non sono riusciti a essere una minaccia reale per la leadership di Al Attiyah. Il campione qatariota indica per&ograve; proprio Loeb e BRX quali avversari pi&ugrave; temibili per la vittoria. "Per me &egrave; Sebastien Loeb il rivale principale, non Audi. Per tutto l'anno lo abbiamo avuto molto vicino e BRX ha vinto in Marocco e Andalucia", dice riferendosi alle ultime gare del mondiale rally raid.&nbsp; "Non sar&agrave; facile batterlo, il rendimento del buggy &egrave; stato altissimo e Loeb poi &egrave; un grandissimo pilota, come lo sono Carlos e Stephane. L'unica cosa che devo fare &egrave; aspettare tre giornate della Dakar e verificare il rendimento di ciascuno". L'editoriale del Direttore: Lo straordinario valore e l'unicit&agrave; di un premio La marathon in programma nel finale di gara, le tre giornate da passare nell'Empty Quarter inesplorato - e dove Al Attiah gioca un po' "in casa", essendo area non troppo distante dal confine con il suo Qatar - saranno momenti clou della Dakar 2023. Il via, invece, vivr&agrave; su una prima settimana con speciali molto lunghe, oltre i 400 km, su terreni gi&agrave; affrontati negli ultimi anni e comunque insidiosi per la navigazione. Audi e i vantaggi dell'elettrico Toyota contro Audi sembra essere la sfida principale per la vittoria, con Loeb e Prodrive possibili incursori. Se Sainz ha lamentato il peso aggiuntivo imposto ai prototipi elettrici, Al Attiah segnala uno dei punti tecnici che vedranno Audi in vantaggio.&nbsp; "A Carlos piace molto lamentarsi, per&ograve; Audi &egrave; certo che si ritrova con la potenza sempre disponibile. Noi con il cambio marcia perdiamo l'erogazione a ogni cambiata. &Egrave; bello che ci sia questo confronto tra macchine di vecchia concezione e le elettriche".       

Toyota parte con i galloni di campione in carica alla Dakar e nel mondiale rally raid. Nasser Al Attiyah parla dei rivali Loeb, Sainz e Peterhansel: "Audi? No che non &egrave; svantaggiata"

Dakar 2023, Al Attiyah indica l'avversario numero 1

        Tutti a caccia di Toyota e di Nasser Al Attiyah, in coppia con Mathieu Baumel, alla Dakar 2023. Parte con i naturali favori del pronostico, il vincitore uscente del rally raid e campione del mondiale rally raid 2022.&nbsp; Toyota conferma la formazione ufficiale, con tre Hilux T1+, oggetto di un profondo cambiamento per l'edizione dello scorso gennaio e, verso la Dakar 2023, a ritoccare alcuni dettagli, in virt&ugrave; di novit&agrave; regolamentari. Ai T1+ turbocompressi &egrave; stata eliminata la correzione di potenza al variare dell'altitudine e la potenza massima erogabile &egrave; inferiore di 40 cavalli rispetto allo scorso anno, per un valore di 361 cavalli di omologazione. L'Hilux T1+ resta un progetto derivato dal Land Cruiser, con motore twin turbo benzina e un peso limitato dal regolamento a 2 tonnellate, stravolto lo scorso anno e con la novit&agrave; delle ruote da 37 pollici e ammortizzatori da 35 cm di escursione. Furono gli interventi pi&ugrave; importanti.Accanto all'impegno ufficiale Toyota, altri sette Hilux saranno sul percorso, gestiti da strutture private.&nbsp;  In Namibia definito l'assetto per la Dakar Occhi puntati su Al Attiyah, che all'appuntamento della Dakar 2023 guarda con il bottino gi&agrave; ricco di una stagione 2022. "L'obiettivo numero uno della stagione era vincere il titolo W2RC e posso dire con orgoglio che l'abbiamo ottenuto. La macchina, inoltre, &egrave; stabilmente migliorata durante l'anno e, con un ultimo test in Namibia, sono certo che abbiamo individuato la miglior specifica possibile del GR DKR Hilux T1+ fino a oggi. Adesso non resta che andare a correre in Arabia Saudita", dice il qatariota, in una sfida che avr&agrave; in Audi e in BRX Prodrive gli avversari individuati.&nbsp; De Villiers-Murphy sull'Hilux T1+ numero 205 (equipaggio vincitore del campionato rally raid sudafricano nel 2022) e Lategan-Cummings sul numero 217 - terza uscita per il duo alla Dakar - saranno le tre punte di Toyota GR.       

Il principe qatariota &egrave; il riferimento da battere nella Dakar che apre il mondiale W2RC 2023, un campionato vinto quest'anno e obiettivo principale della stagione, per un Nasser campione uscente

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