Il team Orange1 FFF Racing vince la 3 Ore di Barcellona e regala a Lamborghini il titolo sia nel campionato Blancpain GT Series sia nella Endurance Cup, centrando una storica tripletta tre settimane dopo il successo nel GT World Challenge Europe. Protagonisti i Lamborghini Factory Driver Andrea Caldarelli e Marco Mapelli, eccezionalmente affiancati da Albert Costa, che ha sostituito Dennis Lind, costretto a dare forfait per problemi di salute, al volante della Hurac&aacute;n GT3 Evo n. 563.  &nbsp;   Proprio a Costa &egrave; toccato l&rsquo;onore del primo turno di guida: scattato dal terzo posto ha subito conquistato la leadership, poco prima che si rendesse necessario l&rsquo;intervento della Safety Car in seguito a un incidente della Porsche numero 54, finita contro le barriere. Tutto da rifare alla ripartenza, con Costa costretto a cedere le posizioni guadagnate su richiesta della direzione gara.  &nbsp;   Dopo un&rsquo;ora di gara Costa &egrave; tornato ai box per lasciare il volante della Hurac&aacute;n GT3 Evo n. 563 a Marco Mapelli. Grazie ad un pit stop perfetto, Mapelli si &egrave; ritrovato secondo, attaccato al posteriore della Mercedes n. 4 pilotata da Luca Stolz. Portatosi subito all&rsquo;attacco, Mapelli ha realizzato un gran sorpasso e preso il comando di una gara frammentata da safety car e full course yellow. A un&rsquo;ora dal termine, Mapelli ha consegnato vettura e leadership al compagno di squadra Caldarelli, abile nel gestire il vantaggio e la pressione portata dalla Mercedes n. 4, affidata a Buurman nell&rsquo;ultimo stint.  Le parole dei protagonisti  Caldarelli, pilota e team principal Orange1 FFF Racing, ha tagliato il traguardo in solitaria e sceso dalla Hurac&aacute;n GT3 Evo n. 563 ha faticato a trattenere l&rsquo;emozione: &ldquo;Sono senza parole. E&rsquo; stata una stagione difficilissima ma siamo stati competitivi in ogni gara. Complimenti&nbsp; a tutti i ragazzi del team che hanno fatto un lavoro straordinario e ad Albert che ci ha aiutato tantissimo in questo weekend. Mi spiace per Dennis, avrebbe meritato di festeggiare anche lui sul podio con noi&rdquo;.   &nbsp;   Marco Mapelli ha commentato: &ldquo;E&rsquo; stata una stagione difficile e a maggio ragione il team si merita questo titolo: tutti i ragazzi hanno lavorato incessantemente per questo risultato fin da inizio stagione. Loro non hanno mai smesso di crederci e hanno trasmesso questa fiducia a tutti noi&rdquo;.  &nbsp;   Stefano Domenicali, CEO Automobili Lamborghini, ha dichiarato: &ldquo;Vincere &egrave; difficile. Confermarsi ancora di pi&ugrave;. Essere il primo costruttore a vincere i tre titoli nelle GT Series ci riempie d&rsquo;orgoglio. Questo &egrave; solo un punto di partenza verso nuovi e pi&ugrave; ambiziosi traguardi. I miei complimenti alle donne e agli uomini della nostra Squadra Corse, che in poche stagioni hanno portato il marchio Lamborghini ai vertici in tutti i pi&ugrave; importanti campionati GT&rdquo;.  &nbsp;   Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer Automobili Lamborghini, ha dichiarato: &ldquo;La Hurac&aacute;n GT3 Evo ha dimostrato alla prima stagione di essere una vettura vincente, sia nelle gare Endurance sia nelle gare Sprint. La nostra principale soddisfazione &egrave; aver nuovamente trasferito su pista l&rsquo;eccellenza delle nostre vetture stradali, grazie a un costante lavoro di ricerca e sviluppo&rdquo;.  &nbsp;   Giorgio Sanna, Head of Motorsport Automobili Lamborghini, ha dichiarato: &ldquo;La tripletta nel Blancpain GT Series &egrave; la conclusione di una stagione straordinaria, iniziata con la vittoria alla 24 Ore di Daytona e proseguita con la doppietta alla 12 Ore di Sebring. Voglio fare le mie pi&ugrave; sentite congratulazioni ai ragazzi del team Orange1 FFF Racing: alla loro prima esperienza nel pi&ugrave; importante e impegnativo campionato GT3 al mondo, hanno dimostrato di essere una squadra di prim&#39;ordine e che, ne sono certo, contribuir&agrave; a regalare altri successi al nostro marchio&rdquo;.        

La Huracan GT3 del team&nbsp;Orange1 FFF Racing, regala alla Casa del Toro una giornata da ricordare

Lamborghini, storica tripletta

LE CASTELLET. Vittoria in volata per la Lexus RC-F nella 1000km di Le Castellet, banco prova che i partecipanti alle&nbsp;Blancpain GT Series disputano prima della prestigiosa 24 Ore di Spa. La vettura giapponese, sviluppata dall&rsquo;Emil Frey Racing, alla terza apparizione nel campionato organizzato da SRO si &egrave; imposta con un sorpasso all&rsquo;ultimo giro di Albert Costa, che divide il sedile con Christian Klien e Marco Seefried, ai danni di Jules Gounon. Il francese da parte sua, si era ritrovato in testa con la Bentley che era stata nelle mani di Jordan Pepper e Stevan Kane, dopo le disgrazie degli avversari, su tutti un problema all&rsquo;anteriore sinistra della Ferrari di SMP Racing ed una penalit&agrave; alla McLaren che aveva condotto le prime cinque ore di gara, ha avuto un cedimento della carrozzeria del cofano motore dopo la ripartenza dall&rsquo;ultima Virtual Safety Car, che lo ha portato ad avere visibilit&agrave; limitata nella notte, e a favorire il recupero di una Lexus gi&agrave; imbattibile sul rettilineo.&nbsp;    Detto della McLaren di Barnicoat/Watson/Ledogar comunque terza nonostante un drive-through per un&rsquo;irregolarit&agrave; al pit-stop dopo la partenza in prima fila a sette centesimi dalla pole, merita di essere rimarcata la prestazione di Raffaele Marciello, quarto con Jaeger e Christodolou, sulla miglior Mercedes al traguardo. Svanita in una bolla di sapone la possibilit&agrave; di vittoria della Ferrari nell&rsquo;ultima parte di gara per un problema alla ruota anteriore sinistra, peggio &egrave; andata all&rsquo;Aston Martin che partiva dalla pole position, con Dennis che al via del secondo giro di formazione ha avuto un problema di erogazione di potenza, sfilando a centro gruppo e poi accusando una fatale noia tecnica a met&agrave; gara. Dai box non &egrave; pi&ugrave; uscita l&rsquo;Audi di Dries Vanthoor dopo il primo doppio stint, ed ha perso terreno nella parte centrale la Lamborghini dei campioni in carica Bortolotti/Caldarelli/Engelhart per un problema allo sterzo, anche penalizzati per un sorpasso ritenuto oltre il limite dalla direzione gara nelle prime battute.  Festa tricolore per Michele Beretta, in equipaggio con Mitchell e Kordice, che si &egrave; imposto nella Silver Cup, come ha fatto anche Gianluca De Lorenzi, sulla Ferrari di AF Corse nella Pro-Am, al volante con la consolidata coppia Cameron/Griffin.    1000 KM PAUL RICARD - TOP TEN  1 - Klien/Seefried/Costa (Lexus RCF) &ndash; Emil Frey &ndash; 176 giri 6:00&#39;29&#39;&#39;709 2 - Pepper/Gounon/Kane (Bentley Continental) &ndash; M Sport &ndash; 2&#39;&#39;315 3 - Barnicoat/Ledogar/Watson (McLaren 650S) &ndash; Garage 59 &ndash; 43&#39;&#39;827 4 - Jaeger/Christodoulo//Marciello (Merceds AMG GT3) &ndash; AKKA &ndash; 47&#39;&#39;056 5 - Ordonez/Buncombe/Parry (Nissan GT-R) &ndash; RJN &ndash; 53&#39;&#39;772 6 &ndash; Gachet/Haase/Winkelhock (Audi R8) &ndash; Sainteloc &ndash; 1&#39;58&#39;&#39;291 7 - Petrov/Bulatov/Meadows (Mercedes AMG GT3) &ndash; SMP &ndash; 55&#39;&#39;594 8 - Tambay/Fumanelli/Fraga (Mercedes AMG GT3) &ndash; Strakka &ndash; 1&#39;04&#39;&#39;061 9 - Buhk/Parente/Goetz (Mercedes AMG GT3) &ndash; Strakka &ndash; 1&#39;08&#39;&#39;059 10 - Makowiecki/Dumas/Werner (Porsche 911) &ndash; Manthey &ndash; 1&#39;19&#39;&#39;343 

&nbsp;Klien, Seefried e Costa si prendono l&#39;antipasto di Spa battendo Bentley e McLaren. Bene Marciello, giornata no per Ferrari e Lamborghini

1000 Km del Paul Ricard, vittoria in volata Lexus

SILVERSTONE - Dopo che a monopolizzare i primi tre appuntamenti della stagione &egrave; stata la Audi, a Silverstone &egrave; arrivato il turno della Aston Martin. Un dominio totale quello della vettura inglese del team R-Motorsport, praticamente al comando fin dal via con Matthieu Vaxiviere, Jake Dannis e Nicki Thiim, che in qualifica hanno piazzato in pole la loro Vantage Gt3.  Una vittoria tuttavia sulla quale pesa la decisione dei commissari (arrivata proprio al termine delle prove ufficiali) di squalificare lo stesso equipaggio per un problema legato all&#39;acquisizione dei dati. Decisione nei confronti della quale la squadra ha interposto appello, potendo cos&igrave; mantenere il privilegio di scattare davanti.  Per il resto tutto &egrave; filato liscio per Vaxiviere, Dannis e Thiim, che al termine delle tre ore di gara hanno preceduto al traguardo la Mercedes-Amg del team Akka Aps che scattava dalla prima fila e sulla quale si sono alternati Raffaele Marciello (migliore degli italiani), Adam Christodoulou e Tristan Vautier.  Con le prime due posizioni praticamente consolidate fin dall&#39;inizio, &egrave; stata la lotta che si &egrave; sviluppata subito dietro a tenere alto il livello di interesse. Partendo dal testa a testa tra la Lexus di Nortber Siedler (alternatosi con Markus Palttala e St&eacute;phane Ortelli) e la prima delle R8 di Dries Vanthoor, che alla fine ha commesso anche un piccolo errore dovendosi accontentare in questa occasione della quarta piazza dopo avere ereditato la vettura del Team Wrt da Alex Riberas e Christopher Mies, sempre protagonisti nelle due precedenti ore.  Quinta l&#39;altra Aston della R-Motorsport divisa nell&#39;ordine da Marvin Kirkhh&ouml;fer, Alex Brundle e Maxime Martin, che inizialmente si era pure portata terza. Bene la Ferrari, con Davide Rigon autore di un ultimo turno formidabile sulla 488 della Smp Racing divisa con con Mikhail Aleshin e Miguel Molina, in cui ha superato sia la Mercedes di Maximilian G&ouml;tz (nel primo &quot;stint&quot; abilmente condotta da David Fumanelli) che l&#39;altra Lexus di Albert Costa, chiudendo settima alle spalle dell&#39;altra Amg Gt3 di Yelmer Buurman.  Weekend difficile per le Lamborghini. Ad agguantare un miglior decimo posto &egrave; stata quella di Andrea Caldarelli, Chistian Engelhart e Mirko Bortolotti, che ha terminato proprio davanti alla Porsche del Manthey-Racing affidata a Dirk Werner, Frederic Makowiecki e Romain Dumas. Ancora bene l&#39;altro italiano Gabriele Piana, che assieme a Hubert Haupt e Abdulaziz Al Faisal ha portato un&#39;altra Mercedes del Black Falcon al successo nella Silver Cup. 

Pole e dominazione in gara per la&nbsp;&nbsp;Vantage del team R-Motorsport; secondo posto per la&nbsp;&nbsp;Mercedes-Amg del team Akka Aps. terza piazza per Lexus

Blancpain GT Series, a Silverstone arriva il turno della Aston Martin

BRANDS HATCH - &quot;Festival&quot; Audi a Brands Hatch, nel secondo appuntamento del Blancpain Gt Sprint Cup. Sul circuito inglese le vetture della Casa dei quattro anelli hanno dominato fin dalle qualifiche, arrivando a monopolizzare il podio di gara-2. E per il Belgian Team Wrt si &egrave; trattato di un tripudio. Prima la doppia pole ottenuta con Dries Vanthoor (reduce dalla vittoria ottenuta a Monza nel primo round della serie Endurance con Christopher Mies e Alex Riberas), e Frederic Vervisch. Poi il successo conquistato in gara-1 sempre con Vanthoor e Will Stevens, che hanno preceduto i compagni di squadra Mies e Riberas.  Ancora meglio per i colori Audi sono andate le cose in gara-2, questa volta con tre vetture nelle prime tre posizioni di testa. Scattati in testa nella circostanza Vervisch e Leonard hanno dominato; alle loro spalle Riberas e Mies si sono confermati ancora secondi. Tris servito con Stejin Shothorst e Kelvin Van der Linde, alla fine terzi con la vettura della Attempto Racing: un risultato che li ha ripagati dopo che il secondo dei due in gara-1 aveva pagata un errore che lo aveva fatto scivolare quarto. E proprio in gara 1 a compiere un mezzo capolavoro sul suo circuito di casa era stato l&#39;ex F.1 Stevens, abile nella seconda parte a tenere dietro la R8 Lms dei suoi compagni Riberas e Mies. Ma a Brands Hatch si &egrave; visto anche il potenziale della Mercedes; cominciando da quella della Akka Asp che Raffaele Marciello e Michael Meadows hanno inizialmente condotto in terza posizione, centrando poi anche un buon quarto posto. Fine settimana decisamente complicato invece per le Lamborghini.  A raccogliere un miglior quinto piazzamento in gara-2 sono stati Christian Engelhart e Mirko Bortolotti. Il binomio del Grasser Racing Team, che si era presentato a Zolder conquistando il primo successo della stagione, in gara-1 ha dovuto invece rimontare dal fondo dopo una penalizzazione rimediata in qualifica e per questo ha concluso decimo. Nella Silver Cup a dividersi i due successi sono stati Josh Caygill e Aron Taylor Smith con la Bentley e la coppia composta da Nico Bastian e Jack Manchester, su un&#39;altra Mercedes targata Akka Asp. In Pro-Am successo invece per una Ferrari, quella del Tp 12-Kessel Racing divisa da Piti Bhirombhakdi e Carlo Van Dam, mentre in gara-2 &egrave; stato ancora il turno di una Audi, questa volta condotta da Nyls Stievenart e Markus Winkelhock. 

Successo in gara 1, dominio nella seconda manche: il secondo appuntamento stagionale della Blancpain Gt Sprint Cup &egrave; stato monopolizzato da Audi

Blancpain Gt Sprint Cup: Festival Audi a Brands Hatch

MONZA. Prima, incredibilmente a sorpresa, vittoria per l&rsquo;Audi R8 in occasione della 3 Ore di Monza. La casa dei Quattro Anelli, che pur si &egrave; sempre contraddistinta per essere tra le vetture pi&ugrave; competitive e performanti sul tracciato brianzolo, ha finalmente messo la propria firma nel round inaugurale dell&rsquo;Endurance Cup.  Con Vanthoor/Mies/Riberas alla guida, il team WRT ha gestito in maniera egregia le prime battute di gara restando in attesa alle spalle di Ferrari e Mercedes, piazzando la zampata finale ad opera di un sorprendente Dries Vanthoor, che ha beffato in una gara di nervi l&rsquo;esperto Maximilian Goetz. Il tedesco si &egrave; infatti visto rimontare dal belga, e nel tentativo di difesa estrema in Prima Variante ha messo sull&rsquo;erba l&rsquo;Audi, ricevendo un richiamo dalla direzione corsa, che lo ha costretto a cedere la posizione.  &nbsp;    Al suo fianco, sul secondo gradino del podio, sono saliti Parente e Buhk, quest&rsquo;ultimo autore nello stint centrale di un sorpasso da urlo all&rsquo;esterno della Parabolica ai danni di Mikahil Aleshin. Il russo, ereditato il comando da Miguel Molina che partiva dalla pole, ha poi visto Davide Rigon ritirarsi per un problema meccanico al pedale dell&rsquo;acceleratore, che ha privato la Ferrari SMP Racing di un podio certo, e forse anche della vittoria finale.  Medaglia di bronzo per il trittico Buurman/Stolz/Engel, con quest&rsquo;ultimo che, in un sorpasso ai danni della Jaguar di Fontana in ripartenza da una Full Course Yellow, ha rimediato una penalit&agrave;, che alla fine &egrave; costata punti importanti. Quarti, in sofferenza con la gestione degli penumatici, i campioni in carica Bortolotti/Caldarelli/Engelhart, autori comunque di un buon recupero dopo un&rsquo;opaca qualifica.  Prima affermazione nella storia della Silver Cup nella serie Endurance per la Jaguar di Emil Frey, che con Fontana/Zaugg/Grenier scrive cos&igrave; il proprio nome nella storia del campionato.  Monza, 20-22 aprile 2018 - Classifica Assoluta:   1. D. Vanthoor-Mies-Riberas (Audi R8 Lms) 95 giri in 3:00&rsquo;32&rdquo;946 alla media di 182,9 Km/h; 2. Buhk-Parente-G&ouml;tz (Mercedes-Amg Gt3) a 2&quot;017; 3. Stolz-Buurman-Engel (Mercedes-Amg Gt3) a 14&quot;603; 4. Caldarelli-Engelhart-Bortolotti (Lamborghini Hurac&aacute;n Gt3) a 17&quot;605; 5. Fontana-Zaugg-Grenier (Emil Frey Gt3 Jaguar) a 17&quot;939 (1. Silver Cup); 6. P. Schothorst-S. Schothorst-K. van der Linde (Audi R8 Lms) a 21&quot;932; 7. Leonard-S. van der Linde-Frijns (Audi R8 Lms) a 44&quot;084; 8. Tambay-Auer-Fumanelli (Mercedes-Amg Gt3) a 48&quot;977; 9. A. Brundle-Kirchh&ouml;fer-Martin (Aston Martin V12 Vantage) a 49&quot;199; 10. A. Al Faisal-Haupt-Piana (Mercedes-Amg Gt3) a 51&quot;162 

Vanthoor, Mies e Riberas vincono la prima 3 Ore della stagione battendo Ferrari e Mercedes. Quarti i campioni in carica Lamborghini

Blancpain GT Series, Audi conquista la prima vittoria a Monza

&ldquo;Ragazzi, siamo noi i campioni in carica. Sono gli altri a doversi preoccupare di noi&rdquo;. Non avr&agrave; lo charme di Al Pacino in &quot;Ogni maledetta domenica&quot; ma Giorgio Sanna sa farsi ascoltare. E i suoi piloti lo rispettano, perch&eacute; dietro il pizzetto affilato non c&rsquo;&egrave; un manager. C&rsquo;&egrave; prima di tutto uno di loro. Un pilota, un predatore da pista.&nbsp;  Lamborghini Squadra Corse si &egrave; presentata al primo round delle Blancpain GT Series esibendo gli allori della scorsa stagione. E i trofei conquistati nelle recenti campagne oltreoceano. &ldquo;Siamo orgogliosi delle vittorie alla 24 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring &ndash; dice Giorgio sotto il sole di Monza -. Siamo l&rsquo;unico marchio ad averle vinte entrambe nella stessa stagione. Lo scorso anno eravamo soddisfatti dei risultati ma sapevamo che c&rsquo;era altro da raggiungere. Volevamo vincere una classica e abbiamo fatto anche di meglio vincendo Daytona,&nbsp; dopo solo tre partecipazioni. Non dimentichiamo che Squadra Corse &egrave; nata pochi anni fa da zero&rdquo;.&nbsp;  Non si tratta di un miracolo, di una favola sbocciata tra i campi della Motor Valley. E&rsquo; il frutto di duro lavoro, sviluppo, costanza. Di fiducia nei confronti dei giovani allevato nello Young Drivers Program. Il prossimo obiettivo &egrave; riconfermarsi, dimostrare che a Sant&rsquo;Agata non &egrave; divampato un fuoco di paglia.&nbsp;    La domanda che tutti abbiamo in canna per Giorgio &egrave; la stessa, banale e insistente. Quando vedremo un Toro sulla griglia di Le Mans? Sanna, paziente, frena senza inchiodare: &ldquo;Stiamo aspettando e valutando le opportunit&agrave;. Siamo un dipartimento giovane, dobbiamo muoverci passo dopo passo. Ma la GTE&nbsp; sar&agrave; un passo naturale: Le Mans &egrave; un sogno per tanti, &egrave; parte della visione del nostro futuro. Stiamo valutando i cambiamenti del regolamento,&nbsp;tutti i rischi e le nostre capacit&agrave;.&nbsp;Siamo solo 40 persone. Facciamo del nostro meglio ma le giornate sono solo di 24 ore. Decideremo a breve se sar&agrave; il caso di muoverci in altre categorie come customer racing, non prendiamo in considerazione un team factory&rdquo;.&nbsp;  Mentre la prima Super Season del Mondiale Endurance sta per iniziare, Sanna e la Squadra Corse si concentrano sul Blancpain: &ldquo;La miglior piattaforma GT al mondo. E non dimentichiamo che il livello di pilotaggio del GT3 al momento &egrave; allo stesso livello del WEC&rdquo;. Della serie: se andassimo, o meglio, quando andremo nel WEC non avremo bisogno di fare campagna acquisti. Lambo a trazione italiana ha in squadra gente titolata come Mirko Bortolotti e Andrea Caldarelli. Cos&igrave; come il cacciatore di record Marco Mapelli e Giovanni Venturini.&nbsp;  Sanna &egrave; orgoglioso delle vittorie ma quando parla del vivaio gli brillano gli occhi: &ldquo;Lamborghini ha dato loro la possibilit&agrave; di crescere. La nostra responsabilit&agrave; in quanto marchio italiano &egrave; far crescere giovani piloti italiani&rdquo;.&nbsp;  E stranieri. Come Fabian Vettel, fratello d&rsquo;arte al debutto nel Super Trofeo: &ldquo;E&rsquo; molto giovane ma le sue performance sono impressionanti considerando la sua scarsa esperienza. Dobbiamo dargli l&rsquo;opportunit&agrave; di farlo crescere. Sono particolarmente orgoglioso del nostro programma giovani, creato nel 2014. Non &egrave; solo una selezione di talenti ma opportunit&agrave; di dargli strumenti per diventare professionisti. Non tutti possono diventare factory drivers ma a tutti offriamo la possibilit&agrave; di diventare professionisti migliori, istruttori e test driver. E&rsquo; il lato di di cui siamo maggiormente orgogliosi e in cu stiamo investendo di pi&ugrave;. Il nostro target &egrave; far crescer anche ambasciatori del brand. Avere ragazzi veloci in macchina e professionali fuori: &egrave; una questione di stile. Siamo un brand di lusso e dobbiamo creare un Dna Lambo, che sia riconoscibile, sia che vinci sia se perdi&rdquo;.&nbsp; &nbsp; Riconoscibile anche dai giovanissimi, ovvio riferimento per mantenere vivo il motorsport. &ldquo;Uno dei momenti pi&ugrave; belli dello scorso anno &egrave; stato a Silverstone. Con tanti bambini in fila per farsi autografare dai piloti i poster con la Hurac&agrave;n: &egrave; questo il motivo per cui lavoriamo&rdquo;.&nbsp; 

Giorgio Sanna, capo di Lamborghini Squadra Corse: &quot;Stiamo valutando il Wec. Ma dobbiamo muoverci passo dopo passo&quot;. E il prossimo obiettivo &egrave; riconfermarsi campioni nel Blancpain

Lamborghini e Le Mans: pensiero stupendo

ZOLDER - A Zolder vince una Audi, ma la Lamborghini &quot;bussa&quot;: &egrave; andato cos&igrave; il primo appuntamento della Sprint Cup, che sul circuito belga ha dato il via alla stagione della Blancpain Gt Series. A firmare il primo successo, quello della qualifying race di sabato, &egrave; stato proprio l&#39;equipaggio campione in carica formato da Mirko Bortolotti e Christian Engelhardt. L&#39;italiano, in particolare, &egrave; stato l&#39;autore di uno strepitoso &quot;flying lap&quot; che ha permesso alla Hurac&aacute;n Gt3 del Grasser Racing Team nell&#39;inedita livrea Orange1 di balzare subito dopo le soste al comando, beffando letteralmente la vettura del locale Belgian Audi Club Wrt divisa da Will Stevens e Dries Vanthoor.  Subito dietro ancora uno stuolo di Audi, tra le quali si &egrave; inserita l&#39;altra &quot;Lambo&quot; di Andrea Caldarelli e Ezequiel Perez Companc, sesti al traguardo. Se poi consideriamo che Bortolotti ha siglato anche la pole della main race, seppur traendo beneficio dalla penalit&agrave; inflitta a Robin Frijns (sempre su Audi autore del miglior tempo nella seconda sessione di qualifica, ma reo di essere andato oltre i limiti consentiti della pista), ecco che anche per domenica si preannunciava un &quot;plateau&quot; ricco per i colori della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese.  Le cose, in effetti, nella gara principale sembravano subito avere preso la giusta piega. Bortolotti, dalla pole si &egrave; portato puntuale al comando. Dietro di lui le Audi di Kelvin Van der Linde e Will Stevens e la Mercedes di Raffaele Marciello. Sempre l&rsquo;altra Lamborghini condotta in quella circostanza da Caldarelli. Ai box al termine del primo giro la Ferrari di Giacomo Piccini e la Hurac&aacute;n di Franck Perera, coinvolti in un contatto multiplo generatosi a centro gruppo gi&agrave; nel corso della tornata iniziale. Bortolotti ha tirato al massimo fin dall&rsquo;inizio, portando il suo vantaggio nei confronti della prima delle R8 Lms a quasi otto secondi. Il trentino &egrave; rientrato ai box per il pit-stop a 34&rsquo; dalla conclusione del tempo utile totale, lasciando il volante al suo compagno Engelhart. Un problema nell&#39;assicurare correttamente le cinture di sicurezza ha per&ograve; fatto retrocedere il tedesco in quarta posizione, davanti all&rsquo;altra &quot;Lambo&quot; di Ezequiel Perez Companc.    Al comando &egrave; invece balzato Dries Vanthoor e successivamente il suo compagno di colori Steijn Schothorst (che ha preso il posto di Van der Linde). Seconda la Mercedes di Michael Meadows, poco pi&ugrave; distaccata. Poi ancora una doccia fredda per l&rsquo;equipaggio di punta dell&rsquo;Orange 1 Team GRT, quella guidata da Engelhart, richiamato ai box per scontare un drive trough per un errore della squadra nel corso della stessa fatidica sosta. Il successo &egrave; andato quindi alla Audi della Attempto di Schothorst-Van der Linde. Ma sul podio sono saliti anche due italiani: Marciello ha concluso secondo assieme a Meadows con la Mercedes, mentre Caldarelli ha tenuto alti i colori Lamborghini chiudendo terzo in coppia con Perez Companc.  L&#39;ottavo piazzamento finale non ha reso merito a Bortolotti-Engelhart, ma per loro ci sar&agrave; sicuramente tempo per rifarsi. Da segnalare infine la penalit&agrave; per velocit&agrave; eccessiva in pit lane che ha relegato dietro l&rsquo;altra Audi del Team Wrt divisa da Alex Riberas e Chris Mies, terzi il sabato. 

Bortolotti e Engelhardt vincono la qualifying race del sabato ma un problema durante il cambio nella gara principale ha consentito a Vanthoor e Schothorst di vincere il primo round stagionale

Blancpain GT Series, Audi vince a Zolder ma Lamborghini c&#39;&egrave;

Il pilota Lamborghini Squadra Corse 6&deg; in gara 1 a Zolder, primo round delle Blanvpain GT Series 2018, vinto dalla Hurac&agrave;n del compagno di squadra Mirko Bortolotti. Un piazzamento inferiore alle aspettative ma l&#39;abruzzese &egrave; pronto a una partenza all&#39;attacco.

Blancpain GT Series, Caldarelli: un esordio non al top

Il pilota Lamborghini Squadra Corse ci porta in esclusiva dietro le quinte delle Blancpain GT Series 2018. Eccolo sulla pit lane di Zolder alla vigilia del primo round stagionale.

Diario da corsa: Caldarelli alle Blancpain GT Series di Zolder

BARCELLONA - La Lamborghini ha conquistato a Barcellona un successo storico. L&#39;ultimo appuntamento della Blancpain Gt Series ha assegnato il titolo assoluto Piloti e Team a Mirko Bortolotti e Christian Engelhart, che assieme ad Andrea Caldarelli si sono laureati campioni anche nella Endurance Cup con il Grasser Racing Team.  Una festa totale per il terzetto della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese, che in Spagna arrivava con la leadership della classifica generale ed un vantaggio di 22 punti su Vincent Abril e la Bentley. Due anni dopo il debutto vincente della Hurac&aacute;n Gt3 a Monza, nello stesso campionato di Sro (in quella occasione ad imporsi furono Andrew Palmer, Fabio Babini e Jeroen Mul) &egrave; arrivato il successo in una delle serie sicuramente di maggiore prestigio a livello mondiale, che fa seguito ai titoli conquistati nel 2016 nell&#39;International Gt Open con Thomas Biagi e Fabrizio Crestani e nel Gt Asia con Andrea Amici e Edoardo Liberati.  La gara catalana, viceversa per la Bentley si &egrave; tradotta in una disfatta, cominciando da una qualifica disastrosa, con la Continental Gt3 che Abril divideva con Maxime Soulet e Andy Soucek solamente 28&ordf; e la Lambo del del Grt in prima fila. Al via &egrave; stata comunque la Audi di Stuart Leonard, fresco campione della Sprint Cup, a sfilare al comando dalla pole.  Partenza difficile invece per Engelhart, chiamato a sostenere il primo stint di guida, scivolato da secondo a ottavo. A risalire subito alle spalle del leader &egrave; stato Marcel F&auml;ssler, con un&rsquo;altra Audi del Team Wrt. Poi uno stuolo di Mercedes, con Franck Perera (terzo) seguito da Daniel Juncadella, Edoardo Mortara, Fabian Schiller e Yelmer Buurman. Abril ha invece rimontato gi&agrave; nel corso del primo giro sette posizioni, portandosi 21&deg;. Ancora una posizione persa nella seconda tornata per la Hurac&aacute;n di Engelhart in un inizio decisamente drammatico, anche per via del contatto che ha costretto a compiere una sosta ai box l&rsquo;altra Lambo di Frederic Vervisch. Intanto la Mercedes di Perera ha cominciato a pressare le due Audi di testa, tra le quali &egrave; persino seguito un leggero contatto. Dopo cinque giri, Abril &egrave; ulteriormente risalito 18&deg;. Subito dopo Leonard ha commesso un errore, che ha consentito a F&auml;ssler e Perera di passare davanti. Dopo mezzora ancora una Lamborghini in difficolt&agrave;: quella guidata in quel momento dalla &ldquo;new entry&rdquo; Giorgio Roda, finito sulla sabbia causando un Full Course Yellow. Al restart la situazione &egrave; rimasta invariata fino al primo pit-stop, con F&auml;ssler sempre davanti a Perera e Juncadella e la Lambo di Engelhart ottava.&nbsp;    La seconda ora di gara si &egrave; aperta all&rsquo;insegna della Mercedes di Felix Serralles, che &egrave; passato a condurre davanti alla Audi di Jake Dennis. Caldarelli ha invece rilevato Engelhart al volante, iniziando una rimonta che lo ha progressivamente portato ad occupare la terza posizione. Nel frattempo Soucek &egrave; risalito ancora 11&deg;, lottando per la top 10 con la Jaguar di Jonathan Hirschi e la Bmw Z4 GT3 di Alexander Sims. Poi, a un&rsquo;ora e 20 minuti una dalla fine il ritiro, inesorabile, della Bentley, ferma per un improvviso calo di potenza, che ha messo fine ad ogni possibilit&agrave; di continuare a lottare per il titolo. Il tutto mentre Caldarelli continuava a mantenere saldamente la terza posizione.  Dopo l&rsquo;ultima sosta la Audi (su cui &egrave; salito Robin Frijns) &egrave; rimasta seconda, con la Mercedes della Akka Asp &ldquo;ereditata&rdquo; da Tristan Vautier ancora al comando e Mirko Bortolotti, salito sulla Lamborghini, terzo. Tra gli ultimi colpi di scena il contatto tra la Ferrari di Giancarlo Fisichella, costretto poi a scontare un drive through, e la Mercedes di Kenneth Heyer. Avvincente anche la lotta tra le altre Mercedes di Adam Christodoulou e Franck Perera (quarto e quinto). Quindi un finale al fotofinish, con la Audi di Frijns che proprio all&rsquo;ultimo si &egrave; nuovamente portata all&rsquo;attacco del leader Vautier, ma senza riuscire a passare. Bortolotti, pi&ugrave; distanziato, ha invece sapientemente controllato la situazione, chiudendo terzo e festeggiando uno straordinario finale di stagione. 

Successo storico per il Toro di Sant&#39;Agata che si aggiudica il titolo assoluto Piloti e Team a Mirko Bortolotti e Christian Engelhart, che assieme ad Andrea Caldarelli

Blancpain GT Series Barcellona, Lamborghini centra il titolo&nbsp;

BUDAPEST. Marcel Fassler e Dries Vanthoor scrivono per la prima volta il proprio nome nell&rsquo;albo d&rsquo;oro dei vincitori della stagione Blancpain GT Series 2017. In occasione del quarto round della Sprint Cup, di scena nella calda ed assolata Budapest, il fratello minore di Laurens e lo svizzero, colonna portante del programma Audi nell&rsquo;ultimo decennio, si sono messi in mostra portandosi a casa la pole position, la vittoria della gara di qualificazione ed il successo della corsa principale domenica.  Una supremazia annunciata per la casa degli anelli, che ha infatti piazzato ben quattro vetture nei primi cinque posti, a dimostrazione di un feeling col tracciato magiaro unico. A rovinare la festa Audi&nbsp;per un podio monocromatico in argento ci ha pensato l&rsquo;italiano Mirko Bortolotti, che in coppia con il tedesco Christian Engelhart su Lamborghini Hurac&agrave;n si &egrave; portato a casa un secondo e terzo posto che li rilancia in piena lotta per il titolo.&nbsp;  Nella classifica assoluta infatti, grazie anche al ritiro del diretto rivale Vincent Abril su Bentley, la Lamborghini numero 63 &egrave; volata in solitaria con 128 punti, mentre nella speciale graduatoria della Sprint inseguono a soli tre punti, 60 contro 57, la Mercedes di Buhk/Perera. Il duo di casa HTP ha perso il podio nel corso del pit-stop, favorendo la risalita di Schothorst/Dennis, che a loro volta si sono aggiudicati la piazza d&rsquo;onore grazie ad un &ldquo;lungo&rdquo; di Engelhart nella piazzola del team Grasser.&nbsp;  Attardati gli altri italiani. Raffaele Giammaria, sulla seconda Lamborghini di Grasser con Ezequiel Perez-Companc, ha chiuso tredicesimo, alle spalle dell&rsquo;omonimo Marciello. Il campano, che divide l&rsquo;abitacolo con Michael Meadows della Mercedes di casa AKKA, &egrave; salito in vettura nel secondo stint, attardato da un problema alla pistola di fissaggio del dado ruota, che lo ha costretto ad uscire dalla zona punti. Tira invece un sospiro di sollievo Kevin Ceccon, in coppia con Frank Stippler con l&rsquo;Audi di ISR, con il quattordicesimo posto ottenuto in rimonta da fondo griglia, dopo che al sabato era stato rallentato da un set di pneumatici non performante.  Ordine di arrivo: Top-10  1 - Fassler/Vanthoor (Audi R8) &ndash; WRT &ndash; 33 giri 1:00&rsquo;17&rdquo;776 2 - Dennis/Schothorst (Audi R8) &ndash; WRT &ndash; 0&rdquo;570 3 - Engelhart/Bortolotti (Lamborghini Huracan) &ndash; GRT &ndash; 0&rdquo;894 4 - Leonard/Frijns (Audi R8) - WRT &ndash; 1&rdquo;477 5 - Winkelhock/Stevens (Audi R8) &ndash; WRT &ndash; 3&rdquo;458 6 - Perera/Buhk (Mercedes AMG) &ndash; HTP &ndash; 3&rdquo;764 7 - Baumann/Eriksson (Mercedes AMG) &ndash; HTP &ndash; 5&rdquo;421 8 - Schiller/Szymkowiak (Mercedes AMG) &ndash; HTP &ndash; 9&rdquo;303 9 - Monti/Haase (Audi R8) &ndash; Sainteloc &ndash; 10&rdquo;495 10 - Estre/Bachler (Porche 911) &ndash; Attempto &ndash; 24&rdquo;219  Il campionato Sprint: 1. Buhk/Perera 60 punti; 2. Bortolotti/Engelhart 57; 3. Vanthoor/Fassler &amp; Leonard/Frijns 56. Generale: 1. Bortolott/Engelhart 128; 2. Abril 110; 3. Buhk/Perera 100; 4. Winkelhock 84. 

Successo Audi nel&nbsp;quarto round della Sprint Cup; Bortolotti e&nbsp;Engelhart su Lamborghini centrano il terzo posto e tengono saldamente la testa della classifica

Blancpain GT Series, Fassler e Vanthoor vincono a Budapest

Zolder. Un fine settimana intenso e divertente quello che ha accolto il terzo round del Blancpain GT Series Sprint Cup. Una pista sulla carta favorevole all&rsquo;Audi R8, che ha infatti piazzato un poker al temine della Main Race, dove per&ograve; anche gli autogol degli avversari hanno aiutato il team WRT ad avere la meglio nella gara di casa, che ha visto trionfare gli ex-Formula 1 Will Stevens e Markus Winkelhock.  Il tedesco ha consegnato la vettura in seconda posizione al compagno al cambio pilota quando era in scia al connazionale Clemens Schmid, che in corsia box ha tuttavia visto vanificato il proprio lavoro quando Filip Salquarda &egrave; uscito di tre secondi alle spalle di Stevens. Per l&rsquo;inglese cos&igrave; una vittoria in solitaria, col ceco che ha poi dovuto rintuzzare nel finale gli attacchi di Robin Frijns, vincitore insieme a Stuart Leonard nella gara di qualificazione al sabato, oltre che autore della pole position.  Dalla prima fila, dopo aver migliorato la terza posizione ottenuta nella sessione di prove ufficiali, partiva la Mercedes che Raffaele Marciello divide con Michael Meadows, ma il britannico ha bruciato lo start e si &egrave; fatto penalizzare con un drive-through. Stessa penalit&agrave;, ma per aver acceso il motore mentre la vettura era ancora sollevata da terra, nella corsa del sabato per Buhk-Perera che non hanno cos&igrave; potuto incrementare la leadership del campionato Sprint, ancora comunque nelle mani della loro Mercedes AMG GT3.  Un&rsquo;occasione persa per Mirko Bortolotti, in coppia con Christian Engelhart. Il trentino, reduce da una serie di successi impressionanti tra Sprint a Brands Hatch, Endurance a Monza e Silverstone, a cui ha aggiunto anche il successo del Lausitzring del GT Masters, si &egrave; dovuto arrendere per un contatto che ha coinvolto anche Stippler e Ledogar in curva-1 nella Qualifying Race. Partiti dal fondo, i due piloti ufficiali Lamborghini di casa Grasser hanno rimontato sino al 15&deg; posto, comunque un successo data la tortuosit&agrave; del toboga belga, mantenendo la leadership nella classifica generale.  Miglior Huracan GT3 al traguardo &egrave; stata quella dell&rsquo;altra coppia di piloti ufficiali Mapelli-Venturini, schierati dall&rsquo;Attempto Racing, settimi. Potenziale sprecato invece per Kevin Ceccon. Il bergamasco, in coppia con Frank Stippler, ha visto il tedesco coinvolto nel contatto con Bortolotti e Ledogar nella prima corsa, mentre nella seconda, partendo dal fondo, il ritiro dopo aver arpionato la Top-20, per un contatto con Daniel Keilwitz. Vincitore nella Silver Cup in Sprint Race, David Fumanelli in coppia con Lewis Williamson ha visto vanificata ogni possibilit&agrave; di ripetersi nella Main Race per una penalit&agrave; inflitta al compagno, e la vittoria di classe andata nelle mani di Szymkowiak-Schiller.  Successo in Pro-Am invece per la Ferrari 488 GT3 della Kessel Racing con alla guida Michael Broniszewski e Giacomo Piccini. 

Will Stevens e Markus Winkelhock regalano ai Quattro Anelli la vittoria nel terzo round stagionale del&nbsp;Blancpain GT Series Sprint Cup

Blancpain GT Series, a Zolder Audi cala il poker

Silverstone. A Silverstone la Lamborghini ha centrato la terza vittoria consecutiva nella Blancpain Gt Series, la seconda di quest&#39;anno per l&#39;equipaggio composto da Andrea Caldarelli, Mirko Bortolotti e Christian Engelhart, con gli ultimi due reduci dal successo messo a segno la scorsa settimana nella Sprint Cup a Brands Hatch, sempre in Inghilterra.  Una vittoria che ha consentito all&#39;equipaggio del Grasser Racing Team di consolidare la propria leadership nella classifica della Endurance Cup, con Bortolotti ed Engelhart primi anche nella assoluta. Dietro le Mercedes, che doppo avere dominato nel weekend d&#39;apertura di Misano a inizio aprile, si sono dovute arrendere anche in questa occasione alla vettura della Casa di Sant&#39;Agata Bolognese, con le Amg-Gt3 di Jimmy Eriksson, Maxi Buhk e Franck Perera seconda e quella di Raffaele Marciello, Edoardo Mortara e Michael Meadows subito dietro. Un finale che ha visto i primi tre racchiusi in soli 3&quot;072.  Secondo tempo in qualifica, poi un&#39;ottima partenza che lo ha visto prendere il comando davanti alla Mercedes di Felix Serralles che Daniel Juncadella aveva piazzato in pole e a quella di Perera. Ha iniziato con il giusto ritmo Bortolotti, subito davanti a tutti. Bene anche Alessandro Pierguidi, che nelle fasi iniziali ha guadagnato due posizioni risalendo quarto con la prima delle Ferrari 488, quella della Af Corse che il pilota piemontese aveva portato in terza fila. Due posizioni perse, viceversa per l&#39;altra Ferrari della Smp Racing guidata da Victor Shaytar, quarta al termine delle sessioni cronometrate con Davide Rigon.    Dopo 25&#39; il primo intervento della safety car, in seguito all&#39;uscita della McLaren di Alexander West, rimasta piantata in un punto pericoloso. Un fuori programma che ha cancellato gli oltre cinque secondi di vantaggio che Bortolotti aveva preso nei confronti di Serralles. Quando la situazione &egrave; tornata alla normalit&agrave;, l&#39;italiano ha ripreso con lo stesso passo di prima, lasciando dietro le due Mercedes in lotta tra loro, subito tallonate dalla Ferrari di Pierguidi. Quest&#39;ultimo dopo 40&#39; ha passato Perera, guadagnando la terza posizione. Poi &egrave; arrivata la penalizzazione di uno stop and go inflitta a Serralles per non avere rispettato la normale procedura nella partenza lanciata. Ci&ograve; ha di fatto proiettato Pierguidi al secondo posto, con Perera a questo punto terzo.  Poco prima dello scadere della prima ora, l&#39;uscita dell&#39;altra McLaren di Jonny Kane, in seguito a un contatto con una Mercedes del Team Zakspeed, ha causato il regime di &quot;full course yellow&quot; e poi una nuova safety car. In questo frangente, Caldarelli ha rilevato al volante Bortolotti. Dopo quasi 20&#39;, al restart la Mercedes di Michael Meadows si &egrave; ritrovata al comando, con la Lamborghini di Caldarelli e la Ferrari di Pasin Lathouras (ereditata da Pierguidi) tutte raccolte in meno di un secondo. Poi un doppiato ha rallentato vistosamente l&#39;italiano, permettendo viceversa a Meadows di guadagnare oltre un secondo. Il pilota inglese della Akka Asp &egrave; stato tuttavia riagganciato da Caldarelli, a sua volta tallonato dalla seconda Mercedes di Jimmy Eirksson, mentre Lathouras &egrave; scivolato sesto dietro alla Bentley di Andy Soucek (quarto) e alla Ferrari di Miguel Molina.  Una vera gara &quot;sprint&quot; quella che ha visto protagonisti i primi tre, con Caldarelli che sul finire del suo stint &egrave; stato passato proprio da Eriksson retrocedendo terzo, ma sempre incollato alle due Mercedes. Al termine della seconda ora la Bentley di Oliver Jarvis &egrave; stata coinvolta in un contatto con la Ferrari di Giancarlo Fisichella, in quel momento decimo; una manovra che &egrave; costata all&#39;italiano un drive through. Emozionante l&#39;ultimo cambio, con tutte e tre le vetture di testa contemporaneamente ai box. In questo frangente la Lamborghini su cui &egrave; salito al volante Engelhart &egrave; ritornata in testa, con la Mercedes di Marciello seconda, subito dietro e quella di Maxi Buhk.  Da quel momento per loro &egrave; iniziata una vera volata finale. A poco meno di mezzora dall&#39;arrivo, il tedesco &egrave; subentrato secondo, approfittando anche di un doppiato. Marciello viceversa, si &egrave; dovuto guardare anche da Rigon, quarto, portatosi a una manciata di decimi. Gli ultimi giri hanno visto Engelhart resistere stoicamente a Buhk, sopravvivendo anche ai numerosi doppiati. 

Caldarelli, Bortolotti e Engelhart centrano la seconda vittoria stagionale, la terza per Lamborghini, consolidando la leadership in classifica

Blancpain GT Series, Lambo domina anche a Silverstone

Seconda affermazione consecutiva nella Blancpain Gt Series per la Lamborghini ed il Grasser Racing Team. Dopo quella di Monza nella Endurance Cup, nel secondo appuntamento della Sprint che si &egrave; disputato sul circuito di Brands Hatch, Mirko Bortolotti e l&#39;austriaco Christian Engelhart hanno potuto concedere il bis, balzando inoltre al comando della classifica assoluta e risalendo secondi in quella appunto della Sprint Cup, a soli tre punti dall&#39;equipaggio della Mercedes formato da Maximilian Buhk e Franck Perera, dominatori a loro volta nel primo weekend di Misano.  Un successo, quello messo a segno in Inghilterra, che il binomio Grt ha iniziato a costruire con la pole conquistata sabato dal pilota trentino con mezzo secondo di vantaggio sulla Audi di Chris Mies, cui ha fatto seguito la vittoria messa a segno nella Qualifying Race. Proprio nella gara del mattino &egrave; stato Bortolotti a mantenere al via la posizione di testa, con la Bmw di Jesse Krohn che ha subito preso la seconda posizione ai danni di Mies, mentre l&rsquo;altra R8 Lms di Christopher Haase, che si avviava quinta, si &egrave; girata nel bel mezzo del gruppo alla prima curva, portandosi fortunatamente oltre il cordolo senza coinvolgere altre vetture. Indietro le Bentley.  Quella di Steven Kane ha cercato di farsi largo pur con il posteriore danneggiato in un contatto iniziale e ci&ograve; ha fatto s&igrave; che prima dell&rsquo;apertura dei pit-stop compiesse un testacoda per la foratura della posteriore sinistra, rientrando successivamente ai box. Alla mezzora precisa Bortolotti ha effettuato il cambio, lasciando il volante della Hurac&aacute;n Gt3 a Christian Engelhart. Sulla Bmw &egrave; quindi salito Markus Palttala, rientrando secondo ma con un distacco inferiore rispetto a quello accumulato in precedenza nei confronti della Lamborghini.  Per quest&#39;ultima &egrave; quindi arrivato il primo posto, a dispetto della safety car che ha ricompattato il gruppo a dieci minuti dalla fine, intervenuta dopo che l&#39;altra Bentley di Andy Soucek (al quale in seguito &egrave; stata inflitta una penalizzazione), ha tamponato la Mercedes di Christophe Bourret in fondo al rettilineo, finendo per coinvolgere anche la Audi di Marcel F&auml;ssler che ha dovuto compiere un&#39;escursione sulla ghiaia.  A completare il podio &egrave; stata l&#39;altra Lamborghini su cui Norbert Siedler ha rilevato Ezequiel Perez Companc, resistendo sul finire ai continui attacchi di Felix Serralles, con la prima delle Amg-Gt3 al traguardo.  Nella Main Race il dominio della Lamborghini e di Bortolotti-Engelhart &egrave; stato ancora pi&ugrave; marcato, con la posizione di testa mantenuta al pronti via e dopo la safety car resasi necessaria dopo soli quattro minuti per l&#39;uscita di pista della Audi di Clemens Schmid. Primi giri in cui a guidare il plotone di testa sono state due Lamborghini con quella Perez Companc seconda e l&#39;argentino (che in partenza ha guadagnato una posizione) impegnato a respingere con successo gli attacchi della Mercedes di Felix Serralles. Nella ripartenza dopo le soste, tuttavia, un problema ha costretto la seconda Hurac&aacute;n su cui era appena salito Siedler a rimanere attardata nella corsia dei box; inconveniente che ha compromesso il risultato finale. &Egrave; invece durante la seconda parte di gara che a risalire bene sono state le Audi, con quella di Stuart Leonard e Robin Frijns seconda e la R8 Lms di Markus Winkelhock e Will Stevens terza. 

Seconda vittoria per&nbsp;Lamborghini ed il Grasser Racing Team in Inghilterra:&nbsp;Bortolotti e Engelhart balzano in testa alla classifica

Blancpain Gt Sprint, a Brands Hatch si impongono Bortolotti e Engelhart

Nella prova inaugurale di stagione per la serie GT3, l&#39;equipaggio &quot;factory&quot; composto da Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Christian Engelhart, sulla Lamborghini Huracan del team Grasser, grazie a una condotta di gara perfetta precede la Ferrari di AF Corse guidata da PierGuidi-Rugolo-Lathouras, dopo l&#39;incidente al primo via che ha coinvolto una decina di vetture.&nbsp;

Blancpain GT a Monza: dominio italiano

MONZA. La Lamborghini del Grasser Racing Team di Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Christian Engelhart, ha vinto a Monza il primo appuntamento della Endurance Cup, il secondo della Blancpain Gt Series.  Un successo che richiama alla mente quello ottenuto due anni fa dalla Hurac&aacute;n del team austriaco, in quella occasione con l&#39;altro italiano Fabio Babini, Jeroen Mul e Andrew Palmer.  Secondo posto sul circuito brianzolo per la Ferrari 488 Gt3 della Af Corse su cui si sono alternati Alessandro Pier Guidi, in qualifica autore della pole, Michele Rugolo e Pasin Lathouras, completando pertanto un podio per met&agrave; tricolore al termine di una gara ricca di imprevisti. Gara che ha avuto due via, dopo che al primo &quot;start&quot; lanciato una manovra di Guy Smith, che sfruttando la potenza della sua Bentley era riuscito ad inserirsi tra la Ferrari guidata da Lathouras e la Lamborghini di Ezequiel Perez Companc (scattata dalla seconda posizione di una griglia di 50 vetture), finendo tuttavia per toccare proprio la vettura dell&#39;argentino che, girandosi in mezzo al gruppo, ha scatenato una carambola con conseguente bandiera rossa.&nbsp;  Dopo una pausa per rimuovere i detriti sul rettilineo, alla ripartenza la Ferrari Smp Racing di Miguel Molina, che nel frattempo si era ritrovata al comando, ha preceduto lo stesso Smith, impegnato a tenere dietro la Lamborghini di Bortolotti, con la Hurac&aacute;n di Fabrizio Crestani (Orange 1 Team Lazarus) quarta e leggermente pi&ugrave; distaccata.  A Smith &egrave; stata per&ograve; quasi subito comunicata una penalit&agrave; di 15&quot; che l&#39;inglese non ha scontato, prendendo cos&igrave; la bandiera nera. A questo punto la Hurac&aacute;n di Bortolotti, sempre vicinissima alla Continental Gt3, &egrave; subentrata seconda, con Crestani ancora saldamente terzo. Dopo la prima ora a portarsi in testa &egrave; stata proprio la Lambo del Grasser Racing Team su cui Andrea Caldarelli ha rilevato alla guida Bortolotti.  La Ferrari della Smp Racing, su cui &egrave; salito invece Victor Shaytar, ha perso una posizione attestandosi seconda a circa 10&quot; dal pescarese. Subito dietro la Audi della Isr guidata da Filip Salaquarta, che ha rimontato dalla sesta fila di partenza. Quindi la Ferrari di Michele Rugolo e la Mercedes di Jimmy Eriksson. Sulla Lamborghini della Orange 1 Team Lazarus Crestani &egrave; stato invece sostituito dal neo-acquisto Nicolas Pohler, che ha avuto il suo da fare a tenere dietro l&#39;altra Amg Gt3 di Daniel Juncadella, poi per&ograve; a sua volta costretto a cedere strada alla 488 Gt3 di James Calado.    All&#39;ora e mezza precisa, quest&#39;ultimo ha passato anche Pholer, in precedenza rallentato da un leggero contatto con un doppiato. Dietro al tedesco Juncadella ha iniziato una lotta per il nono posto con l&#39;altra Bentley di Andy Soucek. Rugolo nel frattempo ha iniziato a pressare maggiormente l&#39;Audi di Salaquarda. Al 51&deg; giro Pohler, dopo avere resistito a lungo a Soucek, &egrave; arrivato un po&#39; lungo alla prima variante: un errore che ha permesso ai due piloti spagnoli (Soucek e Juncadella) di passarlo, scivolando cos&igrave; decimo, prima di cedere il volante a Gustavo Yacaman.  A 50&#39; dalla fine quasi tutti hanno nuovamente effettuato la sosta ai box. Al comando &egrave; rimasta la Lamborghini del Grt con Christian Engelhart salito al posto di Caldarelli. Ottima la condotta di Davide Rigon, che ha superato la Audi di Clemens Schmidt portandosi secondo, a sua volta attaccato da Pier Guidi. Il vicentino &egrave; poi per&ograve; scivolato quinto dietro alla vettura di Giancarlo Fisichella nei colori di Kaspersky.  Con la Lamborghini del team austriaco saldamente al comando, a 22&#39; dalla fine &egrave; stato esposto il cartello di Full Course Yellow per rimuovere dei detriti dall&#39;Ascari. Alla fine poco &egrave; cambiato, con Engelhart sempre in testa e Schmid pi&ugrave; staccato secondo, impegnato a difendersi dagli attacchi di Pier Guidi. Un confronto che si &egrave; risolto a 6&#39; dallo scadere del tempo, quando un cedimento ha costretto l&#39;austriaco al ritiro. Terzo posto per la prima delle Mercedes, quella della Htp Motorsport che aveva dominato nell&#39;apertura della Sprint Series a Misano, divida da Frank Perera e Maxi Buhk, per l&#39;occasione affiancati da Jimmy Eriksson. 

Successo nel Blancpain Gt della Hurac&aacute;n di Bortolotti, Caldarelli e Engelhart. Secondo posto per la Ferrari Af Corse. &nbsp;

Blancpain GT Series, a Monza si impone la Lamborghini

MISANO. La Mercedes prende tutto a Misano, presentandosi come la vettura pi&ugrave; temibile di questo inizio di stagione della Blancpain Gt Series. Il primo appuntamento della Sprint Cup &egrave; stato dominato dalle vetture della stella a tre punte che nella Qualifying Race disputatasi in notturna sabato hanno centrato una tripletta con gli equipaggi del team Htp Motorsport nelle prime due posizioni ed il binomio della Akka Asp formato da Michael Meadows e Raffaele Marciello (terzi al traguardo).  A centrare il successo in quella occasione era stata la coppia composta dal francese Franck Perera e dal campione 2016 Maxi Buhk, che si &egrave; poi ripetuta anche nella Main Race dopo essersi avviata dalla pole senza mai cedere in seguito la propria leadership. A guastare, bench&eacute; solo in parte, la festa in casa Mercedes &egrave; stata la Bentley del Team M-Sport divisa da Vincent Abril e Steven Kane, che domenica si &egrave; interposta tra la Amg Gt3 dei vincitori e quelle di Dominik Baumann-Jimmy Eriksson e Daniel Juncadella-Felix Serralles, rispettivamente terza e quarta. Una Main Race che ha visto Perera involarsi al comando proprio davanti alla Bentley.  Subito in difficolt&agrave; la Audi di Marcel F&auml;ssler, che &egrave; dovuta rientrare ai box alla fine del primo giro dopo un contatto avuto nelle fasi del via. Per le vetture della Casa dei quattro anelli non si &egrave; trattato complessivamente di un weekend positivo. Il miglior piazzamento &egrave; stato infatti quello ottenuto dalla R8 Lms di Romain Monti e Christopher Haase, alla fine quinti con i colori della Sainteloc Racing. Di certo hanno fatto vedere di pi&ugrave; le Lamborghini, sebbene la ruota della fortuna abbia girato nel senso opposto per le squadre al via con le Hurac&aacute;n Gt3. Eppure il fine settimana era cominciato nel miglior modo possibile, ovvero con il miglior tempo nelle qualifiche di Marco Mapelli. Per l&#39;italiano del team Attempto Racing (che si alternava al volante con Giovanni Venturini) si &egrave; trattato della sua prima pole nel Blancpain Gt. Al via della Qualifying Race, Mapelli ha preso il comando. Poi una spettacolare carambola innescata dalla Audi di Will Stevens che ha coinvolto nel corso del primo giro sette vetture, ha reso necessaria l&#39;esposizione della bandiera rossa e al re-start Mapelli &egrave; dovuto subito rientrare ai box per un problema di pressione della benzina. Mezzo disastro anche per l&#39;altra Lamborghini di Christian Engelhart. L&#39;austriaco nella Main Race &egrave; finito senza colpe in testacoda dopo pochi minuti, mentre era settimo, tamponato dall&#39;altra Mercedes di Fabian Schiller (punito con un drive through) ed &egrave; scivolato 13&deg;, con il suo compagno Mirko Bortolotti che dopo le soste &egrave; risalito definitivamente nono. 

Tripletta nella&nbsp;Qualifying Race e vittoria nella Main Race nella prima tappa della Sprint Cup, solo Bentley si intromette&nbsp;

Blancpain GT, a Misano brilla solo la Stella Mercedes

Ora &egrave; ufficiale, anche se l&rsquo;aveva anticipato lui stesso in seguito ai test di Yas Marina: Raffaele Marciello lascia le ruote scoperte per iniziare una nuova avventura nelle Blancpain GT Series col team Akka Asp, a pochi giorni dalla due giorni di test al Paul Ricard (13-14 marzo).&nbsp;  Marciello lascia dunque la GP2 dopo tre stagioni, di cui l&rsquo;ultima terminata al terzo posto in classifica generale, alle spalle di Giovinazzi e di Gasly dopo aver lottato per il titolo fino all&rsquo;ultimo round. L&rsquo;ex pilota Russian Time correr&agrave; al volante di una Mercedes AMG GT3 in categoria Pro, condividendo il volante col britannico Michael Meadows sia nelle Blancpain GT Series Endurance Cup che nelle Blancpain GT Series Sprint Cup, il cui primo round &egrave; fissato per il weekend dell&rsquo;1 e 2 aprile a Misano.&nbsp;  Nato a Zurigo, ma di nazionalit&agrave; italiana, nel 1994, Marcello ha esordito nei kart nel 2005. Nel 2010 l&rsquo;ingresso nella Ferrari Driver Academy e la prima esperienza con le monoposto, in Formula Abarth.&nbsp; 

Dopo l&rsquo;addio alla GP2, l&rsquo;italiano di Zurigo confermato dal team Akka Asp al volante di una Mercedes AMG GT3

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