Sebastian Vettel, con la sua Ferrari &egrave; partito&nbsp;velocissimo nel GP F1 in Canada. Al pilota della Rossa, per&ograve;, tutto ci&ograve; non &egrave; bastato per arrivare sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Le immagini

F1 Canada, la partenza razzo di Vettel nei dettagli

Molti i vip in pista a Montreal, dalla star del football Tom Brady, all&#39;attrice Penelope Cruz fino a Michael Douglas, grande appassionato di motorsport salito sul podio a fine gara per intervistare il vincitore Hamiton e il ferrarista Vettel. Le immagini

F1 Canada, il GP delle celebrità

Il Gran Premio di Formula 1 in Canada ha messo in mostra bellezze mozzafiato, che hanno &quot;sfilato&quot; sul&nbsp;circuito del Nord America

F1 Canada, quante bellezze sul circuito di Montreal

Le immagini dal GP di Montreal delle prime due sessioni di prove libere, con la Mercedes di Lewis Hamilton subito pi&ugrave; veloce nella mattinata.

F1 Canada, le foto delle libere 

I due piloti Red Bull, alla vigilia del GP di Montreal, si sono sfidati all&#39;arena cittadina pilotando due droni, le immagini

F1 Canada, gara "al volo" per Verstappen e Ricciardo

Era il 1992 quando un ragazzetto di nome Michael Schumacher, allora esordiente in F1, venne rimbrottato da sua maest&agrave; Ayrton Senna sul circuito di Magny-Cours. Sotto la pioggia francese il tedesco aveva centrato in pieno il campione brasiliano e l'Ayrton non l'aveva presa bene, tanto da mettere una mano sulla spalla a Schumy invitandolo a giocare pulito. Nella Formula 1 capita spesso.  Il giovane leone commette una sciocchezza e allora gli anziani lo bacchettano (senza mai dimenticare che in F1 la posta i gioco &egrave; sempre altissima e non solo ai fini della classifica). L'ultima in ordine di tempo riguarda Felipe Massa e Max Verstappen. Alla conferenza stampa del GP del Canada il brasiliano della Williams &egrave; stato nuovamente pungolato riguardo l'incidente provocato dal rookie a Montecarlo e con grande calma l'ex ferrarista ha ribadito il concetto: "Dopo l'incidente di Monaco pensavo che Verstappen meritasse una penalit&agrave; e lo penso tuttora. Specialmente quando sei al tuo primo anno la FIA deve essere severa nel far rispettare le regole. Penso che quello che ha fatto Max sia sbagliato".  Il bambino prodigio della Toro Rosso non &egrave; sembrato particolarmente scosso dalla "tirata d'orecchi" di Massa e ha replicato dicendo che "Rispetto le opinioni di tutti, ma a Monaco non ho frenato pi&ugrave; tardi del solito. Non cambier&ograve; il mio modo di guidare". E aggiunge "Magari riguardiamo la gara dell'anno scorso". Pungente frecciata al collega con riferimento all'incidente tra Massa e Perez accaduto proprio in Canada nel 2014, quando all'ultimo giro del Gran Premio Felipe centr&ograve; Perez nella bagarre per il terzo posto. Il brasiliano non ha raccolto e ha concluso dicendo: "Quello che &egrave; successo a me &egrave; diverso: io ero di fianco a lui (Perez Ndr) che ha spostato la macchina in frenata. Non mi pare che Grosjean (l'altro pilota coinvolto nell'incidente di Montecarlo) abbia spostato la macchina in frenata". Insomma, ognuno deve stare al proprio posto.  Francesco Colla

Il brasiliano duro nei confronti del giovane olandese alla vigilia del Gran Premio del Canada. 

F1 Canada: scintille Massa-Verstappen

Monaco &egrave; lontana. C'&egrave; un intero oceano tra il Principato e Montreal e Lewis Hamilton &egrave; sceso dal suo jet privato (quasi rosso Ferrari, si potrebbe malignare) sereno, almeno apparentemente, e desideroso di lasciarsi alle spalle il week end monegasco. La parola d'ordine emersa dalla conferenza stampa del gioved&igrave; a Montreal &egrave; una: fiducia. Il pilota Mercedes lo ha ribadito pi&ugrave; volte: "Tutto va bene all'interno del team, il livello di fiducia &egrave; al 100% e sono pronto a voltare pagina, anche perch&eacute; sto andando piuttosto bene". E con chi cerca di pungolarlo e di trovare anche la minima crepa, Lewis taglia corto: "Non mi guardo mai indietro, guardo sempre avanti. Non voglio pi&ugrave; parlare di Monaco, non mi interessa pi&ugrave; e non ha pi&ugrave; senso parlare di quel Gran Premio. Ora sono concentrato sulla prossima gara, abbiamo un campionato da vincere. Abbiamo alle spalle molti successi e una gara sbagliata non cambia le cose". D'altro canto, con un rinnovo d'oro appena firmato sembrerebbe strano sentire qualcosa di diverso uscire dalla sua bocca.  Montreal &egrave; una pista fortunata per Hamilton: in Canada ha vinto il suo primo Gran Premio con McLaren nel 2007 e ora il britannico sembra ben deciso a cancellare non solo le ombre monegasche ma anche il brutto ricordo del ritiro della scorsa stagione, che and&ograve; a interrompere una straordinaria serie di podi conclusasi con la vittoria del titolo. "Ogni volta che torni su una pista - ha spiegato - devi risvegliare la tua mente per ricordare il circuito e cercare di migliorarti. In generale sono sempre andato bene qui ma cercher&ograve; di fare ancora meglio". E le Rosse? Stesso discorso di Monaco, Lewis pensa per s&eacute; e basta: "Non so cosa abbiano fatto in Ferrari. Noi abbiamo migliorato l'affidabilit&agrave; del motore, che &egrave; fantastico".  Francesco Colla  

Alla vigilia del GP del Canada il campione spazza via i dubbi: "Abbiamo un campionato da vincere"

F1, Hamilton: Fiducia totale nel team

Alla vigilia del Gran Premio del Canada, Esteban Guti&eacute;rrez, terzo pilota della Scuderia Ferrari, racconta i tratti caratteristici del tracciato, 4.361 km da percorrere 70 volte, per un totale di 305 chilometri e 270 metri. &ldquo;Il circuito di Montreal &egrave; un misto tra uno cittadino ed uno permanente: sappiamo tutti quanto i muretti siano vicini e questo porta a zero il margine di errore del pilota, ma &egrave; proprio questo che rende la competizione ancora pi&ugrave; stimolante per chi guida&rdquo;.   &ldquo;Su questo tracciato - prosegue Gutierrez - &egrave; molto importante valutare quanto carico aerodinamico si vuole avere in curva, perch&eacute; ci sono diverse chicane che puoi affrontare in velocit&agrave;, essere aggressivo sui cordoli pi&ugrave; del solito, visto che i qui non sono piatti come nella gran parte dei tracciati, e possono essere sfruttati appieno. Questo, per&ograve;, deve essere bilanciato con la velocit&agrave; necessaria sui diversi rettilinei. La superficie della pista non &egrave; molto aggressiva ed &egrave; difficile per le gomme entrare in temperatura: le condizioni meteo &ndash;molto variabili in giugno &ndash; influenzano sia questo aspetto che l&rsquo;assetto della vettura. Per questo motivo bisogna adottare strategie flessibili ed essere pronti a tutto. Le parti pi&ugrave; tecniche sono sicuramente le curve 1 e 2: in uscita dalla curva 2 specialmente, di solito la superficie &egrave; abbastanza scivolosa, le vetture hanno molta potenza di motore e l&rsquo;asfalto &egrave; un po&rsquo; sconnesso. Anche questo, per&ograve;, &egrave; un aspetto che piace molto ai piloti, perch&eacute; permette di valutare le capacit&agrave; del singolo e non di fare affidamento soltanto sul potenziale della vettura&rdquo;. 

Il terzo pilota Ferrari spiega come affrontare il GP del Canada: "occhio ai muretti".

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