        Poche altre volte il rapporto tra ingegnere di pista e pilota &egrave; diventato cos&igrave; profondo come nel caso di Robert Smedley e Felipe Massa. Una collaborazione professionale sfociata in una grande amicizia, un legame che li ha visti sfiorare il titolo in Formula 1 nella stagione 2008. Quell'annata &egrave; stata segnata da tanti episodi, ma uno su tutti: l'incidente di Nelson Piquet junior a Singapore. Un incidente che &egrave; risultato immediatamente strano a Smedley, come ha raccontato lui stesso.  E se dessero ragione a Felipe? In una lunga intervista a The Race, l'ex ingegnere di Jordan, Ferrari e Williams &egrave; tornato sull'episodio pi&ugrave; controverso al quale ha assistito in carriera, ma soprattutto sulla volont&agrave; di Massa di perseguire le vie legali: "Sono sempre stato una persona che, qualunque cosa sia accaduta ieri, sia nel bene che nel male, mi alzo, riparto e vado avanti. Mi interessa pi&ugrave; quello che succede oggi, domani e dopodomani piuttosto di quello che &egrave; accaduto ieri. Ma questa &egrave; la mia opinione personale. Quello che dir&ograve; &egrave; che questa &egrave; una cosa alla quale Felipe tiene molto. Non &egrave; un segreto che Felipe sia un mio caro amico, per me &egrave; come un fratello minore. Se questo &egrave; qualcosa che sente fortemente e con passione, e quando ne parla &egrave; molto convincente sul fatto che lo faccia per senso di giustizia, &egrave; giusto che ognuno abbia il diritto di perseguire ci&ograve; che ritiene sia giusto. Questo &egrave; il caso di Felipe. Non ho idea di come andr&agrave; a finire, per ora tengo d'occhio la situazione, &egrave; tutto quello che posso o voglio fare. E' un contesto interessante, ma mi chiedo cosa accadrebbe se la situazione venisse ribaltata, cosa si aprirebbe a quel punto in termini di decisioni sportive prese in passato, non solo in Formula 1. Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, ma &egrave; semplicemente un punto davvero intrigante di tutto questo. Se ci sar&agrave; una decisione a favore di Felipe, allora sar&agrave; molto interessante vedere il modo in cui lo sport affronter&agrave; le decisioni ingiuste del passato". F1 2024: il calendario Dinamica chiara da subito Parlando invece nello specifico di Singapore, Smedley ha ammesso di aver compreso subito che fosse un incidente strano, considerando soprattutto la dinamica ed il tipo di curva da bassa velocit&agrave;: "Il problema al tubo della benzina non aveva niente a che fare con quello che &egrave; successo, l&igrave; siamo noi che abbiamo sbagliato. Per quanto riguarda l'incidente, ho pensato 'strano' guardando il replay, poi al terzo replay ho detto 'ok, ho capito cosa &egrave; successo'. Fu subito evidente ci&ograve; che era accaduto. Poi le ramificazioni, le ripercussioni e come ottenere giustizia sono un'altra questione. Nella mia ristretta cerchia all'interno della Ferrari credo che nessuno avesse comunque il minimo dubbio su quanto accaduto nell'incidente".       

L'ingegnere di pista di Felipe Massa ha raccontato di aver compreso immediatamente la dinamica strana dell'incidente di Piquet, per poi giungere ad una certezza dopo pochi replay

Singapore 2008, Smedley: "Chiaro da subito ciò che era accaduto"

Felipe Massa parla e spiega tutto. Il brasiliano racconta per filo e per segno tutti i termini dell&rsquo;affaire, svelando in esclusiva la situazione relativa alla ridefinizione del caso Singapore 2008 all&rsquo;interno della storia della F.1 e anche e soprattutto del mondiale assegnato a Lewis Hamilton. Titolo che il brasiliano rivendica in sede sportiva e, se necessario, anche legale, dopo le dichiarazioni dell&rsquo; ex capo del Circus Bernie Ecclestone, risalenti al marzo scorso. Quando Mister E di sua spontanea volont&agrave; ha ammesso che il Gp di Singapore, minato dalla frode sportiva dei capi del team Renault Flavio Briatore &amp; Pat Symonds, che mandarono a muro Piquet jr per far vincere Alonso, andava annulla- to, consegnando cos&igrave; il mondiale a Felipe. Questo non fu fatto solo per evitare un danno d&rsquo;immagine alla F.1. Pertanto privando scientemente Felipe (e la Ferrari) di un titolo sportivo legittimamente conquistato in pista.  Quando &egrave; iniziata dentro di te la voglia di sostenere questa battaglia? Dopo le parole di Bernie?  &laquo;Anzitutto permettimi di dire grazie di cuore per il tuo aiuto e di Autosprint, per lo spazio e l&rsquo;appoggio che mi date, il tutto all&rsquo;interno di una lunga vicenda di reciproca amicizia. Venendo all&rsquo;argomento sotto i riflettori, posso dirti che ovviamente sono venuto a sapere tutto del caso Singapore durante la stagione 2009, quindi con mesi di ritardo rispetto a quanto accaduto nel finale del 2008. E l&rsquo;ho subito considerata la pi&ugrave; grande manipolazione mai avvenuta all&rsquo;in- terno di una gara automobilistica, la quale &egrave; quindi diventata di fatto, a tutti gli effetti, una gara rubata. Non solo: al tempo io chiesi consiglio sul da farsi agli avvocati della Ferrari, ma loro mi risposero che ormai i mesi erano passati, il titolo era stato assegnato e non c&rsquo;era pi&ugrave; niente da fare. Per legge non si poteva pi&ugrave; provare a cambiare le cose. Ma quando, di recente (ovvero dall&rsquo;inizio dello scorso marzo, ndr), si &egrave; venuto a sapere direttamente dalle parole di Bernie Ecclestone che le autorit&agrave; sportive e tutti coloro che contavano erano perfettamente a conoscenza della frode sportiva perpetrata a Singapore, malgrado questo decidendo di non fare nulla, cio&eacute; di non annullare quella gara, al fine di non distruggere l&rsquo;immagine della F.1, be&rsquo;, per me ci&ograve; &egrave; stato un vero colpo al cuore. Venire a sapere e metabolizzare che le cose erano andate proprio cos&igrave; mi ha fatto provare sensa- zioni particolari e anche vivere un momento difficile. Per&ograve; da l&igrave; ho avuto la certezza che in nome della giustizia &egrave; assolutamente doveroso cercare di portare a casa il titolo che ci hanno rubato&raquo;.  Parli al plurale, non al singolare. &ldquo;Ci&rdquo; hanno rubato. Puoi spiegarti meglio? &laquo;Il titolo &egrave; stato rubato a me, certo, come pilota, ma anche al mio Paese, al Brasile, ai tifosi, alla stessa Ferrari, alla mia famiglia e anche alla storia stessa, perch&eacute; la giusta verit&agrave; dei fatti indica che applicando le regole sono io il campione del mondo e nessun altro&raquo;.  Leggi il resto dell&#39;intervista su Autosprint in edicola, oppure qui in edizione digitale.   

In questa intervista i il brasiliano spiega le sue strategie per ottenere il titolo F1&nbsp;2008 dal quale si sente derubato

Esclusiva: la verit&agrave; bomba di Felipe Massa

Ricciardo non recupera e, a Suzuka, sar&agrave; ancora Liam Lawson a sostituirlo in Alphatauri. Una sostituzione che si &egrave; rivelata di assoluto valore, perch&eacute; il giovane rookie ventunenne ha corso un week end da incorniciare, a Singapore. Ingresso in Q3 e arrivo in zona punti, alla terza gara con il team, sono prestazioni che varrebbero quantomeno qualche considerazione sul futuro prossimo.  Un futuro che, secondo le anticipazioni di Auto Motor und Sport, vedr&agrave; la conferma di Yuki Tsunoda arrivare nei prossimi giorni, con il GP del Giappone a fare da cornice ideale. Ricciardo, volato dopo la gara di Singapore in Australia per proseguire la riabilitazione, &egrave; costretto ad attendere e sperare in un rientro in Qatar il 6 ottobre per dimostrare fin dove pu&ograve; portare questa Alphatauri.&nbsp;  &quot;Siamo contenti delle sue prestazioni. Ha ottenuto due punti, il miglior risultato stagionale e solamente alla sua terza gara. Ci siamo difesi con tutto quello che avevamo e Liam ha lottato come un leone&quot;, sono state le parole di Peter Bayer, gran capo di Alphatauri, all&#39;indirizzo di Lawson.  Lawson, dimostrazione sul campo  Per le prestazioni che ha saputo mettere in pista tra Zandvoort e Singapore, se non sar&agrave; il 2024 la stagione di un impegno a tempo pieno, c&#39;&egrave; da giurare che lo spazio non tarder&agrave; ad arrivare, tanto pi&ugrave; verso un 2026 che porter&agrave; Red Bull Racing e Honda alla separazione e maggiori libert&agrave; di manovra sui sedili nel team di Faenza.  Cos&igrave;, la formazione 2024 dovrebbe essere Ricciardo-Tsunoda.&nbsp;  &quot;Onestamente non ho idea, &egrave; difficile avere un sedile a tempo pieno in Formula 1&quot;, ha commentato Lawson dopo l&#39;ottimo risultato a Marina Bay. &quot;Anzich&eacute; guardare a questi scenari preferisco concentrarmi su ogni sessione e sul tempo che passo in macchina, cos&igrave; da dimostrare quello di cui sono capace&quot;. 

Le indiscrezioni dicono di una formazione Ricciardo-Tsunoda in Alphatauri nel 2024. Le ottime prestazioni di Lawson non bastano per un sedile da titolare a tempo pieno

Mercato piloti: Lawson attende, Tsunoda verso la conferma in Alphatauri

Il Gran Premio di Singapore, in diretta ieri dalle 14 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno e Sky Sport 4K, ha ottenuto 1 milione 244mila spettatori medi e 2 milioni 167mila spettatori unici, con il 10,5% di share. Molto seguito il pre gara, con 217mila spettatori medi, 337 mila per l&rsquo;ultima mezz&rsquo;ora. Grazie alla vittoria di Sainz il post gara &egrave; il pi&ugrave; seguito dal 2021, con una media di ben 803mila spettatori. Grandi ascolti anche per Debriefing, con 225mila spettatori medi, e 149mila per Race Anatomy. La gara, in differita dalle 18 su TV8, &egrave; stata seguita da 1 milione 592mila spettatori medi, con il 13,5% di share e 3 milioni 556mila spettatori unici. 

La vittoria di Sainz e il post gara &egrave; stato il pi&ugrave; seguito dal 2021. Ecco tutti i numeri

Il GP di Singapore fa il record di ascolti tv

        Dieci vittorie consecutive, 14 successi di squadra di fila, i due titoli iridati di fatto in tasca. Ce n'&egrave; quanto basta perch&eacute; Red Bull non faccia un dramma del week end-no vissuto a Singapore. Questione di assetti e di preparazione dell'appuntamento, al simulatore, non allineata alla realt&agrave; trovata una volta in pista, a questo dicono nell'ambiente Red Bull sono dovute le difficolt&agrave; sofferte sul giro secco.&nbsp; In gara &egrave; andata meglio nel secondo stint ma ribaltare il risultato, partendo dall'undicesima posizione, era un impresa al limite dell'impossibile.  Vincere non &egrave; mai facile Max Verstappen d&agrave; la giusta dimensione alla sconfitta di Marina Bay, contro una Ferrari, una McLaren, una Mercedes, tutte pi&ugrave; competitive nell'arco del week end rispetto alla sua Red Bull. "Sapevo che sarebbe arrivato questo giorno, va assolutamente bene. Tutti dicevano sempre quanto stessimo dominando e quanto fosse facile. Ma tutto dev'essere perfetto perch&eacute; accada.&nbsp; Non &egrave; mai semplice e ci sono molti dettagli che dobbiamo indovinare. Chiaramente, nel corso di questo week end, non abbiamo sistemato correttamente un paio di cose ed ecco che ti trovi a inseguire", le parole di Max riportate da Motorsport.com. Suzuka per ristabilire i valori Il Gran Premio del Giappone diventa un appuntamento nel quale ristabilire le gerarchie, per una Red Bull che dovr&agrave; comunque fare i conti con avversari che proseguono nello sviluppo dei progetti.&nbsp; "Torneremo a essere veloci a Suzuka. Dobbiamo davvero capire questo fine settimana, per&ograve; Suzuka &egrave; una pista completamente diversa", assicura Verstappen. Sullo sviluppo della corsa di domenica, non &egrave; bastato puntare su un primo stint di gara con gomma dura per rimontare. Restano, per&ograve;, le impressioni migliori avute sul passo gara rispetto alle condizioni di qualifica. "Mi sono divertito l&agrave; fuori, per&ograve; in due occasioni la Safety Car non ci ha aiutati, sono uscite nei momenti sbagliati ed &egrave; un po' un peccato. Per&ograve;, nel secondo stint, mi sono divertito e penso siamo stati piuttosto veloci con le gomme medie. Abbiamo deciso per una tattica alternativa e, in questi casi, devi sperare che tutto vada a tuo favore. Oggi semplicemente non &egrave; accaduto, va cos&igrave; a volte. Nel complesso, la macchina &egrave; andata un po' meglio in gara, questa &egrave; la cosa pi&ugrave; importante".       

L'interruzione della striscia di vittorie a opera della Ferrari non turba troppo Max, che sottolinea come il 2023 corso finora sia stato tutt'altro che facile per Red Bull. "A Suzuka saremo di nuovo veloci"

Verstappen dà appuntamento a Suzuka

Carlos Sainz: 10  Altro che &ldquo;Matador Tranquillo&rdquo;, come la canzoncina per gli infanti. E&#39; in stato di grazia e si vede: ha preso la misure della SF-23 e se l&#39;&egrave; adattata come un guanto, andare persino pi&ugrave; forte di Leclerc &egrave; una conseguenza. Testa lucida e piede caldo, il meglio del suo repertorio: sa ragionare anche nei momenti di gara pi&ugrave; intensi e questa &egrave; una dote invidiabile, oltre che non comune. Ne giover&agrave; la sua reputazione e la sua posizione in sede di trattativa di rinnovo. Per la prima volta in testa ad un GP dall&#39;inizio alla fine, &egrave; la seconda vittoria in carriera ma sembra addirittura pi&ugrave; speciale della prima.  Sainz: &quot;Sono sicuro di aver reso felici i tifosi e tutta l&#39;Italia&quot;  &nbsp;  Lando Norris: 9  Vispo a sufficienza per capire che Carlos gli stava tendendo una mano per salvare il 2&deg; posto, in cambio di fare da cuscinetto sulle Mercedes. Lo capisce al volo e si aggrappa al treno del Drs, spiegando nel dopo gara che &ldquo;se avessi attaccato Carlos, forse non sarei salito nemmeno sul podio&rdquo;, perch&eacute; &ldquo;era impossibile passare con un vantaggio di oltre mezzo secondo, figurarsi di un decimo appena&rdquo;. Meglio un 2&deg; posto certo, dunque, che un rischio fuori scala: e dire che il rischio se lo prende lo stesso all&#39;ultimo giro quando bacia il muretto, ma &egrave; fortunato abbastanza per non fare la fine di Russell.  Norris: &quot;Il Drs dato da Sainz un vantaggio per la mia e la sua gara&quot;  &nbsp;  Lewis Hamilton: 8  Col senno di poi, sarebbe stato meglio fare un tentativo con lui alle spalle di Sainz e Norris, ma non era la situazione giusta n&eacute; le tempistiche permettevano troppi esperimenti. Rassegnato al 4&deg; posto quando riceva un inaspettato regalo da Russell, che sbatte e contribuisce ad aumentare la voragine tra loro due in classifica. Rimpiange la partenza, con le medie poi &egrave; il pi&ugrave; veloce di tutti, anche di George.  Hamilton: &quot;Gara da due soste, ma siamo contenti&quot;  &nbsp;  Oscar Piastri: 8  Per essere alla prima uscita della carriera a Singapore, &egrave; andata benone. Male in qualifica, anche se ha molti motivi per recriminare: senza il botto di Stroll, forse non sarebbe partito in penultima fila. Tuttavia, si rif&agrave; in gara: ottimo ritmo, buoni sorpassi, bel risultato (7&deg;) considerando la casella di partenza. Si lecca i baffi in vista di Suzuka, quando anche lui avr&agrave; l&#39;ultimo pacchetto di aggiornamenti sulla macchina.  F1 2023: il calendario  &nbsp;  Charles Leclerc: 7,5  A Singapore non valeva Sainz e lo sa. Ma non fa storie, accetta la situazione e fa il gregario di lusso: comprende la necessit&agrave; di sopravanzare Russell ed &egrave; disposto ad optare per la soft al via, anche se questo non rappresenta alcuna garanzia per la sua gara. Rispetta la richiesta di stare oltre i 3&rdquo; da Carlos, si convince che la media sia la gomma migliore per il finale ma anche qui accetta che la squadra lo tenga in pista per rallentare la risalita Mercedes. La cronaca di una domenica da scudiero &egrave; tutta qui: in attesa di giorni migliori, ha mostrato fedelt&agrave; alla Rossa. A buon rendere.  Leclerc: &quot;Sainz &egrave; stato pi&ugrave; bravo, la Ferrari ha fatto tutto bene&quot;  &nbsp;  Max Verstappen: 7  Sabato non sembra lui: pasticcione, falloso e graziato dai commissari. In gara invece torna a farsi vedere nei limiti del possibile: Perez ad oltre mezzo minuto, qualche sorpasso e passaggio sul traguardo a pochi decimi da Leclerc. La fortuna non lo assiste: la safety car &egrave; troppo in anticipo rispetto alle speranze Red Bull, poi la virtual per Ocon esce con due o tre giri di ritardo rispetto all&#39;ideale secondo la strategia dei campioni in carica. Non lo vinceranno tutte, e questa &egrave; una notizia.  Red Bull, l&#39;analisi del giorno dopo  &nbsp;  Liam Lawson: 7  Un colpaccio. A punti in una delle gare pi&ugrave; complesse per un debuttante, tra tipologia del tracciato e richiesta fisica: correva al Marina Bay per la prima volta ma si destreggia come un veterano. Bravissimo in qualifica, lontano dai guai in gara con una AlphaTauri finalmente incisiva in gara grazie agli sviluppi. Ormai non pu&ograve; mentire a s&eacute; stesso: spera in un sedile per il 2024.  La classifica Costruttori  &nbsp;  Kevin Magnussen: 6,5  Alzi la mano chi si aspettava il solito passo del gambero in casa Haas. Stavolta una grandiosa qualifica ha avuto un seguito felice: &egrave; uno dei pochi che azzarda la seconda sosta in regime di VSC e torna finalmente a punti, come non gli accadeva da Jeddah. Deve una bevuta a Russell, per&ograve;: senza il suo errore, avrebbe concluso 11&deg;.  Rivivi la domenica di Singapore  &nbsp;  Fernando Alonso: 5  Altro che &ldquo;33&rdquo; e sogni vari: la peggior gara dell&#39;anno sulla pista teoricamente migliore per la AMR23. Zandvoort &egrave; gi&agrave; un ricordo, la squadra sembra ripiombata nel limbo antecedente alla pausa estiva e per la prima volta in stagione si &egrave; lasciato andare ad un commento amaro, &ldquo;&egrave; inguidabile&rdquo;, oltre che ai primi due errori stagionali in gara (in occasione dell&#39;ingresso in corsia box e con un dritto dopo la seconda sosta, quando ormai &egrave; gi&agrave; tutto perduto), cui si somma il bruciante sorpasso sub&igrave;to da Ocon. Il primo arrivo dell&#39;anno fuori dalla top 10 &egrave; una conseguenza di questa domenica disastrata.  La classifica Piloti  &nbsp;  George Russell: 5  Non &egrave; facile dare voti, freddi numeri a prestazioni cos&igrave;: qualifica da 9, gara da 8 con un 10 gi&agrave; pronto se fosse riuscito a compiere l&#39;impresa. Ma nel cinico mondo della F1 (e dello sport professionistico in generale) dove contano i risultati, uno il coraggio ed il cuore li pu&ograve; premiare a parole, ma non si pu&ograve; restare indifferenti all&#39;errore di distrazione che compie quando ormai mancavano poche curve al traguardo. Un podio buttato via, meritava un altro finale di fine settimana dopo aver dato l&#39;anima.  Russell: &quot;Se avessi passato Norris, avrei vinto&quot;  &nbsp;  Gli altri    Un 6&deg; posto molto positivo per Gasly (voto 7), tanta sfortuna invece per Ocon (7); Esteban stava facendo una gran bella gara, aveva vivacizzato la fase centrale di gara con due bei sorpassi su Alonso e Perez, poi un guaio tecnico lo mette ko: 27&deg; compleanno amaro. Bocciato Perez (5,5), che anche in un fine settimana difficile per la Red Bull &egrave; troppo lontano da Verstappen, oltre a rovinare la gara di Tsunoda e Albon (voto 6,5 ad Alex: partiva 14&deg; e stava portando la Williams a punti su un tracciato molto sfavorevole per la FW45). Domenica positiva per Zhou (voto 6,5), con il cinese 12&deg; e non lontanissimo dalla zona punti, mentre l&#39;altra C43 di Bottas (voto 5) si ferma per un problema elettronico: Valtteri stava comunque navigando in fondo al gruppo, era partito con le hard sperando solo in un safety car arrivata per&ograve; troppo presto. Non bene Sargeant (5), di nuovo lontano da Albon e finito pure a sbattere, e stavolta insufficienza anche per Hulkenberg (5,5), battuto dal compagno di squadra sia in qualifica che in gara. Ancora sfortunato Tsunoda (non giudicabile), con il nipponico come detto messo fuori dopo cinque curve da una ruotata di Perez: tra Monza e Singapore, Yuki &egrave; riuscito a percorrere solo pochi metri di gara.  GP Singapore: i 5 temi del fine settimana 

Sainz compie un capolavoro tattico, sfruttando un Norris veloce ed altrettanto scaltro; Verstappen fa quel che pu&ograve; mentre Leclerc accetta di lavorare per la squadra, il tutto con Alonso al primo &quot;zero&quot; stagionale dopo una domenica complicatissima

GP Singapore: le pagelle

        Mercedes riparte da Singapore con l'amaro in bocca per il risultato che avrebbe potuto essere e non &egrave; stato. Carlos Sainz ha messo insieme il week end perfetto, dal venerd&igrave; al giro 62 di gara. Velocit&agrave; e controllo della corsa, tra gestione del ritmo (con margine in tasca per spingere ulteriormente) e visione tattica nel dare il DRS a Norris, di proposito, negli ultimi giri di gara per tenere tra s&eacute; e le Mercedes un argine in pi&ugrave;. Uno ulteriore alla difesa della posizione che il ferrarista avrebbe messo in pista. Toto Wolff guarda al podio di Marina Bay con soddisfazione. C'&egrave; Hamilton e non Russell al terzo posto, per il quale Wolff non risparmia elogi. "Siamo stati davvero forti qui, avremmo potuto vincere la gara, finendo primo e secondo per meriti. Ripartiamo da Singapore portandoci dietro quest'aspetto, che chiaramente ci d&agrave; energia e ci motiva ancora di pi&ugrave; il fatto di essere stati competitivi su questa pista in particolare".  La sfida sull'ottovolante di Suzuka Il prossimo appuntamento di Suzuka pu&ograve; essere ancora pi&ugrave; favorevole alla W14, se si guarda alle prestazioni di Silverstone e allo sviluppo prodotto da allora. Red Bull, Ferrari, McLaren e Mercedes si candidano per una battaglia su differenze ridotte, domenica prossima.&nbsp; L'analisi della corsa fatta da Wolff riconosce a Sainz un margine di sicurezza nella gestione della gara. Allo spagnolo fa i complimenti per una vittoria meritata e aggiunge: "Penso che non abbiamo visto tutto il ritmo che aveva chi stava davanti. Osservando dall'esterno, per&ograve;, &egrave; stato un gran fine settimana di George e oggi c'&egrave; stato: ha spinto perch&eacute; facessimo quella chiamata strategica coraggiosa e ha detto voglio vincere questa gara. Alla fine gli sono mancati i giri. Sterzi a parte: L&rsquo;anno della Ferrari&nbsp; vincente e bella di notte Carlos ha giocato una mossa furba con il DRS. Abbiamo avuto un'opportunit&agrave; di attacco su Lando, immediatamente quando l'abbiamo preso: non ha funzionato, dopodich&eacute; tutti sono rimasti bloccati".       

La velocit&agrave; di Russell e Hamilton, insieme alle scelte strategiche, ha portato le Mercedes in corsa nelle posizioni di testa ma &egrave; stato Sainz ad avere il controllo assoluto della corsa nel finale&nbsp;

Wolff, a Singapore una Mercedes da doppietta e un Sainz furbo

        Se il lavoro di preparazione in fabbrica, svolto al simulatore, ha spesso messo la Ferrari in condizioni di partenza molto interessanti una volta arrivati in pista, sembra siano state le errate indicazioni delle simulazioni a Milton Keynes a far iniziare (e proseguire) male il GP di Singapore di Red Bull. Nell'analisi di Christian Horner c'&egrave; spazio anche per una sorta di "verifica" della prestazione e dei rapporti di forza, con l'appuntamento di Suzuka che sar&agrave; su una tracciatura diversissima.&nbsp; Tra i rivali, tra chi, Carlos Sainz, ha dominato il week end di Marina Bay, e quanti hanno ben fatto con le novit&agrave; tecniche introdotte in macchina (Norris e la McLaren evoluta), non c'&egrave; per&ograve; il minimo dubbio sulla forza della Red Bull.  Difficilissimo ripetersi "Non sarei sorpreso se tornassero a vincere le ultime gare della stagione. Singapore ci ha dato l'opportunit&agrave; e abbiamo fatto bene. Penso, per&ograve;, che Red Bull sar&agrave; ancora l&igrave; per il resto della stagione e sar&agrave; molto, molto, molto, molto difficile batterli", commenta Sainz nel dopogara di Singapore. Medesima linea di pensiero per Norris, mentre Hamilton chiama in causa un fattore sviluppo che vede gli "anti-Red Bull" continuare a spingere, mentre a Milton Keynes le risorse sono state destinate tutte al 2024. &nbsp; Sterzi a parte: L&rsquo;anno della Ferrari vincente e bella di notte Certo &egrave; che la gara di Singapore ha disegnato - pur con tutti i limiti di spettacolo possibili su una tracciatura come Marina Bay - quel che avrebbe potuto essere e non &egrave; stata la stagione 2023. Quanto manca per una sfida a pi&ugrave; protagonisti Pi&ugrave; macchine e piloti in lotta per la vittoria, se solo Red Bull non fosse stata forte quanto lo &egrave; e se gli avversari avessero, da subito, realizzato un lavoro migliore con i progetti 2023. "Sarebbe fantastico per la Formula 1 se Ferrari, McLaren, Mercedes, Aston fossero quei 2-3 decimi pi&ugrave; veloci a ogni gara per riuscire a sfidare Red Bull sul ritmo gara. Penso che le gare quest'anno sarebbero state incredibili e avremmo avuto una lotta tra 8 piloti per la vittoria. Un po' come abbiamo visto oggi, con 4-5 piloti in lotta per la vittoria. Dimostra il potenziale che c'&egrave; perch&eacute; la Formula 1 realizzi uno spettacolo incredibile.&nbsp; Vero &egrave; che Red Bull, che &egrave; riuscita ad azzeccare la macchina quest'anno e sta facendo un lavoro incredibile, merita di vincere tutto quello che stanno vincendo. &Egrave; chiaro che si sogna un po' su come potrebbe essere la F1 se tutti recuperassimo un po' di terreno su di loro, in questa seconda met&agrave; di stagione e il prossimo anno".       

La Ferrari &egrave; riuscita a interrompere il dominio Red Bull in questa stagione e Carlos Sainz indica il gap che manca per vivere un finale di stagione a pi&ugrave; protagonisti per la vittoria

Sainz dopo il trionfo di Singapore: Red Bull farà ancora la Red Bull

Al 15&deg; tentativo, ecco la prima vittoria non targata Red Bull del campionato: tutto merito di un Sainz magistrale e di una Ferrari perfetta sia in pista che al muretto; la Mercedes ci prova, la McLaren c&#39;&egrave; e Lawson sorprende

GP Singapore: i 5 temi del fine settimana

        Il gran premio di Singapore &egrave; stato avaro di soddisfazioni per Fernando Alonso. Scattato dalla settima casella dello schieramento, il pilota dell'Aston Martin non &egrave; mai riuscito a districarsi dalle retrovie, rimediando anche una penalit&agrave; di 5 secondi per aver tagliato la linea d'ingresso dei box e infine rendendosi protagonista di un &ldquo;lungo&rdquo; che lo ha relegato in ultima posizione. Una gara che per&ograve; ha anche regalato un nuovo significativo record ad Alonso: nel corso del GP di Singapore, lo spagnolo ha raggiunto e superato quota 100.000 chilometri percorsi in gara in Formula 1. Nessuno, prima di lui, era mai riuscito a percorrere cos&igrave; tanta distanza in condizioni di gara. La carriera di Fernando del resto &egrave; davvero lunghissima, e sono numerosi i record che sta riscrivendo. Arrivato in F1 nell'ormai lontano 2001 con la Minardi e poi rimasto appiedato nella stagione successiva, Alonso ha corso ininterrottamente dal 2003 al 2018, anno del suo primo ritiro. Rientrato nella massima serie nel 2021, l'asturiano non sembra intenzionato a smettere di correre, e anzi sta mostrando probabilmente il suo migliore stato di forma di sempre. Alonso, il pilota dei record Grazie anche al crescente numero di gran premi, Fernando sta abbattendo un record dietro l'altro: lo spagnolo &egrave; al momento il pilota ad aver preso parte a pi&ugrave; gran premi (ben 370), ad averne conclusi di pi&ugrave; (306), ad aver percorso pi&ugrave; giri (20.062) e ad avere preso parte a pi&ugrave; stagioni (20). Ma non solo. Nello scorso GP d'Olanda ha anche battuto il record, appartenente in precedenza a Michael Schumacher, di maggior tempo trascorso tra il primo podio in carriera e l'ultimo: ben 7.399 giorni tra il 3&deg; posto nel GP di Malesia del 2003 e il 2&deg; a Zandvoort 2023. In attesa dell'agognata trentatreesima vittoria in carriera, che renderebbe Fernando il pilota pi&ugrave; anziano di sempre a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio dal 1970. Un obiettivo, quello di tornare al successo, che Alonso non ha mai nascosto di voler raggiungere con questa Aston Martin cos&igrave; competitiva. Tornando a Singapore, al termine del GP Fernando ha raggiunto quota 100.231 chilometri percorsi in gara in F1. Un traguardo che al momento sembra alla portata di un solo altri pilota, Lewis Hamilton, attualmente fermo a 93.532 km. Sul podio anche Kimi Raikkonen, con 92.636 chilometri, seguito da Sebastian Vettel (82.929), Michael Schumacher (81.208) e Jenson Button (80.863). Tra i piloti in attivit&agrave;, dopo Alonso e Hamilton, il terzo ad aver percorso pi&ugrave; chilometri in gara &egrave; Sergio Perez, fermo a quota 70.475, seguito da Ricciardo e Bottas. F1, la classifica Costruttori dopo il GP di Singapore       

Lo spagnolo &egrave; il pilota ad avere completato pi&ugrave; chilometri in gara nella storia della Formula 1: ecco tutti i suoi record

Alonso da record: a Singapore ha superato i 100.000 km in F1

Sessantadue giri col cuore in gola. Roba da defibrillatore a portata di mano, in vista di ogni curva. Pieghe sempre pi&ugrave; infide a ogni tornata, rivali sempre pi&ugrave; agguerriti ma davanti a tutti sempre lui: Carlos Sainz. Nella notte di Singapore la Ferrari artiglia una vittoria magistrale, figlia di un capolavoro firmato da un diavolo rosso. Velocit&agrave;, testa, furbizia, intelligenza, visione di gara, piede destro gigantesco e coraggio oltre ogni limite. &laquo;Ho dovuto mettere in atto tutte le tattiche che avevo in mente prima della gara &ndash; ha spiegato El Diablo ai microfoni di Sky Sport F1 dopo la corsa &ndash; perch&eacute; sono successe tutte le cose pi&ugrave; complesse che avevo messo in conto: la Safety &egrave; arrivata un po&rsquo; troppo presto, al giro 20, e abbiamo messo le hard presto. Abbiamo fatto pi&ugrave; di 40 giri con le dure e le simulazioni ci dicevano che sarebbero stati troppi&raquo;.  Un successo a sorpresa quello del Cavallino. Inatteso. E per questo ancora pi&ugrave; bello. La Ferrari che spezza la cavalcata trionfale della Red Bull e mette le mani sulla prima vittoria stagionale &egrave; benzina per riaccendere la passione intorno alla Rossa. Dopo Monza, la pole, i 15 giri al comando e la terza piazza finale, il Cavallino si conferma in&nbsp;crescita dentro a un Mondiale che alle spalle della Red Bull &egrave; ancora tutto da giocare.  Alla faccia dei suoi detrattori, Carlos ha costruito l&rsquo;impresa mostrando attributi giganteschi e qualit&agrave; straordinarie. Non solo di guida. &laquo;Abbiamo dovuto fare di tutto per salvare le gomme &ndash; ha spiegato ancora il #55 della Ferrari &ndash; e verso la fine, quando stavano arrivando le Mercedes, ho dovuto attuare con Norris la tattica di dargli il DRS per proteggerci. Per fortuna ha funzionato. Se avessero superato Lando avrebbero passato anche me e a quel punto sarebbe diventato difficile. Questa gara &egrave; stata dura pi&ugrave; da un punto di vista mentale che fisico: volevo salvare le gomme e arrivare alla fine, quindi non ho spinto molto. Pi&ugrave; che altro &egrave; stata una questione mentale, con il calcolo della gestione del- le gomme, il gap per il pit stop e il DRS&raquo;.  Nel week end in cui, Red Bull e Max Verstappen tornano tra i comuni mortali, dal mazzo emerge una Rossa che come un rapace artiglia l&rsquo;occasione per edificare un trionfo che fa bene un po&rsquo; a tutti in questo Mondiale dominato in lungo e in largo dal Dream Team di Milton Keynes.  La seconda vittoria in F.1 di Sainz ha un sapore straordinario. Profuma di esaltante impresa perch&eacute; Carlos &egrave; stato davvero incredibile nella sua fuga per la vittoria dopo essere stato il pi&ugrave; veloce in tutto il week end. Non ha mai mostrato un attimo di cedimento, ha danzato sull&rsquo;attico della classifica esibendo doti da perfetto equilibrista prima di un finale da contorsioni addominali sul divano.  Singapore 2023 rester&agrave; nella memoria di tanti per come &egrave; maturata la vittoria della Ferrari e sar&agrave; indimenticabile per Fred Vasseur che assapora finalmente il primo successo da team principal in F.1. Lo fa in groppa a quel Cavallino del quale ha preso le redini dallo scorso gennaio non senza incontrare difficolt&agrave;. &laquo;Sono orgoglioso di quanto la squadra ha fatto in questo weekend, tutti i ragazzi sono stati bravissimi. Sapevamo di essere progrediti ma qui a Singapore siamo riusciti a massimizzare interamente il potenziale delle SF-23 grazie anche al gran lavoro fatto a Maranello - ha detto il manager francese - Ora ci aspetta Suzuka, un tracciato completamente diverso, sul quale daremo il massimo per prolungare questo momento positivo della squadra&raquo;.  Gi&agrave; nel prossimo week end si torna in pista per un Gp del Giappone tutto da decifrare, dove Red Bull vorr&agrave; in tutti i modi riprendersi la scena principale. La sconfitta di Singapore &egrave; cos&igrave; grande che per gente abituata ormai solo a vincere va subito vendicata. 

Su Autosprint in edicola tutte le interviste e le analisi sulla vittoria della Ferrari a Singapore

L&#39;editoriale del direttore: Mamma mia El Diablo!

        Episodio, classico "incidente di percorso", o qualcosa in pi&ugrave;? Il risultato del week end a Singapore, l'arretramento nelle prestazioni sofferto da Red Bull, fa scalpore. Quella che poteva essere una pista non esattamente tra le pi&ugrave; favorevoli per la RB19 si &egrave; rivelata una debacle inattesa nella portata. Le prescrizioni in materia di flessibilit&agrave; del fondo possono aver creato una condizione tecnica tanto sfavorevole a Red Bull?&nbsp; Alle porte c'&egrave; Suzuka, un circuito le cui caratteristiche sono fatte su misura delle capacit&agrave; tecniche della RB19. Ecco, le risposte che dar&agrave; il prossimo week end saranno illuminanti sul cosa non ha funzionato a Singapore. Episodio o qualcosa di pi&ugrave; profondo, legato a quella direttiva tecnica 18 che tanto ha impattato gi&agrave; a met&agrave; stagione 2022.  Insegnamenti utili per la RB del 2024 "Penso che le simulazioni alla vigilia del week end non ci abbiano guidati alla giusta conclusione e a quel punto ti trovi a doverti districare in qualche modo. Siamo finiti nella finestra sbagliata e questo ha svelato alcuni dei punti deboli della macchina", spiega Christian Horner. "&Egrave; stata, in realt&agrave;, una lezione decisamente utile per il prossimo anno, perch&eacute; ci d&agrave; un'utilissima visione su certe cose che speriamo di risolvere con la RB20. Abbiamo capito molto di pi&ugrave; in gara e il ritmo &egrave; tornato molto pi&ugrave; vicino a quanto ci aspettavamo". Preparativi da dimenticare e strategia rovinata Un tempo, Red Bull a Marina Bay trovava il proprio giardino di casa, con le gare dominate da Vettel e lo sfruttamento massimo degli scarichi soffiati. Eccezion fatta per la vittoria del 2022, dal 2014 &egrave; stata una pista ostica per il team inglese. "Sapevamo, arrivando a Singapore, che avremmo avuto una lotta ravvicinata. Ci ha colti per&ograve; un po' di sorpresa quanto fossimo distanti al venerd&igrave;. Semplicemente non eravamo nella giusta finestra operativa della macchina, specialmente sul giro singolo. Quando non la trovi, senti le gomme essere terribili e non c'&egrave; niente che funzioni. In gara credo abbiamo dato una buona svolta, specialmente l'ultimo stint di Max &egrave; stato molto, molto forte", ancora Horner.&nbsp; Avrebbe avuto bisogno anche di un altro scenario tattico, Red Bull, per sfruttare il via su gomme dure. Una safety car o una virtual in una fase successiva della corsa, non al giro 20: "Il giro in cui &egrave; entrata la Safety Car &egrave; stato, strategicamente, il peggiore per la tattica su cui eravamo. Ha dato alle altre macchine un pit-stop gratuito, noi abbiamo guadagnato posizioni in pista ma alla ripartenza avevamo gomme molto difficili da scaldare, avendole usate per pi&ugrave; di 20 giri. Tutto sommato, il recupero che abbiamo prodotto e il ritmo nell'ultima parte di gara &egrave; stato competitivo". Suzuka per ristabilire le gerarchie Cos&igrave;, Singapore ferma la serie positiva di 15 vittorie consecutive da parte di Red Bull e 10 (record) per Verstappen. Diventa il GP che ostacola il tentativo di vincere tutte le gare in questa stagione. Episodio o qualcosa in pi&ugrave;, lo scopriremo a Suzuka. "Guardando agli ultimi 18 mesi, questa &egrave; stata tra le gare pi&ugrave; insidiose per noi, di certo lo sono state le giornate di venerd&igrave; e sabato. Speriamo di poter essere competitivi in Giappone, su una tracciatura completamente diversa. Vedremo se si tratta di una cosa specifica del circuito. Vedremo se ci sar&agrave; stato un importante salto, se le Ferrari saranno improvvisamente prima e seconda in Giappone. Quest'anno abbiamo assistito a cos&igrave; tante variazioni, noi siamo stati quelli costanti e in questo week end quelli leggermente fuori forma". enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4028054/limit/39/lng/it       

L'inattesa portata della sconfitta Red Bull fa scalpore, in un campionato dominato con merito. E' una battuta d'arresto legata alle caratteristiche della pista? Il GP del Giappone dar&agrave; le risposte

Red Bull, quello che non ha funzionato: "A Singapore noi quelli fuori forma"

Festa grande ai box della Ferrari a Singapore dopo la vittoria di Carlos Sainz: a festeggiare il compagno c'è anche Leclerc (video Twitter Scuderia Ferrari)

Ferrari, festa ai box con Sainz, Leclerc e Vasseur

        Dopo oltre un anno dal GP d'Austria 2022, vinto da Charles Leclerc, la Ferrari torna sul gradino pi&ugrave; alto del podio: lo fa con Carlos Sainz, autore di una gara di grandissima gestione e intelligenza tra le strette strade di Singapore. Sempre leader del gran premio, lo spagnolo ha corso gli ultimi giri con il coltello tra i denti per difendersi da un arrembante George Russell. Grazie a una strategia azzardata ma efficace, quella di continuare a dare DRS a Lando Norris per usarlo come &ldquo;cuscinetto&rdquo; tra lui e le Mercedes, Sainz ha portato cos&igrave; a casa la seconda vittoria in carriera, la prima della Ferrari in questo 2023. Alle sue spalle, un efficacissimo Lando Norris e Lewis Hamilton. Guarda qui gli highlights del GP di Singapore. sky:sc:862721:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

La Ferrari torna al successo con Carlos Sainz al termine di una gara tiratissima: ecco gli highlights della gara

GP Singapore, gli highlights della gara

Ecco le foto dei festeggiamenti della Ferrari e di Carlos Sainz sul gradino pi&ugrave; alto del podio di&nbsp;Singapore

GP Singapore, le immagini del trionfo Ferrari

        Quella ottenuta oggi da Carlos Sainz a Singapore &egrave; una vittoria speciale per tanti motivi: si tratta infatti del primo successo non Red Bull del 2023, nonch&eacute; del ritorno sul gradino pi&ugrave; alto del podio della Ferrari dopo oltre un anno. Ma &egrave; anche la prima vittoria del Cavallino Rampante con Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur al timone della Scuderia di Maranello. Proprio Vasseur &egrave; voluto salire sul podio di Singapore per festeggiare insieme a Sainz, mostrando tutto il suo entusiasmo e lasciando trasparire un po' di ottimismo per il futuro, pur invitando alla cautela: ecco cosa ha detto dopo la gara nella citt&agrave;-stato asiatica. Sainz: "Sono sicuro di aver reso felici tutti i Tifosi e tutta l'Italia" Vasseur e la prima vittoria: "Grande emozione" &ldquo;&Egrave; una bellissima emozione, che arriva dopo una prima parte di stagione difficile, ma il team ha reagito molto bene. Gi&agrave; Monza era stato un grande evento per la squadra, con la pole e il podio. Oggi tutti hanno fatto un ottimo lavoro, in fabbrica e in pista, e Carlos &egrave; stato eccezionale nella sua gestione. Grazie a lui e al team!&rdquo; ha esordito Vasseur, che oggi ha ottenuto quella che &egrave; la sua prima vittoria in assoluto da team principal. &ldquo;Il piano era mettere entrambe le vetture davanti a inizio gara, ed &egrave; per questo che siamo partiti con le Soft &ndash; ha proseguito a spiegare il francese - La partenza &egrave; andata benissimo, ma poi purtroppo c'&egrave; stata la Safety Car, quando &egrave; rientrato Charles ha trovato traffico e questo gli ha fatto perdere un paio di posizioni. Poi sapevamo che dovevamo fare 40 giri con le Hard, e che la gestione sarebbe stata importante. Carlos l'ha fatto molto bene. Sapevamo che Mercedes aveva un set di medie in pi&ugrave;, ed eravamo a rischio nel caso di una Safety Car o di una VSC, come poi si &egrave; verificata. Il passo &egrave; stato sufficiente per tenerli dietro, non con molto margine, ma &egrave; bastato&rdquo;.  &ldquo;Carlos nel finale ha avuto un ottimo controllo della gestione della gara &ndash; ha proseguito Vasseur - ha capito molto rapidamente che il modo migliore per mantenere Norris in seconda posizione era dargli il DRS, e l'ha fatto per gli ultimi 10 giri. &Egrave; stata la scelta migliore da parte di Carlos&rdquo;  Zandvoort ha insegnato molto, ma ora si riparte da zero &ldquo;Se guardiamo la prima parte della stagione, siamo andati molto meglio sulle piste ad alta velocit&agrave;, come il Canada, Spa, Monza e l'Austria, mentre abbiamo sofferto di pi&ugrave; sulle piste lente. Qui conta molto la gestione delle gomme e la loro temperatura, e da questo punto di vista abbiamo fatto un ottimo lavoro. Zandvoort &egrave; stato un week end difficile per noi, ma &egrave; stato positivo in termini di comprensione della vettura.  A Suzuka si ripartir&agrave; da zero, oggi non diventiamo Campioni del Mondo, facciamo solo un passo avanti. Dobbiamo godercelo, ma dalla prossima settimana si riparte&rdquo; ha concluso un Vasseur che rimane quindi estremamente cauto pur facendo intenedere che la direzione presa dalla Ferrari &egrave; quella giusta. Leclerc: "Carlos &egrave; stato pi&ugrave; bravo, oggi la Ferrari ha fatto tutto bene"  sky:sc:862733:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il team principal del Cavallino si gode la prima vittoria e predica cautela per il futuro: "Oggi non diventiamo Campioni del Mondo"

Vasseur: "Carlos eccezionale, ma a Suzuka si riparte da zero"

        &Egrave; stato tra i contendenti alla vittoria per tutta la gara, ma alla fine non ha portato a casa neppure un punto: gi&agrave; autore ieri di un'ottima prestazione in qualifica, George Russell non ha mai dato un attimo di tregua a Carlos Sainz. Nel finale, grazie a una strategia molto aggressiva da parte della Mercedes, il giovane pilota inglese si &egrave; reso protagonista di una rimonta indiavolata che l'ha portato fino al terzo posto. Ma a pochi chilometri dalla fine, mentre cercava di andare all'assalto della seconda posizione di Lando Norris, George ha urtato una barriera con la ruota anteriore sinistra, spaccando la sospensione e finendo contro il muro: gara finita e tantissima delusione per lui. Ecco cosa ha detto Russell dopo la gara a Singapore: Russell, la delusione per l'errore pagato carissimo &ldquo;Mi mancano le parole &ndash; ha detto un deluso George Russell subito dopo la gara - ci siamo arrivati vicinissimo. Mi sono affiancato a Lando e quando ho avuto l'opportunit&agrave;, se fossi riuscito a superarlo, avremmo vinto la gara. &Egrave; stato un gran premio lunghissimo, molto duro fisicamente. Ho commesso un errore alla fine per uno o due centimetri spingendo al limite e ne ho pagato il prezzo&rdquo; ha concluso laconico il numero 63 della Mercedes. F1, come cambia la classifica Piloti dopo il GP di Singapore         

&Egrave; un George Russell deluso pi&ugrave; che mai quello che commenta il suo GP di Singapore: ecco cosa ha detto dopo la gara che lo ha visto grando protagonista

Russell: "Gara dura, se avessi superato Norris avrei vinto"

        Alla fine ha dovuto accontentarsi del quarto posto Charles Leclerc, che da questo GP di Singapore probabilmente si aspettava molto di pi&ugrave;. Autore di un buon giro di qualifica che gli aveva consentito di scattare dalla terza casella dello schieramento, il monegasco &egrave; partito benissimo anche grazie alle gomme Soft, superando Russell e piazzandosi secondo. Al momento del pit stop durante la Safety Car causata da Sargeant, per&ograve;, Charles ha dovuto aspettare alcuni interminabili secondi prima di poter ripartire: da l&igrave; la sua gara &egrave; stata tutta in salita, con alcuni sorpassi e dei cronici problemi di temperatura del motore. A consolarlo c'&egrave; un piazzamento ai piedi del podio che gli permettere di ottenere 12 punti ma gli lascia l'amaro in bocca. Ecco cosa ha detto Leclerc dopo la gara di Singapore: Leclerc: "Sapevo che avrei dovuto proteggere Carlos" &ldquo;Nel primo stint avevamo pi&ugrave; passo della Mercedes, quindi ho chiesto se si poteva modificare la strategia &ndash; ha spiegato Leclerc dopo la gara - Ma alla fine abbiamo fatto la scelta giusta perch&eacute; Carlos &egrave; sul gradino pi&ugrave; alto del podio, ed &egrave; questo ci&ograve; che conta. Da parte mia sono dispiaciuto perch&eacute; mi sarebbe piaciuto avere un risultato migliore. Il passo c'era, ma poi nel secondo stint ho cercato solo di riportare la macchina a casa. Quando Lewis e George mi hanno superato sapevo che era praticamente la fine della mia gara&rdquo;.  &ldquo;La Safety Car? Non so se considerarla sfortuna. Non era la situazione ideale perch&eacute; mi trovavo dietro Carlos, ma toccava a me fare un giro migliore in qualifica. Carlos &egrave; stato pi&ugrave; bravo e quindi se lo merita completamente. Sapevo che oggi avrei dovuto proteggerlo soprattutto nel primo stint. Quello che abbiamo provato a fare secondo me l'abbiamo fatto benissimo. E questo &egrave; molto positivo&rdquo; ha proseguito il monegasco della Ferrari. &ldquo;&Egrave; bello far vedere questo tipo di performance &ndash; ha poi concluso Leclerc - soprattutto dopo Zandvoort. Mi dispiace per me, ma oggi la Ferrari ha vinto&rdquo;. Sainz: "Sono sicuro di aver reso felici tutti i Tifosi e tutta l'Italia"  sky:sc:862734:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Deluso dal proprio risultato ma felice per la squadra: ecco cosa ha detto Charles Leclerc dopo il GP di Singapore

Leclerc: "Carlos è stato più bravo, oggi la Ferrari ha fatto tutto bene"

        Podio numero 196 per Lewis Hamilton, che &egrave; riuscito ad artigliare la terza posizione proprio all'ultimo giro del GP di Singapore, quando l'altra Mercedes di Russell &egrave; finita contro il muro. Un piazzamento che rilancia Lewis nella classifica Piloti, con 15 punti guadagnati su Alonso. Hamilton: peccato per George Ecco il commento a caldo del 7 volte campione del mondo: "Faccio le mie congratulazioni a Carlos e Lando, la loro strategia ha funzionato, hanno fatto un gran lavoro. Noi abbiamo fatto qualcosa di diverso, ci siamo tenuti un'opzione diversa per quanto riguarda le gomme. Per me era una gara a due soste, ma bisogna riconoscere il gran lavoro degli altri. Mi spiace per l'inizio della gara, quando dopo aver restituito le posizioni sono stato costretto a spingere. Peccato per George, stavamo spingendo talmente forte che anche noi alla fine avevamo le gomme molto calde. E' stato comunque un buon weekend, mi &egrave; piaciuta questa corsa. E' stata incredibilmente dura, dobbiamo essere contenti di quanto fatto". Sainz: "Sono sicuro di aver reso felici tutti i Tifosi"       

L'inglese della Mercedes ha applaudito il gran lavoro di Ferrari e McLaren, anche se il passo nel finale dimostra che la sua squadra aveva visto giusto nell'immaginare una corsa a due soste

Hamilton: "Gara da due soste, è stata dura ma siamo contenti"

        Nella gara in cui la Red Bull &egrave; scomparsa nelle retrovie, &egrave; la Ferrari ad approfittarne, ottenendo la vittoria con Carlos Sainz e conquistando, anche grazie al piazzamento di Leclerc, punti preziosissimi per la classifica Costruttori. Red Bull resta comunque lontanissima e praticamente irraggiungibile per chiunque, ma si riaccende la lotta per il secondo posto: tra Mercedes e Ferrari infatti ora ballano appena 24 punti, con Aston Martin che si allontana a causa del doppio zero rimediato a Singapore. Ecco chi guadagna e chi perde tra le squadre dopo la gara di Singapore: F1, la classifica Costruttori aggiornata enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW9A776F066720CCF0/stid/413997/limit/500/lng/it F1, come cambia la classifica Piloti dopo il GP di Singapore La lotta per il 2&deg; posto tra Ferrari, Mercedes e Aston Se l'assegnazione del Titolo Costruttori alla Red Bull pare ormai solo una formalit&agrave;, altrettanto non vale per il secondo posto della classifica dei team, pi&ugrave; incerto che mai. Al momento sono infatti tre le scuderie che potenzialmente possono conquistare la piazza d'onore alla fine della stagione, con Mercedes attualmente seconda, Ferrari terza ma in grande recupero e Aston martin quarta e in difficolt&agrave; ma comunque ancora nei giochi.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Autosprint Official (@autosprintofficial)   sky:sc:862721:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Ecco la classifica aggiornata delle squadre dopo la gara a Singapore

321 risultati per 'GP Singapore'