        E' un Lewis Hamilton che non perde occasione per farsi sentire, e che continua nella lotta alla ingiustizie. Soprattutto quando c'&egrave; da sottolineare il riconoscimento di una colpa, come nel caso di Derek Chauvin, il poliziotto che uccise George Floyd in Minnesota, condannato per omicidio. Superlega calcistica, quella volta che la F1 minacci&ograve; la Fia con il campionato alternativo Giornata storica L'ufficiale &egrave; stato ritenuto colpevole per tutti e tre i capi d'accusa (omicidio colposo, omicidio di secondo grado preterintenzionale e omicidio di terzo grado), ed adesso rischia oltre 40 anni di carcere. E' un verdetto storico e Lewis Hamilton ha affidato ad un post su Instagram il suo pensiero con una lettera: "GIUSTIZIA per George!&nbsp; Le emozioni che provo in questo momento sono difficili da descrivere. Derek Chauvin &egrave; stato dichiarato colpevole. Questa &egrave; la prima volta che un ufficiale bianco &egrave; stato condannato per l'omicidio di un uomo di colore in Minnesota. E' un qualcosa di monumentale, la morte di George non &egrave; stata vana. Il risultato del processo a Derek Chauvin di oggi &egrave; quello giusto. Condannarlo di tutte e tre le accuse segna una nuova alba nella lotta per la giustizia razziale. Questo processo &egrave; stato un'opportunit&agrave; per il sistema giudiziario per ritenere Derek Chauvin responsabile delle sue azioni quando ha tolto la vita a George Floyd. Ora possiamo tirare un sospiro di sollievo collettivo per il fatto che la decisione giusta &egrave; stata presa e che la giustizia &egrave; stata servita. L'esito di oggi &egrave; una triste vittoria per George e la sua famiglia, ma mostra che i nostri sforzi per promuovere la giustizia non sono vani. Le voci nere sono state ascoltate e l'azione &egrave; in corso. Quando stiamo insieme, possiamo fare la differenza. Ma questo &egrave; solo un passo nel cammino verso una societ&agrave; pi&ugrave; equa. Dalla morte di George, cos&igrave; tante altre persone di colore sono morte per mano della polizia e dobbiamo assicurarci che lo slancio di oggi continui. La lotta non &egrave; finita e c'&egrave; ancora molto da fare, ma possiamo considerare questa giornata un barlume di speranza. I miei pensieri e le mie preghiere sono con la famiglia di George. Spero che provino un senso di pace da questo risultato. #BlackLivesMatter".              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Lewis Hamilton (@lewishamilton)            

Lewis Hamilton ha affidato ad una lettera su Instagram il suo pensiero sulla condanna sul poliziotto che uccise George Floyd, sottolineando l'importanza di una decisione storica negli Usa

"Giustizia per George!" Hamilton esulta per la condanna del poliziotto che uccise Floyd

        Lewis Hamilton &egrave; stato il primo dal mondo della F1 a farsi sentire sull'uccisione di George Floyd, criticando aspramente il suo ambiente per il silenzio sulla questione. Il suo appello &egrave; stato seguito ed ascoltato dai colleghi e dalle squadre, che a turno hanno espresso la loro vicinanza al popolo afro-americano. Per l'inglese per&ograve; non &egrave; abbastanza, come afferma nuovamente sui social. F1, in caso di positivit&agrave; il campionato andr&agrave; avanti "Le ingiustizie devono finire" Il sei volte campione del mondo ha affidato ad un post su Instagram e Twitter la sua riflessione: "La scorsa settimana &egrave; stata molto buia. Non sono riuscito a trattenere le mie emozioni. Ho sentito cos&igrave; tanta rabbia, tristezza e incredulit&agrave; per ci&ograve; che i miei occhi hanno visto. Sono stato completamente sopraffatto dalla rabbia alla vista di un cos&igrave; palese disprezzo per la vita della nostra gente. Le ingiustizie che vediamo e che i nostri fratelli e sorelle devono affrontare in tutto il mondo sono disgustose e DEVONO finire. Tante persone sembrano sorprese, ma purtroppo noi non lo siamo. Quelli come noi che sono neri, marroni o mulatti, lo vivono ogni giorno e non dovrebbero sentirsi colpevoli dalla nascita, e non devono temere per la nostra vita per il colore della nostra pelle. Will Smith (il noto attore americano, ndr) l'ha detto al meglio, il razzismo non sta peggiorando, &egrave; solo stato filmato. Solo adesso che il mondo &egrave; cos&igrave; ben equipaggiato con le telecamere questo problema &egrave; emerso in modo cos&igrave; grande".  pic.twitter.com/z2moHyemMG &mdash; Lewis Hamilton (@LewisHamilton) June 2, 2020    "Non restate in silenzio" Il messaggio di Hamilton prosegue cos&igrave;: "E' solo quando ci sono rivolte e grida per la giustizia che il potere cede e fa qualcosa, ma &egrave; gi&agrave; troppo tardi e non &egrave; stato fatto abbastanza. Sono servite centinaia di migliaia di denunce da parte delle persone ed edifici bruciati prima che le autorit&agrave; reagissero e decidessero di arrestare Derek Chauvin (il poliziotto che ha ucciso Floyd, ndr) per omicidio, e questo &egrave; triste.&nbsp; Sfortunatamente, l'America non &egrave; l'unico luogo dove il razzismo vive e noi continuiamo a fallire come esseri umani quando non possiamo schierarci per ci&ograve; che &egrave; giusto. Per favore non restate in silenzio, non importa il colore della vostra pelle. Le vite dei neri contano". Sterzi a parte: rivalutiamo il reale, please La polemica con Trump Nelle sue "storie" su Instagram invece il pilota della Mercedes ha pubblicato un'immagine molto polemica nei confronti dell'attuale presidente degli Usa Donald Trump. La raffigurazione &egrave; un confronto tra una foto scattata a Barack Obama, in prima linea in un corteo a favore delle persone di colore molto numeroso, ed un'altra che ritrae Trump da solo circondato solo da poliziotti armati. Nessun commento da parte dell'inglese a questa immagine, solo una "emoji" con due occhi sgranati di sbalordimento. L'Italia sogna un doppio Gp       

L'inglese prosegue la sua personale battaglia contro il razzismo, affidando ai suoi canali social un nuovo messaggio di protesta

Hamilton sul razzismo: "Sono stato sopraffatto dalla rabbia"

E&#39; un Lewis Hamilton polemico, per certi versi indignato. La questione &egrave; quella dell&#39;uccisione del camionista di colore negli Stati Uniti, George Floyd, per mano di un gruppo di poliziotti, un episodio molto grave che ha dato il via a delle grosse proteste in America da parte della popolazione di colore. Con il campione del mondo che si &egrave; esposto sulla vicenda, criticando per&ograve; il &quot;suo&quot; mondo.  Governo inglese, &quot;corridoio&quot; per Silverstone  &quot;State in silenzio di fronte all&#39;ingiustizia!&quot;  Per esprimere il suo pensiero il pilota della Mercedes si &egrave; affidato al proprio account Instagram, dove con due &quot;storie&quot; ha espresso la sua opinione, molto critica: &quot;Vedo quelli di voi che stanno zitti, alcuni di voi sono le star pi&ugrave; grandi eppure restate in silenzio di fronte all&#39;ingiustizia. Nessun segno da nessuno nel mio settore che ovviamente &egrave; uno sport dominato dai bianchi. Io sono una delle uniche persone di colore ma sono da solo. Avrei pensato che da adesso qualcuno volesse vedere il motivo per cui questo accade e dire qualcosa al riguardo, ma non potete stare al nostro fianco. Sappiate che so chi siete e che vi vedo.   Non sto dalla parte di chi saccheggia ed incendia gli edifici ma da quella di chi protesta pacificamente. Non pu&ograve; esserci pace finch&eacute; i nostri cosiddetti leader non fanno un cambiamento. Questo non vale solo per l&#39;America, ma anche per il Regno Unito, la Spagna, l&#39;Italia e dappertutto. Deve essere cambiata la maniera in cui vengono trattate le minoranze ed il modo in cui educate le persone dei vostri Paesi su uguaglianza, razzismo, classismo. Siamo nati tutti uguali! Non siamo nati con il razzismo e l&#39;odio nei nostri cuori, ci &egrave; insegnato da coloro che guardiamo con ammirazione&quot;.    Crisi Williams, team in vendita  Tutti per il #BlackLivesMatter  L&#39;hashtag che fa tendenza sui social &egrave; #BlackLivesMatter, letteralmente &quot;La vita dei neri conta&quot;, quello cui si sono riferiti tanti campioni di colore del mondo dello sport. Non solo Hamilton ha fatto sentire la sua vicinanza alle persone che protestano, ma tanti altri, come ad esempio il campione dell&#39;NBA LeBron James, altro personaggio molto influente.  La protesta &egrave; arrivata anche nel mondo del calcio, dove Marcus Thuram (figlio di Lilian, ex calciatore di Parma e Juventus, sempre stato in prima linea nella lotta al razzismo) al gol si &egrave; inginocchiato come Kolin Kaepernick, simbolo di protesta del giocatore di football durante l&#39;inno americano. Sempre in ambito calcistico, Jadon Sancho, del Borussia Dortmund, ha mostrato una maglietta con scritto &quot;Giustizia per George Floyd&quot;, stesso messaggio presenta sulla fascia del centrocampista americano dello Schalke 04 Weston McKennie.  Ecclestone: &quot;Hamilton pu&ograve; vincere per altri 10 anni, a Vettel consiglio un anno sabbatico&quot; 

L&#39;inglese tramite i social esprime il suo sostegno per le proteste scatenatesi dopo l&#39;uccisione di George Floyd, per una lotta al razzismo sposata da tanti altri sportivi, dal basket al calcio

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