        Qui comincia l'avventura. Dopo la presentazione a Goodwood, la Lambo LMDH esce allo scoperto e inizia la sua fase di sviluppo in pista. Una lunga serie di test attende la SC63 fino al debutto ufficiale che avverr&agrave; a Doha, in Qatar, con il primo round del Mondiale Endurance 2024. Dopo il debutto a Vallelunga la seconda uscita della prima LMDh della Casa del Toro &egrave; avvenuta sulla pista di Imola con uno shakedown sulla vettura attesa ora di nuovo in pista a Spa alla fine di agosto. Lamborghini, conclusi a Imola i primi 1.500 km di test con la SC63  Lamborghini, sviluppo in ottica 2024 Nella mattina di marted&igrave; 9 agosto, la SC63 ha effettuato il primo giro d&rsquo;installazione. Il rombo del V8 3.8 litri bi-turbo &egrave; riecheggiato lungo le rive del Santerno sotto gli sguardi attenti degli uomini Lamborghini e del team Iron Lynx, il quale si occuper&agrave; della gestione in pista delle LMDh di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Rientrata ai box dopo un solo giro, la SC63 ha ricevuto le cure del caso, con i tecnici che hanno controllato il corretto funzionamento di tutti i parametri per rispedirla nuovamente in pista. Unica LMDh finora ad adottare il telaio Ligier, nei prossimi test la Lamborghini verr&agrave; studiata attentamente da ingegneri e piloti per trovare la corretta messa a punto del sistema ibrido, oltre che dell&rsquo;efficienza meccanica e aerodinamica. Sottolinea il capo del motorsport Lamborghini Giorgio Sanna: &ldquo;A seguito dello shakedown che abbiamo svolto a Vallelunga e del test di Imola, posso affermare che siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in pista insieme al team Iron Lynx. La vettura &egrave; nata bene e lo ha dimostrato sin dallo shakedown, ricevendo feedback subito positivi dai piloti. Questi primi risultati positivi sono figli di un lavoro 'in- door' metodico fatto nei mesi precedenti che ci ha fatto arrivare pi&ugrave; preparati quando le ruote hanno toccato l&rsquo;asfalto! Chiaramente abbiamo una montagna ancora da scalare prima del debutto, ma dopo questi primi test siamo consapevoli di avere l&rsquo;attrezzatura e l&rsquo;organizzazione giusta per farlo!&rdquo;. Alla sua prima uscita in pista, la SC63 si &egrave; presentata con una veste interamente in fibra di carbonio. Rispetto alla vettura svelata a Goodwood, a Imola sulla Lamborghini sono gi&agrave; state apportate alcune modifiche nelle veste aerodinamica, come le quattro derive presenti sul tetto ai fianchi dell&rsquo;airbox e il nuovo supporto dell&rsquo;alettone posteriore&hellip; Leggi l'articolo completo su Autosprint in edicola o clicca qui l'edizione digitale.       

Dopo la presentazione a Goddwood, la Lamborghini LMDh scende in pista a Imola iniziando la fase di sviluppo in attesa del debutto nel 2024

Lamborghini, qui comincia la vera avventura!

Alla 24 Ore di Le Mans, Alpine presenta la Alpine A424_&beta;, la LMDh per il 2024

A424_Beta LMDh 2024

        La Lamborghini ci mette la faccia e cuore. La presentazione della prima foto del prototipo LMDh di Sant&rsquo;Agata, per WEC e IMSA del 2024, &egrave; un momento storico per il Toro perch&eacute;, oltre a svelare una fugace anteprima della vettura, presenta anche la scheda tecnica del nuovo Toro da Corsa. Motore fatto in casa Il programma della sportivo attorno alla power unit ibrida dal 681 cv. L&rsquo;ICE, il primo motore interamente progettato e sviluppato dalla Squadra Corse, &egrave; un V8 biturbo, mentre la parte elettrica &egrave; composta dal sistema di recupero di energia (ERS) realizzata con gli elementi standard secondo regolamento: il motore elettrico (MGU) &egrave; sviluppato da Bosch Motorsport, il sistema di gestione della batteria da Williams Advanced Engineering e il cambio sette rapporti P1359 &egrave; progettato da Xtrac. Come annunciato in precedenza, Lamborghini ha scelto Liger come partner per la costruzione del telaio monoscocca, mentre l&rsquo;azienda italiana HP Composites &egrave; incaricata della fornitura degli altri elementi in fibra di carbonio. Dalla pista alla strada La foto condivisa dice tanto, invece della filosofia che ha portato Lamborghini a intraprendere il programma LMDh. I fari del prototipo hanno l&rsquo;impostazione stilistica delle ultime supersportive prodotte, il disegno a Y &egrave; di chiara ispirazione alla Sian e non &egrave; un caso. Il Toro da Corsa, che gi&agrave; scalpita in vista del debutto tra un anno e mezzo &egrave; il capostipite della prossima generazione dei bolidi di Sant&rsquo;Agata.&nbsp; L&rsquo;esperienza e le tecnologie sviluppate in pista saranno nuova linfa per le superspostive stradali firmate Lamborghini.       

La Casa di Sant'Agata mostra in anteprima il prototipo per la stagione 2024 con motore V8 biturbo ibrido realizzato dalla Squadra Corse&nbsp;

Lamborghini LMDh, la scheda tecnica: V8 biturbo firmato Squadra Corse

        Dal cockpit della Huracan a quello del prototipo LMDh, sempre con il logo del Toro di Sant'Agata cucito addosso. Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti (in foto con Engelhart) sono i primi due piloti annunciati da Lamborghini, titolari che nel 2024 porteranno all'esordio il progetto LMDh nel WEC e nel campionato IMSA. Prima, c'&egrave; un lungo percorso di sviluppo da condurre intorno al prototipo motorizzato con l'unit&agrave; V8 ibrida. Bortolotti e Caldarelli con un bagaglio d'esperienza e successi nelle gare Endurance di primissimo piano, dove le vittorie a Daytona e Sebring sono i punti pi&ugrave; brillanti di due carriere consolidate nel mondo GT, dopo un esordio tra kart e monoposto. Sanna, LMDh un premio per l'impegno "Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare Mirko e Andrea come primi piloti per il programma LMDh. Entrambi hanno contribuito in modo fondamentale al raggiungimento di risultati storici per Lamborghini in ambito GT e l&rsquo;inserimento nel progetto LMDh premia anche la continuit&agrave; del loro impegno nella famiglia Squadra Corse. Sono sicuro che il loro talento ed esperienza saranno un valore aggiunto per essere competitivi nella classe regina dell&rsquo;endurance&rdquo;, commenta Giorgio Sanna, responsabile di Lamborghini Motorsport. Attualmente impegnato nel DTM, con la Lamborghini Huracan GT3 di Grasser, Bortolotti ha aggiunto: "Sono estremamente felice di proseguire il mio percorso con Lamborghini e di includervi un emozionante nuovo capitolo. E sono grato a Squadra Corse tanto per aver reso possibile il progetto LMDh, quanto per la fiducia incondizionata nei miei confronti fin dal 2014. Rappresentare il marchio sul pi&ugrave; importante palco dell&rsquo;endurance racing e competere per la vittoria assoluta nelle grandi classiche di durata &egrave; sia un onore sia una responsabilit&agrave;&rdquo;. Caldarelli gi&agrave; un assaggio di Le Mans Coppia esperta, Bortolotti e Caldarelli esordiranno in LMDh con una 24 Ore di&nbsp; Daytona - classico appuntamento di apertura dell'IMSA, a gennaio - a 34 anni. &ldquo;Sono felicissimo di fare parte del programma, che &egrave; veramente fantastico, e in generale di questa nuova sfida di Lamborghini Squadra Corse. Gi&agrave; nel 2017, quando ho iniziato a correre per Lamborghini avevo l&rsquo;obiettivo di coronare il mio sogno d&rsquo;infanzia: correre con il mio marchio automobilistico preferito nelle gare endurance pi&ugrave; prestigiose", racconta Caldarelli, che un assaggio di Le Mans l'ha gi&agrave; avuto, sebbene in tutt'altra forma rispetto alla Classe Hypercar nella quale correr&agrave; con la LMDh. "Ho avuto la possibilit&agrave; di correre al Circuit de la Sarthe nel 2022, vincendo entrambe le manche della Road to Le Mans con la Hurac&aacute;n GT3 ed era stato speciale. Non vedo l&rsquo;ora di tornarci al volante di una LMDh: sono molto emozionato per questa nuova avventura e far&ograve; del mio meglio per portare tutta la mia esperienza in questo progetto e per conquistare nuovi e prestigiosi trofei&rdquo;.       

Due carriere coltivate in casa Lamborghini, sebbene dalla prospettiva delle gare GT, adesso pronte a traghettare verso la classe regina del WEC e IMSA.&nbsp;

Lamborghini annuncia i piloti del progetto LMDh, ecco i primi nomi

        Avr&agrave; il battesimo della pista a fine luglio, quando a Varano De Melegari dar&agrave; il via al percorso di test che porteranno BMW M Hybrid V8 a esordire nel gennaio 2023 alla 24 Ore di Daytona. Ambizioni vincenti da subito, in classe GTP del campionato IMSA. Ambizioni da coltivare con un motore V8 4 litri del quale BMW racconta i passi affrontati da met&agrave; 2021 alla finalizzazione, a fine giugno scorso, dell'installazione in macchina. L'unit&agrave; termica V8 4 litri twin turbo &egrave; la P66/3, un'evoluzione profondamente modificata del motore V8 4 litri P66/1 utilizzato nel DTM tra il 2017 e il 2018. &Egrave; stata ritenuta la base ottimale, tra i motori da corsa disponibili in BMW, per sviluppare il sistema ibrido. Un'unit&agrave; da circa 640 cavalli, che secondo il bilanciamento tecnologico con la Classe Hypercar dovr&agrave; avere una potenza massima di sistema di 680 cavalli, supporto elettrico compreso.  Perch&eacute; la scelta del V8 P66 "Nella fase di valutazione abbiamo esaminato anche la soluzione del motore turbo 4 cilindri P48 della M4 DTM e il P63 8 cilindri turbo della M8 GTE. Per&ograve;, potenziali problemi di durata del P48 e il peso elevato del P63 sono stati fattori negativi", spiega Ulrich Schulz, responsabile della progettazione Drivetrain di BMW M Motorsport. Dal P66/1 si &egrave; prodotta una prima evoluzione P66/2 con l'adattamento di due turbocompressori installati su un motore originariamente aspirato e la modifica dell'albero motore. Portato al banco per lo sviluppo, la seconda evoluzione &egrave; divenuta P66/3. La specifica finale ha visto l'integrazione della sovralimentazione twin turbo ad hoc, dai cablaggi, dell'integrazione con la componente elettrica alla quale hanno lavorato i tecnici BMW gi&agrave; responsabili del motogeneratore usato nell'esperienza in Formula E.  Utile l'esperienza in F1 "Per noi &egrave; stato un enorme vantaggio poter impiegare materiali esistenti, come acciaio e alluminio, dall'esperienza BMW in Formula 1 per la base del motore. Cos&igrave; come l'utilizzo di singoli componenti, dalle scatole alla piccola componentistica, fino agli alberi. Questo ci ha risparmiato tempo e molti soldi, &egrave; stato un percorso efficiente e sostenibile. L'efficienza &egrave; un fattore critico di questo progetto, avendo pochissimo tempo disponibile tra l''inizio e la prima gara a Daytona nel 2023", prosegue Schultz. Il V8 ha bancate a 90 gradi e un regime di rotazione di 8.500 giri/min, sul quale &egrave; stata applicata la componente elettrica semplificata che caratterizza la Classe LMDh. Recupero energetico solo al posteriore e surplus di potenza elettrica mediante un ordinario Kers. Le Hypercar LMH invece adottano due sistemi di recupero energetico sui due assi. "Trasformare il motore P66/1 aspirato in un biturbo e poi lavorare con i colleghi della linea di trazione elettrica per trasformare il motore in un sistema ibrido &egrave; stato un processo molto complesso. Grazie alle competenze, alla grande collaborazione e all'elevata motivazione di tutti i dipartimenti, siamo riusciti a completare il fire-up poche settimane fa".       

In 12 mesi i tecnici BMW hanno finalizzato l'unit&agrave; motrice del prototipo LMDh. I test partono a fine luglio. La scelta del V8 P66/1 preferita al P48 e al P63

BMW M Hybrid, così è cambiato il V8 dal DTM alla LMDh

        Sulle prospettive di collaborazione in Formula 1 pende l'incertezza del via libera della FIA all'ingresso di Andretti Global. Una risposta dovrebbe giungere in autunno e, se positiva, il progetto di Michael Andretti ha individuato il partner motorista in Renault. Scenari da 2024. &Egrave; lo stesso orizzonte temporale al quale si osserva da una diversa prospettiva, a coinvolgere sempre Andretti e il Gruppo Renault con il marchio Alpine.&nbsp;  Una Alpine LMDh da gestire Accanto al progetto di Classe LMDh sviluppato su telaio Oreca, sono concrete le possibilit&agrave; di una fornitura clienti ad Andretti Autosport. Campionato IMSA - con non pochi ostacoli da superare, in termini di ammissibilit&agrave; della fornitura Alpine, sulla base delle vendite minime richieste a un Costruttore negli USA, dove oggi il marchio non &egrave; presente - e WEC. Una Alpine ufficiale LMDh nel 2024 a Le Mans e una affidata ad Andretti Autosport.&nbsp; L'a.d. Laurent Rossi ha confermato le discussioni in atto: "Quando abbiamo annunciato che avremmo fatto la LMDh, Andretti ha alzato la mano per dire siamo interessati alla gestione delle vostre macchine nella serie IMSA ed eventualmente a Le Mans, perch&eacute; vuol dire molto per gli americani", spiega a Sportscar365. "Ne abbiamo discusso ed &egrave; una delle possibilit&agrave; che stiamo ancora studiando e ci permetterebbe, potenzialmente, un pineo sfruttamento del nostro programma LMDh".       

Non solo discussioni orientate alla fornitura di power unit dell'eventuale impegno Andretti Global ma anche trattative sul fronte LMDh tra Andretti Autosport e Alpine

Alpine-Andretti, non solo idee di F1

        La settimana che ci porter&agrave; al via della 24 Ore di Le Mans inizia a scaldarsi e produrre annunci su quel che sar&agrave; il futuro. Prima BMW a rivelare il design della sua LMDh 2023, adesso la conferma di Lamborghini sulla scelta del telaista al quale ricorrere per il progetto di LMDh da portare in pista nel 2024.&nbsp; Come gi&agrave; anticipato in edicola da Autosprint, lo scorso 17 maggio, sar&agrave; Ligier Automotive a fornire il telaio LMP2 di ultima generazione, intorno al quale Lamborghini Squadra Corse dovr&agrave; sviluppare il motore termico V8 e creare un pacchetto vincente. Quali sono i telaisti LMDh Ricordiamo come il regolamento LMDh preveda il ricorso da parte dei Costruttori a uno dei quattro fornitori di telai riconosciuti; saranno i telai della futura generazione di LMP2 a costituire l'ossatura delle hypercar LMDh. Dallara, Ligier, Multimatic, Oreca, saranno a supporto di chi sceglier&agrave; la via LMDh. Lambo-Ligier come un'unica squadra "Siamo lieti di annunciare la partnership tecnica con Ligier sul progetto LMDh. Al pari di Lamborghini Squadra Corse, abbiamo trovato a Magny Cours una squadra di persone giovani, preparate e motivate. Ci sentiamo gi&agrave; come un'unica squadra e non vediamo l'ora arrivino le prossime sfide che ci attendono", commenta Giorgio Sanna, responsabile Lamborghini per il motorsport. In un'ottica di Gruppo, Porsche e Lamborghini percorrono strade differenti sul telaio, avendo sposato la fornitura Multimatic a Stoccarda, Ligier a Sant'Agata Bolognese. "Siamo estremamente orgogliosi che Lamborghini abbia scelto Ligier Automotive per il suo programma LMDh.&nbsp; In proporzione, siamo rimasti nei rispettivi campi di appartenenza come delle realt&agrave; a misura d'uomo. Un impegno nel raggiungere determinati obiettivi in tempo record &egrave; la priorit&agrave; per tutto il nostro staff.&nbsp; Ligier &egrave; una compagnia in crescita e questa decisione di Lamborghini di onora e conferma la nostra linea strategica in Francia e negli USA", dice Jacques Nicolet, presidente di Ligier Automotive.       

Tra i quattro telaisti riconosciuti dal regolamento, Lamborghini conferma una scelta anticipata in occasione dell'impegno del marchio in LMDh

Lamborghini ha scelto: la LMDh avrà telaio Ligier

Il prototipo di Classe LMDh rivela i colori della livrea camouflage con la quale andrà ad affrontare la fase di test. Nel 2023 il debutto in gara, con la gestione sportiva del team RLL. Il motore scelto da BMW è un V8

BMW M Hybrid V8

Veste le forme che, finora, erano state solo abbozzate. Disegni per un&#39;idea di stile, di come il prototipo BMW di Classe LMDh avrebbe affrontato il campionato IMSA 2023.&nbsp;  Colori BMW M nei 50 anni dalla nascita della divisione, cos&igrave; la grafica camouflage che verr&agrave; impiegata nella fase di test, prossimo passo della scalata all&#39;esordio in gara.&nbsp;  Prima l&#39;esordio negli USA  BMW M Hybrid V8, nome e cognome del prototipo gestito dal team Rahal-Letterman-Lanigan, confermato partner dell&#39;attivit&agrave; sportiva BMW negli USA.  Nell&#39;introdurre la livrea, BMW sottolinea un esordio nella serie IMSA nel 2023, senza fare menzione di un debutto coincidente alla 24 Ore di Le Mans, dove correr&agrave; nel 2024.  BMW firma il motore e sceglie il V8  Il prototipo parla gli stilemi della produzione BMW, uno degli obiettivi dei nuovi regolamenti Hypercar. Creare una convergenza tra corse e prodotto di serie, per la necessaria riconoscibilit&agrave; del marchio.  BMW, nel rivelare la sigla della propria LMDh, conferma anche il frazionamento dell&#39;unit&agrave; termica, V8&nbsp;(cubatura attesa a 4 litri) come peraltro ha dichiarato far&agrave; anche Porsche.  Motore termico, vero e centrale elemento dello sviluppo curato dal costruttore, dove la parte ibrida semplificata - un Kers e sviluppo esclusivamente sull&#39;asse posteriore della trazione - &egrave; in regime di monofornitura.  Il telaio, invece, &egrave; prodotto da Dallara, eletto da BMW tra i quattro riconosciuti dal regolamento per l&#39;offerta LMDh (Ligier, Dallara, Multimatic, Oreca).   

BMW ha svelato i colori del prototipo LMDh destinato all&#39;esordio nel 2023 in IMSA. Poi sar&agrave; a Le Mans, con uno sistema ibrido dove il cuore &egrave; ancora un V8

BMW M Hybrid V8, via ai test con la livrea camo

Mentre il Mondiale di Formula Uno si sposta sulla pista di Montmel&ograve; e manda in scena un round cruciale nella sfida Leclerc-Verstappen, Ferrari-Red Bull, destinata a diventare duello totale che si giocher&agrave; non solo in pista col budget cap diventato materiale radioattivo da maneggiare con estrema cautela, c&rsquo;&egrave; una notizia che racconta una gran bella storia. L&rsquo;annuncio della Lamborghini che dal 2024 scende in campo con la prima hypercar della sua storia e punta a essere al via alla 24 Ore di Le Mans &egrave; una notizia clamorosa per il nostro motorsport che vede un altro grande marchio italiano competere nelle corse di pi&ugrave; alto livello di quel mondo endurance che sta diventando una meravigliosa nuova frontiera. Il mondo delle grandi corse di durata torna a essere un incredibile palcoscenico con le nuove futuristiche vetture che hanno avuto forte richiamo sulle Grandi Case dell&rsquo;automotive.  Dopo la Ferrari che dalla prossima stagione punta al bersaglio grosso a Le Mans e nel Mondiale Endurance con il primo prototipo LMH creato dalla Casa di Maranello, anche la Lamborghini percorre la strada che conduce a questo meraviglioso futuro della specialit&agrave;. E sceglie la categoria LMDH per andare a scrivere una nuova storia, la pi&ugrave; importante nel motorsport per la Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Una visione ben superiore alla breve e sfortunata parentesi dell&rsquo;esperienza in Formula Uno nel 1991. All&rsquo;epoca non ci furono soldi per investire sul lato commerciale. Stavolta la dimensione &egrave; completamente diversa e perfettamente in linea con questa realt&agrave; che continua a fare numeri da record.  &quot;&Egrave; un passo importante per l&rsquo;azienda, il pi&ugrave; grande investimento dal punto di vista del motorsport, anche dal punto di vista strategico perch&eacute; ci deve essere un collegamento col prodotto di serie&quot;. Giorgio Sanna, il capo di Squadra Corse Lamborghini, vive giorni di forti emozioni. Lo abbiamo incontrato per raccontare in esclusiva ai lettori di Autosprint i piani d&rsquo;azione della Casa del Toro in chiave LMDH. &quot;Sono entusiasta che l&rsquo;azienda abbia acconsentito a intraprendere questo nuovo passo nel nostro viaggio nel motorsport, entrando al massimo livello delle competizioni a ruote coperte. L&rsquo;LMDH giocher&agrave; un ruolo fondamentale nella nostra strategia, dandoci l&rsquo;opportunit&agrave; di espandere il nostro concetto di customer racing a nuove piattaforme, rafforzando inoltre le nostre relazioni con team e piloti &quot;.  &Egrave; un momento molto particolare questo per il motorsport tricolore. Quello della Lamborghini &egrave; l&rsquo;ultimo tassello che si incastra in un puzzle meraviglioso che oltre alla Ferrari vedr&agrave; il ritorno alle competizioni della Maserati che dalla prossima stagione sar&agrave; impegnata in Formula E. 

Dopo la Ferrari che dalla prossima stagione punta al bersaglio grosso a Le Mans e nel Mondiale Endurance con il primo prototipo LMH creato dalla Casa di Maranello, anche la Lamborghini percorre la strada che conduce a questo meraviglioso futuro della specialit&agrave;

L&#39;editoriale del Direttore: Pi&ugrave; che Lambo, Tombola!

        Il dado &egrave; tratto e porter&agrave; a una presenza di case in Classe Hypercar stellare. Lamborghini ha deciso l'impegno a partire dal 2024, con un progetto di Classe LMDh. Uno scenario alimentato nel corso degli ultimi 12 mesi, con Lamborghini interessata alla nuova formula della convergenza tecnica tra prototipi LMDh e Hypercar.&nbsp; Un impegno del Gruppo Volkswagen che, come anticipato nei mesi scorsi da Autosprint, &egrave; destinato a registrare il disimpegno del progetto Audi - sul quale lo scorso marzo &egrave; stato deciso il congelamento -. Un percorso inizialmente pensato in sinergia con Porsche, che dovrebbe essere abbandonato per concentrarsi, la casa di Ingolstadt, sulla Formula 1, dal 2026.&nbsp; Lamborghini al pi&ugrave; grande impegno nelle corse Giorgio Sanna, responsabile di Lamborghini Squadra Corse, sul numero in edicola di Autosprint ha confermato, in una lunga intervista, la decisione di portare la casa di Sant'Agata Bolognese nella Classe regina del nuovo Endurance, a correre sul fronte IMSA come WEC. Una presenza che sar&agrave; vincente, la promessa all'a.d. Winkelmann. "Diamo il via al lavoro di sviluppo del primo prototipo Lamborghini LMDH che debutter&agrave; nel WEC e nell&rsquo;IMSA nel 2024. Questo &egrave; il pi&ugrave; grande investimento della nostra azienda dal punto di vista del motorsport", le parole di Sanna.&nbsp; Lamborghini in corsa, sul fronte industriale, per un'elettrificazione della gamma che vedr&agrave; l'erede della Aventador essere il primo progetto ibrido plug-in. Una sinergia corse-prodotto, in tal senso, centrata: "Questo passo segna un&rsquo;importante pietra miliare per la nostra azienda.&nbsp;Ci misureremo con i migliori sul banco di prova pi&ugrave; impegnativo. Questo progetto dar&agrave; al nostro programma motorsport una visibilit&agrave; ancora maggiore ma ci consentir&agrave; di testare le tecnologie del futuro. Il nostro prototipo LMDh diventer&agrave; un sofisticato laboratorio su quattro ruote&rdquo;, le parole dell'a.d. Winkelmann.Vale sottolineare come l'impegno in LMDh non distrarr&agrave; Lamborghini dai programmi GT, con il monomarca SuperTrofeo e la presenza in GT3. Hypercar e LMDh, che griglia! &Egrave; un parterre de roi, quello messo insieme dal nuovo Endurance: Peugeot &egrave; in pieno sviluppo della 9X8, Ferrari esordir&agrave; nel 2023, come anche Porsche - dal versante LMDh -. Lamborghini lo far&agrave; 12 mesi pi&ugrave; tardi, senza dimenticare gli impegni assunti in LMDh da parte di BMW, Cadillac, Acura. Ancora,la presenza consolidata di Toyota in LMH, le prospettive intorno all'evoluzione della partecipazione Alpine. Ricordiamo come la presenza Porsche in Classe LMDh - interessante in un'ottica di sinergie di Gruppo con Lamborghini - avverr&agrave; con un motore V8 abbinato alla componente ibrida standardizzata e semplificata, poich&eacute; solo sulle ruote posteriori e con una fornitura telaistica che vedr&agrave; quattro marchi offrire i propri telai ai Costruttori, responsabili di realizzare direttamente la veste aerodinamica e il motore termico. Il benvenuto di WEC e IMSA &ldquo;L&rsquo;ingresso nella categoria LMDh di un marchio prestigioso come Lamborghini &egrave; una notizia splendida per il mondo delle gare endurance. La categoria Hypercar sta richiamando costruttori da tutto il mondo; stiamo per celebrare il centenario della 24 Ore di Le Mans e l&rsquo;inizio di una nuova et&agrave; dell&rsquo;oro dell&rsquo;endurance. E io per primo sono pronto a godermela al massimo&rdquo;, &egrave; il benvenuto di Pierre Fillon, presidente dell&rsquo;ACO (Automobile Club de l&rsquo;Ouest). Parole alle quali fanno eco quelle di&nbsp;John Doonan, presidente IMSA, categoria nella quale Lamborghini ha una storia radicata e di successo: "IMSA&nbsp;vanta una partnership decennale con Lamborghini, risalente alla nascita del Super Trofeo Nord America.  Siamo quindi orgogliosi che Lamborghini confermi il proprio debutto nella classe GTP dell&rsquo;IMSA dal 2024: avere un marchio di questo calibro in GTP contribuisce a rafforzare l&rsquo;intera piattaforma LMDh che abbiamo sviluppato assieme ai nostri partner dell&rsquo;ACO e non vediamo l&rsquo;ora di vedere i nuovi prototipi Lamborghini in pista nel 2024&rdquo;. &nbsp; E' un quadro che si compone, quello delineato da IMSA, WEC e ACO, di convergenza tecnica e schemi di equilibrio prestazionale grazie ai quali la categoria endurance vivr&agrave; nuovi lustri. &ldquo;L&rsquo;annuncio del debutto Lamborghini nella classe Hypercar del FIA WEC ci onora. Lamborghini &egrave; un brand iconico, tuttavia non ha ancora gareggiato nella massima categoria dell&rsquo;endurance fino ad ora. Il debutto avverr&agrave; in un momento unico nella storia del FIA WEC e il 2024 vedr&agrave; un numero eccezionale di marchi correre nella premier class: la competizione sar&agrave; accanita ma sono certo che Lamborghini sapr&agrave; farsi valere&rdquo;, il commento dell'a.d. del WEC,&nbsp;Fr&eacute;d&eacute;ric Lequien.       

Sar&agrave; un progetto di Classe LMDh a portare Lamborghini nella Classe regina del nuovo Endurance, di convergenza tra IMSA e WEC. L'intervista a Giorgio Sanna

Lamborghini dice sì all'Endurance, ecco quando debutta con la Hypercar

Audi ha deciso di congelare il programma LMDh. Secondo quanto appreso da Autosprint, ieri &egrave; stato comunicato ai dipendenti del reparto corse dei&nbsp;Quattro Anelli che il progetto per il ritorno nel WEC non vedr&agrave; la luce, almeno per il momento e sotto il logo della Casa Tedesca. Ma quest&rsquo;ultimo aspetto lo vedremo pi&ugrave; avanti.  Tutto sulla F1,&nbsp;Audi diventa motorista?  Di certo c&rsquo;&egrave; che i rumors che girano da fine 2021, smentiti pi&ugrave; volte dal boss Reinke: &ldquo;Ho sentito le voci e sono sorpreso. Procede tutto come comunicato, gli annunci finali arriveranno pi&ugrave; in l&agrave;&rdquo; aveva dichiarato a Sportscar365, erano pi&ugrave; che veritieri.  Il blocco del progetto, quindi, non pu&ograve; che preludere a una sola cosa: il sacrificio del WEC per preparare l&rsquo;assalto alla Formula 1.&nbsp;L&rsquo;anno giusto per vedere la Ingolstadt&nbsp;nel Circus dovrebbe essere, a questo punto, il 2026, quando debutteranno i nuovi motori caratterizzati da una elettrificazione maggiore e alimentati a biocarburanti e dai costi ridotti rispetto al presente. Insomma, una buona palestra tencologica per studiare soluzioni da applicare al prodotto in piena transizione ecologica dall&rsquo;endotermico all&rsquo;elettrico.  Sempre a quanto appreso, l&#39;Audi,&nbsp;in attesa di capire le possibilit&agrave; di partenership o acquisizione per realizzare una vera e prorpia monoposto, entrer&agrave; in F1 come motorista e l&#39;annucio ufficiale che dar&agrave; il via al progetto della nuova power unit targata Ingolstadt &egrave; atteso entro questa settimana.  Come Audi vuole entrare in F1  Lamborghini sogna  Ma che fine fa la LMDh gi&agrave; definita per telaio e motore? Attenzione perch&eacute; il lavoro fatto fino ad ora non rischia di essere accantonato come la Audi R18 e-tron Quattro del 2017. Nel gruppo Volkswagen c&rsquo;&egrave; un altro marchio che sogna, da tempo la classe regina del WEC&hellip; E sarebbe veramente un peccato se Lamborghini non riuscisse a sfruttare questa grossa occasione per realizzare il desiderio pi&ugrave; grande a partire dal 2024&hellip; 

La Casa tedesca rinuncia&nbsp;al WEC per concentrarsi al 100% sull&#39;ingresso in F1 a partire dal 2026 come motorista

Clamoroso, Audi congela il programma LMDh

        Prende forma piano piano, il progetto Porsche Penske LMDh. Dopo aver messo le ruote in pista a gennaio, sul circuito di casa e in un test nel quale il powertrain era in configurazione provvisoria, secondo il report di Sportscar365, mancando della componente ibrida standardizzata, il prototipo rivela un dettaglio di stile. Tanta libert&agrave; di stile La specificit&agrave; della Classe LMDh sta nei quattro telaisti designati e nei vincoli tecnici con numerose parti in regime di monofornitore. Al costruttore la libert&agrave; di progettare il motore termico, un V8 twin turbo nel caso di Porsche. Altra "libert&agrave;", per avvicinare il prototipo alla produzione stradale di serie, la personalizzazione della veste stilistico-aerodinamica. Spuntano i fari sull'esemplare in fase di sviluppo, con l'orizzonte del 2023 per il debutto in gara. Fari che richiamano la produzione Porsche, elettrica soprattutto, dalla Taycan gi&agrave; sul mercato in tre varianti al prossimo Macan elettrico, atteso entro fine anno. Piccoli margini di personalizzazione in una formula di regolamento convergente con i prototipi LMH e improntata al contenimento massimo dei costi.       

L'aerodinamica &egrave; personalizzata con elementi che rimandano alla produzione di serie Porsche. Il prototipo in fase di sviluppo mostra per la prima volta i gruppi ottici anteriori

Porsche LMDh, dopo il motore V8 rivela lo stile

        Porsche a dettare lo sviluppo, gi&agrave; in pista con il prototipo sviluppato su telaio Multimatic e motorizzato da V8 4 litri twin turbo progettato a Weissach. Audi e Lamborghini a seguirne le orme. Certamente la casa di Ingolstadt, ad aver gi&agrave; ufficializzato il proprio impegno in Classe LMDh dal 2023. Quanto a Lamborghini, la decisione verr&agrave; assunta a breve dal CdA.&nbsp; &Egrave; quanto ha confermato Giorgio Sanna, responsabile delle attivit&agrave; motorsport della casa di Sant'Agata Bolognese, ad Autosport. Un costruttore in pi&ugrave; nella folta griglia della categoria endurance, in IMSA e nel WEC, con l'orizzonte di un impegno nel 2024, diversamente da Porsche e Audi, in pista dal 2023. GUARDA l'accensione del motore Ferrari F1-75 Il tempo stringe "Se dovessimo prendere la decisione di iniziare a correre in questa categoria, vorremmo essere pronti nel 2024, perci&ograve; il tempo corre in fretta. Vuol dire che una decisione &egrave; prossima a essere presa e dovrebbe avvenire nel giro di settimane", ha spiegato Sanna.  L'allineamento alla strategia di prodotto A differenziarsi dai prototipi Porsche e Audi sarebbe la veste "stilistica" e aerodinamica, ambito di libert&agrave; progettuale lasciato da un regolamento ad alta standardizzazione dei componenti, funzionale a un contenimento dei costi. Il motore V8 4 litri Porsche ha iniziato a girare in pista e andremmo a scoprire, nelle corse, una sinergia gi&agrave; in essere sul fronte della produzione stradale, specialmente sul versante suv. Una gamma stradale che Lamborghini andr&agrave; a elettrificare gi&agrave; dal prossimo anno, introducendo un'ibrida plug-in, con propulsore V12, quale erede della Aventador. Elettrificazione che in Classe LMDh &egrave; presente nella forma di un Kers di fornitura standardizzata, abbinato al motore termico liberamente progettato dai costruttori. Un aspetto, quello dell'allineamento tra corse e produzione, sul quale Sanna ha aggiunto: "Non si tratta solo di una questione di investimento rilevante, ma anche della strategia che va collegata alla linea di prodotto; &egrave; necessario allineare tutta l'azienda quando si prende una decisione di questo tipo, l'ingresso in una categoria di vertice".&nbsp;       

L'impegno in IMSA e nel WEC con un progetto hypercar di Classe LMDh verr&agrave; discusso dal CdA, per una partecipazione dal 2024. Telaio Multimatic e motore Porsche V8, stilemi specifici per rimandare alla produzione di serie Lambo

Lamborghini in Classe LMDh, decisione imminente

        Il bello della nuova era Hypercar nel WEC e della convergenza del regolamento tecnico con l'IMSA, sta nella libert&agrave; lasciata ai costruttori di sviluppare soluzioni di motore termico tra loro differenti. Porsche ha svelato la scelta di un motore V8 twin turbo, di grande cubatura - verosimilmente 4 litri - per il proprio progetto di LMDh. LMDh, le differenze dalle Hypercar pure Classe il cui regolamento impone una componente ibrida standardizzata, semplice perch&eacute; composta da un solo motogeneratore e trazione posteriore. Diverso lo scenario Hypercar, dove l'intero prototipo &egrave; di libera progettazione, in contrapposizione alla Classe LMDh con quattro telaisti individuati. Vale ricordare come i progetti LMH e LMDh correranno nella stessa Classe Hypercar grazie al livellamento delle prestazioni, pur restando profondamente diversi nella filosofia progettuale.  Porsche ha progettato il prototipo su telaio Multimatic e andr&agrave; in pista per l'esordio in gara nel 2023, alla 24 Ore di Daytona (leggi i risultati della gara di qualifica 2022). I test sono in corso e aver rivelato l'architettura del motore termico segnala le sostanziali differenze rispetto a chi ha optato, vedi Peugeot e Toyota, per propulsori V6 turbo benzina. La potenza di sistema &egrave; regolata a 680 cavalli, sar&agrave; in vigore un BoP per livellare le prestazioni e la progettazione dei propulsori endotermici deve sottostare a precisi vincoli: almeno 180 kg di peso (valore comprensivo di scarico, linea di aspirazione, turbo e intercooler se presenti), 10 mila giri/min di regime massimo di rotazione, 110 dB di rumorosit&agrave; massima allo scarico.  La scelta del V8 "Avevamo l'imbarazzo della scelta sul motore del prototipo LMDh, perch&eacute; la gamma di prodotto offre svariate unit&agrave; di base promettenti. Abbiamo deciso per il V8 biturbo, riteniamo offra la migliore combinazione tra caratteristiche, peso e costi. L'avvio del programma attivo di test &egrave; stato un importante passo per il progetto", commenta Thomas Laudenbach, vicepresidente di Porsche Motorsport. Motore endotermico progettato per funzionare con carburanti sostenibili, un fronte sul quale Porsche sta esplorando la frontiera degli e-fuels, in pista nel 2022 nel campionato Porsche Supercup. Il team avr&agrave; la struttura Penske a curare le attivit&agrave; in pista, nell'impegno che sar&agrave; in IMSA e nel WEC, dal 2023. "Nelle prossime uscite ci concentreremo sull'andare sempre pi&ugrave; nello specifico quanto a processi e procedure da seguire nell'operato in pista. Durante i primi giorni di test condotti a Weissach, il V8 ci ha impressionati sotto ogni profilo. Siamo convinti d'aver scelto la giusta unit&agrave;", aggiunge il responsabile del progetto LMDh, Urs Kuratle. Il motore sar&agrave; lo stesso per Audi Sport e il progetto gemello LMDh.       

La grande libert&agrave; tecnica consentita dal regolamento ai costruttori porter&agrave; ad avere diversi propulsori termici, per architettura, abbinati alla componente elettrica dei prototipi di Classe Hypercar e LMDh

Porsche sceglie il V8 per il prototipo di Classe LMDh

        Pronti a scendere in pista, non solo con il programma che avr&agrave; nelle 911 RSR il punto pi&ugrave; alto nella partecipazione all'endurance nel 2022, ma anche con il progetto di Classe LMDh. Porsche ha rivelato i primi dettagli di stile del prototipo atteso in pista dal 2023, quando correr&agrave; nel WEC e nell'IMSA, sotto la gestione Porsche Penske Motorsport. Due new entry per lo sviluppo I test partiranno gi&agrave; dal mese di gennaio e saranno Dane Cameron e Felipe Nasr a sobbarcarsi la mole di lavoro del piano di sviluppo, nuovi piloti ufficiali Porsche. Su telaio Multimatic, Porsche svilupper&agrave; il motore abbinato alla componente elettrica in regime di monofornitura, per un sistema ibrido da 680 cavalli. La personalizzazione, in Classe LMDh, oltre al motore termico sar&agrave; nella veste aerodinamica, dove gli stilemi della produzione di serie creano il family feeling corse-prodotto.  Stile di ispirazione Taycan In attesa di scoprire la sigla del prototipo Porsche LMDh, ecco le prime immagini e l'anticipazione di come la produzione del marchio di Zuffenhausen finisca sulla LMDh. La striscia a led, nello specifico, al retrotreno &egrave; un richiamo diretto alle interpretazioni offerte su Taycan come sulla gamma 911. LEGGI ANCHE Caschi d'oro, Ferrari e AF Corse 2021 da incorniciare sognando Le Mans "Stiamo lavorando a pieno regime con il nostro partner Penske allo sviluppo del nuovo prototipo LMDh e stiamo collaborando da vicino e stabilmente con il telaista Multimatic. A gennaio avvieremo un programma intensivo di test per assicurarci di essere preparati in modo ottimale al debutto in gara, nel 2023", ha commentato il nuovo responsabile di Porsche Motorsport, Thomas Laudenbach.       

Il prototipo su telaio Multimatic rivela i primissimi dettagli di stile, su un pacchetto aerodinamico che sar&agrave; personalizzabile dai costruttori con il design dei modelli stradali

Porsche, indizi di LMDh: i test partono a gennaio

        Sar&agrave; il team RLL a portare in pista i due prototipi BMW M in Classe LMDh, nel 2023, stagione d'esordio del marchio tedesco nel nuovo Endurance della Classe Hypercar, aperta alla formula "low-cost" LMDh. Il telaista, gi&agrave; annunciato, &egrave; Dallara, Rahal-Letterman-Lanigan gestir&agrave; le operazioni in pista, come gi&agrave; fa nell'IMSA con la casa tedesca dal 2009 e continuer&agrave;, nel 2022, in Classe GTD con le nuove M3 GT3. Sterzi a parte: La Sauber con Giovinazzi si deve solo vergognare Il bozzetto di stile anticipa quello che sar&agrave; il design del prototipo, personalizzato secondo gli stilemi BMW della produzione di serie. Sar&agrave; BMW M LMDh la sigla con la quale andr&agrave; in gara, una volta conclusa la fase di test che partir&agrave; nel 2022. La logica della continuit&agrave; "Sono felicissimo che il progetto LMDh abbia raggiunto la successiva pietra miliare dell'annuncio del team BMW RLL quale squadra che far&agrave; correre i due prototipi", ha commentato l'a.d. di BMW M, Franciscus van Meel. Leggi anche - WEC, arriva Cadillac in Classe Hypercar "Come con il partner telaista Dallara, nel team principal Bobby Rahal e nella sua squadra abbiamo straordinarie competenze e decenni di esperienza al nostro fianco, ai pi&ugrave; alti livelli. Il progetto LMDh continua a guadagnare slancio e sono fiducioso che il prossimo anno compiremo ancora una volta tutti i passi necessari, come programmato, per essere preparati al meglio per l'ingresso nella nostra prima stagione in IMSA con i prototipi LMDh, nel 2023. Stiamo affrontando questa nuova sfida insieme, al massimo", ha proseguito van Meel, con l'attesa adesso rivolta a quello che sar&agrave; il programma nel WEC e la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, se gi&agrave; dal 2023 o con una scansione temporale differente.&nbsp;       

Il debutto nella nuova categoria avverr&agrave; nel 2023, sempre con il supporto dell'attivit&agrave; in pista curata da Rahal-Letterman-Lanigan. Gli stilemi delle BMW stradali riprodotti sul muso del prototipo

BMW M LMDh, confermata la collaborazione con il team RLL

        Lascia Alpine, dalla posizione di responsabile dei motoristi Renault, Remi Taffin. Ritrover&agrave; il "cliente" Alpine su un'altra scena e altra posizione. Quella di direttore tecnico del Gruppo Oreca, che tra gli impegni sportivi annovera quello attuale nel mondo Endurance, prospettiva LMP. Dal 2023, Oreca sar&agrave; uno dei quattro telaisti a fornire le squadre che si impegneranno nella Classe LMDh, sar&agrave; il telaista di Alpine, a ufficializzare il proprio impegno in una delle due forme del mondo Hypercar. Taffin sar&agrave; operativo dal prossimo dicembre, seguir&agrave; sia l'attivit&agrave; Oreca nello sviluppo dei telai, presso la struttura di Signes, sia quella legata ai motori, presso l'impianto di Magny Cours. Oreca ha annunciato l'ingaggio del tecnico transalpino, al quale chiede continuit&agrave; nell'operativit&agrave; delle strutture e la crescita di tutti i dipartimenti tecnici, di un Gruppo impegnato in pi&ugrave; attivit&agrave; e progetti. Oreca al passaggio cruciale "Sono felicissimo che Remi si unisca a Oreca per gestire l'intera area tecnica del Gruppo. Le sue capacit&agrave; tecniche, di gestione delle nuove tecnologie, l'alto livello di esperienza e di filosofia orientata al cliente, saranno tutte utili alla compagnia in una fase in cui sta vivendo un importante passaggio del proprio sviluppo quale uno dei leader mondiali nella costruzione di auto da corsa", ha commentato Hugues de Chaunac, presidente del Gruppo Oreca. Sterzi a parte: Sorelle d&rsquo;Italia vanto da corsa "Succeder&agrave; a David Floury, un uomo chiave del nostro successo nelle corse endurance, che ha aiutato Oreca a ottenere un importante numero di successi sportivi, tecnici e commerciali". Taffin lascia Renault Sport dopo 12 stagioni in Formula 1, iniziate - dopo le esperienze da ingegnere di pista in altre squadre - da responsabile dell'attivit&agrave; in pista del team transalpino. Gli ultimi anni li ha spesi, dal 2016, nel ruolo di direttore tecnico del reparto motori. Leggi anche: GP Usa, gli orari di Sky e Tv8 "Sono impaziente di iniziare a lavorare con Hugues e le sue squadre in Oreca, un riferimento nel mondo delle corse, specialmente nelle varie classi delle corse endurance. Le sfide organizzative e tecniche necessarie per restare davanti, insieme alla cultura e alla ricchezza attuale e futura dei progetti Oreca, mi hanno convinto a voler giocare un ruolo di primo piano nelle prossime fasi dello sviluppo Oreca", ha aggiunto Taffin.       

Il responsabile della divisione motori Renault Sport lascia l'incarico per andare a dirigere il reparto tecnico Oreca. La sfida LMDh &egrave; il prossimo, grande, progetto in arrivo

Da Alpine al mondo Endurance, Taffin nuovo dt Oreca

        &Egrave; una folta pattuglia di squadre ufficiali, quella che si prospetta al via della Classe LMDh. Sar&agrave; della partita anche Alpine, con un impegno annunciato a partire dal 2024, dove la categoria LMDh andr&agrave; in pista nel 2023 e conta gi&agrave; l'impegno confermato di Acura, Audi, BMW, Cadillac, Porsche.&nbsp; Su un fronte diverso ma equiparato nelle prestazioni, ci saranno le Hypercar Toyota, Glickenhaus, Peugeot, Ferrari.&nbsp; Rientrati nell'Endurance con un progetto nell'ELMS, Signatech e Alpine sono reduci da una 24 Ore di Le Mans 2021 conclusa sul podio di Classe Hypercar, un risultato che segue le affermazioni in LMP2 del 2016, 2018 e 2019.&nbsp; Leggi anche: Elkann esclusivo: "Ferrari, progetto LMH con ambizione e umilt&agrave;" Sinergie F1-WEC L'impegno in LMDh avverr&agrave; con telaio fornito da Oreca mentre la power unit verr&agrave; sviluppata a Viry Chatillon e potr&agrave; contare sul know how maturato in Formula 1. Tra le (poche) libert&agrave; progettuali affidate al Costruttore, il regolamento LMDh prescrive lo sviluppo e realizzazione del motore termico, abbinato a un sistema ibrido standardizzato e in regime di monofornitura.&nbsp; Dal 2024 e per quattro stagioni, l'impegno confermato di Alpine; fino ad allora continuer&agrave; la presenza nel WEC, con programmi sportivi che verranno annunciati nei prossimi mesi.&nbsp; "Il programma endurance di Alpine sottolinea le ambizioni e l'impegno del marchio nelle corse. Correndo sia in F1 che nell'endurance, Alpine sar&agrave; uno dei pochissimi marchi a essere presente in due discipline chiave del motorsport. Trarremo il massimo dalla Formula 1 e dall'endurance attraverso sinergie tecniche e tecnologiche, per guadagnare un vantaggio sui avversari che sono di prestigio", il commento di Laurent Rossi, a.d. Alpine. La conferma della presenza nella Classe di vertice che sar&agrave; la Hypercar con le LMH e LMDh diventa una prospettiva interessante anche per Fernando Alonso, una volta che avr&agrave; concluso la parentesi in Formula 1.&nbsp; Partnership con Signatech confermata "E' un grande orgoglio per Signatech essere stata scelta da Alpine per il suo arrivo in LMDh. Rappresenta il culmine di un progetto comune, avviato 8 anni fa. Dopo 32 anni di carriera non vedo l'ora di sfidare i marchi pi&ugrave; prestigiosi al mondo, con Alpine, un marchio che trasmette passione e vive solo per la vittoria", ha aggiunto il team principal di Signatech Alpine, Philippe Sinault.       

Sempre pi&ugrave; folto il gruppo di costruttori impegnati nella Classe di vertice dell'Endurance. Alpine far&agrave; da s&eacute; il motore termico, il telaio verr&agrave; realizzato da Oreca

WEC 2024, Alpine conferma l'impegno con un prototipo LMDh

        Hypercar, presenti! Anche Cadillac si impegna, dal 2023, nella nuova Classe al vertice del WEC e del campionato IMSA. Lo fa continuando sulla logica via intrapresa con il prototipo DPi, quindi sposando la soluzione di un prototipo &nbsp;LMDh, con telaio realizzato da Dallara e due squadre partner: Chip Ganassi Racing e Action Express Racing.&nbsp; John Elkann esclusivo: "Ferrari, progetto LMH con ambizione e umilt&agrave;" LMDh e Hypercar potranno competere nella medesima Classe sia nel WEC che in IMSA, impegno in entrambi i campionati confermato da Cadillac. All'impianto regolamentare il compito di creare le condizioni di parit&agrave; del confronto, oltre una proposta tecnica che accomuna le Hypercar ibride quattro ruote motrici, due ruote motrici non ibride e le LMDh due ruote motrici ibride&nbsp;nella potenza massima di sistema erogabile: 680 cavalli.&nbsp;    Ricordiamo come in Classe LMDh al Costruttore spetti il compito della progettazione del motore termico, dove il telaio &egrave; realizzato da uno dei quattro telaisti individuati in Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca, mentre cambio Xtrac e componente ibrida (un semplificato sistema Kers sulle ruote posteriori) Williams saranno standardizzati. Successi da rinnovare "Siamo entusiasti di competere al vertice del motorsport internazionale, in Classe LMDh, a partire dal 2023. Come le corse, Cadillac sta compiendo la transizione verso un futuro guidato da propulsori alternativi. La natura ibrida delle regole LMDh ci aiuter&agrave; a creare un ponte verso il nostro futuro tutto elettrico", il commento del vicepresidente globale Cadillac, Rory Harvey. L'editoriale: Elkann d&agrave; il via al sogno Ferrari "Siamo entusiasti di portare avanti il nostro successo continuare a trasferire tecnologia e competenze dalla pista alle auto di serie. Abbiamo avuto un grande successo con la Cadillac DPi-V.R, vincendo campionati, e non vediamo l'ora di proseguire in futuro con la prossima generazione di Cadillac LMDh". 18 mesi di sviluppo alle porte Le operazioni in pista saranno condotte dai due team che gi&agrave; oggi operano con la Dpi Cadillac. Il debutto della LMDh &egrave; previsto nel gennaio 2023, alla 24 Ore di Daytona, con l'obiettivo di essere al via della Le Mans nello stesso anno.&nbsp; "La categoria IMSA LMDh si prospetta molto competitiva con molteplici costruttori. Abbiamo ottenuto molti successi gestendo la Cadillac Dpi come uno dei primi team dal 2017, non vediamo l'ora di far parte del prossimo capitolo Cadillac Racing", le parole di Gary Nelson, team manager Action Express. Insieme a Cadillac, in Classe LMDh ci saranno, gi&agrave; confermati, Porsche, Audi, BMW e Acura. Un ricchissimo parterre per l'Endurance, al quale sommare gli impegni in Hypercar di Ferrari, Toyota, Peugeot, Glickenhaus, in attesa di scoprire le mosse Alpine. "Con GM abbiamo avuto splendidi rapporti in tre differenti categorie, non vediamo l'ora di sviluppare la macchina con Cadillac e Dallara nel corso del prossimo anno e mezzo", ha aggiunto Chip Ganassi.&nbsp; &nbsp;       

Nel 2023 ci sar&agrave; l'esordio del prototipo LMDh con telaio Dallara. Correr&agrave; in IMSA e nel WEC, attraverso i team Action Express e Chip Ganassi. Sale a 5 il numero dei costruttori confermati in Classe LMDh&nbsp;

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