        Periodo di intenso lavoro e sotto i riflettori, quello attraversato dal Comitato etico e l'ufficio Compliance della Federazione. Se alle cronache pi&ugrave; recenti parrebbe siano stati chiamati in causa dalla dipendente Red Bull in merito alla vicenda che coinvolge Christian Horner, vi sono due capitoli aperti che interessano il presidente della Federazione, Ben Sulayem.  Il primo per la presunta ingerenza in merito alla penalit&agrave; da infliggere o meno a Fernando Alonso nel GP dell'Arabia Saudita 2023, il secondo relativo alle presunte pressioni affinch&eacute; i delegati FIA non concedessero al circuito di Las Vegas il nulla osta per ospitare il GP di Formula 1. L'editoriale del Direttore: F1, si spera nel miracolo I poteri del presidente FIA sull'omologazione In merito a quest'ultimo episodio, Ben Sulayem ha commentato: "Il presidente della FIA &egrave; tra quanti firmano l'omologazione di una nuova pista o per tutti i circuiti. Ho supportato il procedimento, avrei potuto dire no perch&eacute; non era pronta in tempo per l'ispezione. Per&ograve;, appena la mia squadra ha detto che era un tracciato sicuro...  Essendo un pilota, mi preoccupo del benessere dei piloti e delle persone intorno a loro, del nostro personale e dei commissari. L'ho fatto, &egrave; una cosa importante", le parole a GP Racing. FIA-F1 sulla stessa barca... "Se avessi detto di no sarebbe stato un disastro per la Formula 1 ma avrei fatto una cosa legale. Faccio attenzione perch&eacute; amo lo sport e, alla fine, siamo tutti sulla stessa barca ma con missioni differenti. Per&ograve; sempre sulla stessa barca che non possiamo lasciare affondare". Ecclestone, la Formula E &egrave; tecnologicamente pari alla F1       

Il presidente della FIA torna sulla presunta vicenda - oggetto di valutazione da parte degli uffici Federali - di pressioni per negare l'omologazione al circuito di Las Vegas: "Sarebbe stato un disastro"

GP di Las Vegas, Ben Sulayem: "Avrei potuto dire no"

        Se le accuse dovessero dimostrarsi reali, compito che spetta al Comitato etico della FIA, informato dall'ufficio sul rispetto delle norme, viene da chiedersi quanto possa essere soddisfatta Liberty Media delle presunte ingerenze del presidente Mohammed Ben Sulayem su aspetti con risvolti diretti sul dato sportivo e commerciale della Formula 1.&nbsp; Dopo aver dato notizia di una presunta interferenza in occasione del GP d'Arabia Saudita del 2023, in merito alla penalizzazione da infliggere o meno a Fernando Alonso, arriva un'altra anticipazione da parte di BBC Sport. La medesima fonte che ha riportato all'ufficio della Federazione, incaricato di verificare il rispetto delle normative da parte dei componenti FIA, ha rivelato le indicazioni date ai delegati perch&eacute; trovassero un modo per non concedere al circuito di Las Vegas la certificazione. Las Vegas che pu&ograve; considerarsi la ciliegina sulla torta voluta fortemente da Liberty Media, nonch&eacute; una fetta importante dei proventi generati nel 2023 dalla FOM; &egrave; il GP dell'espansione della Formula 1 negli USA, quello pi&ugrave; in vista e accompagnato da un debutto brillante in calendario per l'azione in pista ma anche dai contrattempi legati al distacco di un tombino, che ha rovinato il week end di gara di Carlos Sainz.&nbsp; Le ricostruzioni da verificare Luci e ombre a Las Vegas lo scorso anno, sulle quali si aggiunge l'ultima rivelazione dell'informatore, che andr&agrave; verificata dall'ufficio federale competente.  "Da un punto di vista sportivo e della sicurezza, l'approvazione del circuito di Las Vegas ha seguito il protocollo FIA in termini di ispezione e certificazione. Ricorderete che ci fu un ritardo nel rendere la pista disponibile per l'ispezione, dovuto a lavori in corso da parte dell'organizzatore locale", &egrave; la posizione manifestata dalla FIA sulla vicenda alla BBC.&nbsp; L'informativa che verr&agrave; valutata dal Comitato etico della FIA, indica un contatto da parte di un soggetto che avrebbe "dato istruzione, su indicazione del presidente FIA, di trovare qualche motivo di preoccupazione per impedire alla FIA di certificare il circuito prima del week end di gara.&nbsp; (...) l'obiettivo era di trovare un difetto nella pista in modo da sospendere la licenza. (...) i funzionari non furono in grado di trovare alcuna ragione di preoccupazione nel circuito, perci&ograve; certificarono il circuito idoneo a ospitare la gara".       

Tra le rivelazioni di un informatore, che la FIA dovr&agrave; accertare nella loro veridicit&agrave;, vi sarebbe il tentativo di non concedere la certificazione al circuito di Las Vegas, adducendo motivi fittizi

GP di Las Vegas, dal presidente FIA il tentativo di frenare il debutto?

Ancora una volta non ce l&rsquo;ha fatta a vincere dopo una pole. In compenso, un secondo posto che lo premia, lo conforta e lancia la Ferrari verso un recupero sulla Mercedes da completare, eventualmente, sul filo di lana, nel senso di Abu Dhabi. Charles Leclerc, a suo modo, ha conquistato Las Vegas, ha ritrovato un sorriso pieno, ha riportato a galla uno smalto che conosciamo e che talvolta dimentichiamo, accompagnandolo in mezzo ai guai che accompagnano lui. Ma s&igrave;, non ha mollato mai, recuperando la piazza d&rsquo;onore nel finale con un colpo di reni che vale manifesto della determinazione. Rassegnato mai, nonostante una spallata di Verstappen che avrebbe meritato ben pi&ugrave; di 5 secondi di penalit&agrave;.  Forse non c&rsquo;era verso di vincere comunque, pur dentro una gara favorevole alla Ferrari, molto meno complicata sul solito fronte gommistico. Forse ha pi&ugrave; demeriti Perez rispetto ai meriti di Charles quando si &egrave; trattato di conquistare il secondo posto nel giro finale; forse, a ruoli invertiti, la Ferrari avrebbe chiuso al terzo posto. Il fatto &egrave; che Leclerc non si &egrave; arreso mai, ha tenuto alto il ritmo nonostante i ritmi Red Bull, ha recuperato con la guida ogni altro affanno. Dunque, una giornata da ricordare. Preziosa, utile a ridare morale ad un ragazzo reduce da una annata strapiena di giornata amare, di frustrazioni, di chiacchiere attorno al suo rapporto con il Cavallino, al suo futuro in rosso.   Guidare in condizione di inferiorit&agrave; logora soprattutto chi ha la stoffa e il talento per stare davanti in pianta stabile. Quale &egrave; stato, quale &egrave;, il viaggio interiore di questo ragazzo da amore a prima vista non lo sappiamo, pur interpretando continuamente i suoi sguardi, i suoi sospiri, le sue note altissime o basse. Di certo, un campione attraversato da molte ombre quest&rsquo;anno, connesse proprio ad una costatazione semplice: con questa macchina era impossibile, &egrave; ancora impossibile puntare al titolo Mondiale, traguardo che Charles, giustamente, considera alla portata. Da un pezzo, peraltro, mentre il suo compagno di giochi, Verstappen, di titoli ne ha gi&agrave; portati a casa tre...    Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale. 

Poleman in qualifica e infine secondo all&rsquo;ultimo tuffo, dopo una gara favolosa. Charles ha fatto tutto il possibile per far ottenere il massimo alla Ferrari e a suo modo c&rsquo;&egrave; perfettamente riuscito. Svantaggiato da una Safety-car che ha regalato al 27esimo giro gomme pi&ugrave; fresche alla Red Bull...

Leclerc, pi&ugrave; di cos&igrave; non poteva fare a Las Vegas

        Max Verstappen ha espresso liberamente le proprie opinioni sul GP di Las Vegas, certo tagliate con l'accetta e sferzanti&nbsp; verso un appuntamento targato Liberty Media e da considerare la "vetrina buona" della Formula 1 sul piano globale. Pi&ugrave; di ogni altro gran premio, per ovvie ragioni. Un ragionamento pi&ugrave; ampio e articolato, quello di Verstappen dal quale inevitabilmente a fare il titolo &egrave; stato quel "per il 99% &egrave; spettacolo, l'1% sport". Ha provato a spiegare la propria visione di F1, di sfida tecnica per il pilota del portare al limite una monoposto su un circuito, di come vorrebbe venisse trasmesso meglio al pubblico tale aspetto. Valutazioni finite in secondo piano rispetto a quello che &egrave; stato un attacco diretto al Gran Premio di Las Vegas.&nbsp; Sterzi a parte: Viva Las Vegas! Suggerisce maggiori riflessioni e analisi in futuro Kevin Magnussen. "Va bene avere un'opinione, forse dovresti tenerla per te. Alla fine corriamo tutti con ingaggi piuttosto buoni, viviamo una bella vita ed &egrave; tutto grazie a questo. Alla fine della giornata dovremmo forse mostrare un po' pi&ugrave; di apprezzamento", le parole riportate da RaceFans. Una visione realista del Circus e del privilegio dell'essere un pilota di Formula 1.&nbsp; L'editoriale del Direttore: Rossa, armi pari con Max Alla vigilia del week end, Lewis Hamilton, saggio, suggeriva di non vivere il GP di Las Vegas con idee preconcette. Ai modi del pensiero espresso da Verstappen si rivolge, invece, pap&agrave; Jos, che al Telegraaf ha commentato: "Puoi sempre dire certe cose, certe volte devi essere un po' pi&ugrave; delicato. Penso che si stanchi di troppa gente, Max &egrave; uno che ama correre come vedete.&nbsp; Non puoi prendere tutto a calci senza prima guardare. A volte ci sono delle piste che sono meno divertenti ma alla fine la gara &egrave; stata assolutamente fantastica". Stanchezza di fine anno Relega alla fase del campionato lo sfogo diretto di Verstappen, Helmut Marko.&nbsp;"Max &egrave; una persona molto diretta, avrebbe potuto dire le cose in modo un po' pi&ugrave; diplomatico.&nbsp; Dobbiamo considerare anche che siamo al termine della stagione, tutti sono stanchi, tutti i dipendenti qui hanno faticato con il jet lag e hanno le occhiaie. Max solitamente non ama tutte le cose legate al marketing e alle pubbliche relazioni, per&ograve; l'80% dei nostri sponsor sono americani e sono qui. Penso che le reazioni avute a inizio week end sarebbero state diverse se ci fossimo trovati all'inizio della stagione".       

Gli attacchi di Max all'evento clou della Formula 1 sono stati ritenuti scomposti e fuori luogo da molti, Magnussen ricorda come sia il business della F1 a garantire una vita privilegiata ai piloti

Verstappen vs Las Vegas, Jos: "Certe volte serve più tatto"

        Las Vegas ha esordito con il suo GP e ha davanti un lungo accordo per ospitare la Formula 1 nei prossimi anni. Si torner&agrave; a fine novembre del prossimo anno, gi&agrave; calendarizzata per un week end-replica che si svilupper&agrave; tra il gioved&igrave; e il sabato sera. Poi, dritti in Qatar, a distanza di sette giorni. Un calendario che ricalca di fatto tempi e spostamenti previsti oggi, con il Circus che si dirige alla volta di Abu Dhabi, per il gran finale di campionato.  Freddo e orari, si pu&ograve; far meglio? Su orari e posizionamento in calendario si sono espressi i piloti, indicandoli come due aspetti sui quali l'evento pu&ograve; far meglio e dovrebbe far meglio. I team principal, gi&agrave; al venerd&igrave;, hanno toccato il tema degli orari estremi per il lavoro dei meccanici. Un aspetto inevitabilmente reso ancora pi&ugrave; complesso e difficile dal rinvio delle libere 2 di due ore e mezza rispetto alla programmazione originaria. Sterzi a parte: Viva Las Vegas! "Principalmente cambierei il fatto che abbiamo guidato molto tardi. Capisco la logica, ovviamente legata al pubblico europeo. Che non so nemmeno se sia questo il punto n&eacute; perch&eacute; abbiamo corso cos&igrave; tardi, sento per&ograve; che &egrave; stato qualcosa un po' al limite", ha commentato Leclerc nel dopogara, a domanda su cosa cambierebbe verso la Las Vegas del 2024.&nbsp; "Anche per quanto riguarda le temperature, &egrave; stato molto difficile ed &egrave; sicuramente una delle cose che cambierei per il prossimo anno. Quanto al resto, come ho detto, dall'inizio del week end mi sono divertito davvero e sono particolarmente contento che abbiamo concluso in crescendo. Mi ha fatto male vedere lo sport che amo tanto iniziare col piede sbagliato al gioved&igrave;". Sembrano essere richieste non esaudibili, perch&eacute; il posizionamento della gara in calendario ha gi&agrave; il proprio slot non solo per il 2024 ma anche in futuro, previsto a ridosso della giornata del Ringraziamento. Il peso del fuso orario a fine stagione Miami, Austin e Las Vegas sono tre tappe molto diverse tra loro non solo per tipologia di eventi, per circuiti ma anche per il pubblico che attraggono. L'idea di creare un giro di gare negli USA ravvicinate tra loro, per gestire al meglio i trasferimenti e le variazioni di fuso orario, non &egrave; materia attuabile nel prossimo futuro.&nbsp; "Sicuramente cambierei gli orari. Un'altra cosa, che in vista del prossimo anno forse non sar&agrave; possibile, per&ograve; migliorerei un po' gli spostamenti verso Abu Dhabi. Adesso avremo un grandissimo cambio di fuso orario, &egrave; un po' troppo a fine stagione, quando tutti sono gi&agrave; stanchi", ha aggiunto Max Verstappen.  "Sarebbe ideale trovare una data un po' diversa, penso che dovremmo fare un po' un tour americano. Lo so, chiaramente, che per la vendita dei biglietti non sarebbe ideale, andrebbe trovata per&ograve; una soluzione. &Egrave; troppo passare passare a orari completamente diversi in pista e con 12 ore di fuso orario".       

Tra variazioni di fuso orario estreme in un breve lasso di tempo e orari del week end che hanno impegnato duramente i meccanici, sono due gli aspetti che i piloti vorrebbero modificare in vista del 2024

Orari e date, così Las Vegas può migliorare secondo Leclerc e Verstappen

        Due macchine fuori in Q1, prima di una gara corsa in rimonta, finita contro il muro per Lando Norris e al decimo posto per Oscar Piastri. McLaren riparte da Las Vegas con una posizione un po' meno solida al quarto posto nel Costruttori, complice il bottino di punti di Aston Martin. C'&egrave; per&ograve; la soddisfazione per la rimonta effettuata da Piastri, con due stint su gomma dura che lo hanno portato virtualmente sul podio, prima che il secondo, obbligatorio, pit per montare gomma media lo riposizionasse in decima piazza e autore del giro pi&ugrave; veloce in gara. Sterzi a parte: Viva Las Vegas! L'andamento della qualifica "&egrave;' un peccato, perch&eacute; Oscar &egrave; stato assolutamente brillante. &Egrave; stato in qualche modo comunque una sorpresa vedere quanto fossimo veloci", spiega Andrea Stella. Primo stint corto e Safety car "tardiva" Le tempistiche della Safety Car non hanno aiutato Piastri, partito con gomma dura e costretto al pit-stop gi&agrave; al giro 16, troppo presto per immaginare di puntare a un'unica sosta abbinando due stint con gomma dura e media. "Ho sperato assolutamente in una Safety Car, siamo andati bene a lungo ed &egrave; un peccato che dovessi fare un pit-stop aggiuntivo. La velocit&agrave; &egrave; stata molto buona ed &egrave; stato bello anche ottenere il punto per il giro pi&ugrave; veloce", racconta Piastri sullo sviluppo del finale di gara, con il pit-stop al giro 43 dei 50 di gara. "&Egrave; stata una gara piuttosto confusa, non la giornata pi&ugrave; facile per molta gente. Con tutto quel che &egrave; successo, penso fosse il miglior risultato che potessimo ottenere. Sono contento del passo ed &egrave; un peccato essere partiti cos&igrave; indietro e che un paio di cose non siano andate a nostro favore". Approfondendo le scelte tattiche, Andrea Stella spiega come "pensavamo fosse troppo presto per montare le gomme medie" all'uscita della Safety Car al giro 26. "Eravamo in una posizione solida e l'abbiamo difesa in pista. Non sarebbe stata una buona idea fermarsi, alla fine saremmo stati in grandi difficolt&agrave; con le gomme medie.&nbsp; Siamo soddisfatti delle prestazioni della macchina, senza se ci siamo trovati dietro a Red Bull e Ferrari, ma credo alla pari con Mercedes. Contento dei progressi ma la pista non era adatta alla nostra macchina".        

Tra le rimonte in gara a Las Vegas, oltre a Ocon ha corso all'attacco Oscar Piastri, "beffato" dall'ingresso della Safety Car poco dopo il primo pit-stop

Piastri, una Las Vegas di rimonta e la Safety fuori tempo

        L'antidivo  Se pap&agrave; (e mamma, ma soprattutto pap&agrave;) non gli avessero messo in mano un volante quando ancora era nella culla, chiss&agrave; che cosa avrebbe fatto della sua vita Max Verstappen. Probabilmente, vedendo come poi si &egrave; trovato a suo agio dai kart in poi, non si &egrave; mai nemmeno posto il problema. Ci&ograve; che &egrave; certo, &egrave; che non avrebbe lavorato come diplomatico o nelle pubbliche relazioni. Basta riascoltarlo nel fine settimana di Las Vegas per capire che in certi ambienti, Max Verstappen, si sarebbe ritrovato come un pesce fuor d'acqua. Non gli piace l'idea di F1 che trasmette Las Vegas e non fa niente per nasconderlo, &egrave; a disagio nello show iper-mediatico del mercoled&igrave; sera (in Nevada) e lo denuncia, si becca una penalit&agrave; (giusta) in partenza e via Lambiase ai commissari risponde &ldquo;mandategli i miei saluti&rdquo;. Poi, a fine gara, con lo zampino di addetti stampa e non solo dice &ldquo;sar&ograve; entusiasta di tornare qui l'anno prossimo&rdquo;. Chi ci ha visto una redenzione finale, ha sbagliato: perch&eacute; Max &egrave; uno da gara e di gare parla. E criticare tutto il luccichio esterno, probabilmente eccessivo, non significa necessariamente criticare una corsa dove l'azione c'&egrave; stata, un aspetto che per uno come lui &egrave; fondamentale. Anzi, &egrave; forse l'unico aspetto, in pieno stile Kimi Raikkonen, che a Max Verstappen interessa. Non si &egrave; sforzato di distribuire sorrisini ed elogi gratuiti alla &ldquo;nuova frontiera&rdquo; di questa F1, ma come sempre ha fatto il massimo in pista. Vincendo ancora, ed alla sua maniera. Stavolta, in termini non solo di velocit&agrave; assoluta in qualifica ma pure di passo gara, la Ferrari era molto vicina per non dire alla pari, almeno nel primo stint. La differenza, l'hanno fatta Max Verstappen e la safety car. In Nevada non era tanto il degrado a compromettere il funzionamento delle gomme, quanto piuttosto il mantenerle in temperatura, pena soffrire di graining, quello che &egrave; successo alla Red Bull nel primo stint. Nei primi giri di gara, con la mescola media, la Ferrari si &egrave; comportata meglio della Red Bull: Max ha chiesto la sosta dopo 16 giri, Leclerc ha potuto proseguire fino al giro 21. E' con la hard che la situazione &egrave; in parte cambiata, con la RB19 in recupero prestazionale sulla SF-23, azzoppata per&ograve; dal non aver potuto cambiare pneumatici al momento della safety car: il rischio con Leclerc era quello di finire troppo indietro, scartando un set di soli 5 giri con cui il pilota aveva fatto molta attenzione, portandolo gradualmente in temperatura. Dunque, non &egrave; stata questione di degrado, o meglio non solo questo: nelle particolari condizioni di Las Vegas (18&deg; C di temperatura per aria e asfalto: molto meno freddo del previsto) mantenere le gomme calde era piuttosto complicato, ed in caso di raffreddamento (come ad esempio in regime di neutralizzazione) la gomma andava incontro ad un ciclo termico che ne influenzava molto le prestazioni. Ci&ograve; a Verstappen, che si &egrave; fermato con la seconda safety car, non &egrave; accaduto e nella seconda met&agrave; del GP la sua differenza pu&ograve; averla fatta. Questo comunque senza minimizzare l'impatto che ha il pilota in gare cos&igrave;: Leclerc &egrave; stato straordinario e Verstappen pure. Se ci pensate, Max ha vinto anche in una domenica in cui c'erano elementi per perdere: una penalit&agrave;, un primo stint tutto sommato complicato, un'ala anteriore rotta su una pista che sembrava disegnata apposta per la SF-23. Eppure, in alcuni frangenti come il sorpasso su Russell, si &egrave; vista l'indole di un pilota non abituato all'indulgenza sportiva: l'attacco su Russell, sorprendente per tempistiche e modi (avrebbe potuto aspettare il rettilineo successivo, ma ha attaccato prendendo in controtempo l'avversario), &egrave; stato duro e deciso, ma soprattutto &egrave; stato uno dei pochi sorpassi arrivati senza il minimo ausilio dell'ala mobile. Sulla pista su cui Leclerc sperava di interrompere il suo digiuno, Max Verstappen ha vinto ancora. Ritoccando i numeri di un 2023 straordinario: 18 successi in stagione (record), 20 podi in stagione (record), 549 punti in stagione (record). Le vittorie sono 53, come Vettel: 3&deg; posto di tutti i tempi. L'America, con gli ultimi sei successi consecutivi (e tre nell'arco dello stesso campionato: mai accaduto), ormai sempre pi&ugrave; terra di conquista. L'America, pensa un po': proprio quella che chieda a gran voce alla F1 lo show pi&ugrave; esasperato, si deve inchinare all'antidivo. Vasseur: "Vicini a battere la Red Bull" &nbsp; L'Invincibile Armata  In Brasile, Adrian Newey non c'era. Se ne era andato a Daytona, a divertirsi con le macchine storiche, con la sua amatissima Ford GT40. A Las Vegas invece era presente, con il cappello invernale al posto del consueto cappellino estivo che ormai porta sempre dall'incidente in bicicletta dell'estate 2021. A Las Vegas c'era sia perch&eacute; gli piacciono gli Stati Uniti, sia perch&eacute; forse poteva essere, su una pista nuova (e non la migliore per la RB19), pi&ugrave; utile rispetto ad Interlagos. Fortuna sua che c'era: perch&eacute; cos&igrave; ha potuto festeggiare l'ingresso nell'Olimpo della F1 da parte della sua ormai leggendaria Red Bull RB19. Gli appassionati&nbsp; hanno perso il conto delle vittorie del team diretto da Horner, ma a Milton Keynes il conto lo hanno tenuto bene a mente, e non per vanit&agrave;: perch&eacute; con il successo di Las Vegas &egrave; caduto un altro record che sembrava imbattibile. Con 20 successi stagionali, la Red Bull 2023 &egrave; diventata la squadra pi&ugrave; vincente di sempre, superando la Mercedes del 2016, che si era fermata a 19. Cos&igrave; facendo, la RB19 &egrave; diventato il modello dell'intera storia della F1 a portare a casa pi&ugrave; GP di tutti: il precedente primato era della Mercedes W07, quella che fece diventare re Nico Rosberg. Ed anche ad Abu Dhabi, la Red Bull avr&agrave; tutto l'interesse per vincere: pu&ograve; diventare la scuderia pi&ugrave; vincente di sempre anche in termini percentuali. Con le 15 vittorie in 16 GP nel 1988, la McLaren port&ograve; a casa il 93,75% delle gare in programma: per superarla la Red Bull ha bisogno di vincere pure sul tracciato di Yas Marina, perch&eacute; cos&igrave; facendo farebbe sue 21 gare su 22, pari al 95,45% delle prove in calendario. Se negli Emirati Arabi il team di Horner non vincesse, si fermerebbe al 90,91%. Nel frattempo per&ograve;, un'altra gioia per Horner, Newey e compagnia, &egrave; arrivata con Sergio Perez. Checo avr&agrave; pur perso le ultime due battaglie in volata (con Alonso in Brasile, a Las Vegas con Leclerc), ma dopo tanto penare &egrave; riuscito a salvare la piazza d'onore in classifica Piloti. Non &egrave; un risultato da poco, perch&eacute; per quanto si sia detto della schiacciante superiorit&agrave; delle vetture affidati a Vettel prima ed a Verstappen poi, mai la Red Bull aveva chiuso con due piloti ai primi due posti della graduatoria. Pure a Newey deve aver fatto parecchio piacere: perch&eacute; nei suoi 25 titoli iridati (!), di cui 13 Piloti e 12 Costruttori, solamente in altre due occasioni Adrian aveva potuto sperimentare il piacere di una &ldquo;doppietta&rdquo; in classifica Piloti. Gli era successo con la Williams FW14B del 1992, con Mansell davanti a Patrese, e con la Williams FW18 del 1996, quando Damon Hill vinse il titolo battendo Jacques Villeneuve. Ufficialmente sarebbe accaduto pure nel 1997, con la Williams FW19, ma solo perch&eacute; Schumacher, dopo la ruotata di Jerez rifilata a Villeneuve, fu estromesso dalla classifica, consegnando il secondo posto in campionato a Frentzen alle spalle dello stesso Villeneuve. Insomma, per gli uomini Red Bull questa &egrave; proprio un'annata da incorniciare. Horner si &egrave; tolto pure l'ultimo sfizio e Newey &egrave; tornato a sperimentare un piacere di cui aveva goduto per l'ultima volta quasi 30 anni fa, segno che pure a 65 anni (tra un mese circa) e dopo una mitragliata di successi, il gusto del trionfo, pardon del dominio, non passa mai. Ora, all'Invincibile Armata, non resta che spostare il mirino sul 2024. La classifica Costruttori &nbsp; Tutto su Abu Dhabi  Passata Las Vegas, Charles Leclerc si star&agrave; mentalmente rassegnando a chiudere il 2023 senza vittorie. Sarebbe la terza volta in cinque anni di Ferrari, la prima in cui il suo compagno di squadra conclude con pi&ugrave; vittorie di lui all'attivo. Si star&agrave; pure mentalmente rassegnando a chiudere dietro a Sainz in classifica (siamo 200-188 a favore dello spagnolo), ma a Charles Leclerc non &egrave; questo che importa. Va ad Abu Dhabi per aiutare la squadra ad artigliare la medaglia d'argento tra i Costruttori, ma va ad Abu Dhabi soprattutto senza rimpianti. Lui ci ha provato, eccome. A Las Vegas, chiedergli di pi&ugrave; a livello di guida sarebbe stato impossibile. Si &egrave; preso una grande pole, ha nobilitato una Ferrari fortissima nel primo stint e ci ha provato fino all'ultimo metro di gara, poco dopo aver portato a casa un sorpasso con una staccata capolavoro. Non avendo la sfera di cristallo, &egrave; difficile dire come sarebbero andate le cose senza quella safety car che ha praticamente spezzato la gara in due, ma che ha soprattutto messo Leclerc in condizioni peggiori rispetto al giro precedente. Quando Verstappen ha passato Russell, il suo ritardo da Charles era di circa 3&rdquo;: non irrecuperabili per questa Red Bull, pur se Max disponeva di gomme di qualche giro pi&ugrave; vecchie. Quello che ha fatto la safety car, oltre e ricompattare il gruppo, &egrave; stato far tornare in ballo pure Sergio Perez: ed a quel punto, per Charles Leclerc era un due contro uno. Senza contare che, raffreddando di nuovo le gomme (le aveva appena portate gradualmente in temperatura), Charles avrebbe avuto un grattacapo in pi&ugrave;, perch&eacute; con certi cicli termici la gomma finisce per soffire molto di pi&ugrave;. Per quanto il pilota come detto non abbia nulla da rimproversi, pu&ograve; essere per&ograve; comprensibile il rammarico per una vittoria sfuggita pure quando le cose si stavano mettendo bene. Soprattutto perch&eacute;, a detta dello stesso pilota, Charles si sentiva il pi&ugrave; veloce in pista. Il tracciato era forse il migliore per questa SF-23 che soffre le curve ad ampio raggio ma che si esalta nei trasferimenti di carico longitudinali, e che sa andar forte quando i pacchetti a basso carico vanno in azione su piste caratterizzate da rettilinei, frenate e curve lente. Positivo anche il lavoro di affinamento in pista: dopo aver girato al venerd&igrave; con l'alettone posteriore di Spa e beam-wing a singolo profilo, al sabato la squadra ha deciso di scendere con il livello di downforce opzionando l'ala di Monza, la pi&ugrave; scarica in assoluto, abbinata ovviamente ad un'ala anteriore a sua volta meno carica (per trovare un bilanciamento perfettamente riscontrato) e ad una beam-wing a doppio elemento, per recuperare parte del carico perso con la configurazione d'ala pi&ugrave; estrema, pur avendo nel complesso meno carico rispetto a FP1 e FP2. In Nevada c'&egrave; stato anche un aiuto da parte delle temperature, che hanno tolto di mezzo la preoccupazione della gestione negli stint lunghi: la difficolt&agrave; era mantenere le gomme, soprattutto le anteriori, nella giusta finestra dopo che queste, tra un rettilineo e l'altro, crollavano di decine di gradi. Per quanto atipico, il circuito di Las Vegas ha evidenziato una Ferrari chiaramente superiore a Mercedes, McLaren e Aston Martin. Su certe tipologie di tracciato, la SF-23 &egrave; imprendibile per tutte e tre. La W14 non si &egrave; comportata male: con i pacchetti da basso carico, pur evidenziando ancora problemi meccanici in frenata e accelerazione, non soffre il drag cos&igrave; come lo soffre con i pacchetti ad alto carico, ma &egrave; mancata di nuovo l'esecuzione (altri punti buttati via da Russell, un po' di sfortuna per Hamilton). La McLaren ha corso con una macchina sola (e Piastri ha pagato pure lui per il contatto con Hamilton), sul passo la MCL60 c'era ma deve risolvere i suoi problemi con le configurazioni da basso carico, oltre a migliorare l'efficienza del suo Drs, quello che guadagna di meno nel passaggio da ala chiusa ad ala aperta rispetto ai top team. La Aston, invece, ha saputo difendersi ma non fa la differenza in trazione cos&igrave; come la faceva ad inizio anno, segno che il passo indietro sugli aggiornamenti ha ridato fiducia ai piloti ma in termini assoluti la squadra ha lasciato per strada prestazione nella corsa agli sviluppi. Se non ci fosse stato il guaio di Sainz al venerd&igrave;, un problema che ha condizionato tutto il fine settimana dello spagnolo e forse pure della stessa Ferrari, oggi la squadra di Vasseur si affaccerebbe ad Abu Dhabi non con ancora 4 punti da recuperare sulla Mercedes. Ha ragione per&ograve; Fred quando dice che l'inerzia &egrave; tutta dalla parte del Cavallino: da dopo la pausa estiva la Mercedes ha raccolto appena due podi contro i cinque della Ferrari, ed ha accusato un passivo di 52 punti (da -56 a -4) rispetto al team di Maranello. Yas Marina sar&agrave; un'altra storia, ma lo slancio &egrave; positivo: il secondo &egrave; il primo dei perdenti, ma &egrave; pur sempre meglio che arrivare terzi. Leclerc: "Un gran 2&deg; posto" &nbsp; Venerd&igrave; 17  Alla fine non si pu&ograve; dire nemmeno che sia stata colpa del venerd&igrave; 17, perch&eacute; quando Sainz ha preso in pieno il tombino in Nevada era ancora, fuso orario alla mano, gioved&igrave; sera. Era per&ograve; venerd&igrave; 17 in Europa, dove contrariamente a quanto affermato da Wolff (&ldquo;E' solo un c*** di tombino, erano libere e nessuno ne parler&agrave; pi&ugrave;&rdquo;), il pubblico si &egrave; lanciato eccome nella discussione su questo chiacchieratissimo GP di Las Vegas. Come &egrave; giusto, meglio non partire prevenuti ed osservare prima di parlare, per poi tracciare i bilanci dopo tre giorni di azione in pista. A mente fredda, Las Vegas continua ancora a dividere. Innanzitutto, bene scindere lo show esterno con quanto successo in pista. Se si guarda l'azione in pista, dove le temperature sopra la media stagionale hanno dato una grossa mano per evitare complicazioni legate alle gomme, la gara &egrave; stata piacevole, ampiamente favorita da una pista pensata e disegnata, dopo oltre una trentina di bozze, proprio per favorire una classifica compatta e quindi i duelli. Non potrebbe essere altrimenti per un tracciato che offre quattro sezioni velocissime, di cui un rettilineo infinito (1,9 chilometri, quasi tutti coperti dal Drs) che rende complicatissimo per chi sta davanti fuggire, a meno che non abbia un passo clamorosamente superiore. Su questo rettilineo, un po' come a Baku o Monza, la scia si inizia a sentire gi&agrave; a 4&rdquo; o 5&rdquo; di distanza. Correre vicino ad un'altra vettura dava comunque anche delle difficolt&agrave;: siccome i livelli di carico erano tra i pi&ugrave; bassi della stagione, nelle curve il disturbo aerodinamico c'era, complicando il lavoro dei piloti. La perdita era comunque compensata da una competizione &ldquo;drogata&rdquo; di scie e Drs, e per quanto i sorpassi siano stati numerosi, alla fine se ne ricordano pochi, non a caso quelli in cui l'impatto del Drs &egrave; stato minore o nullo: quello di Verstappen su Russell in cuva 11, quello di Leclerc all'ultimo giro (vero che Charles arriva con oltre 20 km/h in pi&ugrave; grazie a scia e Drs, ma il sorpasso lo compie tutto in staccata, andando deciso sui freni senza la minima sbavatura), il duello tra le due Alpine di Ocon e Gasly. Per il resto, tanti sorpassi figli dell'ala mobile poco elettrizzanti. Non &egrave; questione di non essere mai contenti, &egrave; questione di essere onesti e riconoscere che s&igrave;, ci sono stati sorpassi, ma su una pista che punta volutamente a non far scappare chi &egrave; davanti. Duelli molto artificiali, che cozzano con l'essenza delle corse. Un aspetto positivo di Las Vegas, va detto, &egrave; stata la questione delle gomme: come si &egrave; visto in Qatar, quando il degrado non &egrave; un tema dominante, l'azione in pista ne trae giovamento. Sugli aspetti esterni, ognuno ha poi le proprie opinioni. Sorvolando sui problemi logistici che ci sono stati (l'esclusione del pubblico nelle libere 2 per mancanza di personale in pista, che aveva contratti fino ad una determinata ora, oppure alcune tribune che avevano una visuale pessima a fronte di biglietti profumatamente pagati), quello che si pu&ograve; dire &egrave; che Las Vegas incarna perfettamente l'idea di F1 che ha Liberty Media. Il futuro sar&agrave; cos&igrave;, chi vuole altro &egrave; bene che si rassegni. Sainz non nasconde il rammarico &nbsp; Le 1100 e una notte  Quando la F1 &egrave; nata, nel 1950, chi l'avrebbe mai detto che la gara numero 1100 della categoria sarebbe andata in scena di notte, a Las Vegas. Invece &egrave; stato proprio cos&igrave;, con il Nevada che ha &ldquo;inaugurato&rdquo; il prossimo centinaio di gare. Scorrendo le cifre tonde, si nota come curiosamente la Ferrari non sia mai riuscita a vincere in un GP &ldquo;centenario&rdquo;, cosa invece riuscita alla Red Bull per la prima volta proprio a Las Vegas 2023. Le uniche a vincere due volte sono state la Lotus (Germania 1961 e Sudafrica 1978) e la Mercedes (Bahrain 2014 e Cina 2019), e tra questi Lewis Hamilton &egrave; stato l'unico ad imporsi due volte nelle gare che facevano cifra tonda. Al di l&agrave; di queste statistiche, niente pi&ugrave; che curiose per chi ama i numeri, un tratto importante da sottolineare &egrave; come un blocco di 100 GP al giorno d'oggi richieda molto meno tempo rispetto al passato. E' un aspetto scontato con l'aumento esponenziale del numero di gare, eppure fa riflettere: la F1 impieg&ograve; pi&ugrave; di 11 anni per completare i primi 100 GP, con le distanze tra un &ldquo;centenario&rdquo; e l'altro che sono andate via a via ad assottigliarsi, fino ad arrivare agli intervalli molto contenuti dell'ultimo decennio. Cinque anni tra il GP numero 900 (Bahrain 2014) ed il numero 1000 (Cina 2019), all'incirca quattro anni e mezzo tra il GP numero 1000 ed il GP numero 1100, uno spazio che avrebbe potuto anche essere inferiore se il Covid non avesse portato alla cancellazione di alcune gare nelle ultime stagioni. Di questo passo, il GP numero 1200 arriver&agrave; non pi&ugrave; tardi di inizio 2028, se non addirittura a fine 2027. I GP "centenari": la lista (con vincitori) 1: GP Gran Bretagna 1950 &ndash; Nino Farina (Alfa Romeo) 100: GP Germania 1961 &ndash; Stirling Moss (Lotus)200: GP Monaco 1971 &ndash; Jackie Stewart (Tyrrell) 300: GP Sudafrica 1978 &ndash; Ronnie Peterson (Lotus) 400: GP Austria 1984 &ndash; Niki Lauda (McLaren) 500: GP Australia 1990 &ndash; Nelson Piquet (Benetton)600: GP Argentina 1997 &ndash; Jacques Villeneuve (Williams) 700: GP Brasile 2003 &ndash; Giancarlo Fisichella (Jordan) 800: GP Singapore 2008 &ndash; Fernando Alonso (Renault) 900: GP Bahrain 2014 &ndash; Lewis Hamilton (Mercedes) 1000: GP Cina 2019 &ndash; Lewis Hamilton (Mercedes) 1100: GP Las Vegas 2023 &ndash; Max Verstappen (Red Bull)       

Nel GP numero 1100 della storia, Leclerc e la Ferrari vanno vicini a sbancare Las Vegas prima della safety car e del ritorno di Verstappen, mentre Perez, pur perdendo il 2&deg; posto, si assicura a piazza d'onore in campionato per il primo 1-2 di sempre della Red Bull

GP Las Vegas: i 5 temi del fine settimana

Max Verstappen: 10  Un weekend da antidivo. Cattivo nelle dichiarazioni, cattivo in pista: non fa sconti a Leclerc in partenza, schernisce i commissari dopo la penalit&agrave;, non ha piet&agrave; di Russell quando George gli lascia il varco nell&#39;unico vero sorpasso da pelo senza il minimo ausilio del Drs. Insomma, pu&ograve; piacere o non piacere, pu&ograve; essere scomodo e aggressivo, ma resta Max Verstappen, ovvero il re di una stagione da dominatore incontrastato: fa 53, come Vettel, in una domenica in cui tra penalit&agrave;, problemi al primo stint e superiori&agrave; della RB19 molto ridotta aveva tutto per perdere. E invece, come al solito, vince.  Verstappen: &quot;Gara divertente&quot;  Charles Leclerc: 10  Quando si prova a spiegare perch&eacute; faccia impazzire i ferraristi, far rivedere gli ultimi 10 giri pu&ograve; essere un bel modo per essere esaustivi: pilota tutto cuore che si aggrappa all&#39;ala mobile ed una guida sopraffina nel lento per non far scappare via Perez, fulminato con una staccata in cui una preghierina ai freni non &egrave; fuori luogo. Un paio di sbavature, partenza (a Maranello si devono rivedere le frizioni) e lungo in curva 11: &egrave; l&#39;ennesima pole che se ne va (e Max ringrazia: 11&deg; vittoria con lui in pole), ma &egrave; anche un 2&deg; posto d&#39;oro.  Leclerc: &quot;Un gran 2&deg; posto&quot;  Esteban Ocon: 9  Da 16&deg; a 4&deg;: messa cos&igrave;, pare un miracolo. In realt&agrave;, il punto di svolta della sua gara &egrave; la partenza: si destreggia nel caos di curva 1 e guadagna subito otto posizioni, situazione che cambia completamente prospettiva alla sua domenica. Veloce nel ritmo, solido nei duelli e bravo nella gestione: non va incontro alla crisi con gomma dura che invece falcia Gasly, e chiude con il miglior risultato stagionale dopo il podio di Monaco.  &nbsp;  Lance Stroll: 8  Un po&#39; come Ocon, approfitta dalla caotica partenza per risalire posizioni (addirittura 10: da 19&deg; a 9&deg;), ma nel suo caso &egrave; un guadagno effimero perch&eacute; partendo con la soft (unico insieme a Tsunoda) sceglie di approfittare della safety car del giro 3 per smarcare subito l&#39;obbligo di mescola e passare alla hard, puntualmente rimontata con la seconda safety, la quale &egrave; un ulteriore aiuto alla sua corsa. E&#39; una domenica dalla quale insomma ne esce alla grandissima, con un 5&deg; posto prelibato e dovuto solo in parte alla sorte o alla bont&agrave; della Aston Martin, che con i pezzi vecchi ha ritrovato smalto. Bravissimo.  Sergio Perez: 7,5  La safety car gli restituisce con gli interessi quello che la partenza gli toglie (rompe l&#39;ala sbattendo su Zhou, il quale frena all&#39;improvviso costretto dal testacoda di Alonso), e per qualche giro spera pure nel colpaccio. Niente da fare contro Max, sottovaluta l&#39;intraprendenza di Leclerc: dice che si aspettava un tentativo, a maggior ragione non convince sul perch&eacute; non chiuda prima la porta in curva 14. Aveva forse un assetto troppo carico che lo penalizza sul dritto, ma &egrave; anche quello che lo aiuta in curva. Battuto per la seconda volta di fila in volata, ma stavolta &egrave; meno amara: 2&deg; posto in classifica Piloti assicurato e gara da protagonista dopo aver temuto di vagare nell&#39;anonimato dopo l&#39;ennesima, pessima qualifica.  Carlos Sainz: 6,5  La gara, di per s&eacute;, non &egrave; male: buon passo ma troppo ottimista al via, quando rischia grosso e riparte dal fondo, una macchia che limita il suo voto. Per il resto, &egrave; un GP nel quale corre con pazienza aspettando l&#39;occasione giusta per tornare in ballo: la safety car da questo punto di vista lo aiuta non poco, ma il 6&deg; posto finale, ben inferiore al potenziale della SF-23 di Las Vegas, non basta per mitigare una delusione che si taglia a fette per l&#39;episodio del venerd&igrave; e relativa penalit&agrave; in griglia, che ha condizionato il suo intero fine settimana. Con il senno di poi, se non avesse sbagliato in curva 1 forse sarebbe addirittura rientrato in lotta per il podio, ma sono tutti discorsi che appartengono al mondo delle idee.  Sainz: &quot;Gara difficile&quot;  Lewis Hamilton: 6,5  Non un gran weekend. La qualifica segna il suo fine settimana e deve inventarsi due rimonte, la prima dopo la partenza e la seconda in seguito al contatto con Piastri, nel quale rimedia una foratura. La safety car lo rimette in corsa per un piazzamento, ma quando la vettura di sicurezza si toglie di mezzo &egrave; 17&deg;, praticamente con tutto da rifare: con testa e piede piazza un sorpasso dopo l&#39;altro e porta a casa 6 punti nel giorno in cui certifica la medaglia di bronzo nel campionato Piloti.  Qui Mercedes: Ferrari migliore di noi nel gestire il graining  &nbsp;  George Russell: 5  Riesce a finire dietro in un weekend in cui &egrave; costantemente pi&ugrave; veloce di Hamilton: pure questa &egrave; un&#39;impresa. Scherzi a parte, molto male: partiva terzo con concrete possibilit&agrave; di podio, si perde nel gruppo e quando la lucidit&agrave; viene meno, chiude in maniera troppo avventata su Verstappen. Riconosce l&#39;errore, ma &egrave; una magra consolazione: ha un bel passo e negli ultimi metri passa pure Ocon, ma &egrave; solo un&#39;illusione perch&eacute; i 5&rdquo; di penalit&agrave; lo cacciano dal 4&deg; all&#39;8&deg; posto, proprio alle spalle di Lewis. Ancora una e questo dannato (per lui) 2023 sar&agrave; finito.  La classifica Piloti  Pierre Gasly: 5  Ottimo nel primo stint con la media, incredibilmente in difficolt&agrave; con la dura. Ci saranno parecchie cose da rivedere nel briefing, perch&eacute; mentre Ocon con la hard va a nozze, lui scivola clamorosamente indietro e non sopravvive al gruppo: ripartiva terzo dopo l&#39;ultima safety car, chiude 11&deg;. Parla di gomme sgranate e di una gran bella occasione buttata via.  Lando Norris: 4  Per fortuna &egrave; stato solo un grande spavento e niente pi&ugrave;. Tuttavia, l&#39;errore rimane: perde il controllo (per un dosso, dice) ed &egrave; l&#39;unico in tutta la domenica a commettere un errore cos&igrave; pesante. Fuori praticamente prima di cominciare, peccato perch&eacute; la corsa ha dimostrato che ci sarebbero state occasioni anche per lui. La MCL60 non era il fulmine visto ad Interlagos ma almeno in gara, tra le mani di Piastri, si era accesa: ad Abu Dhabi per difendere il 4&deg; posto nei Costruttori del team, e magari per beffare Alonso e Sainz in classifica Piloti.  La classifica Costruttori  &nbsp;  Gli altri    Una buona gara per Piastri (voto 6,5): partiva molto indietro ma trova un ottimo ritmo, il 10&deg; posto (pi&ugrave; giro veloce) non rispecchia il vero potenziale in gara della McLaren. La faccenda &egrave; tutta qui: Oscar, scattato con la hard, ha rimontato la dura dopo l&#39;incidente con Lewis perch&eacute; in quel momento sarebbe stato impensabile concludere la gara con un solo altro set di medie, non montato in occasione della safety car uscita per i detriti lasciati da Verstappen e Russell: col senno di poi, una sosta in quel momento sarebbe stata la scelta giusta, anche a costo di pagare qualcosa nel finale con l&#39;inevitabile crollo della media. Detto dell&#39;australiano, non sfavillante la prova di Alonso (voto 6): Nando sbaglia al via, ma poi risale e porta a casa un 9&deg; posto, riprendendosi di fatto la posizione di partenza. Voto 6 pure a Magnussen, 13&deg; dopo aver fatto quel che poteva: ancora niente punti per una Haas ormai rassegnata all&#39;ultimo posto tra i Costruttori. Tanto rammarico invece in casa Williams, le cui ambizioni sono state castrate dall&#39;unico set di hard a disposizione (montato su entrambe le vetture una decina di giri prima l&#39;ultima safety car): le posizioni di partenza erano invitanti ma sia Albon (da 5&deg; a 12&deg;: voto 5,5) sia Sargeant (da 6&deg; a 16&deg;: voto 5) si perdono in gara con un set gi&agrave; usato (e gi&agrave; sollecitato dal ciclo termico) e non riescono a duellare ad armi pari con la concorrenza. Impalpabile Ricciardo (voto 5,5), anonimamente a met&agrave; gruppo cos&igrave; come Zhou (voto 5,5), il quale comunque fa meglio di Bottas (5), disperso per le strade di Las Vegas anche per colpa dei danni rimediati in avvio al diffusore. Problemi tecnici invece per Hulkenberg e Tsunoda, entrambi fuori anzitempo ma entrambi praticamente anonimi: voto 5 a tutti e due. 

Voto massimo per Verstappen e Leclerc, ma bravissimo pure Ocon; bene Stroll e Perez nonostante Checo si faccia sorprendere nel finale, bocciati Russell, Gasly e Norris

GP Las Vegas: le pagelle

        Las Vegas, con le prestazioni di una super Ferrari, ha rimesso pressoch&eacute; in pari la sfida al secondo posto nel mondiale Costruttori. Alla velocit&agrave; di Leclerc e Sainz si &egrave; contrapposta una gara, per Hamilton e Russell, con episodi decisivi sul risultato finale. Il GP di Abu Dhabi decider&agrave; chi tra Ferrari e Mercedes chiuder&agrave; alle spalle di Red Bull e a Yas Marina si partir&agrave; con un vantaggio residuo per Mercedes di 4 punti. Recriminano sugli episodi dei 50 giri del GP di Las Vegas, Shovlin e Wolff, insieme a un Russell che riassume quella di sabato notte come l'ennesima occasione mancata.  Mea culpa Russell, un'altra occasione sprecata "&Egrave; colpa mia, non ho visto Verstappen, era in un angolo cieco e siamo entrati in contatto: tutto un mio errore", riconosce l'inglese sul contatto con Verstappen. "Sapevamo che erano molto pi&ugrave; veloci di noi ed ero disponibile a cedere la posizione, sapevo che la nostra lotta non era con Verstappen e che la gestione delle gomme era pi&ugrave; importante. &Egrave; un vero peccato, perch&eacute; ci trovavamo in corsa per il podio. La sensazione &egrave; di aver buttato via un'altra occasione e sono davvero deluso, &egrave; il riassunto della nostra stagione". Hamilton: Las Vegas, che pista! La penalit&agrave; applicata al tempo finale di gara retrocede Russell dal quarto all'ottavo posto, dietro Hamilton. Una gara condizionata sin dal via, con il contatto con Sainz, poi la foratura dopo l'episodio con Piastri. Cos&igrave;, Lewis guarda al contesto, allo scenario di Las Vegas per promuovere la gara d'esordio: "Sono felice che la gara sia stata avvincente. Non so come sia stata vista dal pubblico, per&ograve; ci sono stati cos&igrave; tanti sorpassi. &Egrave; stata come Baku ma meglio. Non mi aspettavo che la pista fosse fantastica fino a questo punto, pi&ugrave; giri facevi e pi&ugrave; amavi correrci. Las Vegas ha dimostrato, a tutti quelli che erano negativi sul week end, che si sbagliavano". Parole alle quali sommare quelle di Toto Wolff: "E' stato un week end fantastico. Ricorder&ograve; una gara spettacolare, un pubblico fantastico e un mega evento, insieme a una bella gara l&agrave; davanti. Come avevo detto, la vicenda del tombino era nulla. &Egrave; stata una gara inaugurale che ha spuntato tutte le caselle". Ferrari ha vinto nella gestione gomme A Mercedes &egrave; mancata la "spunta" nella sfida contro la Ferrari. Leclerc e Sainz finiscono davanti, sommano punti pesanti e accorciano di 16 lunghezze il distacco nella lotta al secondo posto nel Costruttori. "Non siamo stati bravi quanto la Ferrari nel controllare il graining su gomma media, dovremo analizzare quest'aspetto", dice Andrew Showlin, direttore dell'ingegneria in pista. "A ogni modo, la velocit&agrave; con gomma dura c'&egrave; stata e, per quanto sia stata una gara negativa, non &egrave; nulla rispetto al Brasile, dov'eravamo semplicemente lenti. Ad Abu Dhabi sar&agrave; una lotta avvincente con la Ferrari per il secondo posto nel Costruttori".       

Il GP di Las Vegas sorride alla Ferrari, adesso a 4 punti dal secondo posto nel mondiale Costruttori. Il rammarico di Russell per un podio possibile; Hamilton e Wolff: Las Vegas ha smentito i critici

Mercedes: Ferrari più brava di noi nel controllare il graining

Alla fine la Ferrari non &egrave; riuscita a fare il bis di Singapore, ma il bilancio di Las Vegas &egrave; comunque positivo. Dalla gara in Nevada la scuderia di Maranello torna con una pole e il secondo posto in gara, utili non solo per il morale di Charles Leclerc, finalmente sorridente dopo la bandiera a scacchi, ma anche per avvicinarsi alla Mercedes in classifica Costruttori in vista dell&#39;ultimo appuntamento ad Abu Dhabi.  Max vince ancora, ma Leclerc gli rende la vita difficile  Davanti al monegasco ha chiuso, per la diciottesima volta in questa stagione, Max Verstappen. L&#39;olandese, vittima di qualche intoppo tra cui una penalit&agrave; di 5 secondi e un contatto con George Russell, &egrave; comunque riuscito a chiudere davanti a tutti anche sul circuito americano. In partenza infatti Verstappen si &egrave; reso protagonista di un attacco nei confronti di Leclerc giudicato eccessivo dai commissari di gara, che hanno deciso di comminargli 5 secondi di penalit&agrave;. E nelle prime fasi di gara la Red Bull non si &egrave; rivelata cos&igrave; efficace con le gomme Medium, al punto da costringere Max a un pit stop anticipato. Ma la superiorit&agrave; dell&#39;olandese e della Red Bull sono comunque bastate a garantirgli il successo.  Bene anche Perez, per qualche giro leader della gara e terzo sul podio, mentre non sono riuscite a conquistare punti importanti le due Mercedes. Rimonta riuscita solo per met&agrave; a Carlos Sainz, mentre McLaren archivia un GP da dimenticare, con Norris ritirato e Piastri ai margini della zona punti.  Guarda qui gli highlights del GP di Las Vegas  sky:sc:879821:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Verstappen vince anche a Las Vegas ma stavolta per lui ottenere il successo &egrave; stato meno semplice del solito: a rendergli la vita difficile, un Leclerc in gran forma e un redivivo Perez

GP Las Vegas, gli highlights della gara

Quel maledetto tombino, che ha pregiudicato tutto un weekend. Las Vegas &egrave; stata stregata per Carlos Sainz che sicuramente si ricorder&agrave; questo penultimo appuntamento del Mondiale di F1 2023 per quel terribile incidente nelle FP1 del venerd&igrave; costato alla fine ben 10 posizioni di penalit&agrave; e tanta, troppa, amarezza e ingiustizia. Alla fine comunque il pilota spagnolo della Ferrari &egrave; riuscito a rimontare fino alla sesta posizione.  La Ferrari a caccia della Mercedes  &quot;La macchina oggi poteva lottare per la vittoria, porto a casa sei punti importanti per la classifica costruttori. Una gara difficile, partendo a met&agrave;&nbsp; gruppo non avevo molto grip e le gomme si sono bloccate spesso anche a causa della pista sporca. Abbiamo rimontato dall&#39;ultima posizione alla sesta, ma non sono molto contento perch&egrave; oggi la Ferrari aveva il passo per lottare per la vittoria. Abbiamo comunque salvato sei punti importantissimi per la squadra, con quattro di questi che ci separano dalla Mercedes con cui lotteremo ad Abu Dhabi. Il nostro obiettivo ora &egrave; il secondo posto Costruttori&quot;, ha detto il 28enne di Madrid.    sky:sc:879830:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Il pilota della Ferrari &egrave; amareggiato per un weekend davvero sfortunato e vuole riscattarsi con l&#39;ultima gara ad Abu Dhabi

Sainz, delusione Las Vegas: &quot;Gara difficile, ora caccia alla Mercedes&quot;

        Un 2&deg; posto in gara sfuggito proprio alla fine, una medaglia d'argento nella classifica Piloti ormai raggiunta con certezza matematica. Nonostante il sorpasso sub&igrave;to da Leclerc nel finale, Perez ha comunque motivo per essere soddisfatto per il suo GP di Las Vegas, in cui &egrave; stato protagonista di una bella gara in rimonta. Rivivi la domenica di Las Vegas  Macchina troppo carica? Questo il racconto della gara da parte del messicano della Red Bull: "E' stata una gara cominciata in modo difficile, ho avuto dei danni in avvio ed ai box non potevamo cambiare molto sulla macchina se non l'ala anteriore. Siamo tornati in fondo al gruppo, ma poi abbiamo fatto un sorpasso dopo l'altro grazie ad un ottimo passo nel primo stint e la safety car ci ha rimesso definitivamente in gara. Dopo il sorpasso su Leclerc non riuscivo a prendere vantaggio, avevo vento in faccia e credo avessi troppa ala, questo mi faceva perdere velocit&agrave; sul dritto. Successivamente Max ci ha passato entrambi e io sono ripassato quando Charles &egrave; andato lungo, ma &egrave; stato difficile con le folate di vento che ci colpivano di tanto in tanto. Ho avuto un paio di bloccaggi, per fortuna abbiamo tenuto la macchina&nbsp;in pista. Alla fine mi aspettavo un attacco di Leclerc, era a sette decimi, ma me lo sono ritrovato l&igrave; all'interno in frenata. Complimenti a lui e a Max".&nbsp;       

Il messicano della Red Bull, che pur perdendo il 2&deg; posto in gara festeggia la piazza d'onore in campionato, ha raccontato il duello con Leclerc: si aspettava un attacco ma non cos&igrave; tardivo, una mossa che secondo Checo merita i complimenti

Perez: "Mi sono trovato Leclerc, complimenti a Charles per il sorpasso"

I numeri di Max Verstappen sono in continuo aggiornamento: dopo il GP Las Vegas le vittorie in carriera sono 53, come Sebastian Vettel, e quelle in stagione addirittura 18 (sesta consecutiva(. Non poteva mancare la firma dell&#39;olandese della Red Bull nella gara che ha sancito il ritorno della F1 in Nevada.  Nel giorno del suo podio numero 97 (20 quest&#39;anno: record assoluto), l&#39;olandese della Red Bull come detto ha pareggiato il numero di vittorie di Vettel, salendo al 3&deg; posto di tutti i tempi. Inoltre, &egrave; diventato il primo a vincere tre gare nello stesso Paese nello stesso anno, con l&#39;America sempre pi&ugrave; sua terra di conquista: sono sei i successi consecutivi negli States. Altro dato curioso: 11&deg; vittoria in una gara che scatta con Leclerc in pole.  Rivivi la domenica di Las Vegas  Solo un po&#39; di sottosterzo  Questo il commento a caldo di Verstappen: &quot;E&#39; stata una vittoria difficile. Ho attaccato in partenza, entrambi abbiamo frenato tardi, io ho perso aderenza, sono andato un po&#39; largo e sono stato penalizzato. Questo ci ha messo nelle condizioni di dover inseguire, abbiamo dovuto fare dei sorpassi, poi c&#39;&egrave; stata la safety car quando era gi&agrave; successo parecchio in gara. Fino alla fine abbiamo potuto spingere, ho dovuto superare delle macchine per tornare in lotta al vertice, su questa pista se chi ti insegue resta in zona Drs pu&ograve; passarti ancora. Credo sia stato questo a favorire cos&igrave; tante battaglie. Contatto con Russell? Non abbiamo toccato nulla sulla macchina al momento del pit-stop, la struttura ha retto bene, avevo solo un piccolo danno che dava un pochino di sottosterzo, ma nessun danno grave sulla vettura che ci ha impedito di vincere. E&#39; stata una gara divertente, il Drs aiutava molto per le battaglie, e anche il basso degrado &egrave; stato positivo, permetteva di spingere e lottare. Gran bel pubblico, spero tutti si siano divertiti, noi lo abbiamo fatto. Sar&ograve; entusiasta di tornare l&#39;anno prossimo per provare a fare qualcosa di simile&quot;.  sky:sc:879842:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

L&#39;olandese della Red Bull ha raccontato una gara movimentata sin dal via, con la partenza che gli &egrave; costata una penalit&agrave;, ma non abbastanza per fermarlo in una domenica in cui Drs e basso degrado hanno favorito le gomme in pista

Verstappen: &quot;Las Vegas? Divertente. Il Drs mi ha aiutato per le battaglie&quot;

Una corsa da leone, nel vero senso della parola. Una doppietta Red Bull spezzata proprio negli ultimi metri, in quella staccata in fondo alla Strip con cui ha tolto a Perez la piazza d&#39;onore. Un gran 2&deg; posto per Charles Leclerc, protagonista assoluto nel GP di Las Vegas.  Purtroppo, un dato poco felice: mai una vittoria nelle sue ultime 12 pole position, un dato solo in parte mitigato dal 29&deg; podio della carriera.  Voglio altre gare cos&igrave;!  Raggiante il monegasco della Ferrari dopo il GP: &quot;Che gara! Mi sono divertito tantissimo, peccato aver concluso al 2&deg; posto, ma era la miglior posizione possibile per noi. La partenza &egrave; stata difficile, credo che Max abbia perso aderenza all&#39;interno e ci ha portati fuori. Avevamo il passo, abbiamo compiuto dei sorpassi, eravamo molto forti nel complesso, davvero un&#39;ottima gara per noi. Abbiamo avuto un po&#39; di sfortuna con la safety car, non siamo rientrati ai box, non potevamo sapere cosa avrebbero fatto gli&nbsp;altri, abbiamo mantenuto la prima posizione in pista ma &egrave; stato difficile avere gomme pi&ugrave; vecchie fino alla fine. Comunque &egrave; stato un 2&deg; posto con tante battaglie, mi &egrave; piaciuta questa gara. Sorpasso finale? Il weekend non era partito nel modo migliore, ma sono felice che sia finito cos&igrave;. Questo &egrave; uno sport incredibile e non potrebbe esserci gara migliore. C&#39;&egrave; tanta energia in citt&agrave;, sono davvero contentissimo per questa corsa, mi sono davvero divertito. Ho dato tutto e dispiace non aver vinto, a me &egrave; piaciuta moltissimo questa gara, e sono sicuro che tutti si siano divertiti. Mi auguro di avere altre gare come questa, con tante battaglie&quot;.  &nbsp;  sky:sc:879838:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Il monegasco della Ferrari ha vissuto forse la miglior gara dell&#39;anno ed era raggiante per un 2&deg; posto stupendo, arrivato al termine di una domenica in cui la SF-23 ha dimostrato di essere molto veloce

Leclerc mostruoso: &quot;Un gran 2&deg; posto, la Ferrari &egrave; molto forte&quot;

Verstappen vince la prima edizione del GP nel Nevada davanti a Leclerc: ecco le foto più belle del GP

GP Las Vegas, le foto della gara

        Si assottiglia notevolmente il divario che separa Mercedes e Ferrari in classifica Costruttori dopo il GP di Las Vegas. Nella gara statunitense, Leclerc e Sainz riescono a chiudere con 16 punti in pi&ugrave; rispetto a Hamilton e Russell, riducendo il divario ad appena 4 lunghezze con una sola gara ancora da disputare, la prossima settimana ad Abu Dhabi. Ecco come cambia la classifica dei team dopo la gara di Las Vegas. F1, la classifica aggiornata dopo Las Vegas enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWE5B1358CE9266034/stid/413997/limit/26/lng/it       

Ecco come cambia la classifica dei team dopo la gara negli Stati Uniti

F1, la classifica Costruttori dopo il GP di Las Vegas

        Il GP di Las Vegas offre una bella battaglia al vertice, ma alla fine vince ancora Verstappen. Uno strepitoso Leclerc &egrave; 2&deg;, capace di lottare fino all'ultimo per la piazza d'onore in una domenica in cui &egrave; stato grande protagonista. Battuto Perez proprio all'ultimo giro, Sainz &egrave; 6&deg;. GP Las Vegas, la partenza: Verstappen cattivissimo Sulla griglia di partenza le squadre si presentano prevalentemente con la gomma media, opzionata da 15 piloti su 20. Su hard Hamilton, Zhou e Piastri, su soft Stroll e Tsunoda. Allo spegnimento dei semafori solita partenza a fionda di Verstappen, super aggressivo al via e in curva 1: Max va lungo e porta con s&eacute; Leclerc, ed &egrave; l'olandese a girare in testa. Caos nelle retrovie: ne fanno le spese Sainz ed Alonso che sprofondano in fondo al gruppo. Classifica stravolta e subito VSC esposta: in regime di neutralizzazione pit-stop per Perez e Alonso. Al terzo giro, botto di Norris e safety car: soste per Sainz e Stroll.  THERE IS CONTACT AT TURN 1!Fernando Alonso, Carlos Sainz, Lewis Hamilton and Valtteri Bottas are all impacted and drop to the back of the grid #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/TU8BuH8eZy &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023     LAP 4/50?? SAFETY CAR ??Norris is out of the race and in the barriers, he jumps on the radio to say "I'm okay" #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/hYjo1rkUAR &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    Max penalizzato Alla ripartenza qualche bel duello nel gruppo, soprattutto tra Sainz e Alonso, ma la vera notizia sono i 5" di penalit&agrave; inflitti a Verstappen per l'episodio di curva 1. Verstappen soffre e va ai box La corsa prosegue e contrariamente a quanto si pu&ograve; pensare, Max non scappa, anzi: e dopo qualche giro, soffrendo di graining, si fa riprendere e passare da Leclerc, che torna al comando. E' il giro 16, al termine del quale Max va ai box: penalit&agrave; scontata e gomme dure. Nel frattempo duello tra Piastri ed Hamilton: contatto e cattiva sorte per entrambi, perch&eacute; tutti e due devono fermarsi ai box, con Lewis che lo fa con un giro di troppo, e la foratura gli distrugge la gara. Ovviamente, scontando la penalit&agrave;, Max si ritrova dietro a Russell e pure a chi si era fermato in avvio.&nbsp;  LAP 16/50CHARLES LECLERC LEADS IN LAS VEGAS! He re-takes the lead from Max Verstappen #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/KLgcwwqlpt &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023     LAP 17/50 Lewis Hamilton and Oscar Piastri make contact! The Mercedes driver picks up a puncture and Piastri damage to his car #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/SDDg5T5tfi &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    Per Leclerc il pit-stop arriva invece al giro 21, e non &egrave; una sosta velocissima (3"9): Charles comunque resta davanti a Russell e Verstappen, pur lasciando prima e seconda posizione a Perez e Stroll, tra i primi ad essersi fermati e davanti quando si va verso la met&agrave; di gara. Strategie sfalsate, ma c'&egrave; la safety car Dopo la sosta di Leclerc, la classifica dice Perez, Stroll, Leclerc, Sainz, Russell, Verstappen e Alonso. Ovviamente, Charles, Max e George hanno gomma pi&ugrave; fresca. Sainz viene passato in fretta da Russell e Verstappen, con George e Max che si ritrovano ingaggiati al giro successo (25): contatto tra i due e detriti in pista, entrambe le macchine danneggiate.  LAP 25/50 RUSSELL AND VERSTAPPEN MAKE CONTACT! Russell has front wing damage! #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/s5dfCAqA5O &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    Per i detriti la direzione gara espone la safety car, quando siamo al giro 26: tanti ne approfittano per fare il pit-stop, tra cui le Red Bull. Leclerc cos&igrave; si ritrova in testa, ma con Checo subito alle spalle e con gomma nuova. Si riparte: Perez all'attacco Quando si riparte al termine del giro 28, la classifica dice: Leclerc, Perez, Gasly, Piastri, Verstappen, Ocon,&nbsp;Stroll, Albon, Russell, Sainz, Sargeant, Alonso, Zhou, Magnussen, Ricciardo, Hulkenberg, Hamilton, Bottas e Tsunoda. Intanto, 5" di penalit&agrave; a Russell per l'episodio con Verstappen. Alla ripartenza bravissimo Piastri a prendersi la posizione su Gasly, pochi giri dopo passato pure da Verstappen, mentre Perez attende il primo Drs per sferrare l'attacco vincente su Leclerc. Il sorpasso di Checo arriva al giro 32, un passaggio che vede Max ricucire il distacco sui primi tre.&nbsp;L'olandese infatti al giro 33 si sbarazza pure di Piastri e si porta terzo, alle spalle di Leclerc. Dietro &egrave; lotta vera pure tra le due Alpine, con Ocon che passa di forza Gasly.  LAP 33/50Look away, Alpine fans Gasly and Ocon get veeery close to each other as Ocon makes a move to take P5 #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/qscf9ktto7 &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    Leclerc ripassa, ma poi arriva Max Gran lavoro di Leclerc, che resta attaccato a Perez e lo ripassa al giro 35, tornando al comando. Scocca per&ograve; l'ora di Verstappen, che al giro 36 passa pure lui Perez per andare alla caccia della Ferrari. Max passa il monegasco al giro 37, e la strategia Red Bull &egrave; chiara: mettere Leclerc subito fuori dal Drs per favorire ancora il sorpasso di Checo.  LAP 36/50 LECLERC TAKES THE LEAD OFF PEREZ! #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/3BKIpoXCAH &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023     LAP 36/50 VERSTAPPEN PASSES PEREZ FOR P2! Next up on the road? Charles Leclerc in P1 #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/d74Dufpvuj &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023     LAP 37/50 VERSTAPPEN IS INTO THE RACE LEAD Leclerc slots back into P2, and Perez is right there in P3#LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/gOFF4wVe8f &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    1-2 Red Bull Leclerc fa di tutto per restare in lotta, ma subentra il graining (anche su Max, ma Charles &egrave; pi&ugrave; in difficolt&agrave;) e dopo aver perso dei metri rispetto alla Red Bull numero 1, il ferrarista commette un errore al giro 43: un lungo per fortuna senza conseguenze sulla vettura, perch&eacute; non tocca il muro, ma Perez ringrazia e passa. E' la tornata in cui Piastri, dovendo ancora mettere la gomma obbligatoria, va ai box per mettere la media: torna in pista 12&deg;.  LAP 43/50 LECLERC RUNS WIDE AND PEREZ IS PAST! The @redbullracing driver snatches P2 from Leclerc #LasVegasGP #F1 pic.twitter.com/yL39mhDrvG &mdash; Formula 1 (@F1) November 19, 2023    Che Leclerc! Leclerc fa di tutto per restare in lotta fino all'ultimo giro, quando le speranze vengono infrante dal gioco di squadra Red Bull, con Verstappen che rallenta molto per dare un minimo di scia a Perez, ma non basta: uno strepitoso Leclerc risponde alla staccata in fondo alla Strip per prendersi uno straordinario 2&deg; posto. Dietro di loro Russell &egrave; 4&deg;, ma la penalit&agrave; lo relega all'8&deg; posto: 4&deg; va Ocon, davanti a Stroll, Sainz, Hamilton, lo stesso Russell, Alonso e Piastri, che nel finale ruba il 10&deg; posto a Gasly. L'ordine d'arrivo enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/ev/4028157/lng/it       

In Nevada gara movimentata: vince Verstappen davanti a Leclerc, bravo a soffiare la piazza d'onore a Perez proprio all'ultimo giro, mentre Sainz &egrave; 6&deg;

GP Las Vegas: vince Verstappen, uno strepitoso Leclerc è 2°

        Verstappen coglie l'ennesima vittoria del 2023 continuando a migliorare il proprio record di maggior numero di successi in una sola stagione. Alle sue spalle Charles Leclerc e Sergio Perez, quest'ultimo matematicamente vicecampione del Mondo grazie ai punti conquistati su Lewis Hamilton. Si chiude in maniera positiva, malgrado le difficolt&agrave;, anche la gara di Carlos Sainz che si porta al 4&deg; posto della classifica Piloti superando Lanco Norris e (a parit&agrave; di punti, ma con una vittoria in pi&ugrave;) Fernando Alonso. Ecco la classifica Piloti aggiornata dopo il penultimo appuntamento della stagione 2023. La classifica Piloti aggiornata dopo Las Vegas enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWE5B1358CE9266034/stid/413998/limit/26/lng/it       

Ecco chi guadagna e chi perde tra i piloti dopo la gara di Las Vegas, penultimo appuntamento del Mondiale 2023

F1, come cambia la classifica Piloti dopo il GP di Las Vegas

Las Vegas (Nevada, Usa) - La citt&agrave; del peccato e del gioco d&#39;azzardo ha acceso i riflettori sulle sue strade per ospitare dopo 40 anni il GP di Las Vegas di Formula 1. Il grande ritorno in calendario &egrave; gi&agrave; stato ricco di spettacolo dentro e fuori il circuito cittadino che ha visto la Ferrari di Leclerc partire dalla pole position e chiudere in seconda posizione alle spalle di Vertsappen, vincitore anche qui. Rivivi tutte le emozioni dell&#39;azione in pista   GP Las Vegas, classifica finale  Ecco tutte le posizioni alla bandier a scacchi  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/ev/4028157/lng/it   Che Ferrari!  Leclerc &egrave; 2&deg;, Perez &egrave; 3&deg;. Mentre Sainz chiude al 6&deg; posto in una bella gara in rimonta    08:35  Finisce il GP  Max Verstappen vince il GP di Las Vegas che canta Viva Las Vegas    Giro 45  Con un colpo di coda CLAMOROSO Leclerc passa all&#39;ultimo giro Perez e si riprende la seconda posizione   Giro 43  Giro veloce per Piastri in&nbsp;1:35.490   5 giri al termine   08:24  Giro 45  La top 10:  Verstappen, Perez, Leclerc, Ocon, Stroll, Russell, Sainz, Gasl, Alonso e Hamilton   08:22  Giro 44  Ahia Leclerc! Il pilota monegasco va lungo e Perez ne approfitta rubandogli la seconda posizione   08:19  Giro 42  Sainz &egrave; 9&deg;: lo spagnolo ha sorpassato Alonso e Hamilton   Dieci giri alla fine del GP Las Vegas   08:16  Giro 40  1 secondo separa Leclerc da Max, ma la Ferrari deve stare attenta perch&eacute; Perez &egrave; a 5 decimi da lui e vorr&agrave; il secondo posto a ogni costo   08:13  Giro 38  Verstappen &egrave; il leader: nulla da fare per Leclerc che viene superato da un super Max   08:12  Giro 37  Verstappen passa Perez: ora l&#39;olandese &egrave; secondo dietro Charles   08:11  Leclerc &egrave; 1&deg;  Si accende il duello per la prima posizione a Las Vegas: Leclerc si riprende la prima posizione e controsorpassa Perez!   08:07  Giro 34  1:36.596: Verstappen si riprende il giro veloce e risale in terza posizione. Leclerc ora &egrave; accerchiato dal team di Milton Keynes   08:05  Giro 33  Perez apre il DRS e sorpassa Leclerc: la Ferrari prova a difendersi ma non pu&ograve; far altro che lasciare la leadership della corsa al messicano   08:04  Giro 32  La Top 5:  Leclerc, Perez, Piastri, Verstappen e Gasly   08:02  Giro 31  6 decimi: questo il distaco tra Leclerc e Perez   07:59  Giro 29  Bandiera verde: la SC esce di pista   07:57  Giro 28  Leclerc &egrave; primo mentre Sainz &egrave; 10&deg;   La Fia indaga Russell e Verstappen  Penalit&agrave; per la Mercedes per aver chiuso il campione iridato in carica   07:51  Giro 27  Giro di pit stop per quasi tutti i piloti nelle prime posizioni tra cui Verstappen e Perez che sicuramente guadagner&agrave; di nuovo terreno su Leclerc per il consumo gomma. Anche Sainz ai box per la prima volta   Bandiera gialla  SC in pista ancora per i detriti causati dal ruota a ruota tra Russell e Verstappen   07:51  Giro 26  Leclerc &egrave; secondo!   07:50  Giro 25  Verstappen passa anche Sainz e Russell: ruota a ruota tra Red Bull e Mercedes che si toccano. Un duello abbastanza duro che sicuramente ha &quot;scartavetrato&quot; le due monoposto   07:49  Giro 25  Met&agrave; GP &egrave; gi&agrave; in archivio   07:48  Giro 24  Max in modalit&agrave; cannibale: le hard iniziano a performare e la Red Bull supera Alonso per la sesta posizione e mette nel mirino anche Russell 5&deg;   07:44  Giro 22  Perez &egrave; il leader del GP Las Vegas, Leclerc rientra in terza posizione   07:43  Giro 21  Tanto graining&nbsp;per la Red Bull, lo aveva segnalato Verstappen prima del pit-stop e lo segnala anche Leclerc. La Ferrari va ai box   07:41  Giro 20  Problemi per Piastri e Hamilton: entrambi hanno forato   07:39  Giro 18  La top 10:  Leclerc, Perez, Ocon, Stroll, Sainz, Alonso, Zhou, Russell, Verstappen e Gasly   07:36  Giro 17  Verstappen &egrave; in crisi con la gestione gomme: va ai box per togliere le medie e sconta la penalit&agrave; di 5&#39;&#39;   Giro 15  Leclerc &egrave; primo: approfitta delle difficolt&agrave; della Red Bull per riprendersi la prima casella nonostante la Ferrari sia con le medie &egrave; decisamente pi&ugrave; performante della Red Bull che rallenta e perde molto   07:32  Lampo Perez  1:38.319: il giro veloce &egrave; di Perez che &egrave; 10&deg;   Giro 13  Tutti quelli che hanno la gomma dura stanno decisamente andando meglio di chi ha le medie   Giro 11  Leclerc &egrave; il pi&ugrave; veloce a 1:38.604   07:26  Sainz &egrave; penultimo  Le 10 posizioni di penalit&agrave; per Sainz fanno male: lo spagnolo &egrave; 18&deg; davanti a Bottas fanalino di coda   07:24  Giro 9  La top 5:  Verstappen, Leclerc, Russell, Gasly e Albon   07:22  Penalit&agrave; a Verstappen  Arriva la notizia della penalit&agrave; della Fia: 5 secondi a Max da scontare al pit stop per il sorpasso alla partenza ai danni di Leclerc. Il campione del mondo non la prende benissimo: &quot;Digli di portargli i miei saluti ai commissari&quot;, risponde via radio   07:18  Giro 6  Tra la rabbia di Leclerc che ancora &egrave; una furia contro Max, ci si mette anche quella di molti piloti che giudicano la SC troppo lenta e fanno fatica a tenere le gomme in temperatura   Bandiera verde  Torna l&#39;azione in pista!   07:14  Giro 5  A causa del brutto incidente di Norris, con la McLaren che si &egrave; schiantata contro le barriere a causa forse di un problema meccanico, tutte le monoposto sono dietro la SC. Il pilota inglese &egrave; uscito illeso dalla sua vettura fortunatamente   07:11  Giro 4  Investigazione per i fatti di curva 1: la Fia sta decidendo se prendere o meno provvedimenti per gli episodi Leclerc-Verstappen e Alonso-Hamilton, che ha coinvolto anche Sainz e Perez   07:10  Giro 3  Norris contro le barriere. Si torna in regime di Safety Car e bandiera gialla   Bandiera verde  La gara riprende   07:09  Rabbia Leclerc via radio  Leclerc &egrave; una furia contro Verstappen: &quot;Non &egrave; possibile che il sorpasso di Max non venga sanzioanto! Mi ha spinto fuori!   07:08  Bandiera gialla  Contatto tra Hamilton e Alonso al via: detriti in pista. Siamo in regime di virtual Safety Car   07:06  Giro 1  Partenza a tutto gas per Verstappen che passa subito in testa, superando Leclerc al via. Da segnalare il fatto che la Red Bull ha portato fuori pista la Ferrari pur di passarlo in curva 1   07:05  Parte il GP di Las Vegas  Si spengono i semafori e si accendono i motori: inizia la gara di Las Vegas   07:00  Ci siamo!  I piloti sono nelle monoposto: si parte con il giro di formazione   06:50  La griglia di partenza  La Ferrari &egrave; stata la migliore nelle qualifiche, con Leclerc che &egrave; riuscito a conquistare la pole numero 23 in carriera. Ecco le posizioni al via:  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAABD82742458EB68/ev/4028157/lng/it   06:40  Le strategie dei team  Saranno 50 i giri che le monoposto dovranno affrontare per arrivare alla bandiera a scacchi. Vediamo le tattiche migliori per affrontarli:  &nbsp;   One or two stops? Either are possible strategies for the #LasVegasGP #Fit4F1 #F1 pic.twitter.com/EyYiiUsexX &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) November 18, 2023   &nbsp;   06:30  Buongiorno Las Vegas!  Il mattino ha l&#39;oro in bocca e l&#39;Italia ha il GP di Las Vegas da seguire. Nel deserto del Nevada sono le dieci di sera e va in scena la gara pi&ugrave; attesa di questo 2023 per spettacolo e intrattenimento.  Las Vegas (Nevada): Las Vegas Strip Circuit 

Dalla citt&agrave; del gioco d&#39;azzardo dove tutto &egrave; possibile, va in scena il penultimo appuntamento del Mondiale di F1 2023: segui la gara in diretta dalle 7

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