Sul circuito di Fiorano scende in pista anche Mick Schumacher per i primi giri pomeridiani dell'ultimo giorno di test del Cavallino. Ecco il futuro pilota della Haas che nel 2021 esordirà in F1 al volante della SF71H. Foto di Federico Basile

Test Ferrari, Mick Schumacher scende in pista con la SF71H

Lo faccio sapendo bene che non &egrave; la prima volta che lo dico, per&ograve; consideratelo pure come richiamo di un vaccino e sappiate che il concetto ribadito &egrave; questo: Mick Schumacher non &egrave; un raccomandato e merita la Formula Uno al cento per cento. Anzi, vado oltre: se conquistarsi il diritto a disputare una stagione nei Gp fosse il portato di un rigido, rigoroso e spaventoso concorso da notaio, con i candidati all&rsquo;investitura che consegnano nominalmente in bianco, in modo anonimo e irriconoscibile gli elaborati da candidato, ebbene, la cattivissima, spietata e superequa commissione promuoverebbe per primo il candidato Schumacher Mick di anni 22. Il quale arriva nel Circus, pensa te corsi e ricorsi, esattamente, giorno pi&ugrave; giorno meno, appunto a ventidue anni come fece pap&agrave; nel 1991, anche se in una situazione del tutto diversa, che pu&ograve; essere letta in vari modi, ma su un piano rigoroso la morale non pu&ograve; che essere una.    Paradossalmente e con infinito rispetto parlando, il figlio arriva in F.1 con molto pi&ugrave; curriculum del padre, con risultati assai pi&ugrave; tosti e concreti avendo trionfato sia nell&rsquo;Euro di F.3 che in F.2, ossia avendo ottenuto il massimo nei due gradini, anzi gradoni internazionali e propedeutici pi&ugrave; importanti al mondo, quando in genere, per meritare la promozione nei Gran Premi, pu&ograve; anche bastare e avanzare financo solo uno dei titoli in oggetto. Tanto che pap&agrave; Michael, al top nell&rsquo;introduttiva ma modesta F.Konig nel 1988, durante la magica stagione 1990, forte della vittoria nel campionato tedesco di F.3, a Macao e al Fuji, alla fine firm&ograve; un contratto di ferro con la Mercedes - nello Junior Team -, che da l&igrave; in poi si sarebbe fatta carico di condurlo al top dell&rsquo;automobilismo, assicurandogli una guida nel Mondiale Endurance (una vittoria), dopo puntate one off nel DTM e in F.3000 giapponese, per poi noleggiargli una Jordan al posto dell&rsquo;incarcerato Gachot. Con la quale il pupillo dela Stella a Tre Punte avrebbe fatto faville nelle qualifiche del Gp del Belgio 1991 a Spa, tanto da attirare il talent-scout Flavio Briatore, eccetera eccetera.  S&igrave;, appunto, il paradosso rester&agrave; per sempre: in F.1 Mick arriva con pi&ugrave; risultati e diplomi di pap&agrave; Michael, poi, certo, da l&igrave; in poi la musica, gli spartiti e i suonatori daranno il via a un concerto completamente diverso, all&rsquo;interno del quale il ragazzo debuttante nel 2021 per ora ha come maggior target quello di evitare stecche inutili. Anche perch&eacute; pap&agrave; Michael resta storicamente uno baciato da un Dna favolosamente corsaiolo dalla nascita, &egrave; uno dei migliori esempi di prorompente talento deliziosamente naturale, mentre il figlio Mick somiglia tanto a un pilota consistente che si costruisce mattone su mattone e millimetro su millimetro. Studiando, migliorando, sudando e crescendo all&rsquo;interno di un alfieriano, instancabile e sorvegliatissimo volli, fortissimamente volli.    Per&ograve;, tanto per cominciare, in attesa del via del campionato 2021 - quando, come e dove si vedr&agrave; e tocco ferro&nbsp; -, &egrave; bello e giusto essere consapevoli, a scanso equivoci e con preliminare senso della giustizia, che Mick non ha minimamente usurpato l&rsquo;introduzione iridata, al contrario, l&rsquo;ha meritata dovendo dimostrare e peraltro dimostrando molto pi&ugrave; di quello che in media &egrave; richiesto ai suoi colleghi e coetanei cadetti. Di pi&ugrave;: dietro di s&eacute; non ha vittime politiche o ragazzi sfortunati alla quale &egrave; stata tappata la bocca, tarpate le ali o rovinata la carriera per fargli strada. Per dire, il britannico Dan Ticktum, deluso contender nel finalone di F.3 2018 e gi&agrave; Red Bull boy, adesso non &egrave; certo messo meglio di Mick, no, ha perso terreno e deve sudare per ottenere altrettanto, se mai ci riuscir&agrave;. Piuttosto, la classica figura del ragazzo aggressivo, aiutato dai capitali di famiglia, poco misurato nelle dichiarazioni e assai meno sorvegliato nei comportamenti privati e nella gestione della sua vita nei social, Mick Schumacher lo ha e lo avr&agrave; esattamente al fianco, nelle file del team Haas. Nikita Mazepin, infatti, parte in una situazione completamente diversa da quella del suo new team mate nel mondiale: non ha mai vinto un titolo in nessuna categoria in cui ha militato, vanta solo un secondo posto finale in F.3, anche se va detto che &egrave; stato valido ma sporadico race winner in F.3 britannica, in Gp3 e in F.2.   Per dire che siamo di fronte a due ragazzi della stessa et&agrave; e viatici ben diversi, anche se non per questo il russo pu&ograve; essere definito in termini frettolosamente negativi. Molto pi&ugrave; semplicemente, a parit&agrave; d&rsquo;et&agrave;, in pista ha ottenuto la met&agrave; della met&agrave; di Mick. E nella vita, a oggi, sembra sfoggiare uno stile di comportamento, un&rsquo;attitudine dialettica e una cautela non esattamente impeccabili, per&ograve; tanto vale fermarsi qui, perch&eacute; i ragazzi dalla parte giusta dei vent&rsquo;anni non vanno immeditamente giudicati ma solo capiti e osservati. Il resto lo si vedr&agrave; in pista e lo si scoprir&agrave; solo correndo. Quel che &egrave; certo &egrave; che tra i motivi laterali d&rsquo;interesse al campionato in lista d&rsquo;attesa c&rsquo;&egrave; anche la rifondata Haas gestita da Gunther Steiner, sempre pi&ugrave; maranellizzata e ben fornita e rifornita dalla Ferrari, che mette in pista e negli abitacoli anche un capitale umano freschissimo e potenzialmente capace di dare luogo a un confronto interno molto interessante tra due storie, due capacit&agrave; e due stili che sembrano affondare le loro radici in un humus, un dna e un imprinting di famiglia che non hanno assolutamente niente in comune.     E se in questi anni la convivenza tra Magnussen e Grosjean nel team non sempre &egrave; stata rilassante, simpatica e melliflua per lo stesso Steiner, buon senso dice che anche il confronto tra Schumi jr e Mazepin potrebbe riservare qualche scintilla sia sull&rsquo;asfalto che nelle dichiarazioni a margine. Ovviamente con Mazepin nel ruolo dell&rsquo;unico e del solo al quale molto probabilmente e potenzialmente potrebbe scappare la mezza parola in pi&ugrave;, ma questo fa parte del gioco, del bello della diretta e del gusto del confronto tosto. Tutto questo per dire che tra i vari intrecci narrativi del prossimo mondiale quello che alligna tra le pieghe del team Haas potrebbe riservare sorprese e svolte appassionanti, in un panorama generale non sempre entusiasmante e all&rsquo;interno di una scala valori generale che ha tutta l&rsquo;idea di non poter essere stravolta dai pochi colpi d&rsquo;ala concessi, per ora, dal regolamento, in attesa della sperata dichiarata e attesissima rivoluzione 2020.  Intanto, per adesso, tra le fette di Nutella che ci attendono verso la prossima primavera, pregustiamo che il sapore che si percepir&agrave; nell&rsquo;applaudire di nuovo un M. Schumacher by Ferrari (Fda, in questo caso) in Formula Uno sar&agrave; intenso, commovente e meritocraticamente legittimo. E il confronto interno alla Haas cui dar&agrave; vita, volente o nolente, con Nikita Mazepin in pista sar&agrave; anche un parallelismo tra storie profondamente diverse, tra educazioni di famiglia non raffrontabili e tra caratteri e sensibilit&agrave; che vantano ben poche reciproche omogeneit&agrave;.    Con un vanto individuale, quasi esclusivo e&nbsp; personalissimo, che per Mick sembra strano ma &egrave; vero, verissimo e doppio: siamo di fronte a uno dei giovani piloti storicamente approdati ai Gran Premi con maggior pedigree agonistico e, allo stesso tempo, sul piano squisitamente umano, tale privilegio tocca a uno dei ragazzi pi&ugrave; gentili, dolci e commoventemente appassionati d&rsquo;automobilismo in tutta la storia settantennale dei rookie.  Un gentleman driver forte, meritevole e adorabile. E allora benarrivato, Mick. Da qui in poi i discorsi stanno a zero. Pensa solo per te e tieni gi&ugrave; il piede. 

L&#39;attesissimo esordio nei GP del figlio di Michael &egrave; una delle sottotrame pi&ugrave; interessanti del prossimo Mondiale di F.1 , la quale comprende anche il confronto parallelo e diretto con un altro debuttante del tutto diverso per viatico e approccio: Nikita Mazepin. In altre parole anche questo &egrave; spettacolo

Schumi jr in F.1 con pieno merito: Mick con la Haas merita solo rispetto

        La vita di Luca Badoer e quella di Michael Schumacher sono legate a doppio filo, sia da un punto di vista professionale sia da un punto di vista umano. I due hanno condiviso ore ed ore di test, briefing e tutto le altre sfaccettature del mestiere di pilota, anche se in vesti diverse, ma soprattutto hanno cementato negli anni Ferrari un'amicizia estesa alle rispettive famiglie che prosegue anche oggi. Vettel, la sua ricetta per far tornare la F1 guida tecnologica L'incontro in Benetton Badoer, collaudatore dal 1998 al 2010 della Ferrari, &egrave; uno dei pochi che oggi ha accesso alla casa di Schumacher. Intervistato dal quotidiano Libero, Luca ha parlato di Schumi, a cominciare dal primo incontro: "Eravamo a fine 1992, avevo parlato con la McLaren dopo la vittoria nell'ex Formula 3000 per diventare un loro pilota. Poi scelsi di fare delle prove con la Benetton a Silverstone dati i tentennamenti della scuderia di Woking ed in Inghilterra conobbi Michael (il quale era appunto un pilota titolare della Benetton). Poi abbiamo approfondito la nostra conoscenza nel '98 quando sono diventato collaudatore Ferrari. Andavamo in auto alla pista di Fiorano, dove alla galleria del vento venne fatta la presentazione della F300. Da l&igrave; &egrave; nato un rapporto di amicizia, fiducia e fratellanza". Giovinazzi: "Progressi nel 2020, ma devo migliorare ancora" Tutti in vacanza Questo rapporto dura anche oggi, e si &egrave; intensificato negli anni. La famiglia Badoer, composta oltre che da Luca anche da Alice Terzi, la moglie, ed i figli Brando (14enne che si sta impegnando per diventare anche lui pilota) e Rocco, negli anni infatti ha fatto vacanze insieme alla famiglia Schumacher: "Si pensa che la F1 sia come una bolla dalla quale una volta fuori ognuno va per la sua strada. Ma con Michael e Corinna abbiamo fatto vacanze insieme a mia moglie ed ai miei due figli. Noi andavamo a Ginevra, loro venivano a Montebelluna (in provincia di Treviso, dove Luca &egrave; nato). E ricordo anche il giorno del battesimo di Brando. Schumi &egrave; il suo padrino, lo ha tenuto in braccio durante il battesimo nell'aprile del 2007. Brando lo adora, &egrave; il suo idolo del passato e sogna di diventare pilota della Ferrari che Michael ha guidato per una vita. Ogni volta che Michael veniva, portava Mick che giocava con i miei figli". Sterzi a parte: Sainz merita pi&ugrave; rispetto Mick in visita a Fiorano Inevitabile, dunque, esprimere un giudizio su Mick, prossimo al debutto in F1: "Mick &egrave; come un figlio per me, spero si faccia valere in Haas e non posso che essere felice nel vederlo realizzare i suoi sogni. Ho un ricordo, penso lui avesse 5 o 6 anni e noi stavamo provando in pista a Fiorano. Schumi aveva portato Mick con s&eacute; e lui ad un certo punto si avvicin&ograve; ad un motorino, salendoci sopra. Io capii che voleva farci un giro e me lo misi in braccio pronto per esaudire il suo desiderio. Ho ancora impressa la faccia di Michael quando uscii dal box: mi lanci&ograve; un'occhiata preoccupata come a dire 'Stai attento' ". Mick Schumacher: "Pap&agrave; &egrave; stato il migliore"  Un ricordo di Michael Lo scrigno dei ricordi con Michael per Badoer &egrave; pieno, ma uno in particolare secondo lui merita di essere rivissuto: " Quella volta che festeggiammo in Giappone la sera della gara che gli port&ograve; il primo titolo piloti in Ferrari, ricordo che al lato del circuito c'erano l'hotel ed il luna park. Con tutto il team abbiamo passato la serata al karaoke cantando anche 'We Are the Champions' dei Queen. Ho i brividi se ripenso a quei momenti". Dakar 2021, Nani Roma fermato dal Covid Un combattente Brividi pensando anche a quanto accaduto esattamente 7 anni fa: "Un dramma che mi fa male quando ci penso. Ma per rispetto di Schumi e di tutta la sua famiglia, non ho rivelato ne dir&ograve; una sola parola delle sue condizioni. Solo io, Todt e pochi altri intimi lo andiamo a trovare. Michael si &egrave; sempre allenato duramente, &egrave; stato un bene che il suo fisico abbia resistito. Quando provavamo nei test a Mugello e a Monza, durante la pausa si allenava nella palestra Technogym o prendeva la bicicletta e pedalava tra le colline. Michael &egrave; Michael, &egrave; un combattente e spero possa rimettersi presto". Che fine hanno fatto: Jaime Alguersuari       

L'ex collaudatore della Ferrari in un'intervista ha raccontato il suo rapporto con Schumacher, dal primo incontro alle vacanze insieme

Badoer sull'incidente di Schumi: "Un dramma che fa male quando ci penso"

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 16.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 16.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 19.0px} span.s1 {font-kerning: none}    Per Mick Schumacher, l&rsquo;obiettivo principale del test d Abu Dhabi non era la prestazione assoluta, ma acquisire confidenza con una monoposto di F1 e la sua gestione con diverse mescole e carichi di carburante.  La missione si direbbe riuscita. Il tedesco ha completato 125 giri, 53 al mattino con le C4 e 72 al pomeriggio con le C5, alterando run con alto e basso carico di benzina per prove comparative e studi sull&rsquo;assetto della VF20. Il miglior tempo fatto registrare da Mick &egrave; stato 1:39.947 della sessione pomeridiana, l&rsquo;ultimo assoluto. Ma, come detto, il time attack non era quello che il team gli aveva chiesto oggi.  Alonso: &quot;Il test ha acceso lo spirito competitivo&quot;    Cosa ha detto Mick  &quot;Mi sento abbastanza bene - Ha dichiarato -&nbsp;Sono molto contento di essere riuscito a fare cos&igrave; tanti giri, non &egrave; mai una cosa scontata durante un test. Volevamo fare accumulare chilometri per capire un po&rsquo; di pi&ugrave; le gomme e direi che i long run sono andati bene. Penso che abbiamo completato il nostro programma di lavoro e adesso mi &egrave; pi chiaro cosa devo fare, anche se gli pneumatici potrebbero essere leggermente diversi il prossimo anno. Mi sento molto a mio agio, so che la squadra &egrave; felice, quindi va bene. Ero davvero cos&igrave; felice di essere in macchina ed &egrave; stato cos&igrave; divertente guidare. Non vedo l&#39;ora che arrivi il prossimo anno&rdquo;.  Haas soddisfatta  Le sensazioni positive di Mick sono confermate da Ayao Komatsu, Director of Engineering&nbsp;della scuderia statunitense: &ldquo;Oggi &egrave; stato il primo giorno completo di Mick in macchina. Ci siamo concentrati sul fargli comprendere la monoposto lavorando sul bilanciamento per trovare il set up che lo facesse rendere al meglio. Non ci interessava la prestazione sul giro secco, volevamo semplicemente fargli capire i vari aspetti della vettura come i diversi carichi di carburante. Poi ci siamo concentrati sulla gestione delle gomme con il pieno di carburante ed &egrave; stato bello per Mick sperimentare long run, con le alte temperature della pista a fine giornata. Abbiamo utilizzato sia le C4 sia le C5 e Mick ha dimostrato anche di essere in grado di gestire da solo le regolazioni.&nbsp;La giornata &egrave; stata proficua. Ha completato 125 giri senza accusarne sul piano fisico. Ha portato a termine il programma ottenendo cosa volevamo da lui. Ha anche fatto 11 partenze dalla pit lane della F2, migliorando nel corso della giornata fino ad arrivare ad un livello abbastanza buono. Tutto sommato siamo molto felici. Il suo atteggiamento &egrave; stato eccellente, cos&igrave; come la sua comprensione del programma, della macchina e del lavoro con gli ingegneri per migliorare la sua gestione degli pneumatici. Siamo molto felici&rdquo;. 

Il ventunenne tedesco ha completato il programma, mettendo a segno 125 giri e impressionando positivamente il team per i progressi mostrati con la comprensione della vettura

Mick Schumacher, Haas soddisfatta del test di Abu Dhabi

Mick Schumacher ha già iniziato il suo 2021, partecipando ai test di fine anno con la sua futura squadra, la Haas. Ecco al volante della VF20, sulla pista di Yas Marina

Mick Schumacher ai test di Abu Dhabi con la Haas

        Esordio positivo per Mick Schumacher in Formula 1. Finalmente dopo quello mancato nel GP dell'Eifel con l'Alfa Romeo, il figlio del 7 volte iridato &egrave; riuscito a debuttare ufficialmente in pista in un weekend di gara. Prove di 2021 con la Haas nelle prime prove libere del GP di Abu Dhabi, l'ultimo appuntamento del Mondiale 2020.  GP Abu Dhabi, FP2: Mercedes al top, Leclerc &egrave; 8&deg;, Vettel 15&deg; La Formula 2 &egrave; solo un ricordo ormai E il sorriso sul volto di Mick &egrave; contagioso per questo speciale venerd&igrave; che lo ha visto firmare il 18&deg; tempo nelle FP1: "&Egrave; andato tutto ok e la giornata &egrave; andata piuttosto liscia, non ho avuto problemi particolari. Mi sono girato solo un attimo, ma va bene cos&igrave;. Ho iniziato un po' ad abituarmi alla Haas VF-20: c&rsquo;&egrave; voluto meno tempo di quanto pensassi per l&rsquo;ambientamento, anzi &egrave; andata piuttosto bene. Certo la differenza con la Formula 2 &egrave; tanta: &egrave; un passaggio molto grande anche se conoscevo questa pista.  Ho portato la C3, la gomma pi&ugrave; dura, sul tracciato e ho fatto qualche giro che &egrave; andato piuttosto bene - ha detto il 21enne vincitore del Mondiale in F2-. Ogni giro ho cercato di spingere di pi&ugrave;, migliorare il passo, cercando in quale curva puoi spingere di pi&ugrave;. E' stata solo una questione di tempo e di fare pi&ugrave; giri possibili per migliorarsi. Poi con le gomme soft &egrave; cambiato tutto, senti davvero molto la differenza rispetto alla F2: &egrave; davvero molto bello questo. Inoltre ho girato con parecchia benzina a bordo rispetto a prima. E mi &egrave; stato molto utile per capire le differenze in frenata e in accelerazione. Ogni giro &egrave; importante ed &egrave; un&rsquo;ottima preparazione in vista del 2021, &egrave; stato bello fare questa sessione&rdquo;. &nbsp;       

Il neopilota della Haas ha chiuso 18&deg; il suo esordio a bordo della Haas VF-20 sul circuito di Yas Marina: "Ho iniziato un po' ad abituarmi alla Haas VF-20: &egrave; andato tutto liscio. Sento davvero molto la differenza rispetto alla F2"

GP Abu Dhabi FP1, Mick Schumacher: "Un'ottima preparazione per il 2021"

L&#39;esordio in pista per Mick Schumacher &egrave; finalmente arrivato, dopo quello mancato lo scorso ottobre nel GP Eifel con l&#39;Alfa Romeo. Il figlio del 7 volte iridato &egrave; salito, ufficialmente per la prima volta in carriera nelle prove libere di un GP di Formula 1, al volante della Haas VF-20 con la quale correr&agrave; dalla stagione 2021. Sfoggiando un casco specialissimo col numero 50, Schumi Jr. ha chiuso le FP1 col 18&deg; tempo, davanti al compagno Fittipaldi. Ecco le immagini del suo debutto a Yas Marina

GP Abu Dhabi FP1, Mick Schumi scende in pista con la Haas

Mich Schumacher debutta in Formula con la Haas, nel primo turno di prove libere del GP di Abu Dhabi. Per il giovane tedesco, figlio del grande Michael Schumacher, si tratta di prove di futuro visto che, nel 2021, sarà pilota titolare del team americano. Eccolo mentre prende le misure alla VF-20, in attesa di portarla in pista venerdì: la fine di un percorso iniziato da piccolo sui kart, ma che inizia verso una rincorsa verso traguardi più importanti 

Mick Schumacher si prepara al debutto in F1

Uno Schumacher torna a splendere nel motorsport. E' Mick, figlio di Michael, 7 volte iridato e indimenticabile ferrarista, che nella Sprint Race in Bahrain vince, col team Prema, il 2° trofeo in carriera dopo l’Europeo F3 del 2018. “Non ho parole, solo grazie”, ha detto ai suoi meccanici, che ha poi abbracciato uno per uno. E’ solo l’inizio di un favola bellissima, col papà sempre nel cuore, che lo vedrà esordire nel 202 in F1 con la Haas.

Mick Schumacher è Campione della F2: l’inizio di una bellissima favola

Mick Schumacher, il figlio del sette volte Campione di Formula 1 MIchael Schumacher, ha vinto il Campionato 2020 di F2, rendendo ancora pi&ugrave; meritato il passaggio, nel 2021, in Formula 1 con il team Haas. Il percorso del giovane tedesco &egrave; stato lungo, iniziato (dopo i kart) nella F4 tedesca nel 2015, per poi passare alla F4 italiana nel 2016. Mick ha costruito la sua carriera anche attraverso i fallimenti, come le stagioni di esordio in F3 e in F2. Delusioni cocenti, che per&ograve; hanno contribuito a formarlo e a farlo diventare il pilota di oggi

Mick Schumacher, campione come papà: dalla F4 al trionfo in Formula 2

        Una vittoria costruita durante tutto l'anno. Mick Schuamcher vince il suo primo titolo in Formula 2 nella Sprint Race del GP di Sakhir. Anche se oggi il giovane tedesco della Prema non &egrave; salito sul podio, arrivando solo 18&deg; nell agara vinta da Daruvala, davanti al britannico Ticktum e al giapponese Tsunoda, Mick pu&ograve; festeggiare alla grande abbracciando uno per uno i suoi meccanici che presto lascer&agrave; per approdare in Formula 1 con la Haas. Lacrime di gioia, tanta emozione e una profonda gratitudine per il figlio di Michael, che pu&ograve; chiudere un anno da incorniciare al primo posto della classifica piloti con punti. Momenti indimenticabili: la rimonta a Spa, la prima vittoria sull'Hungaroring, quella indimenticabile a Monza, sulla stessa pista dove il pap&agrave; ha fatto saltare di gioia i tifosi italiani, il debutto purtroppo mancato in Formula 1 nelle prove libere al Nurburgring, il casco del pap&agrave; regalato a Hamilton per le 91 vittorie in carriera e infine l'annuncio dal 2021 con la Haas nella massima serie. Un turbinio di emozioni per lui e anche per tutti i tifosi del Circus e soprattutto i ferraristi che non vedono l'ora di tifare ancora uno Schuamcher in Formula 1.  Vettel: "Aiuto Mick come suo padre ha fatto con me" Campione ma con un pizzico d'amaro "Non ho parole, sono felicissimo. Volgio solo dire grazie". Queste le prime parole via radio di Mick al suo team. "Non &egrave; stata una grande prova, speravo di farla ma &egrave; andata cos&igrave; - aggiunge poi una volta uscito dalla sua monoposto nella zona interviste -. Dedico il campionato al team. Non so davvero cosa sia successo all'avvio: essere cos&igrave; aggressivo in frenata ha compromesso le gomme e la gara. Ilott aveva un ottimo ritmo, ma a un certo punto era impossibile. Alla fine, per&ograve;, &egrave; andata bene, siamo campioni".&nbsp; "Mi dimenticher&ograve; della gara di oggi e del 18&deg; posto, ma terr&ograve; a mente tutte le ottime prove di quest'anno. Sono davvero molto emozionato, ci vorr&agrave; forse qualche giorno per realizzare che sono campione in questa categoria. Sono davvero orgoglioso di aver lavorato con persone dalle quali ho imparato molto. A loro devo tantissimo e sar&agrave; sempre grato. Il campionato &egrave; stato difficile, tutti erano a un livello altissimo. Mi sono divertito e ho spinto sempre, dall'inizio alla fine. Ho cercato di migliorarmi assieme alla squadra e questo &egrave; il motivo per il quale abbiamo vinto". &nbsp; &nbsp;  1 picture = 1 thousand words  pic.twitter.com/93dOEKYupy &mdash; PREMA (@PREMA_Team) December 6, 2020          

Il figlio del 7 volte iridato &egrave; il neocampione della Formula 2 col team Prema, nonostante il suo 18&deg; posto nella Sprint Race di oggi: "Mi dimenticher&ograve; della gara, ma terr&ograve; a mente tutte le ottime prove di quest'anno. Sono davvero molto emozionato, ci vorr&agrave; forse qualche giorno per realizzare che sono campione"

F2 GP Sakhir, Mick Schumi in trionfo: "Non ho parole, sono felicissimo. Voglio solo dire grazie"

Con un 18&deg; posto nella Sprint Race del GP di Sakhir, Mick Schumacher si laurea Campione del mondo in Formula 2 col team Prema. Decisamente non &egrave; stata la gara pi&ugrave; bella della stagione per il figlio di Michael, ma sicuramente quella pi&ugrave; pazza e pi&ugrave; intensa. L&#39;emozione pi&ugrave; intensa in pista oggi in Bahrain, per festeggiare domani il suo passaggio dal 2021 in Formula 1 tra le fila della Haas. Ecco le immagini della gioia, delle lacrime di felicit&agrave;

F2 2020: Mick Schumacher vince il titolo piloti 

Una domenica di sofferenza, ma alla fine il titolo &egrave; arrivato: Mick Schumacher &egrave; campione della Formula 2 2020. Il miglior biglietto da visita per il debutto in Formula 1, ma tanto di cappello anche a Callum Ilott, anche lui della FDA, che ha combattuto fino all&#39;ultimo appuntamento di Sakhir.     Sofferenza prima della vittoria  Mick ha vissuto a Sakhir una delle sue giornate pi&ugrave; difficili della sua stagione. Partito terzo in virt&ugrave; della griglia invertita, il tedesco ha attaccato subito Daruvala per la seconda posizione, andando per&ograve; subito al bloccaggio in curva 4. Quella &egrave; stata la prima di una serie di frenate che hanno costretto il figlio di Michael ad andare ai box, una scelta obbligata ma che di fatto lo ha tolto di mezzo dalle posizioni di vertice. Mick cos&igrave; ha dovuto sperare in un passaggio a vuoto di Ilott, con il quale nei primi giri aveva a lungo battagliato. Mick ha chiuso 18&deg;, ma Ilott non &egrave; riuscito ad andare oltre la 10&deg; posizione, pagando il calo delle gomme nel finale. I due cavallini rampanti infatti hanno chiesto molto alle coperture nella fase iniziale, ed anche se Callum ha evitato la sosta il suo ritmo non &egrave; stato al passo con i migliori nella seconda parte della Sprint Race. La corsa &egrave; stata vinta da Daruvala, che ha chiuso davanti ad un bravissimo Yuki Tsunoda, che dopo aver vinto ieri &egrave; riuscito a risalire dall&#39;ottava casella fino al 2&deg; posto finale. Sul podio Dan Ticktum.  GP Sakhir, qualifiche: Bottas in pole, super Leclerc &egrave; 4&deg;   Mick, la chiave &egrave; stata la costanza  A premiare quest&#39;anno Mick &egrave; stata la costanza, dal momento che il pilota della Prema &egrave; riuscito ad imporsi solo in due occasioni, vale a dire le Feature Race di Monza e di Sochi, ma ha conquistato tanti altri podi, 10 in tutto, che gli hanno permesso di portare a casa il titolo. Ilott ad esempio &egrave; riuscito a vincere tre volte, ma salendo sul podio solamente in altre tre occasioni, per un totale di 6 podi. La classifica finale recita dunque Mick Schumacher 215, Callum Ilott 201 e Yuki Tsunoda 198: applausi anche al giapponese, che con la terza piazza in graduatoria si &egrave; assicurato il posto in AlphaTauri&nbsp;nel 2021. Sar&agrave; il primo pilota nato nel 2000 a debuttare in F1.     MICK SCHUMACHER IS FORMULA 2 CHAMPION! #SakhirGP #F2 pic.twitter.com/TAms14hDFw &mdash; Formula 2 (@FIA_F2) December 6, 2020 

Mick ha chiuso appena al 18&deg; posto, ma Ilott, 10&deg;, non &egrave; riuscito ad approfittarne, consegnado il titolo al figlio di Michael

F2 GP Sakhir Sprint Race: Mick Schumacher &egrave; campione! Gara a Daruvala

Il figlio del grande Michael esordir&agrave; il prossimo anno con la scuderia americana con al fianco il russo Mazepin

F1: ufficiale Mick Schumacher alla Haas dal 2021

        Per Mick Schumacher stanno per arrivare settimane decisive. Da un lato attende di sapere se sar&agrave; in F1 l'anno prossimo, dall'altra deve mantenere alta la concentrazione in vista degli ultimi due round della Formula 2, nei quali si giocher&agrave; il titolo da attuale leader del campionato. Al sito ufficiale della Formula 2 Mick ha parlato della propria carriera, delle proprie ambizioni e, per la prima volta, di se stesso. F1 2021, ecco la bozza del calendario La pressione da bambino Essere il figlio di un sette volte campione del mondo non deve essere stato facile, eppure Mick a poco a poco pare essersi costruito una propria reputazione e soprattutto una barriera per non farsi travolgere dalle emozioni. Un percorso iniziato sin da piccolo, con l'utilizzo del cognome della mamma, Betsch, nelle prime gare sui kart: "Abbiamo provato a tenerlo nascosto il pi&ugrave; possibile, per provare ad avere pi&ugrave; libert&agrave; per me stesso, questo mi ha dato l'opportunit&agrave; di crescere per conto mio e provare a capire come essere un bambino normale ed un normale giovane che corre sui kart. Nel proseguire nelle varie formule sapevamo che avrei ricevuto pi&ugrave; attenzione, ma io volevo correre con il mio nome vero, sono orgoglioso di averlo sulla mia macchina e sulla mia tuta. I media mi sono sempre stati pi&ugrave; attorno rispetto agli altri ragazzi, ma comunque siamo sempre stati rispettati in questo aspetto, se chiedo un po' della privacy di cui ho bisogno loro me la danno, sono grato di questo. Io sono qui per correre". Sterzi a parte: Hasta la F1 siempre, Fernando Step by step Entrando pi&ugrave; nello specifico della sua carriera, Mick ha spiegato come il salto dalla F3 Europea alla F2 sia stato pi&ugrave; complicato del previsto: "Le gomme Hankook che usavo nella F3 Europea duravano di pi&ugrave;, mentre le Pirelli di F2 accusano molto pi&ugrave; degrado. Devi cambiare il tuo stile di guida, inoltre c'&egrave; il turbo, le macchine sono molto pi&ugrave; pesanti e con pi&ugrave; potenza. Tutto fa parte della curva di apprendimento. Se ti prendi del tempo per curare il dettaglio, se ti prendi del tempo per imparare le cose per bene, nel lungo termine funzioner&agrave; meglio di provare a fare le cose in fretta. Nel lungo periodo ci&ograve; che voglio &egrave; creare un corridore perfetto e diventare un pilota completo. Questo &egrave; il motivo per cui l'anno scorso &egrave; stato cos&igrave; importante, ho cercato di capire ogni singolo dettaglio prima di pensare ai risultati. Non mi piace parlare di fortuna, ma l'anno scorso &egrave; stata una stagione parecchio sfortunata, tra problemi di affidabilit&agrave; e qualche contatto, ma abbiamo sempre mostrato un buon passo ed era ci&ograve; che ci interessava. Voglio arrivare in F1 essendo pi&ugrave; preparato possibile e per esserlo devo ancora passare attraverso i momenti difficili, perch&eacute; &egrave; durante quest'ultimi che impari di pi&ugrave;. Mi diverto a guidare, ma mi piace anche lavorare dietro le quinte e credo che sia una delle chiavi che mi ha permesso di arrivare nella posizione in cui sono ora. Abbiamo avuto gare difficili, abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma penso che questo ci ha portati dove siamo adesso ed ora mi sento molto, molto bene nella macchina". Coulthard su Sainz: "Durer&agrave; 6 mesi se non batter&agrave; Leclerc" Verso la F1 Mick ha concluso: "L'obbiettivo finale &egrave; la Formula 1, e scommetto che sia cos&igrave; per tutti i piloti che sono in Formula 2, ma i sedili in F1 sono limitati. Chi li otterr&agrave; lo sanno solo i capi delle squadre. Non ne abbiamo ancora veramente parlato e non abbiamo informazioni al riguardo. Per me &egrave; importante pensare alla F2 e concentrarmi al 100% per fare il mio lavoro".        

Il figlio di Michael ha parlato della propria carriera e delle proprie ambizioni, svelando il proprio metodo

Mick Schumacher: "Passo dopo passo, voglio essere un pilota completo"

Doppio addio in casa Haas, con Gorsjean e Magnussen messi alla porta a fine 2020: chi vedreste bene al loro posto nel 2021?

Un weekend sorprendente e imprevedibile quello della Formula 1 in Germania. Tra le 91 vittorie di Lewis, che raggiunge il record di Schumi, e il casco speciale consegnato da Mick in persona, non sono mancati i tanti ritiri, tra cui quello di Bottas, e le triste certezze come Leclerc e Vettel. Ecco il nostro Top e Flop: siete d'accordo?

Mick Schumi, le 91 di Hamilton e il flop Ferrari: il meglio e il peggio del Gp Eifel

        Non sempre le cose vanno come sperato, e di sicuro il venerd&igrave; mattina di Mick Schumacher non &egrave; stato come aveva immaginato. Le Fp1 del GP Eifel&nbsp;avrebbero dovuto sancire il debutto in Formula 1 da parte il figlio di Michael, che invece &egrave; stato costretto a rimandare il suo battesimo nel Circus per via della nebbia che ha impedito lo svolgimento delle prime prove libere al Nurburgring.  Debutto rimandato Una delusione per l'attuale leader della Formula 2, che comunque l'ha presa con filosofia: "Ovviamente mi sarebbe piaciuto poter uscire in pista e guidare, ad ogni modo &egrave; grandioso poter essere qui ed avere l'opportunit&agrave; di stare con il team, partecipare alle riunioni e lavorare con meccanici ed ingegneri, oltre a vedere dei tifosi. Mi spiace moltissimo per loro che non hanno potuto vedere noi in pista, per me sarebbe stato bello poter guidare, ma la sicurezza &egrave; sempre un aspetto da tenere nella massima considerazione". Ricciardo: "Red Bull e Renault possono tornare insieme" L'importanza di "vivere" la squadra Mick ha sottolineato gli aspetti positivi della sua trasferta con l'Alfa Romeo-Sauber, dicendo che il tempo speso ai box non &egrave; tempo perso: "Per me &egrave; comunque molto utile, devo cercare di fare pi&ugrave; esperienza possibile, sarebbe stato grandioso poter fornire dei dati al team, per&ograve; &egrave; comunque importante per me cominciare a capire come lavora la squadra e comprendere la filosofia di un team di Formula 1, per questo nonostante tutto sono contento. Un'altra opportunit&agrave;? Ovviamente non so cosa abbia in serbo il futuro, per&ograve; spero di poter guidare in altre occasioni quest'anno". Mercedes, altro positivo: la situazione Quali altre opportunit&agrave; per Schumi jr e Ilott? Quali sono le altre opportunit&agrave; per Mick? Anche se mancano 6 Gp dopo quello dell'Eifel, trovare una nuova collocazione per lui e Callum Ilott (l'altro ragazzo della Fda che questa mattina ha visto rinviato il suo debutto in F1) non &egrave; semplice. Tra due settimane in Portogallo difficile vedere Alfa ed Haas concedere un sedile ai due giovanotti, dal momento che essendo Portimao un tracciato praticamente sconosciuta per gli attuali piloti di F1 i rispettivi team principal vorrebbero concedere pi&ugrave; tempo possibile in pista ai titolari, mentre ad Imola ci sar&agrave; solo una sessione di 90 minuti il sabato mattina (nel Gp Emilia-Romagna non ci sar&agrave; la giornata del venerd&igrave;), quindi impensabile che venga concessa una prova a Mick e Callum. A met&agrave; novembre si andr&agrave; in Turchia: anche il questo caso pochissimi tra i piloti attuali hanno gi&agrave; girato ad Instabul, molto meno usata nelle categoria inferiori rispetto ad esempio al Nurburgring, motivo per cui anche in questo caso i team principal potrebbero preferire di concedere le Fp1 ai piloti titolari. Ci sarebbero quindi le due tappe in Bahrain, ma in entrambi i casi ci sar&agrave; in pista la Formula 2, motivo per cui molto probabilmente si lasceranno i due ragazzi liberi di concentrarsi sul loro impegno, anche perch&eacute; sono in prima e seconda posizione in classifica e si stanno giocando il titolo. A quel punto resterebbe la sola Abu Dhabi, con problemi di "sovraffollamento" per la Fda: a Robert Shwartzman era stata promessa la prima sessione di libere allo Yas Marina, quindi ci sarebbero due sedili (appunto quelli in Alfa e Haas) per tre piloti.&nbsp; Giovinazzi: "Credo di meritare la F1 nel 2021"       

Il figlio di Michael avrebbe dovuto girare nelle libere 1, ma la nebbia ha fermato il suo debutto in Formula 1

GP Eifel, Mick Schumacher: "Peccato per le Fp1, ma contento dell'esperienza"

Venerd&igrave; sotto la nebbia e senza prove libere in Germania. Il weekend del GP dell&#39;Eifel parte sotto una pioggia e con delle condizioni meteo disastrose che impediscono appunto lo svolgimento delle FP2 e FP3. Tanta delusione soprattutto per Mick Schumacher che non &egrave; riuscito a girare con l&#39;Alfa Romeo al posto di Giovinazzi. Debutto sotto gli occhi del suo pubblico rimandato per lui e per l&#39;altro pilota della Ferrari Drive Academy Callum Ilott con la Haas. Ecco le foto della cupa giornata

GP Eifel, pioggia e nebbia: niente sessione di prove libere sul Nürburgring FOTO

Il figlio del 7 volte iridato in mattinata &egrave; sceso col team Alfa Romeo sul tracciato di casa insieme a Raikkonen e Giovinazzi, ma non solo, per verificare le condizioni della pista. Domani guider&agrave; per la prima volta una monoposto di F1 nelle libere del GP Eifel

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