        Ross Chastain ha spezzato il digiuno che durava da tutta la stagione conquistando a Nashville un netto successo e assicurandosi l'accesso ai playoff Nascar 2023. Il pilota della Florida ha trionfato proprio nella "Music City", citt&agrave; natale del Team Principal Justin Marks e in cui ha base il co-proprietario del Trackhouse Racing, Pitbull. Dopo l'arrivo, ha cos&igrave; potuto lanciare in terra una nuova anguria, il suo festeggiamento-tipo come tributo all'attivit&agrave; di coltivazione della sua famiglia.  Ally 400 di Nashville: la gara  Chastain, protagonista di innumerevoli polemiche e contatti ultimamente, ha lavorato alla perfezione in Tennessee, dominando per ampi tratti. Dopo aver perso la vetta ai box nei confronti di Denny Hamlin nell'ultimo stage di gara, ha riagguantato il rivale con 70 giri al termine. Poi, anche quando a causa dei doppiati Martin Truex Jr. si era rifatto sotto, ha mantenuto i nervi saldi gestendo un margine nell'ordine del secondo. I piloti del team Gibbs hanno concluso secondo e terzo, entrambi con un assetto non perfetto in particolare nei long run. Truex ha cos&igrave; preceduto Hamlin, mantenendo la testa della classifica. Ad impensierire Chastain era stato nelle prime fasi anche Tyler Reddick, che era passato al comando, ma il pilota del team di Hamlin ha perso una ruota poco dopo aver vinto il primo stage, terminando nelle retrovie. Dal quarto al sesto posto, tre vetture del team Hendrick con Chase Elliott, Kyle Larson e William Byron, mentre Kyle Busch si &egrave; piazzato ottavo nonostante una foratura e il coinvolgimento in un contatto. Si &egrave; trattato dell'unico incidente multiplo degno di nota al giro 147 quando, in ri-partenza, Byron ha spinto Brad Keselowski con troppa foga dopo un avvio non brillante della Ford numero 6. Il gruppo si &egrave; aperto a ventaglio per evitare la vettura di Keselowski, e ad avere la peggio &egrave; stato Ryan Blaney, finito con violenza contro un muro in cemento non coperto dalle barriere ad assorbimento d'urto. Il pilota di Roger Penske non ha comunque riportato conseguenze. Un problema ad una gomma ha poi messo fuori gioco Kevin Harvick, che in settimana ha dato il benvenuto al suo sostituto nel team Stewart-Haas, Josh Berry. Arrivato al motorsport in modo rocambolesco, tramite un'amicizia con Dale Earnhardt Jr. nata in una chat di gioco, Berry aveva impressionato da sostituto al team Hendrick. Gene Haas e Tony Stewart non si sono fatti sfuggire l'opportunit&agrave; per metterlo sotto contratto a partire dal 2024.  Ordine d'arrivo e classifica generale L'ordine d'arrivo della Ally 400 di Nashville, diciassettesima prova della NASCAR Cup Series 2023: 1 - Ross Chastain (Chevy) - Trackhouse - 300 giri2 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Gibbs - 3003 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 3004 - Chase Elliott (Chevy) - Hendrick - 3005 - Kyle Larson (Chevy) - Hendrick - 3006 - William Byron (Chevy) - Hendrick - 3007 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 3008 - Erik Jones (Chevy) - Legacy - 3009 - Kyle Busch (Chevy) - Childress - 30010 - AJ Allmendinger (Chevy) - Kaulig - 30011 - Brad Keselowski (Ford) - RFK - 30012 - Daniel Suarez (Chevy) - Trackhouse - 30013 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 30014 - Ty Gibbs (Toyota) - Gibbs - 30015 - Bubba Wallace (Toyota) - 23XI - 30016 - Ryan Preece (Ford) - Stewart-Haas - 30017 - Alex Bowman (Chevy) - Hendrick - 30018 - Chris Buescher (Ford) - RFK - 30019 - Joey Logano (Ford) - Penske - 30020 - Corey Lajoie (Chevy) - Spire - 30021 - Harrison Burton (Ford) - Wood - 30022 - Ricky Stenhouse (Chevy) - JTG - 29923 - Justin Haley (Chevy) - Childress - 29924 - Kevin Harvick (Ford) - Stewart - 29925 - Aric Almirola (Ford) - Stewart-Haas - 29926 - Noah Gragson (Chevy) - Legacy - 29927 - Austin Cindric (Ford) - Penske - 29928 - Michael McDowell (Ford) - Front Row - 29929 - JJ Yeley (Chevy) - RWR - 29830 - Tyler Reddick (Toyota) - 23XI - 29831 - Chase Briscoe (Ford) - Stewart-Haas - 29832 - Ty Dillon (Chevy) - Spire - 29833 - Brennan Poole (Ford) - RWR - 29734 - Josh Bilicki (Chevy) - RWR - 29735 - Todd Gilliland (Ford) - Front Row - 29636 - Ryan Blaney (Ford) - Penske - 146 In campionato1. Truex 576; 2. Byron e Chastain 558; 4. Bell 531; 5. Busch 515.       

Il pilota Trackhouse domina per ampi tratti alla Ally 400 in Tennessee. Secondo Truex Jr., saldo in testa alla classifica generale, terzo Hamlin

Nascar: Chastain torna a vincere a Nashville

Si &egrave; decisa con nove giri alla fine la tappa della Nascar a Nashville. Sul tracciato da 1.3 miglia della music city, una caution per una sospetta perdita d&#39;olio ha portato ai box diversi dei piloti che erano in lotta nelle fasi precedenti, soprattutto quelli del Joe Gibbs Racing che avevano dominato la prima fase della corsa. Chase Elliott &egrave; invece rimasto in pista, e ha approfittato della situazione per andare a vincere la sua seconda gara dell&#39;anno in una lunghissima serata caratterizzata da tre ore di stop, in due separate occasioni, dovute al maltempo.  Il pilota dell&#39;Hendrick Motorsport, che dopo aver subito qualche difficolt&agrave; di handling era riuscito ai box a sistemare le cose sulla sua Chevy Camaro, adattandosi al cambiamento del tracciato e delle temperature, ha approfittato di una spinta di Ryan Blaney per mettersi dietro Kurt Busch, vincendo e &nbsp;e consolidando la sua leadership in classifica. Chi si era invece fermato nel finale, sperando di fare la differenza con gomme nuove nei pochi passaggi che rimanevano, non ha avuto la reale possibilit&agrave; di imporsi e fare la differenza. Ad esempio Denny Hamlin, che ha comunque concluso. Peggio &egrave; andata a Martin Truex. Il pilota della Toyota numero 19 aveva vinto entrambi i primi due traguardi intermedi di gara superando due volte proprio Hamlin, e sembrava anche essere in buona forma per il finale, ma si &egrave; piazzato ventiduesimo, subito alle spalle del compagno di colori Kyle Busch, anch&rsquo;egli in lizza per il successo poco prima.&nbsp;  A salvare l&#39;onore della casa giapponese ci ha quindi pensato il fratello maggiore, secondo, mentre Blaney ha preceduto in terza posizione Kyle Larson. Quinto posto per Ross Chastain, che ha messo a segno come sempre una gara incisiva e aggressiva. In top-10 hanno concluso anche Austin Cindric, Christopher Bell, Joey Logano e Kevin Harvick. Degno di una nota di colore in particolare quest&rsquo;ultimo, il cui figlio Keelan era quasi contemporaneamente impegnato nel secondo round del Campionato Italiano Kart a Ugento. Tra i protagonisti che invece si sono dovuti arrendere, gli altri due portacolori Hendrick William Byron e Alex Bowman. Proprio mentre il primo si avviava verso i box per un problema, il secondo &egrave; finito nelle barriere. La stessa sorte &egrave; toccata nel finale anche a Brad Keselowski.&nbsp;  Da sottolineare che tutte le attivit&agrave; della gara hanno portato dediche a Bruton Smith, imprenditore e filantropo proprietario di diversi tracciati utilizzati dalla Nascar tra cui lo stesso Nashville Superspeedway, ma anche di Charlotte, Fort Worth e Sonoma. Smith era scomparso pochi giorni fa all&#39;et&agrave; di 95 anni.&nbsp;   L&#39;ordine d&#39;arrivo della Ally 400 di Nashville (top-10):  1 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 300 giri 2 - Kurt Busch (Toyota) &ndash; 23XI - 300 3 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Penske - 300 4 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Hendrick - 300 5 - Ross Chastain (Chevy) &ndash; Trackhouse - 300 6 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 300 7 - Austin Cindric (Ford) &ndash; Penske - 300 8 - Christopher Bell (Toyota) &ndash; Gibbs - 300 9 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 300 10 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 300  Il campionato  1. Elliott 586; 2. Chastain 556; 3. Blaney 555; 4. Kyle Busch 539; 5. Logano 534  Gli highlights  

Cronaca della gara, risultati e classifica finale dell&#39;ultimo turno della serie USA

Nascar: nella music city di Nashville la spunta Elliott

Marcus Ericsson ha conquistato a Nashville la sua seconda vittoria in IndyCar. Un successo incredibile considerato che, dopo 4 giri, la sua Dallara era decollata paurosamente in aria dopo aver centrato, per un errore di valutazione, Sebastien Bourdais. L&#39;esito del Grand Prix della Music City &egrave; stato un po&#39; l&#39;immagine di tutta la corsa, imprevedibile e per certi aspetti improbabile, con nove caution e contatti a ripetizione su un tracciato stretto e sconnesso. Per certi versi, una pista non adeguata ai livelli di agonismo e aggressivit&agrave; dell&#39;IndyCar, e i risultati si sono visti.  Dal botto al primo gradino del podio  Ma come ha fatto Ericsson a passare dal disastro al successo? E&#39; presto detto. Prima di tutto, ha contato su una Dallara indistruttibile, miracolosamente uscita dal botto solo con l&#39;ala rotta. Poi, ha sfruttato le safety-car. Fermandosi a rifornire nelle fasi iniziali, lo svedese ha potuto chiudere la corsa con solamente un&#39;altra sosta e, via via che si succedevano i pit-stop dei rivali, ha scalato le posizioni. Accodati una volta, accodati l&#39;altra, al giro 33 &egrave; riuscito addirittura a beffare il dominatore iniziale Colton Herta.    E non &egrave; stato l&#39;unico a farlo: quando ci sono cos&igrave; tante caution, gli &quot;undercut&quot; sono incredibilmente efficaci. I primi nove piloti in classifica finale si sono tutti fermati insieme a Ericsson al giro 45 per il loro ultimo stop, e hanno preso la top-10 indipendentemente da quello che gli era capitato in gara. Chi aveva pianificato la sosta successivamente, ha mangiato la polvere.  Sportellate e squalifiche  Una volta davanti, Ericsson si &egrave; fatto gli affari propri senza commettere errori, sapendo che solo Herta aveva il potenziale per passarlo di forza. Ripartito sesto dopo il suo secondo rifornimento (al giro 52) il californiano ha disperatamente cercato la rimonta, finendo a muro quando si trovava secondo a pochi centesimi da Ericsson. A quel punto, per il pilota di Ganassi &egrave; stata fatta.  Per il resto, la gara verr&agrave; ricordata per tantissimi contatti, incluso un &quot;big one&quot; al giro 19 causato da una sportellata di Will Power al compagno Simon Pagenaud. Con la pista bloccata, il gruppo si &egrave; accatastato portando all&#39;inevitabile interruzione. Tra l&#39;altro, Power si &egrave; poi ripetuto pi&ugrave; in l&agrave; nella serata centrando un altro compagno, Scott McLaughlin. Tra i contatti pi&ugrave; rilevanti, quello che ha portato alla penalit&agrave; Pato O&#39;Ward, poi tredicesimo, e quello che ha causato lo &quot;switch&quot; in testa alla gara, con VeeKay da solo a muro al giro 24.  Ma nel round di Nashville c&rsquo;&egrave; stato anche spazio per un allagamento in curva 3, e una squalifica per &ldquo;non mantenimento di una velocit&agrave; competitiva&rdquo; affibbiata a Cody Ware. Alla fine, a spuntarla per il podio sono stati Scott Dixon (ora secondo in campionato) e James Hinchcliffe, seguiti da Ryan Hunter-Reay e Graham Rahal. Come detto, le soste hanno deciso buona parte dell&#39;esito: Ed Jones ha concluso sesto nonostante un contatto e relativa penalit&agrave;, mentre Alex Palou ha incrementato il suo margine in classifica con un settimo posto nonostante il coinvolgimento in due degli stop. Semplicemente, hanno azzeccato il momento giusto per fermarsi. A seguire, Felix Rosenqvist, Helio Castroneves e Josef Newgarden. Quest&#39;ultimo, con un braccetto piegato da una toccata nei primi giri, &egrave; stato il primo in classifica tra coloro che si erano fermati pi&ugrave; tardi, al giro 52.  Grosjean 16&deg;  Romain Grosjean, che ha effettuato la sua seconda sosta al giro 56, ha finito sedicesimo, seguito da Alexander Rossi che ha tentato un cambio strategico, senza riuscire nell&#39;intento.  L&#39;evento di Nashville si &egrave; chiuso con un enorme successo promozionale e di pubblico, degno dei tempi d&#39;oro della categoria, ma con una prova agonistica non delle migliori. Sicuramente, se il pubblico cercava spettacolo, l&#39;ha avuto, ma la speranza per il futuro &egrave; che si possa offrire pi&ugrave; qualit&agrave; anche dal lato sportivo, come quasi sempre accade nella categoria.    L&#39;ordine d&#39;arrivo del Big Machine Music City Grand Prix di Nashville:  1 - Marcus Ericsson - (Dallara-Honda) - Ganassi - 80 giri 2 - Scott Dixon - (Dallara-Honda) - Ganassi - 1&quot;5596 3 - James Hinchcliffe - (Dallara-Honda) - Andretti - 2&quot;3918 4 - Ryan Hunter-Reay - (Dallara-Honda) - Andretti - 2&quot;8015 5 - Graham Rahal - (Dallara-Honda) - RLL - 4&quot;0833 6 - Ed Jones - (Dallara-Honda) - Coyne - 4&quot;7715 7 - Alex Palou - (Dallara-Honda) - Ganassi - 5&quot;5333 8 - Felix Rosenqvist - (Dallara-Chevy) - AMSP - 5&quot;9667 9 - Helio Castroneves - (Dallara-Honda) - Shank - 6&quot;7874 10 - Josef Newgarden - (Dallara-Chevy) - Penske - 7&quot;5286   In campionato   1. Palou 410; 2. Dixon 368; 3. O&#39;Ward 362; 4. Newgarden 335; 5. Ericsson 331. 

Dopo il terribile ribaltamento della sua Dallara il pilota svedese &egrave; stato fenomenale, recuperando e riuscendo a portare a casa il suo secondo successso

3 risultati per 'Nashville'

Nascar: Chastain torna a vincere a Nashville

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IndyCar: Ericsson dal crash alla vittoria a Nashville