        Il recupero prodotto nel 2023 ha stupito tutti, per la capacit&agrave; di portare in pista una macchina di fatto tutta nuova e di riuscire a insediarsi come prima e principale minaccia per Red Bull. Alla McLaren del 2024 si chiede un altro passo in avanti, il pi&ugrave; difficile: confermarsi e avvicinare ancora la RB20, attesa quale metro di paragone per tutti i top team: McLaren, Ferrari, Mercedes, Aston Martin. "Se doveste chiedermi se Red Bull pu&ograve; essere battuta, dovrei rispondere di s&igrave;. Vogliamo credere che lo siano, perch&eacute; siamo stati molto vicini a volte lo scorso anno e in certe occasioni li abbiamo battuti", commenta Norris, nel giorno dello shakedown della MCL38 a Silverstone.  Rolling out for 2024! #MCL38 pic.twitter.com/XaMCcJCnUl &mdash; McLaren (@McLarenF1) February 14, 2024    La mentalit&agrave; giusta: pensare Red Bull battibile Monoposto con sviluppi interessanti, a cominciare dalla conformazione dell'ingresso delle pance e i differenti volumi dell'airscope. Dove la McLaren &egrave; mancata all'appello, spesso, nel 2023 &egrave; stato sui circuiti pi&ugrave; veloci e in una difficolt&agrave; di estrarre il massimo della monoposto in qualifica.&nbsp; Verso il Bahrain, prima gara tra due settimane, si va con questi fattori e con la tre giorni di test che dir&agrave; altro, sulla competitivit&agrave; delle monoposto 2024. "La domanda &egrave; se riusciremo a batterli nell'arco di una stagione. Sar&agrave; una sfida e penso che sar&agrave; molto difficile riuscirci visto quanto bene stanno andando. S&igrave;, sono ottimista, voglio pensare che Red Bull si possa battere in certi momenti", ancora Lando. Cercasi variazione al testo del monologo, dell'interpretazione unica e solitaria, Verstappen-Red Bull e nessun altro. "Devi avere l'ottimismo che ti porta a dire che riuscirai a batterli. Come ha detto Lando, in determinate occasioni siamo stati molto vicini e in certe sessioni siamo riusciti a batterli", aggiunge Piastri.&nbsp; McLaren e la lotta con Ferrari e Mercedes "Se manterremo lo stesso ritmo di crescita, allora potremo essere molto ottimisti. Per&ograve;, dovremo essere consapevoli che non lotteremo solo contro Red Bull. Siamo in una lotta molto intensa con Mercedes e Ferrari, lo siamo stati specialmente nella seconda met&agrave; dello scorso anno. Quanto a punti in campionato, la seconda met&agrave; della stagione ci ha visti incredibilmente vicini. Siamo tutte squadre che, in fasi diverse, hanno avuto molto successo e dovremo essere consapevoli che non lotteremo solo contro Red Bull. Ci saranno altre squadre di primo piano che stanno facendo passi avanti". McLaren MCL38, Norris: "Piena fiducia alla squadra"       

La mentalit&agrave; in McLaren &egrave; quella di chi punta a migliorare i risultati del 2023 e proseguire la crescita che ha portato ad avvicinare Red Bull. Norris e Piastri credono in una RB20 battibile

Tutti a caccia di Red Bull, Norris: "Crediamo di poterli battere"

        Nel 2024 non sar&agrave; pi&ugrave; un debuttante, ma un pilota sul quale le aspettative si sono inevitabilmente impennate. Oscar Piastri si augura che la nuova McLaren MCL38&nbsp;possa essere un ulteriore passo avanti rispetto alla MCL60,&nbsp;e raggiungere con essa la prima vittoria in carriera. Piastri: sar&agrave; un 2024 impegnativo Queste le sensazioni di Piastri in occasione del lancio della nuova monoposto: "&Egrave; fantastico poter guidare la MCL38 in pista oggi per la prima volta (il team effettuer&agrave; subito uno shakedown a Silverstone, ndr), sar&agrave; un punto di partenza importante nel nostro sviluppo e sono entusiasta di vederla in pista con la sua nuova livrea.  Non sapremo a che punto siamo in termini di competitivit&agrave; finch&eacute; non correremo in Bahrain, ma ci siamo preparati al meglio delle nostre possibilit&agrave; trascorrendo del tempo al simulatore, lavorando a stretto contatto con tutti coloro che hanno progettato, costruito la vettura e che opereranno sulla macchina per assicurarci di essere in grado di partire alla grande.  Non vedo l&rsquo;ora di tuffarmi nelle prossime settimane che ci immetteranno in un anno impegnativo. Un enorme ringraziamento va al team per tutto ci&ograve; che ha fatto finora per prepararsi al 2024. Sono davvero entusiasta di iniziare la mia seconda stagione in F1&rdquo;. McLaren MCL38, Norris: "Piena fiducia nella squadra"       

Piastri affronter&agrave; la sua seconda stagione in F1 con una consapevolezza diversa rispetto al 2023, e si augura di migliorare grazie alla MCL38 i suoi gi&agrave; ottimi risultati dello scorso campionato

McLaren MCL38, Piastri: "Solo in Bahrain sapremo la nostra competitività"

A sorpresa, la scuderia di Woking ha svelato la livrea della nuova vettura con cui Lando Norris e Oscar Piastri affronteranno la stagione 2024 della Formula: papaya ancora una volta dominante, ma il nero acquista più spazio

McLaren, ecco la livrea della monoposto F1 2024

        Di Oscar Piastri ad Andrea Stella hanno colpito la calma e la rapidit&agrave; di apprendimento, oltre che l'umilt&agrave;. Ad Oscar Piastri invece della F1 ha colpito l'equilibrio di una griglia di partenza che, Red Bull a parte, ha spesso visto prestazioni molto livellate, soprattutto a centro gruppo. F1 2024: il calendario  Piastri: il 2024 sar&agrave; ancora pi&ugrave; impegnativo Analizzando la sua prima stagione nel Circus ai microfoni di Speedweek, l'australiano della McLaren ha spiegato quale sia stato l'aspetto pi&ugrave; difficile da affrontare e quello in cui &egrave; migliorato di pi&ugrave;: "Mi ha colpito molto la densit&agrave; di prestazioni che c'&egrave; in pista, &egrave; enorme. Anche il pi&ugrave; piccolo errore pu&ograve; costarti diverse posizioni, pur perdendo pochissimo tempo. Non c'&egrave; mai un attimo di respiro. Per quanto mi riguarda, ho imparato molto sulla gestione di una gara, ad esempio come gestire le gomme e come utilizzare l'energia elettrica nel modo pi&ugrave; intelligente possibile. Posso dirmi soddisfatto della mia prima stagione, ma non dormir&ograve; sugli allori. L'ultimo campionato &egrave; stato stancante, ma il 2024 sar&agrave; ancora pi&ugrave; impegnativo". Il meglio: la sprint in Qatar Pochi dubbi sul momento migliore del 2023, ovvero la vittoria nella sprint in Qatar: "All'inizio non &egrave; stato facile contro i piloti che avevano gomme morbide, pensavo che avessimo fatto la scelta sbagliata. Poi per&ograve; ho potuto vedere i problemi che hanno avuto mentre il mio ritmo era buono. Ho avuto un infarto quando Russell mi ha passato all'improvviso, ma fortunatamente sono riuscito a superarlo nuovamente pi&ugrave; tardi. Nel finale non mi sono innervosito a vedere Verstappen dietro di me, sono riuscito a mantenere la distanza tra me e lui ed a quel punto ero abbastanza sicuro di poter portare a casa la sprint". Mercato piloti: Alpine centrale verso il 2025, Ocon piace in Audi       

L'australiano della McLaren ha raccontato il suo 2023, tra le lezioni apprese, una griglia compatta e il fine settimana di Lusail, il momento migliore di una stagione di debutto molto positiva

Piastri sul 2023: "Imparato molto sulla gestione, Qatar momento migliore"

        Chiss&agrave; se, nel 2024, Lando Norris e Oscar Piastri potranno essere clienti scomodi per Max Verstappen, o quantomeno giocare il ruolo di prima alternativa all'olandese della Red Bull. Ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che c'&egrave; stima da parte del campione in carica nei confronti della coppia McLaren, un equipaggio che il classe 1997 non esiterebbe a mettere in macchina se fosse lui il team principal di un team di F1. F1 2024, presentazioni monoposto: il calendario  Norris e Piastri nel team di Max... se non ci fosse Max In un'intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport, parlando dei colleghi Max Verstappen ha risposto cos&igrave; alla domanda su chi potrebbe essere il compagno di squadra pi&ugrave; scomodo: "Non so dire chi dei piloti attualmente in griglia potrebbe essere il compagno di squadra pi&ugrave; difficile da battere. Ognuno fa bene cose diverse su macchine diverse, per cui trovo difficile indicarne uno, anche perch&eacute; ci sono tanti buoni piloti in griglia".  Nel caso in cui Max fosse invece a capo di un team, ha idee abbastanza chiare sulla scelta che farebbe: "Se posso scegliere me stesso, direi me stesso e poi Lando Norris. E' tutto sommato ancora giovane, ha ancora tanti anni davanti a s&eacute; ed &egrave; molto, molto veloce. Se invece non potessi scegliere me stesso, opterei per la coppia McLaren, Lando e Oscar. Sono entrambi molto bravi. Lando ha un po' pi&ugrave; di esperienza, Oscar &egrave; stato un debuttante molto veloce. Ha ancora delle cose da imparare, ad esempio deve migliorare sul passo gara, ma da quel che posso vedere mi sembra un ragazzo intelligente. Sono sicuro che vincer&agrave; delle gare in futuro".       

L'olandese della Red Bull, parlando dei colleghi, ha indicato nella coppia dei piloti McLaren quella che metterebbe su una sua vettura nel caso fosse un team principal, ma questo solo se non ci fosse... Max Verstappen

Verstappen: "Fossi un team principal, prenderei Norris e Piastri"

Il 2023 della McLaren offriva due grandi novit&agrave;: una era quella di Andrea Stella, nuovo team principal, e l&#39;altra era quella di Oscar Piastri, debuttante molto atteso dopo il titolo in F2 del 2021. Le cose sono andate bene per tutta la squadra ed &egrave; stato proprio Stella a promuovere la stagione del debutto dell&#39;australiano, capace di mettere insieme 97 punti nonch&eacute; i suoi primi due podi.  Grande curva di apprendimento  Nelle parole raccolte da RaceFans dopo il GP Abu Dhabi, Stella ha lodato l&#39;operato dell&#39;australiano classe 2001: &quot;La nostra percezione e la nostra analisi rivela che la stagione di Oscar &egrave; stata semplicemente eccezionale. E quando dico eccezionale, dico oltre le nostre aspettative. E&#39; la rapidit&agrave; con cui apprende che penso lo renda eccezionale. Credo che questo sia stato vero per qualunque scala si prenda in esame, che sia nell&#39;arco di una gara, di un weekend o di una stagione. Ha una curva di apprendimento davvero impressionante. Questo ovviamente crea un&#39;aspettativa maggiore per la prossima stagione, ma un altro dei suoi punti di forza &egrave; che si tratta di una persona con i piedi per terra. E&#39; impegnato e concentrato e il prossimo lavoro con lui sar&agrave; incentrato su cosa dobbiamo fare per mantenere questo gradiente di apprendimento, lavoro che di fatto &egrave; gi&agrave; iniziato in termini di pianificazione in vista dell&#39;inverno&quot;.  F1 2024: il calendario  Calma olimpica  Da parte di Piastri il team principal della McLaren &egrave; stato catturato dalla calma che riesce ad avere in ogni momento, la stessa avuta quando ad inizio anno le cose non andavano bene. &quot;E&#39; sempre lucido - ha proseguito Stella - e credo sia questo uno dei fattori chiave&nbsp;del suo rapido tasso di apprendimento. E&#39; sempre cos&igrave; calmo, penso che sia bravissimo a mantenersi in una condizione in cui pu&ograve; sempre usare il meglio del suo talento. Io non ho quella qualit&agrave;, devo sempre controllare le mie emozioni per mantenermi attivamente nello stato pi&ugrave; produttivo possibile. Per Oscar invece questo sembra essere abbastanza naturale, e potrebbe essere il fattore principale. Non so se lo abbia come dono naturale oppure ci abbia lavorato nella sua carriera, ma certamente &egrave; una qualit&agrave; straordinaria. Ho visto anche grandi piloti avere prestazioni al di sotto del loro livello perch&eacute; non riuscivano a mantenersi sempre nella condizione giusta per dare il meglio di s&eacute;, ad Oscar invece tutto ci&ograve; riesce in maniera completamente naturale&rdquo;. 

Stella ha spiegato che la stagione del debuttante &egrave; andata oltre le aspettative della stessa McLaren, colpita dal modo in cui il suo pilota si mantiene sempre calmo e dalla rapidit&agrave; con cui impare le cose

Stella, i segreti di Piastri: calma e rapidit&agrave; nell&#39;apprendimento

        L'ombra della penalit&agrave; si abbatte sul grandissimo pomeriggio della McLaren nelle qualifiche del GP di Abu Dhabi. Oscar Piastri infatti &egrave; riuscito a conquistare la terza posizione nella griglia di partenza dell'ultima gara del Mondiale di F1 2023. A differenza di Norris, scavalcato da Leclerc grazie all'ultimo giro lanciato da applausi del ferrarista, che ha dominato le tre sessioni di qualifica alle spalle del cannibale Verstappen, il pilota australiano al primo anno nel Circus &egrave; riuscito a rimanere in Top 3. L'episodio di impeding su Gasly Almeno per ora perch&eacute; a fine Q3 Piastri &egrave; stato investigato per un episodio di impeding su Gasly. Se dovesse venire giudicato colpevole dagli steward, la McLaren scenderebbe dal terzo al settimo posto, scontando una penalit&agrave; di ben 3 posizioni. Episodio che per&ograve; il francese dell'Alpine ha commentato cos&igrave;: "Secondo me Oscar stava dormendo...". Penalit&agrave; o sonnellino, &egrave; proprio Piastri a dire quanto sia stata una qualifica al cardiopalma davvero complicata da gestire: &ldquo;Sessione difficile. I tempi sono estremamente vicini in questo weekend. Abbiamo fatto qualche pasticcio e tanti errori spingendo sempre al limite. Anche nel mio ultimo giro ho fatto qualche errore (ostacolando appunto Gasly, ndr). Per&ograve; avrei dovuto fare un&rsquo;ultima curva pazzesca per arrivare davanti. Ma la macchina &egrave; veloce questo weekend. &Egrave; una bella svolta positiva rispetto a Las Vegas. Sono contento di essere tornato nelle prime tre posizioni. Weekend in crescita? S&igrave;, il passo c&rsquo;era. Il problema &egrave; che commettevo degli errori ogni giro. Sono arrivato in qualifica senza aver mai fatto un giro pulito in tutto il fine settimana. Mi sono reso la vita complicata da solo. Ho fatto qualche errore anche nel Q1, mentre dal Q2 ho messo insieme le cose e poi nel Q3 sono andato piuttosto bene. Sono contento di questo, ma non &egrave; ancora abbastanza. Passo gara? Non ne ho idea, ma sar&agrave; per tutti la stessa storia. Se mi penalizzeranno? Non lo so onestamente.&nbsp;Vedremo come si svilupper&agrave; la gara domani io dar&ograve; tutto&rdquo;.&nbsp; &nbsp;       

Il pilota della McLaren partir&agrave; dalla seconda fila nel GP di Abu Dhabi, penalit&agrave; di tre posizione permettendo

Piastri: "Penalità? Non lo so, ma è stata una qualifica difficilissima"

        Due macchine fuori in Q1, prima di una gara corsa in rimonta, finita contro il muro per Lando Norris e al decimo posto per Oscar Piastri. McLaren riparte da Las Vegas con una posizione un po' meno solida al quarto posto nel Costruttori, complice il bottino di punti di Aston Martin. C'&egrave; per&ograve; la soddisfazione per la rimonta effettuata da Piastri, con due stint su gomma dura che lo hanno portato virtualmente sul podio, prima che il secondo, obbligatorio, pit per montare gomma media lo riposizionasse in decima piazza e autore del giro pi&ugrave; veloce in gara. Sterzi a parte: Viva Las Vegas! L'andamento della qualifica "&egrave;' un peccato, perch&eacute; Oscar &egrave; stato assolutamente brillante. &Egrave; stato in qualche modo comunque una sorpresa vedere quanto fossimo veloci", spiega Andrea Stella. Primo stint corto e Safety car "tardiva" Le tempistiche della Safety Car non hanno aiutato Piastri, partito con gomma dura e costretto al pit-stop gi&agrave; al giro 16, troppo presto per immaginare di puntare a un'unica sosta abbinando due stint con gomma dura e media. "Ho sperato assolutamente in una Safety Car, siamo andati bene a lungo ed &egrave; un peccato che dovessi fare un pit-stop aggiuntivo. La velocit&agrave; &egrave; stata molto buona ed &egrave; stato bello anche ottenere il punto per il giro pi&ugrave; veloce", racconta Piastri sullo sviluppo del finale di gara, con il pit-stop al giro 43 dei 50 di gara. "&Egrave; stata una gara piuttosto confusa, non la giornata pi&ugrave; facile per molta gente. Con tutto quel che &egrave; successo, penso fosse il miglior risultato che potessimo ottenere. Sono contento del passo ed &egrave; un peccato essere partiti cos&igrave; indietro e che un paio di cose non siano andate a nostro favore". Approfondendo le scelte tattiche, Andrea Stella spiega come "pensavamo fosse troppo presto per montare le gomme medie" all'uscita della Safety Car al giro 26. "Eravamo in una posizione solida e l'abbiamo difesa in pista. Non sarebbe stata una buona idea fermarsi, alla fine saremmo stati in grandi difficolt&agrave; con le gomme medie.&nbsp; Siamo soddisfatti delle prestazioni della macchina, senza se ci siamo trovati dietro a Red Bull e Ferrari, ma credo alla pari con Mercedes. Contento dei progressi ma la pista non era adatta alla nostra macchina".        

Tra le rimonte in gara a Las Vegas, oltre a Ocon ha corso all'attacco Oscar Piastri, "beffato" dall'ingresso della Safety Car poco dopo il primo pit-stop

Piastri, una Las Vegas di rimonta e la Safety fuori tempo

        Corre per conquistare il quarto posto nel mondiale, Lando Norris. Corre con la matematica a concedere anche il sogno mostruosamente proibito&nbsp;di un potenziale terzo posto, visti i 31 punti di distacco da Hamilton. La realt&agrave; raffredda decisamente l'ipotesi concessa dai punti residui in palio. Alla vigilia del GP di Las Vegas (qui gli orari delle sessioni), terreno inesplorato per tutte le squadre, McLaren arriva con la spinta del risultato ottenuto in Brasile, un secondo posto autorevole per Lando mentre Piastri ha corso un GP condizionato dal danno all'ala posteriore subito come conseguenza dell'incidente di Albon con le due Haas. Rettilinei e curve brevi da digerire Cosa attendersi dalla McLaren a Las Vegas? Il circuito non ha le caratteristiche ideali ai punti forti dimostrati dalla MCL60 ma saranno condizioni particolarissime quelle del week end alle porte. Pista inedita, temperature molto basse e un funzionamento delle gomme da verificare e chi sapr&agrave; farle entrare nella finestra di funzionamento avr&agrave; un vantaggio chiaro. "&Egrave; una pista inedita per tutti, mi sono preparato al simulatore ma sar&agrave; interessante provarla nelle libere", anticipa Norris. "Abbiamo corso un paio di buone gare, con quattro podi negli ultimi cinque GP. Sono determinato a mantenere questa costanza nelle ultime due gare della stagione e finire su note alte". La McLaren di Baku non pu&ograve; essere paragonata a quella vista dall'Austria in poi e, ancor di pi&ugrave;, dalla ripresa estiva. A Monza, altra pista con tratti simili a quelli attesi a Las Vegas, le prestazioni per&ograve; furono deludenti in gara. Difficile prevedere quali equilibri avremo nel week end. Ferrari potrebbe tornare a brillare, Red Bull a seguire e McLaren in partita con Mercedes? "Finalmente &egrave; il momento del GP, l'abbiamo atteso tutti da quanto &egrave; stata annunciata Los Angeles lo scorso anno. Sono entusiasta di correre sulla Strip di Vegas e sono certo sar&agrave; qualcosa di speciale e non un'atmosfera incredibile". Piastri, il noviziato non peser&agrave; a Las Vegas Per un Norris che cerca la conferma del rendimento altissimo delle ultime gare c'&egrave; un Piastri a caccia di un risultato di livello. A Interlagos ha corso 71 giri come fossero una sessione di test, su una pista inedita per il "deb" australiano: "Per me sar&agrave; un'altra pista nuova Las Vegas, ma lo sar&agrave; per tutti, quindi dovrebbe essere un week end interessante. Spero di tornare nei punti, il team ha fatto un lavoro incredibile con la macchina in questa stagione".       

Lando vuole confermare le prestazioni delle ultime gare e scalare la classifica Piloti. Piastri cerca il ritorno in zona punti. Quale competitivit&agrave; attendersi dalla McLaren a Las Vegas?

McLaren a Las Vegas, Norris insegue un altro podio

        La McLaren reduce dal GP del Messico va in Brasile per consolidare il quarto posto nel mondiale Costruttori e provare, con Lando Norris, a balzare al quarto posto anche nel mondiale Piloti. L'obiettivo &egrave; tutt'altro che di difficile realizzazione, considerati gli appena 17 punti da recuperare sul duo Sainz-Alonso e alla luce delle prestazioni garantite dalla MCL60. "Quella in Brasile &egrave; l'ultima gara della sequenza di tre e l'ultimo week end Sprint della stagione. C'&egrave; cos&igrave; tanta storia e tradizione dietro questa gara, specialmente per McLaren e Senna. Mi sono sempre divertito qui e speriamo che sia un'altra opportunit&agrave; per ottenere buoni punti", racconta Norris.  "La macchina ha avuto un gran ritmo in Messico, permettendomi di recuperare 12 posizioni e sono felice. Sappiamo ci&ograve; di cui siamo capaci, dobbiamo solo andare l&agrave; fuori e farlo". Piastri attende la Sprint "amica" Per un Norris in grandissimo spolvero a Citt&agrave; del Messico, al netto della qualifica disastrosa che ha lasciato McLaren fuori dal Q1, c'&egrave; stata una gara pi&ugrave; difficile per Oscar Piastri, con la monoposto danneggiata dopo il contatto con Tsunoda. L'editoriale del Direttore: Hola Maxico "Non vedo l'ora di correre in Brasile, sar&agrave; un week end Sprint: mi piace e ci dar&agrave; maggiori opportunit&agrave; di fare punti. Non ho mai corso qui, sono entusiasta di gareggiare su una pista cos&igrave; iconica", dice l'australiano.&nbsp; "Le ultime gare sono state confortanti per noi, sopratutto considerato dove eravamo all'inizio della stagione. Il Messico &egrave; stato un po' pi&ugrave; difficile per me, a causa dei danni alla macchina. Per&ograve;, ho fatto un'analisi con la squadra e porter&ograve; con me in questo week end gli insegnamenti appresi". Resta oggettivamente pi&ugrave; difficile quel target che lo stesso Norris, con ambizione, indicava possibile. Pi&ugrave; uno stimolo a tenere alto il livello delle prestazioni che non una reale chance la corsa sul terzo posto della Ferrari. Novantatr&eacute; punti di distacco sono davvero un'enormit&agrave; da erodere a una SF-23 comunque stabilmente piazzata tra i primi 5. A Interlagos per ripetersi sui livelli noti "Dopo una forte gara a chiusura del week end in Messico, con entrambe le macchine a punti, ci prepariamo al Brasile. Le prestazioni della monoposto continuano a darci incoraggiamento e speriamo di essere ancora una volta competitivi", aggiunge Andrea Stella.&nbsp; "La squadra resta concentrata sull'ultima gara del trittico, sono state delle settimane molto impegnative, per&ograve;, tutti continuano a essere motivati e rendere al massimo. Con l'ultimo appuntamento Sprint della stagione c'&egrave; una prospettiva pi&ugrave; grande di ottenere dei punti".       

La gara corsa da Norris a Citt&agrave; del Messico autorizza a un altro week end da punti pesanti e con l'ambizione del podio. Lando ha il quarto posto nel mondiale Piloti alla propria portata

McLaren in Brasile sulle ali dell'entusiasmo e delle prestazioni

Non tifo per nessuno, ma ho simpatie. E tanta per la McLaren. L&rsquo;unico top team che campa in affitto. Visto che il favoloso McLaren Technology Centre di Woking, nel Surrey, da 57.000 metri quadrati, inaugurato il 12 maggio 2004 - e premiato nel 2005 quale &ldquo;Best Automotive Architecture&rdquo; al 20&deg; Festival internazionale dell&rsquo;Automobile, col &ldquo;Royal Fine Art Commission Trust&rsquo;s Building of the Year Award&rdquo;, col &ldquo;BALI National Landscape Awards&rdquo;e lo &ldquo;Structural Steel Design Awards&rdquo; -, nel settembre 2020 per la crisi Covid-19 &egrave; stato messo in vendita e acquistato dalla Global Net Lease per 170 milioni di sterline, con la garanzia che lo lascer&agrave; in affitto agli orange-papaya per almeno venti anni. I quali per&ograve; non hanno n&eacute; casa n&eacute; mutuo, campando da semplici affittuari come Jerry Cal&agrave; nel film &ldquo;Vado a vivere da solo&rdquo;. E alla fine dello scorso anno hanno venduto per amor di contante perfino diversi pezzi della sontuosa collezione di monoposto da leggenda a uno dei dignitari dell&rsquo;azionista di maggioranza, il fondo bahrenita sovrano Mumtalakat, prima affiancatosi e poi subentrato ai maggior enti, appena terminata l&rsquo;era di Ron Dennis e del compianto Mansour Ojjeh, che fu traghettatore tra le due fasi. Ma non &egrave; tanto questo che sposta.  La pi&ugrave; amata dagli appassionati  Secondo me la cosa pi&ugrave; importante, come sempre accade, riguarda il capitale umano: attitudini e filosofia di base. La bella verit&agrave;? Se c&rsquo;&egrave; una squadra al centro dell&rsquo;attenzione nel Circus, amata da tutti gli appassionati molto pi&ugrave; che ai tempi magici di Ron Dennis e soprattutto stimatissima per la grande rimonta che ha saputo fare negli ultimi mesi, quella &egrave; proprio la McLaren. Certo, per il metodo di lavoro, la capacit&agrave; nell&rsquo;individuare i problemi, l&rsquo;onest&agrave; intellettuale d&rsquo;ammetterli, la caparbiet&agrave; e il coraggio nell&rsquo;intervenire con soluzioni radicali e infine la classe cristallina con cui gestire il salvataggio del progetto MCL60, quella che ha saputo essere quest&rsquo;anno la pi&ugrave; deludente monoposto d&rsquo;inizio mondiale (alla pari con la Ferrari SF-23) e poi, una volta scaravoltata, rifondata, riveduta e girata come un calzino, la pi&ugrave; sorprendente della seconda met&agrave; di campionato. Per&ograve;, vedete, dietro talento, sudore, illuminazioni, coraggio ed esprit de finesse, c&rsquo;&egrave; anche altro.    La &quot;luccicanza&quot; di Woking  Uno shining particolare a rendere ancor pi&ugrave; sfolgoranti i bellissimi colori ufficiali che gi&agrave; da soli predicano culto delle radici e piacere del ritorno alle origini, nonch&eacute; ossequio ai valori identitari. Una lucentezza unica che si estrinseca nello spirito del Team Principal Andrea Stella, il solo megaboss di top team capace di fendere longitudinalmente il paddock fermandosi a chiacchierare e a salutare amici, conoscenti o financo semplici curiosi, con una squisitezza semplice che dice tanto sul suo stile, quanto il cronometro e il pallottoliere dei punti Costruttori spiegano molto sulla sua capacit&agrave; di comando. Uno in grado di ristruttirare la squadra curando lateralmente una bellissima colonia di tecnici italiani, sparsi in tutti i settori nevralgici della sua squadra. E Lando Norris? Piaccia o non piaccia quando guida, giunto proprio ad Austin a quota cento Gran Premi disputati, &egrave; praticamente l&rsquo;unico che ha un sorriso per tutti e la voglia di piazzare una battuta, un frizzo, un lazzo a ogni domanda che gli viene posta, mai dimenticandosi di spegnere la luce che da sempre gli anima lo sguardo. Se il sottotesto d&rsquo;ironia era la filigrana dorata d&rsquo;ogni campione degli Anni &rsquo;60 e &rsquo;70, ora il gusto per il motto di spirito ben piazzato spetta soprattutto al lui. Oscar Piastri, meno flamboyant e forse tendenzialmente pi&ugrave; concreto, butta l&agrave; sorrisi timidi e ha nella secca e sorprendente spontaneit&agrave; del suo agire, in pista e fuori, la briscola pi&ugrave; alta. Portando senza problemi in giro la sua faccina pulita e determinata, accesa giustificatamente d&rsquo;autostima ma mai infarcita di crasso e pomposo autocompiacimento. Quanto al Ceo californiano Zak Brown, sempre fluviale, ciarliero e vulcanico, nei giorni scorsi a Barcellona s&rsquo;&egrave; tolto la pi&ugrave; grande soddisfazione della vita provando la McLaren MCL35, ovvero la F.1 del 2020, uscendone con un sorriso da orecchio a orecchio e quell&rsquo;adrenalina addosso che ti fa star sveglio per tre notti di fila. In fondo &egrave; stato pilota di F.3 britannica e tedesca prima di fare una puntata anche in Indy Lights, negli Anni &rsquo;90.  L&#39;accademia nella mani di Pirro  E per il futuro, Emanuele Pirro - di fresca nomina quale responsabile del rinnovato programma junior della McLaren per lo sviluppo di giovani talenti, che ora comprende anche i team di IndyCar e Formula E -, si tiene stretti i gioielli della sua accademia, tra i quali Ugo Ugochukwu, Gabriel Bortoleto, oltre a Ryo Hirakawa, Pato O&rsquo;Ward, Brando Badoer e la neoarrivata Bianca Bustamante. E c&rsquo;&egrave; dell&rsquo;altro. Rispetto ai vecchi tempi, la McLaren stessa da anni e anni &egrave; il solo team a correre - e a fare figuroni -, contemporaneamente in F.1 e nell&rsquo;IndyCar, peraltro senza disdegnare neanche la Formula E, a testimonianza di una vocazione ogniluogo e ognitempo, che ravviva il vanto di formare, assieme alla Mercedes, la coppia esclusiva di marchi a detenere la tripla corona dell&rsquo;automobilismo, avendo vinto in F.1 a Indy e a Le Mans. Ma non &egrave; tanto e solo questo il punto, perch&eacute; la polpa del discorso in realt&agrave; sta altrove. In F.1 la Red Bull vince quasi sempre ma non sorride, ghigna. Quando mostra i denti, lo fa perch&eacute; sta per mordere. In Mercedes hanno sempre riso poco e non lo fanno pi&ugrave; da fine 2021, logico capire perch&eacute;. In Ferrari, con le pressioni, i giochi e la politica che c&rsquo;&egrave; sempre stata, per carit&agrave; son tutti carichi dell&rsquo;orgoglio infinito d&rsquo;esserci, ma non se ne trova uno sereno e giulivo a partire dagli Anni &rsquo;30, da quando il Cavallino faceva correre le Alfa per Nuvolari. No, se vuoi trovare una squadra felice, aperta, soave e simpatica, in F.1 devi guardare alla McLaren.  La gioia di correre  Unica equipe che in questo momento sembra guardare alle corse, qualsiasi corsa cui partecipa, a prescindere dalla categoria e dal continente, come a un&rsquo;estrinsecazione della sua immensa gioia di vivere, di cui sono parte tutti i singoli componenti, a livello apicale e non solo. Strana, la vita. Se negli Anni &rsquo;80,&rsquo;90 e a inizio terzo millennio la McLaren di Ron Dennis, oltre che antagonista giurata e non sempre corretta della Ferrari, era nota per gli impeti totalitari e un tantino arroganti del suo dispotico timoniere, ora la faccenda s&rsquo;&egrave; evoluta in modo antipodalmente diverso e opposto, mostrando il lato dolce, suadente e morbido delle corse. Quello della felicit&agrave; d&rsquo;esserci e di godersi questa vita, portando un messaggio aperto, positivo e contagiosamente entusiasmante. Cos&igrave;, nell&rsquo;era delle squadre sotto pressione, ammusate, incarognite e tirchie di sorrisi, la pi&ugrave; amabile e simpatica &egrave; quella che - messasi alle spalle l&rsquo;antipatia di Dennis e la spy story - s&rsquo;&egrave; ricordata d&rsquo;essere un pilastro della F.1 pi&ugrave; rimpianta, riscoprendo se stessa. Very orange, come ai tempi del compianto Bruce, senza dimentcarsi d&rsquo;essere felice. 

Viaggio al centro della squadra pi&ugrave; simpatica e che contagia di felicit&agrave; chi la segue di tutto il Circus

Il segreto della McLaren? Essere felici. Divertirsi e sorridere

        I 57 giri di gara corsi a Losail hanno portato i piloti al limite (e oltre) delle loro capacit&agrave; atletiche. Il caldo estremo sofferto all'interno dell'abitacolo, abbinato all'impegno fisico di una tracciatura densa di curvoni veloci, ha creato un epilogo rarissimo. Nemmeno nella torrida Sepang si ricordano piloti (atleti, &egrave; bene ricordarlo) cos&igrave; provati fisicamente al termine della corsa. Al centro medico sono finiti in molti, a fine gara. I due piloti Williams, Stroll, Ocon, sono stati tra i pi&ugrave; provati dal GP del Qatar. "E' stata una gara estremamente calda. Ho sudato sin dall'inizio, appena ho messo il casco e ancor prima di iniziare la gara. Non &egrave; andata meglio mentre guidavo. &Egrave; una combinazione di molte cose, anche dell'umidit&agrave; e, correre su tre pit-stop vuol dire spingere al massimo", il racconto di Oscar Piastri. "Poi c'&egrave; la natura della pista, con molte curve veloci, che richiedono naturalmente il loro prezzo. &Egrave; stata senza alcun dubbio la gara pi&ugrave; dura che abbia mai corso". L'allenamento c'&egrave;, condizioni pericolose per i piloti Non ha trattenuto le critiche Lando Norris, "oggi probabilmente abbiamo trovato il limite ed &egrave; triste che sia accaduto in questo modo. Non &egrave; mai una bella posizione in cui essere, alcuni sono finiti al centro medico o sono svenuti. &Egrave; pericoloso che accadano queste cose", accusa l'inglese, per poi provare a spiegare cosa significhi correre nelle condizioni trovate a Losail. "Non &egrave; una questione di allenamento, siamo in una macchina chiusa che diventa estremamente calda e in una gara molto fisica. &Egrave; frustrante, perch&eacute; dalla tv immagino non sembri poi cos&igrave; impegnativa sul fisico. Quando c'&egrave; gente che si ritira o sta cos&igrave; male, &egrave; troppo per le velocit&agrave; in gioco. &Egrave; troppo pericoloso e so che il prossimo anno questa gara si correr&agrave; pi&ugrave; tardi in stagione, sar&agrave; molto pi&ugrave; fresco, per&ograve; sono aspetti ai quali pensare e ne paleremo perch&eacute; non sarebbe dovuto accadere". Ocon ko dopo 15 giri Una gara corsa in condizioni estreme, che ha portato al ritiro di Sargeant, stremato e con i sintomi del colpo di calore una volta sceso gi&ugrave; dall'auto. Durissima anche la gara vissuta da Ocon: "Ho rimesso al giro 15 o 16, per due giri. Mentre correvo, pensavo: c**zo sar&agrave; una gara lunga. Ho provato a concentrarmi e controllare la cose con la testa. Non mi era mai successo in passato, sono sempre riuscito a fare due distanze di gara in macchina, sono allenato su queste situazioni, per&ograve; oggi era solo aria calda e con il motore caldo alle spalle. Poi, credo che non abbiamo sigillato il cockpit particolarmente bene, penso ci siano stati 80&deg; C all'interno: sono contento che il prossimo anno torneremo qui a dicembre". Losail e Singapore, secondo Max Verstappen, sono "al limite di quel che dovrebbe essere consentito, perci&ograve; s&igrave;, ci sono degli aspetti da esaminare. Alcuni dei ragazzi che sono stati in difficolt&agrave; oggi sono anche pi&ugrave; allenati di me, per&ograve; tutto il giorno &egrave; stato come muoversi in una sauna. Poi, alla sera, l'umidit&agrave; sale, sono gare lunghe".       

Il Gran Premio corso in Qatar ha presentato ai piloti condizioni di caldo e umidit&agrave; estreme, che hanno provato nel fisico parecchi protagonisti. Le parole di Norris, Ocon, Verstappen e Piastri

Piloti stremati a Losail, Norris: "Troppi pericoli, triste trovare il limite così"

        Un fine settimana da incorniciare per Oscar Piastri: dopo la prima vittoria nella sprint, ecco il secondo podio consecutivo della carriera al GP del Qatar, grazie anche ad una McLaren molto molto veloce a Lusail. Rivivi la domenica del Qatar Al massimo dall'inizio alla fine Felicissimo l'australiano a fine gara, anche se esausto: "Sono molto contento, abbiamo rispettato la strategia. Siamo partiti bene e poi abbiamo messo in mostra un buon passo. E' stata la gara pi&ugrave; dura dal punto di vista fisico della mia vita. Faceva davvero molto caldo, in pi&ugrave; senza dover gestire le gomme abbiamo spinto dall'inizio alla fine, sento di aver fatto dei giri di qualifica continui. Sono contento anche di aver evitato le penalit&agrave;".       

L'australiano della McLaren era stanchissimo a fine gara, ammettendo che la prova in Qatar sia stata la pi&ugrave; dura, dal punto di vista fisico, della carriera, anche se questo non gli ha impedito di cogliere un gran 2&deg; posto

Piastri: "La gara più dura della mia vita"

        Non &egrave; proprio una prima vittoria in assoluto, ma in parte ci assomiglia. Oscar Piastri ha portato a casa la sprint race del Qatar, non un GP vero e proprio ma comunque una corsa di 19 giri, dove &egrave; stato bravo a rispondere agli attacchi di Russell e Verstappen. Timore al via per Piastri Euforico l'australiano della McLaren dopo il traguardo: "Sono molto felice, &egrave; stata una gara molto stressante. Quando ho visto tutti quelli con le soft ho pensato che saremmo stati nei guai, poi per&ograve; le gomme sono calate rapidamente. Oggi la safety car ci &egrave; stata nemica perch&eacute; ha riportato Max alle nostre spalle, ma il passo era buono. Era una gara in cui c'era tanto da gestire, abbiamo fatto un ottimo lavoro e sono contento. Tutto ci&ograve; che abbiamo imparato oggi ci sar&agrave; utile per domani, quando sono sceso al 2&deg; posto temevo di non farcela ma eravamo veloci e siamo stati in grado di gestire le gomme. Vincere la prima sprint &egrave; stupendo". Verstappen: "Annata incredibile, stupendo lavorare con un team cos&igrave;       

Grande gara di Oscar Piastri, che &egrave; andato a prendersi il primo successo della carriera in una gara sprint, restituendo il sorpasso a Russell e difendendosi nel finale da Verstappen

Piastri: "Stupendo vincere la prima sprint"

        Non &egrave; una pole position a tutti gli effetti, almeno dal punto di vista statistico, ma da un punto di vista pratico &egrave; un miglior tempo a tutti gli effetti: squillo McLaren nella sprint shootout del GP del Qatar con Piastri e Norris. Oscar scatter&agrave; per la prima volta davanti a tutti, anche se solo in una sprint race. Piastri, McLaren ci prover&agrave; Entusiasta Piastri della sua sessione shootout: "Sono felicissimo. E' stato un bel giro, non so cosa sia successo a Lando all'ultima curva, io sono contento del mio giro. Ci sono stati cambiamenti rispetto a ieri, con interventi su un cordolo che noi praticamente non vediamo, e questo ha reso le cose pi&ugrave; difficili, anche se &egrave; cos&igrave; per tutti. Ho faticato nelle prime due eliminatorie, ma alla fine ho messo tutto insieme e sono molto contento del lavoro del team. Vittoria nella sprint? Vedremo. Verstappen &egrave; terzo, non &egrave; lontano, noi faremo del nostro meglio. C'&egrave; un punto interrogativo sulle gomme, vedremo cosa saremo in grado di fare". GP Qatar, sprint shootout: 1-2 McLaren con Piastri davanti, Verstappen 3&deg;       

Piastri scatter&agrave; per la prima volta davanti a tutti, anche se solo in una sprint race: lui e la McLaren proveranno a vincere, nella consapevolezza che battere Verstappen, terzo al via, non sar&agrave; facile

Piastri: "Vittoria nella sprint? Ci proverò, ma Verstappen è vicino"

        C'&egrave; stato solo un vero momento di tensione per Max Verstappen nel GP del Giappone: la partenza. La prima curva per l'olandese &egrave; stata pi&ugrave; complicata di quanto si possa pensare, perch&eacute; si stava ritrovando a sandwich tra le due McLaren e ci &egrave; voluta una super staccata per evitargli guai. Guai che, per un istante, sono balenati nella mente di Oscar Piastri. Piastri: come a Suzuka 1990 L'australiano, che poi ha raggiunto il primo podio della carriera a Suzuka (primo pilota nato nel terzo millennio a riuscirci), ha scelto di essere cauto al via. Alla prima curva si &egrave; trovato all'interno di Verstappen, pi&ugrave; o meno nella stessa posizione in cui si ritrovarono Senna e Prost nel famigerato epilogo del mondiale 1990. Per un attimo, Piastri ha pensato proprio a quell'incidente: "Ero proprio nella stessa posizione per inscenare la collisione tra Senna e Prost - ha detto il pilota McLaren nelle parole raccolte da Speedweek -, ed un possibile incidente &egrave; quello che mi &egrave; balenato in testa". Nonostante dopo la qualifica avesse promesso un attacco, Piastri ha mantenuto la lucidit&agrave; ed ha capito che affondare il colpo non era la cosa giusta: "Sono partito bene, poi per&ograve; ho pattinato un po' troppo e non sono riuscito a mettere il muso della mia macchina davanti a quello di Max. Con la coda dell'occhio ho visto Lando arrivare dall'altra parte ed ho sospettato che potesse provarci all'esterno. Alla fine ho capito che contro Max non sarebbe bastato, quindi ho tolto il gas: ho pensato che era meglio ritrovarmi terzo piuttosto che rischiare un incidente e buttare al vento un buon risultato". Albon, Perez non impara: penalit&agrave; di 5 secondi troppo lieve sky:sc:864496:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il pilota della McLaren, autore domenica scorsa del suo primo podio, ha ammesso di aver alzato il piede in curva 1 per evitare un incidente con Max Verstappen

Piastri al via di Suzuka: "Ho temuto di finire come Senna e Prost"

        Su una pista completa come lo &egrave; Suzuka, correre un week end saldamente tra i primissimi &egrave; un incoraggiamento non da poco per il lavoro che la McLaren sta portando avanti. Norris e Piastri sul podio, molto distanti da un Verstappen che fa gara a s&eacute; ma nettamente avanti alle Ferrari e alle Mercedes.&nbsp; Un'esibizione di squadra che conferma la crescita del progetto, rinnovato a fondo in Austria prima e a Singapore poi. Tutto perfetto, quindi? Non secondo Oscar Piastri, che in una delle "facolt&agrave;" pi&ugrave; prestigiose dell'intero calendario, Suzuka, trova il primo podio, dopo un qualifica da prima fila. Sterzi a parte: Questa Ferrari ha gli attributi! Piastri: gestione delle gomme ancora un limite "Penso che la gestione delle gomme e il passo gara in certi momenti della gara non siano stati competitivi quando avrei voluto", l'analisi del pilota australiano.&nbsp; "Nel primo stint tutti &egrave; sembrato che guidassero molto lentamente, poi quando ho provato a spingere un po' di pi&ugrave; le gomme non mi hanno permesso di andare pi&ugrave; velocemente. Restano, quindi, alcune cose sulle quali lavorare, qua e l&agrave;, il ritmo nel suo insieme durante le gare".&nbsp; Il giovane si far&agrave;, anche sulla gestione della corsa. Conta, intanto, aver mostrato una velocit&agrave; clamorosa per un rookie. McLaren, la velocit&agrave; pura c'&egrave;, ora il passo Lui non ha fretta, sa di un percorso che lo attende per arrivare ed essere pronto quanto la McLaren fornir&agrave; un materiale tecnico valido per vincere.&nbsp; "In questo tipo di gare non c'&egrave; un modo facile di apprendere, al di fuori dell'affrontarle e costruire l'esperienza su ci&ograve; che &egrave; buono e quello che non lo &egrave;. Direi che il passo gara &egrave; l'aspetto su cui voglio migliorare; la velocit&agrave; sul giro singolo, in particolare durante gli ultimi appuntamenti, ha visto un buon progresso rispetto a inizio anno. In gare come questa, per&ograve;, il passo gara resta un aspetto da migliorare".&nbsp; enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4028059/limit/39/lng/it       

La McLaren migliore dell'anno esce dal GP del Giappone con un duplice arrivo a podio, il primo per Piastri. Il talentuoso australiano esamina la propria prestazione e sa di dover migliorare un aspetto su tutti

Piastri convince a Suzuka e indica il dettaglio da migliorare

Dopo essere stato il primo pilota nato negli anni 2000 a scattare dalla prima fila, Oscar Piastri &egrave; diventato, con il 3&deg; posto nel GP del Giappone, il primo pilota nato nel terzo millennio a salire sul podio. Vorr&agrave; farci l&#39;abitudine, e con questa McLaren potr&agrave; riuscirci.    Gran ritmo  Emozionato l&#39;australiano a fine gara: &quot;E&#39; una sensazione speciale, la ricorder&ograve; per tantissimo tempo. Non posso ringraziare a sufficienza il team per il lavoro fatto e per avermi aiutato a realizzare il mio sogno, non &egrave; facile riuscirci alla prima stagione, non&nbsp;tante persone riescono a farlo. Non &egrave; stata la mia miglior gara di sempre, ma &egrave; stata sufficiente per salire sul podio. Sapevo di dover superare Russell subito per non perdere tempo, &egrave; stato un po&#39; al limite ma a pista libera abbiamo avuto un ottimo passo, ed &egrave; stato ancora migliore nella seconda parte di gara. Sono davvero felice, voglio altri podi&quot;. 

L&#39;australiano &egrave; raggiunto il primo podio della carriera ottimizzando il potenziale di una McLaren molto forte sul passo gara, capace di portare lui e Norris subito alle spalle di Verstappen

Piastri: &quot;A podio al primo anno, sensazione speciale&quot;

Nella domenica di Suzuka ci sar&agrave; per la prima volta un pilota nato nel terzo millennio in prima fila, e sar&agrave; Oscar Piastri con la McLaren. L&#39;australiano si &egrave; preso la posizione alle spalle di Verstappen con la possibilit&agrave; di portare a casa il podio domani, ma il campione di F2 2021 promette un tentativo al via per la prima posizione.  Piastri punta Max  Nonostante partire per la prima volta in prima fila in F1 sia speciale, Piastri prover&agrave; a portarsi in testa: &quot;Il primo giro &egrave; stato davvero buono, sono piuttosto soddisfatto di ci&ograve; che ho fatto, anche se forse potevo fare qualcosa di meglio nell&#39;ultima chicane. Al secondo tentativo ho fatto un buon primo settore, degli altri due non dico altrettanto ma tutto sommato sono contento del 2&deg; posto. E&#39; stato sin qui un ottimo weekend per la squadra, abbiamo portato degli aggiornamenti e siamo stati veloci. Pensiamo di avere una buona possibilit&agrave; anche in gara, ma dobbiamo concretizzare il risultato. Partenza? Partire in prima fila dopo un po&#39; di tempo sar&agrave; bello, avr&ograve; soltanto una macchina davanti e prover&ograve; a passarla&quot;.  Verstappen vola in pole a Suzuka: &quot;Sensazione splendida&quot;  sky:sc:864231:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Piastri sar&agrave; il primo pilota nato negli anni 2000 a scattare dalla prima fila in F1, una posizione che gli consentir&agrave; di andare all&#39;attacco di Verstappen al momento della partenza

Piastri in prima fila: &quot;Avr&ograve; solo una macchina da passare, prover&ograve; a farlo&quot;

Oscar Piastri &egrave; un pilota della McLaren fino al 2026. Woking, infatti, ha annunciato di aver prolungato l&rsquo;estensione del contratto (in scadenza nel 2024) del pilota neozelandese e ha cos&igrave; confermato - almeno fino al 2025 - la propria giovane e velocissima line-up dopo il rinnovo di Norris stipulato nello scorso febbraio.  Dall&#39;Alpine alla Mclaren  Oscar &egrave; arrivato in McLaren da campione 2019 della Formula Renault Cup, campione della F3 2020 e campione della F2 nel 2021. Ma soprattuto dopo la querelle giudiziaria con Alpine, intrigo giudiziario che aveva animato l&rsquo;inizio della stagione 2022. Per&ograve; questa volta siamo sicuri che nessuna delle due parti avr&agrave; da ridire&hellip;  Il prolungamento del suo contratto arriva dopo una stagione in crescendo, nella quale Piastri ha dimostrato di essere veloce, di non aver nessuno timore reverenziale nei confronti del pi&ugrave; esperto compagno di squadra e di aver portato 47 punti per il campionato Costruttori della McLaren, impreziositi dal terzo posto nella Sprint Race del Belgio.  Le parole di Andrea Stella, Team Principal della McLaren F1  &ldquo;&Egrave; fantastico confermare che Oscar ha firmato un prolungamento pluriennale con la squadra. Oscar &egrave; una risorsa per la McLaren e impressiona costantemente per le sue prestazioni, etica del lavoro e attitudine, quindi &egrave; stata una decisione facile da prendere per la squadra. Si &egrave; gi&agrave; dimostrato fondamentale per la squadra, quindi &egrave; fantastico avere il suo voto di fiducia mentre puntiamo a vincere nuovamente i campionati in futuro. Non vedo l&rsquo;ora di vederlo crescere con noi mentre continuiamo questo viaggio insieme&rdquo;.  Cosa ha detto Zak Brown, CEO di McLaren Racing  &ldquo;Sono felice di continuare la nostra partnership con Oscar fino alla fine del 2026. &Egrave; un talento incredibile e una risorsa per la squadra, quindi &egrave; fantastico impegnarci l&rsquo;uno con l&rsquo;altro a lungo termine. Oscar sta gi&agrave; dimostrando quello che pu&ograve; fare in pista ed &egrave; stato determinante nella svolta che abbiamo avuto finora in questa stagione. Si &egrave; inserito perfettamente nel team ed &egrave; davvero apprezzato da tutta la famiglia McLaren Racing. Sono entusiasta di vedere come continuer&agrave; a crescere sia dentro che fuori pista&rdquo;.  Le parole di Oscar Piastri  &ldquo;Sono entusiasta di estendere la mia partnership con McLaren per molti anni. Voglio lottare in prima fila con questa squadra e sono entusiasta della visione e delle basi che sono gi&agrave; state gettate per arrivarci. L&rsquo;accoglienza che ho ricevuto e i rapporti che ho costruito mi fanno sentire gi&agrave; come a casa. L&rsquo;impegno costante del team nei miei confronti mi ha fatto sentire incredibilmente apprezzato e il desiderio del team di farmi parte del suo futuro a lungo termine ha reso questa decisione facile. Essere voluto cos&igrave; e vedere cos&igrave; tanta fiducia in me da parte della squadra dopo solo mezza stagione, significa molto. Sin dal test per giovani piloti di Abu Dhabi dello scorso anno, mi sento davvero parte di tutto ci&ograve; che riguarda la papaya e i miei ringraziamenti vanno a tutti dentro e intorno al team, nonch&eacute; a tutti i fan. La stabilit&agrave; &egrave; un enorme vantaggio in questa prima parte della mia carriera e averla con un marchio prestigioso come McLaren mi d&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; di continuare il lavoro che abbiamo iniziato. Abbiamo vissuto dei bei momenti insieme nella mia stagione da rookie, ma sono entusiasta di lavorare insieme a tutti all&rsquo;MTC nei prossimi anni per creare dei momenti fantastici&rdquo;. 

Le prestazioni del pilota neozelandese hanno convito Woking ad estendere il suo contratto in scadenza nel 2024

48 risultati per 'Piastri'