Ultima giornata di test in Bahrain che conferma una Ferrari deliziosa, sia sul giro secco che in simulazione gara. L&rsquo;affidabilit&agrave; c&rsquo;&egrave;, la SF-24 stressa le gomme assai meno del modello precedente e, oltre a essere prestazionale, ha un passo di gara molto interessante. E in crescendo. A parte che con le C3 a serbatoio carico non rende al massimo quanto a degrado, ma cosa vuoi che sia, perch&eacute; il salto in avanti rispetto al 2023 &egrave; una realt&agrave;. In pratica, problemi veri e radicali la Rossa non ne ha. O forse uno solo. Che ha un nome e un cognome. Red Bull Rb20 e Verstappen. Non ci fossero loro, la Rossa si presenterebbe al via del Mondiale praticamente da gran favorita. Quanto a capitale umano, sia Charles Leclerc che Carlos Sainz sono apparsi molto in palla e pronti a una stagione che li vedr&agrave; impegnatissimi ciascuno a tessere la sua storia. Sempre in Ferrari per il monegasco e alla ricerca di nuovi sbocchi, lo spagnolo.    Invece RBR davanti era la scorsa stagione e davanti si mantiene all&rsquo;inizio di questa, con un Max apparso determinatissimo, intenso e desideroso di riempirsi le mangiatoie del suo cibo preferito, che equivale a quintali di vittorie e record da ritoccare. Quanto al Perez visto la seconda giornata, c&rsquo;&egrave; da sperare che il messicano trovi una coordinazione diversa con la macchina, che a oggi sembra fatta apposta per Max e per niente settata su di lui. Quanto agli altri, l&rsquo;ultimo giorno guaio alla frizione per la McLaren, mentre l&rsquo;Aston Martin con Stroll ha dato altri segnali positivi. Ancora sottotraccia, forse troppo, la Mercedes tra i top team - e l&rsquo;Alpine tra quelli medi, essendo la vettura che si &egrave; meno migliorata rispetto ai riscontri 2023 -, anche se Russell a fine giornata ha fatto un buon tempo assai rassicurante, che lo collocava in seconda piazza provvisoria, a testimonianza che il potenziale della W15 sta venendo fuori.  Finale senza grandi acuti per Racing Bulls, che pure resta la pi&ugrave; grande sorpresa con la sua Redbullina, mentre in casa Haas ci si &egrave; concentrati soprattutto su simulazioni gara. Insomma, i verdetti del Bahrain sono questi. RBR e poi un bel pacchetto di mischia capitanato dalla Rossa. In una pista, &egrave; bene ricordarlo, che esalta molto la trazione e poco la velocit&agrave; di punta e l&rsquo;efficienza pura. In ogni caso, la sensazione &egrave; che su qualsiasi piano di riscontro a oggi Red Bull &egrave; davanti e subito dopo ecco la Ferrari, con tre giorni di lavoro che vanno considerati positivi e importanti per migliorare ancora. Praticamente a sette giorni dal primo semaforo della stagione. Il conto alla rovescia &egrave; partito.  sky:sc:903327:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Gli ultimi test in Bahrain confermano che la Rossa &egrave; ottima e la RB20 favolosa

La Ferrari c&rsquo;&egrave;, la Red Bull ci sar&agrave;

        Con i test in Bahrain la Formula 1 muove i primi passi di un 2024 che sar&agrave; una stagione di assoluta continuit&agrave; tecnica sul fronte delle gomme. Mescole e costruzioni invariate per le slick proposte da Pirelli. A dieci giorni dal GP del Bahrain - dove la selezione di mescole &egrave; ricaduta su C1, C2 e C3 -, le scelte dei team nell'allocazione delle mescole a disposizione per i test indicano alcune scelte in controtendenza. Quante gomme hanno i team? Detto come Pirelli metta a disposizione l'intera gamma di gomme da asciutto e da bagnato (quattro treni per ciascun team, due di intermedie e due da bagnato), dei restanti 35 set le squadre possono ripartire tra le 5 mescole la dotazione preferita. L'editoriale del Direttore: Ferrari, doppia sfida very red hot! C'&egrave; chi non avr&agrave; nemmeno un treno di gomme C5, le pi&ugrave; morbide in assoluto e non indicative su un circuito estremamente aggressivo sulla gomma come quello di Sakhir. Sar&agrave; il GP d'Australia a segnare l'esordio di questa mescola. Red Bull, McLaren, Aston Martin, Alpine, Racing Bulls e Haas non avranno treni di C5 nei test.  Scelta drastica quella fatta da McLaren e Alpine, che rinunciano anche a montare gomme C4 nella tre giorni tra il 21 e 23 febbraio. La mescola C4 esordir&agrave; al secondo GP stagionale, in Arabia Saudita. Altre particolari scelte nell'allocazione delle mescole evidenziano i 25 treni di mescola C3 scelti da Mercedes, che avr&agrave; solo due treni di C1 e due di C2 da gestire tra Hamilton e Russell.&nbsp; Alpine si segnala per una scelta ugualmente "sbilanciata", con numero di treni di Pirelli C1 ampio: 11 set. Gomme C3 la scelta preferita nei test Mediamente le squadre hanno privilegiato la mescola C3 per il lavoro da condurre nei test. Pur non essendo la mescola ideale per Sakhir, la C4 dar&agrave; l'opportunit&agrave; di verificare la prestazione assoluta. In Ferrari, 6 treni a disposizione tra Sainz e Leclerc, tanti quanti ne avr&agrave; Racing Bulls. Appena due quelli scelti da Aston Martin. Quanto alle condizioni di esercizio delle gomme, Pirelli prescrive per i test della pressioni minime di gonfiaggio di 22 e 19 psi sui due assi. Identificare le 5 mescole da asciutto sar&agrave; semplice: C1 e C5, bianca e rossa, non avranno le bande colorate come, invece, C2 e C4. La C3 &egrave; l'unica gialla e con banda colorata. Vasseur, nessuna transizione: "Ferrari vuole vincere nel 2024"       

Non mancano selezioni "alternative" nella ripartizione dei 35 treni di gomme slick tra le 5 mescole disponibili a Sakhir. Offerta Pirelli invariata rispetto allo scorso anno

Test F1 2024, le gomme scelte dai team in Bahrain

Il tema torna attuale a ogni inverno, sempre pi&ugrave; negli ultimi, ovvero, da quando i test invernali si sono trasformati in una tre giorni che racconta di una Formula 1 dal braccino corto. Al risparmio di chilometri e di preparazione.  Vero, i celeberrimi filming day sono stati raddoppiati nelle possibilit&agrave; di percorrere chilometri. &quot;Ben&quot; 200 rispetto ai 100 concessi fino allo scorso anno.  Chi ha ribadito le proprie critiche a un meccanismo definito ingiusto &egrave; Fernando Alonso. Test compressi in tre giornate e senza vere possibilit&agrave; durante l&#39;anno di &quot;allenarsi&quot;, come amava definire i test il presidente Montezemolo. L&#39;unico sport, la Formula 1, al quale sono stati tagliati gli allenamenti. Quelli reali, poich&eacute; in ambiente virtuale e di simulazione si lavora eccome.&nbsp;    Tre giornate di test profondamente ingiuste  &quot;In Bahrain avremo dei test molto limitati e ci sto pensando da tutto l&#39;inverno su questa cosa. Su quanto sia ingiusto avere solo una giornata e mezza di attivit&agrave; per ogni pilota per prepararsi a un campionato del mondo. Non esiste in nessun altro sport al mondo, con tutti i soldi che girano, il marketing e le cose belle che diciamo della Formula 1, di quanto sia sempre pi&ugrave; vicina ai tifosi&quot;, il commento di Alonso.  Le&nbsp; squadre stilano programmi di lavoro optando chi per l&#39;alternanza costante tra i due piloti sui tre giorni di test, chi privilegiando una giornata piena di lavoro per ciascun titolare e optando per un&#39;obbligata alternanza in uno dei tre giorni.&nbsp;  La soluzione: due macchine e un giorno in pi&ugrave;  Eppure, basterebbe poco per risolvere il problema. Un problema che passa dalla volont&agrave; delle stesse squadre, essendo materia da discutere in Commissione F1, quella della durata dei test. Organo di confronto tra squadre, FIA, Formula 1 e Pirelli.  &quot;Non capisco perch&eacute; non andiamo in Bahrain per quattro giorni, potrebbero essere due giornate a testa per ciascun pilota. E non comprendo perch&eacute; non possiamo andarci con due macchine, visto che saremo gi&agrave; in Bahrain e pronti a correre la settimana seguente&quot;.  Una criticit&agrave; che si trascina questa Formula 1 delle ultimissime stagioni, rispetto a un recente passato - fino al 2020 - che, nelle sessioni di test disputate a Barcellona, prevedeva l&#39;attivit&agrave; spalmata su sei giornate complessive, organizzate su due settimane. 

Le soluzioni per migliorare il format dei test invernali non mancano, in una categoria che ha abolito i veri e propri test durante la stagione e ridotto all&#39;osso le prove di preparazione verso la stagione

Test F1 2024, Alonso critica un programma ingiusto per i piloti

        Si accendono i motori a Sakhir, per i test della F1 2024. In Bahrain gi&agrave; marted&igrave; 20 febbraio tre squadre sono scese in pista per condurre un ulteriore shakedown alla vigilia della tre giorni di test. Sono state Mercedes, Williams e Alpine a girare a ridosso dell'apertura delle prove invernali. L'azione ufficiale andr&agrave; da mercoled&igrave; 21 febbraio fino a venerd&igrave;. Gli orari dei test in Bahrain&nbsp; Otto ore al giorno per prepararsi al GP del Bahrain, in programma una settimana pi&ugrave; tardi, nel week end "insolito" del 2 marzo, visto lo svolgimento al sabato della gara di Sakhir. Gli orari dei test vedono in programma una sessione mattutina, tra le 8:00 e le 12:00 ora italiana, mentre la sessione pomeridiana si svolger&agrave; tra le 13:00 e le 17:00. Test che sar&agrave; possibile seguire in diretta tv su Sky Sport F1, sul satellite o in streaming su Now. I piloti in azione nei test in Bahrain Quanto alle line up dei piloti schierati dai diversi team, come di consueto &egrave; una programmazione in divenire. La sola Haas ha annunciato con largo anticipo i piloti al volante della VF-24 nei tre giorni e scegliendo un'alternanza tra turno mattutino e turno pomeridiano. Scelta differente per Red Bull, che inizier&agrave; i test con Verstappen, alterner&agrave; i piloti nella giornata di gioved&igrave; e lascer&agrave; a Perez la chiusura.  Red Bull  VES/PER-VES/PER  Mercedes  RUS/HAM/HAM-RUS  Ferrari  LEC-SAI/--/--  McLaren  PIA-NOR/PIA-NOR/NOR-PIA  Aston Martin  ALO-STR/--/--  Alpine  OCO-GAS/GAS-OCO/OCO-GAS  Racing Bulls  TSU-RIC/--/--  Williams  ALB-SAR/SAR/ALB  Sauber  BOT-ZHOU/ZHOU-BOT/BOT-ZHOU  Haas  MAG-HULK/HULK-MAG/MAG-HULK       

La Formula 1 torna in pista con i test invernali in Bahrain. Tre giorni di attivit&agrave; e a una settimana dal primo GP del 2024. Ecco il programma dei test

Test F1 2024 in Bahrain: gli orari e i piloti in azione

        I test (veri) in Formula 1? Appena quel concentrato d'azione offerto in Bahrain (dal 29 febbraio al 2 marzo nel 2024), quando ancora le macchine devono svelarsi ai piloti e ai tecnici. Dopodich&eacute;, sull'altare dei costi da tenere bassi, le chance di recuperare una stagione iniziata male, con un progetto da risollevare, sono sacrificate e affidate tutte alla simulazione e alla galleria del vento. Il regolamento sportivo 2024, nella revisione aggiornata e pubblicata dalla FIA lo scorso 26 settembre, interviene sullo scenario dei test "sui generis", perch&eacute; in effetti sono considerati degli eventi promozionali, a fini di marketing e con l'utilizzo di gomme "demo", diverse da quelle previste all'interno dei week end di gara.  Filming day, due giornate e 400 km complessivi Nel 2024 sar&agrave; concesso un raddoppio di chilometri percorribili per quelle che sono definite come giornate di eventi promozionali svolti con monoposto della stagione in corso. Sui Test of Current Car - Promotional Events interviene l'articolo 10.4, novellato dalla FIA per chiarire come possa essere effettuato da un team un solo test nell'arco di una giornata e dal chilometraggio non superiore ai 200 km. Si tratta di un passo avanti rispetto ai 100 km concessi ai "filming day" effettuati fino a quest'anno. Duecento chilometri effettuabili due volte nell'arco dell'anno, in un totale, quindi, di 400 km.&nbsp; &Egrave; prassi per i team condurre il primo dei filming day a ridosso della sessione di test invernali. La primissima verifica sul montaggio della monoposto, effettuata per presentarsi ai tre giorni appena di test pre-campionato con una monoposto gi&agrave; sottoposta alla primissima sgrossatura. Non &egrave; l'unica modifica apportata dalla FIA in materia di test durante l'anno, regolamentata nelle varie fattispecie sotto l'articolo 10 e i suoi commi. Oltre alla FIA, tutti i team dovranno essere informati All'articolo 10.7, infatti, &egrave; previsto un obbligo di informazione, con almeno 72 ore di anticipo sullo svolgimento del test (che sia un filming day o un test di una monoposto delle stagioni precedenti), non solo verso la FIA (che pu&ograve; inviare un proprio osservatore) ma verso tutti i team iscritti al campionato.&nbsp; Quanto ai test delle "Previous Car", ovvero, monoposto non pi&ugrave; recenti di tre stagioni antecedenti quella in corso, emergono delle prescrizioni pi&ugrave; stringenti sul divieto di "testare parti, sensori, strumentazione, software di prova, prove operative o procedurali che possano dare qualsiasi informazione relativa alla macchina del campionato in corso o macchine in regola con le prescrizioni sui TCC".       

La modifica al regolamento sportivo incrementa il chilometraggio ammesso per i test con macchine della stagione in corso. Tra le nuove prescrizioni c'&egrave; l'obbligo di informare i team rivali oltre alla FIA

Test, i filming day nel 2024 raddoppiano i km

Ecco il giudizio complessivo e riassuntivo sui tre giorni di test della F.1 in Bahrain da parte del nostro Mario Donnini

Test F1, il commento dei tre giorni in Bahrain

Test F1, i promossi con lode  Senza dubbio davanti a tutti sta la Red Bull e con entrambi i piloti. La RB19 a tutt&rsquo;oggi &egrave; la monoposto battistrada del mondiale, all&rsquo;interno del team campione in carica, guidata dal pilota pi&ugrave; forte del momento, Max Verstappen. E anche Sergio Perez, come si &egrave; visto nell&rsquo;ultimo giorno di test (leggi qui il resoconto del day 3), quando &egrave; andato perfino sotto la pole dell&rsquo;anno scorso, pu&ograve; bastare per restare davanti, di passo e anche, volendo, di giro secco. La verit&agrave; &egrave; che Red Bull esce alla grandissima da questa tre giorni di test, con una marea di chilometri percorsi senza guai gravi, con un passo di gara stellare, una tendenza al degrado gomme assolutamente lieve nonch&eacute; gentile, pi&ugrave; prestazioni &ldquo;monstre&rdquo; sul giro secco.  Poi c&rsquo;&egrave; la Ferrari, che sta ragionevolmente dietro sulla prestazione del giro singolo e soprattutto patisce degrado dopo pochi giri sul passo gara, nei cosiddetti long run, quand&rsquo;anche le mescole che verranno adottate nel weekend di corsa saranno mediamente pi&ugrave; dure di quelle utilizzate nei test per le simulazioni di corsa. Per&ograve; l&rsquo;impressione resta. La SF-23 &egrave; nata bene, ma la RB19 pare nata meglio, almeno per ora. Nessuna rottura n&eacute; tara grave, ma l&rsquo;impressione generale &egrave; che la Rossa vada ancora ben calibrata e messa a punto. Quindi, se la RBR &egrave; promossa col bacio accademico, la Rossa si deve accontentare dell&rsquo;attestato di lode e non pi&ugrave; di un&rsquo;affettuosa carezza d&rsquo;incoraggiamento.  Passa alla pagina successiva per leggere i Promossi senza pensieri  &nbsp;  Promossi senza pensieri  L&rsquo;Aston Martin &egrave; nata decisamente bene. Sempre molto veloce con un Alonso scatenatissimo, permette anche al rookie Drugovich di mettersi in evidenza molto pi&ugrave; del deb Piastri sulla McLaren, il che &egrave; tutto dire. Ovviamente &egrave; presto per dire che i Green si faranno grande onore nel mondiale, ma in ogni caso &egrave; sensato vederli iniziare il campionato assai meglio di come avessero terminato quello precedente.  Due o tre coltellate sul giro secco, compreso il miglior tempo di Zhou il secondo giorno, pi&ugrave; una bella prestazione di Bottas nel terzo e ultimo, spiegano che la nuova Alfa Romeo-Sauber parte col piede giusto. E con buoni numeri per ben figurare nella lotta tra le seconde schiere, con qualche bel jolly da giocare.  Buone notizie anche in casa Haas, con la nuova monoposto reattiva, veloce e ben bilanciata. Quanto ai piloti, sul giro secco, almeno come costanza di tempi, Hulkenberg ha subito dimostrato di non aver nulla da invidiare a Magnussen, anzi, anche se i due hanno portato a termine dei programmi differenziati.  Pure la Williams ha dato segnali decisamente positivi, con Albon che ha macinato fin dal primo giorno tantissimi chilometri con prestazioni buone, long run interessanti e ottima affidabilit&agrave;. Validi anche i riscontri dell&rsquo;esordiente Sargeant, apparso gi&agrave; a suo agio e capace di ben imprerssionare per qualit&agrave; e quantit&agrave; del lavoro svolto.  Passa alla pagina successiva per leggere i rimandati  &nbsp;  Rimandati  Dalla Mercedes W14, sinceramente, ci si aspettava di pi&ugrave;. In difficolt&agrave; sul lento, non perfettamente bilanciata, poco incisiva nelle velocit&agrave; di punta, non gentilissima con le gomme nei long run e perdipi&ugrave; sul giro secco mai ficcante e acuminata, malgrado l&#39;acuto di Hamilton l&#39;ultimo giorno, ma con mescola ultratenera. Se &egrave; questo lo strumento per far dimenticare le delusioni della W13, be&rsquo;, dai, avanti un&rsquo;altra. Per carit&agrave;, non c&rsquo;&egrave; niente di definitivo, eh, nessun giudizio tombale, ci mancherebbe, per&ograve; di lavoro da fare ce ne &egrave; davvero tanto, a Brackley.  Stesso discorso, ma peggiorato di due tacche, per la McLaren, una tra le vetture protagoniste delle prove pi&ugrave; frammentarie e meno entusiasmanti, di quelle viste a Sakhir. La belva del sessantesimo di vita della Casa, siglata non a caso dal numero 60, fa fatica a compiere lunghe tranche di simulazione gara, &egrave; d&rsquo;assetto meno che ideale e pare avere pure problemi di tenuta, oltre che di prestazione. Tanto che Norris non ha meravigliato e il rookie Pastri non s&rsquo;&egrave; certo trovato nella condizione migliore per proseguire il cammino d&rsquo;apprendimento, in vista del debutto in gara.  AlphaTauri non &egrave; andata malissimo, ma francamente sembrava che potesse dare di pi&ugrave;. Un acutino di De Vries il secondo giorno non &egrave; il massimo della vita e per il resto la monoposto di Faenza non &egrave; che abbia strabiliato, in pista. Niente di davvero preoccupante, per ora, per&ograve; la parentela genetica con la Red Bull mai &egrave; apparsa cos&igrave; lontana come in questo inizio stagione, peraltro ancora tutto da decifrare.  Poco entusiasmo anche per l&rsquo;Alpine, che per tre giorni ha navigato nella pancia del gruppo, con ben poche scintille di gloria e i piloti Gasly e Ocon pi&ugrave; impegnati a marcarsi a vincenda che non a impensierire i teorici avversari diretti.  Leggi anche: calendario F1 2023, tutti i 23 GP del Mondiale   

Rossa promossa senza bacio accademico, Max &amp; Red Bull alunni modello: ecco le pagelle del nostro Mario Donnini

Test F1, pagelle e scrutini: ecco i promossi e i rimandati del Bahrain

Vetture di nuovo in pista per la seconda delle tre giornate di test pre stagionali in Bahrain

Test F1, Day 2: le monoposto in azione in Bahrain

&nbsp;Test F1, le monoposto 2023 impegnate in Bahrain

Si sono aperti oggi i test 2023 della Formula 1, con le 10 monoposto finalmente tutte insieme in pista. Le prove andranno avanti fino a sabato 25 febbraio, poi le squadre resteranno in Bahrain per il primo GP della stagione

Test F1, ecco le auto in pista in Bahrain

Appena atterrati a Sakhir, i due piloti della Ferrari non hanno perso tempo e come dimostrano i video e le foto postate da Carlos, è già tempo di prove e allenamenti!

F1 test 2023: Sainz e Leclerc sono in Bahrain

Seconda giornata di prove sul circuito di Sakhir per i test pre-stagionali del Mondiale 2022. In mattinata Ocon con la sua Alpine &egrave; stato il pi&ugrave; veloce di tutti, inseguito da una Ferrari, quella di Leclerc, in grande spolvero, e dal campione del mondo Verstappen. Ecco le foto della prima sessione, monopolizzata dalle bandiere rosse di Latifi e Bottas

Test F1 Bahrain, day 2: mattinata al top per Ocon, Leclerc e Verstappen

        La primissima uscita in pista delle nuove monoposto sar&agrave; all'insegna del bassissimo profilo. Per i test di Barcellona, la Formula 1 ha ufficializzato una copertura della tre giorni (dal 23 al 25 febbraio) parecchio sottotono. Non verranno forniti i crono in tempo reale e sar&agrave; una sessione a porte chiuse. Il pubblico dovr&agrave; attendere la seconda sessione di test, in Bahrain, dal 10 al 12 marzo, per vedere dal vivo le macchine in azione. Di certo, una soluzione molto pi&ugrave; complessa e costosa rispetto a una trasferta europea, direzione Montmel&ograve;. A Barcellona, le uniche informazioni che verranno diffuse dalla F1 saranno i tempi a fine giornata e un recap dell'attivit&agrave;. La copertura televisiva dei test &egrave; prevista solo in Bahrain, insieme al consueto sistema di cronometraggio in tempo reale. Le presentazioni delle F1 2022    Team Data   Aston Martin 10 febbraio   McLaren 11 febbraio   Ferrari 17 Febbraio   Mercedes&nbsp; 18 Febbraio   Red Bull n.a   Williams n.a   Haas n.a   Alfa Romeo n.a   AlphaTauri n.a   Alpine n.a          

La Formula 1 ha ufficializzato le date delle due sessioni di test invernali e confermato l'assenza di una copertura live, con tempi e riprese tv, a Barcellona. Sar&agrave; in Bahrain che l'azione verr&agrave; diffusa in tv

Test invernali 2022: Barcellona "al buio", tv e tempi solo in Bahrain

        Quale sar&agrave; il GP che andr&agrave; a sostituire l'appuntamento di Melbourne, a fine novembre, cancellato? Mentre la Formula 1 definisce gli aggiustamenti necessari a seguito delle restrizioni dettate dalla pandemia, c'&egrave; un calendario di test 2022 e delle prime gare del prossimo anno che inizia a prendere forma.&nbsp; Sono le indiscrezioni diffuse da Auto Motor und Sport a far luce sui primi passi che compiranno le monoposto 2022, a partire dai test.  Test, l'utilit&agrave; di Barcellona Diversamente da quanto accaduto quest'anno, con un'unica sessione di tre giorni in programma a Sakhir, decisione maturata per contenere i costi a macchine largamente invariate, nel 2022 si disputeranno due sessioni di test invernali. Ciascuna preveder&agrave; tre giornate di attivit&agrave; in pista e si dovrebbe iniziare gi&agrave; a fine febbraio, dal 23 al 25 in quel di Barcellona. Appena 6 giornate di testa restano un tempo molto limitato per le squadre, chiamate a dover scoprire i progetti della rivoluzione tecnica. Il Montmelo, per le caratteristiche del circuito, appare come una sede irrinunciabile, vista la completezza dei riscontri che &egrave; in grado di offrire. Peraltro, &egrave; favorevole la collocazione europea, relativamente a breve distanza dalle fabbriche, per immaginare pronte reazioni in caso di problemi e imprevisti in pista. &Egrave; altrettanto noto come i rischi di un meteo con temperature rigide, insieme al fattore pioggia, siano poco favorevoli alla valutazione delle gomme in condizioni rappresentative.&nbsp; Bahrain per le gomme e prologo alla stagione Cos&igrave;, la seconda sessione di test invernali 2022 si sposterebbe in Bahrain, dall'11 al 13 marzo. Temperature molto pi&ugrave; elevate, un asfalto parecchio aggressivo, Sakhir andrebbe a completare il terreno di analisi delle novit&agrave; tecniche - gomme e aerodinamica - in arrivo il prossimo anno. Il Circus che si sposta in Bahrain per i test vuol dire, anche, nell'economia del campionato e dell'ottimizzazione dei costi, dare avvio al mondiale da Sakhir. L'Australia ha abdicato al ruolo di round d'apertura, le stesse autorit&agrave; dello Stato di Victoria, al quale appartiene Melbourne, hanno indicato in aprile il periodo "minimo" per immaginare una normalit&agrave; d'accesso nel Paese che permetta alla Formula 1 di poter correre sull'Albert Park rinnovato. A breve distanza dal secondo test in Bahrain, quindi, si disputerebbe il Gran Premio inaugurale e, subito dopo, probabilmente gi&agrave; con un back-to-back, si andrebbe al secondo GP, passando dall'Arabia Saudita. Il circuito di Jeddah &egrave; in fase di realizzazione e ospiter&agrave; la prima edizione il prossimo 5 dicembre. Una prima bozza del calendario di Formula 1 2022 dovrebbe essere pronta, come di consueto, a inizio settembre.&nbsp;       

La Formula 1 traccia un programma sulla stagione della rivoluzione aerodinamica. Ci saranno due sessioni di test su due circuiti diversi, mentre l'inizio di campionato potrebbe scattare con due gare in sequenza nella penisola araba

Calendario F1 2022: torna Barcellona con i test, poi il Bahrain

        Far&agrave; un passo indietro la Formula 1 nel 2022. Lo far&agrave; anzitutto per quanto riguarda le sessioni di prove invernali, appena tre giorni quest'anno che non hanno reso le cose facili per i piloti al cambio di scuderia. Ross Brawn anticipa un programma diverso per il prossimo febbraio, quando in pista andranno monoposto inedite, dalle gomme da 18 pollici all'aerodinamica. "Penso che nel 2022 avremo un test invernale pi&ugrave; lungo, o meglio una serie di test. Con le nuove macchine dobbiamo dare alle squadre il tempo di capirle davvero e sistemarsi. Andremo ad avere almeno due test invernali, quindi qualsiasi pilota dovesse cambiare squadra avr&agrave; un po' di tempo in pi&ugrave; e, di sicuro, le squadre avranno pi&ugrave; tempo per capire le macchine", dice intervistato dal podcast The Muscle Help Foundation. Mercedes, a bilancio i successi in F1: diminuisce il giro d'affari, aumenta il personale 2022, differenze pi&ugrave; ampie Un 2022 immaginato inizialmente per migliorare la qualit&agrave; delle gare, incrementare la possibilit&agrave; di battaglia tra piloti con un'aerodinamica delle monoposto molto meno sensibile quando si trova in "aria sporca", nelle turbolenze generate da una monoposto che precede. L'efficacia, dalle simulazioni in galleria del vento, &egrave; dimostrata. Tutto da verificare l'impatto "nel mondo reale", perch&eacute; a ogni rivoluzione tecnica che si &egrave; avuta in Formula 1, si &egrave; sempre avuto un ampliamento dei distacchi tra squadre e interpretazioni tecniche differenti. Differenze che il regolamento va a ridurre o, perlomeno, queste sono le intenzioni del regolatore che ha stilato le norme 2022.&nbsp; L'editoriale del direttore: Hammer alle stelle, Rossa fuori dallo stallo Brawn immagina un esordio della nuova fase tecnica destinato a cambiare gli equilibri attuali, molto bilanciati soprattutto tra le squadre dietro al duo Mercedes-Red Bull: "Ci stiamo godendo un'annata pregiata, per&ograve; le macchine restano ancora incredibilmente difficili quando corrono una vicino all'altra. Potremmo potenzialmente compiere un passo indietro in termini di vicinanza tra le squadre in griglia, per&ograve; poi credo vedremo nei prossimi anni delle grandi gare". Qualifica sprint, spettacolo alternativo per i giovani Gare il cui format verr&agrave; modificato in tre occasioni quest'anno, con l'introduzione della Qualifica sprint del sabato: 100 km il cui esito definir&agrave; la griglia di partenza del sabato, assegner&agrave; una manciata di punti ai primi tre e, ai puristi della Formula 1, si &egrave; presentata come una trovata indigesta. Da un'altra prospettiva, Brawn, spiega come sia " un format che vogliamo provare, le cose cambiano e i giovani non vogliono dover seguire per forza due ore di gara alla domenica pomeriggio. Potremmo scoprire che il nuovo format &egrave; pi&ugrave; accattivante per loro. Al tempo stesso non vogliamo disorientare i nostri affezionati tifosi, che sono il nocciolo del nostro sport. Possiamo trovare un abbinamento? &Egrave; quello che stiamo provando. Ci saranno tre gare quest'anno, dopodich&eacute; faremo il punto e decideremo quale sar&agrave; il prossimo passo per il futuro".       

Il direttore generale Motorsport di Formula 1 approfondisce le ragioni che hanno portato a sperimentare le gare sprint e conferma il ritorno a pi&ugrave; giornate di test invernali il prossimo anno

Brawn: più test nel 2022 e  gare sprint per i giovani

        Ritrover&agrave; la Williams a Barcellona, il prossimo febbraio, e Robert Kubica non pu&ograve; non augurarsi che sia un progetto completamente diverso dal fallimentare FW41 che ha navigato nelle ultime file della griglia quest&rsquo;anno. La palla &egrave; nelle mani degli ingegneri che a Grove dovranno gettare basi pi&ugrave; solide in ottica 2019. Programmazione che avviene in un clima di via vai nel quale non &egrave; ancora chiaro chi sar&agrave; l&rsquo;ingegnere di pista che lavorer&agrave; accanto al pilota polacco. La seconda giornata di test Pirelli per Kubica ha visto un rallentamento ai box, due ore perse prima di recuperare, completare il programma e far slittare il cambio con Russell, inizialmente previsto a met&agrave; giornata. Che prove sono state, che gomme ha scoperto, lo racconta direttamente Robert: &ldquo;Come tutti abbiamo lavorato per farci un&rsquo;idea delle nuove gomme e delle diverse mescole, oggi non abbiamo provato le gomme 2018 perci&ograve; non c&rsquo;&egrave; un confronto esatto. Ci siamo concentrati sul 2019, provando a estrarre il massimo ma senza effettuare confronti diretti.  Le sensazioni sono leggermente diverse, probabilmente s&igrave; ci sar&agrave; una migliore gestione delle temperature. Non mi aspetto grandi progressi ma i compound si mescolano un po&rsquo;&rdquo;. Cinque mescole, manca l&rsquo;equivalente della Supersoft. A Barcellona come in Australia e in Cina, prime gare del prossimo campionato, si correr&agrave; con temperature molto diverse da Abu Dhabi, pertanto le indicazioni lette a Yas Marina andranno verificate in altri scenari: &ldquo;Attualmente stiamo provando in condizioni di gran caldo ma i test invernali e le prime gare saranno in condizioni diverse. Esamineremo il programma fatto negli ultimi due giorni, mi sieder&ograve; con i ragazzi del team e con George per decidere sulle gomme per i test e le prime 4 gare. &Egrave; stata anche una buona opportunit&agrave; per me per tornare in macchina, esaminare diverse gomme ma anche scaldare i muscoli prima dello stop invernale per ricaricarci. Sar&agrave; un inverno lungo e ci prepareremo in vista della prossima stagione&rdquo;, ha aggiunto Kubica.       

Robert Kubica completa la presa di contatto con le nuove gomme Pirelli 2019, che dovrebbero ridurre il fenomeno del surriscaldamento e consentire ai piloti di sfruttare un ritmo superiore. Le impressioni del polacco dopo due giorni al volante della Williams

F1 Test Abu Dhabi, Kubica e Williams a scuola di Pirelli 2019

        Il primo passo dell&rsquo;avventura ferrarista 2019, Charles Leclerc, lo compie ad Abu Dhabi, da titolare. Test sulle nuove gomme Pirelli, presa di contatto con le mescole che ritrover&agrave; in gara a Melbourne. Tra dieci giorni appena i team conosceranno i &ldquo;numeri&rdquo; che Pirelli schierer&agrave; all&rsquo;Albert Park e che saranno gomma Soft, Media e Hard. Una giornata trascorsa senza grandi inconvenienti, fatta eccezione per un pezzo di carrozzeria perso al mattino, che non ha impedito al pilota monegasco di mettere insieme 135 giri. &ldquo;Naturalmente ero emozionato, perch&eacute; guidare una Ferrari &egrave; un&rsquo;emozione e perch&eacute; era arrivato, per me, il giorno che aspettavo da tanto tempo senza sapere se mai si sarebbe realizzato&rdquo;, racconta Leclerc. &ldquo;Sono contento di questo e del lavoro fatto: abbiamo svolto tutto il nostro programma, concentrato sulle prove comparative di pneumatici di questa e della prossima stagione&rdquo;. Il tempo di riferimento, &egrave; giunto con gomma &ldquo;mescola 5&rdquo;, equivalente della Hypersoft 2018: 1&rsquo;36&rdquo;450. Ieri, Vettel, dai dati diffusi da Pirelli, aveva staccato l&rsquo;1&rsquo;36&rdquo;812 con Hypersoft. F1 Test Abu Dhabi, mescole Pirelli 2019 alla prova Prima della prestazione era importante leggere il comportamento delle nuove mescole e, ancor di pi&ugrave;, lavorare con un team che ha gi&agrave; respirato da pilota dell&rsquo;Academy &ndash; quella FDA che registra l&rsquo;uscita di Massimo Rivola, destinazione MotoGP con Aprilia -. &ldquo;Per me era importante anche conoscere meglio il team, pur se tante persone non erano del tutto nuove, vista la mia esperienza con la Ferrari Drivers Academy. Nelle prossime settimane cercher&ograve; di lavorare per essere al meglio della condizione e imparare da tutto il team e dal mio compagno di squadra. Non vedo l&rsquo;ora che inizi la prossima stagione&rdquo;, ha aggiunto Leclerc.  Day 2 of #F1Testing at @ymcofficial comes to a close! Check out the results from our #Fit4F1 running! #AbuDhabiTest pic.twitter.com/KYalVcKnuH &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) 28 novembre 2018        

Nei test di Yas Marina era importante scoprire le nuove mescole Pirelli 2019 e iniziare a lavorare con un team dai tanti i volti gi&agrave; conosciuti. La prestazione di giornata &egrave; arrivata con la mescola 5 2019

F1 Test Abu Dhabi, Leclerc: "E' arrivato il giorno che aspettavo"

Ad Abu Dhabi &egrave; tempo di impacchettare monoposto e materiale tecnico per far rientro a casa. La seconda sessione di test Pirelli si conclude con Charles Leclerc autore del giro pi&ugrave; veloce e 135 passaggi all&rsquo;attivo, tra i pi&ugrave; presenti in pista a Yas Marina nella giornata di mercoled&igrave;.  Meglio fanno Daniil Kvyat, 155 giri al rientro su Toro Rosso, Carlos Sainz al debutto sulla MCL33 (150 giri) e Valtteri Bottas, instancabile macinatore di chilometri prima di salutare la compagnia e staccare da un&rsquo;annata psicologicamente difficile da sostenere.&nbsp;  Nella tabella dei tempi, alle spalle di Leclerc si piazza Pierre Gasly, prima volta su Red Bull RB14 e 129 giri utili a scoprire mescole e monoposto, spinta fino a un 1&rsquo;37&rdquo;916. Lance Stroll in due giorni ha approfittato della Force India per respirare aria di piani alti, per il nulla che conta in un test gomme. Il canadese copre 122 giri e precede Bottas e Sainz.  &nbsp;   Day 2 of #F1Testing at @ymcofficial comes to a close! Check out the results from our #Fit4F1 running! #AbuDhabiTest pic.twitter.com/KYalVcKnuH &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) 28 novembre 2018   &nbsp;  Tra i piloti alternatisi al volante, in Williams &egrave; stato ancora &ldquo;ticket&rdquo; Kubica-Russell, con l&rsquo;inglese a subentrare al pilota polacco. Tanti giri percorsi anche da Antonio Giovinazzi su Alfa Sauber, raggiunge i 128 passaggi nel programma di giornata, con l&rsquo;unico inconveniente dello stop in corsia box a causare l&rsquo;unica bandiera rossa della giornata. Da registrare i giovani piloti impiegati da Renault (Artem Markelov) e Haas, dove Louis Deletraz - figlio d&#39;arte, il padre Jean Denis corse 3 gran premi in F1 tra il &#39;94 e &#39;95 - ha debuttato sulla VF18  I TEMPI E GIRI DELLA SESSIONE 2                               Leclerc            Ferrari            1&rsquo;36&rdquo;450            135                  Gasly            Red Bull            1&rsquo;37&rdquo;916            129                  Stroll            Force India            1&rsquo;38&rdquo;044            122                  Bottas            Mercedes            1&rsquo;38&rdquo;448            143                  Sainz            McLaren            1&rsquo;38&rdquo;547            150                  Markelov            Renault            1&rsquo;38&rdquo;590            129                  Russell            Williams            1&rsquo;38&rdquo;802            55                  Kvyat            Toro Rosso            1&rsquo;38&rdquo;862            155                  Deletraz            Haas            1&rsquo;39&rdquo;069            117                  Giovinazzi            Sauber            1&rsquo;40&rdquo;435            128                  Kubica            Williams            1&rsquo;44&rdquo;208            39           

Seconda e ultima giornata di test sulle gomme Pirelli 2019 ad Abu Dhabi. Tanti piloti con le nuove squadre che ritroveranno la prossima stagione, Leclerc gira tanto e si prende anche il miglior tempo. Daniil Kvyat copre 155 giri, Sainz e Gasly debuttano su McLaren e Red Bull

F1 Test Abu Dhabi: Leclerc il pi&ugrave; rapido, Kvyat il pi&ugrave; attivo

        Ultima giornata di test gomme ad Abu Dhabi e occasione per registrare altri debutti al volante. Quello di Charles Leclerc da pilota Ferrari 2019&nbsp;&egrave; un ritorno, viste le uscite gi&agrave; effettuate al volante della SF71H; comunque il pi&ugrave; in vista e il monegasco ha completato la prima parte del programma con 54 passaggi all&rsquo;attivo al mattino, realizzando un 1&rsquo;36&rdquo;559 che &egrave; la prestazione migliore di questa sessione. Altro debutto, Pierre Gasly su Red Bull, autore di 63 giri e un 1&rsquo;37&rdquo;976 quale seconda prestazione assoluta. Ambiente Red Bull Racing che ha visto il ritorno di Daniil Kvyat al volante della Toro Rosso, per lui 52 giri, mentre tra i titolari che ritroveremo a Melbourne tra pochi mesi &egrave; toccato a Carlos Sainz fare conoscenza con le gomme Pirelli 2019 e la McLaren MCL33.&nbsp; Sterzi a parte: Alonso torner&agrave; e Bottas non va cacciato&nbsp; In casa Alfa Sauber, dopo i 100 giri percorsi da Raikkonen ieri &egrave; il turno di Antonio Giovinazzi. Il meno attivo &egrave; stato Robert Kubica, 39 giri con un supplemento di attivit&agrave; alla ripresa della sessione, con la Williams che passer&agrave; nelle mani di George Russell prima della bandiera a scacchi. Detto dei giovani Markelov su Renault e Deletraz su Haas, Valtteri Bottas continua a sobbarcarsi il lavoro di raccolta dati sulle nuove gomme mentre Lance Stroll ha coperto altri chilometri con la Force India che sar&agrave; l&rsquo;approdo 2019, ancora in attesa della formale ufficializzazione.&nbsp; 24 Ore Daytona, Alonso al via con Cadillac di Wayne Taylor TEMPI E GIRI ALLE 11:50       Leclerc   Ferrari   1&rsquo;36&rdquo;450   61     Gasly   Red Bull   1&rsquo;37&rdquo;976   79     Stroll   Force India   1&rsquo;38&rdquo;044   61     Bottas   Mercedes   1&rsquo;38&rdquo;590   97     Markelov   Renault   1&rsquo;38&rdquo;590   67     Kvyat   Toro Rosso   1&rsquo;38&rdquo;862   74     Deletraz   Haas   1&rsquo;39&rdquo;069   66     Kubica   Williams   1&rsquo;40&rdquo;265   53     Sainz   McLaren   1&rsquo;40&rdquo;383   80     Giovinazzi   Sauber   1&rsquo;40&rdquo;435   81           

Seconda e ultima giornata di prove Pirelli a Yas Marina, con una sfilza di piloti a indossare tute nuove: Leclerc e non solo, prima uscita di Sainz con McLaren, Gasly in Red Bull e il ritorno di Kvyat

F1 Test Abu Dhabi, Leclerc detta il ritmo al mattino

Vettel, Bottas, Stroll, Verstappen, Perez. Prima giornata di test dedicati alle gomme Pirelli che si chiude in quest&rsquo;ordine, nel &ldquo;disordine&rdquo; dei tempi realizzati con gomme diverse, un mix di prestazioni ottenute con mescole 2018 e 2019, che spiega bene come non ci sia nulla da leggere nella graduatoria dei tempi. Contano le prime sensazioni sulla gamma 2019, che ha permesso con la mescola 5 (equivalente della Hypersoft 2018) di centrare la migliore prestazione di giornata a Bottas, Perez, Norris, Kubica, Russell e Raikkonen. Hypersoft 2018 per Vettel, Stroll, Hulkenberg, Fittipaldi e Gelael, mentre l&rsquo;unico ad aver fatto il tempo di giornata con la Ultrasoft &egrave; stato Max Verstappen.&nbsp;  Il pi&ugrave; attivo a fine prove &egrave; stato Sean Gelael, ben 150 giri, circa 3 gran premi completi a Yas Marina. Tanti chilometri anche per Lando Norris,135 passaggi all&rsquo;attivo, seguito da Verstappen, Hulkenberg e Bottas. Sopra quota 100 anche Kimi Raikkonen, prima che la Sauber lo appiedasse per un problema tecnico. Sessione rallentata dall&rsquo;incidente al mattino per Sebastian Vettel - poi tornato in azione - che si ferma a 67 tornate. Tre bandiere rosse a rallentare i test, prima di Vettel era toccato a Pietro Fittipaldi parcheggiare la Haas con un problema alla power unit. Il brasiliano &egrave; tornato in pista nelle ultime due ore utili di test, pomeriggio che ha registrato lo stop di Raikkonen.  Sterzi a parte: Alonso torner&agrave; e Bottas non va cacciato&nbsp;  &ldquo;L&rsquo;obiettivo di questo test &egrave; prima di tutto quello di farsi una prima idea delle nuove gomme, con le impressioni dell&rsquo;ultimo weekend di gara ancora fresche nella nostra mente e la possibilit&agrave;, quindi, di fare confronti. Purtroppo, oggi abbiamo perso del tempo riparando alcuni danni sulla vettura ai box (fase che ha visto anche Seb sdraiarsi sul pavimento e verificare i danni al fondo provocati alla SF71H nell&rsquo;uscita di pista in curva 1; ndr), ma in generale non credo che ci siano state grandi sorprese, visto che questi pneumatici sembrano funzionare bene e in modo piuttosto simile a quelli che abbiamo utilizzato durante questa stagione.   Ora vedremo come i nuovi regolamenti del 2019 andranno a influire sulla velocit&agrave; di tutte le macchine e come queste lavoreranno in combinazione con le gomme, a seconda anche della scelta di compound sulle varie piste&rdquo;, ha commentato Vettel.  Impressioni alle quali legare quelle di Valtteri Bottas, con qualche distinguo in pi&ugrave;: &ldquo;Possiamo vedere alcune differenze rispetto alle gomme 2018 ma abbiamo tutto l&rsquo;inverno per lavorare sulla comprensione delle nuove e sulla base di tutte le informazioni che stiamo raccogliendo da questo test&rdquo;. Mercedes che vedr&agrave; ancora Bottas in macchina domani, con un programma che sar&agrave; maggiormente rivolto alla verifica della prestazione e degrado delle varie mescole, gi&agrave; in prospettiva avvio di 2019.  In Ferrari, invece, toccher&agrave; a Charles Leclerc verificare le mescole Pirelli. 

La prima giornata di test Pirelli ad Abu Dhabi si conclude con tanti giri all&#39;attivo per gran parte dei piloti, impegnati nei confronti tra le diverse mescole, 2019 e 2018. A Vettel il miglior tempo di giornata, davanti a Bottas

F1 Test Abu Dhabi, Vettel e Bottas: le prime impressioni sulle nuove Pirelli

        Prime uscite dal sapore di 2019 nei test di Abu Dhabi. Nella sessione del mattino ha debuttato Kimi Raikkonen sulla Sauber, George Russell su Williams, mentre al pomeriggio sar&agrave; la prima volta di Lance Stroll sulla Force India. Abbinamenti nuovi di piloti e tute oltre i quali c&rsquo;&egrave; il cuore di questi test, la prima uscita collettiva con la gamma Pirelli 2019. Confermato fornitore unico della Formula 1 fino al 2023, traghetter&agrave; la categoria verso il futuro a 18 pollici. Sar&agrave; solo nel 2021, per&ograve;. Prima, un 2019 che ha visto Pirelli lavorare agli obiettivi richiesti dalla FIA, di realizzare gomme che degradino s&igrave; ma non tolgano la possibilit&agrave; ai piloti di spingere. La decisione di rendere uniforme la denominazione delle mescole portate di gara in gara non supera una gamma di mescole che sar&agrave; con 5 o 6 alternative, per coprire al meglio le caratteristiche dei 21 circuiti in calendario. Dovremo familiarizzare con la scala da 1 a 5, di fatto sar&agrave; la corrispondenza con le 6 diverse mescole impiegate nel 2018. Ne verr&agrave; a mancare una, la Supersoft, che esce dalla gamma 2019. Questo per centrare l&rsquo;obiettivo di garantire una migliore differenziazione, tra le mescole pi&ugrave; morbide, del comportamento e resa degli pneumatici. Uno dei &ldquo;problemi&rdquo; rilevati quest&rsquo;anno &egrave; stato il ridotto scarto di prestazione tra gomma Soft, Supersoft e Ultrasoft. Con la Soft (nel 2019 verr&agrave; identificata come mescola 3) invariata per caratteristiche rispetto alla specifica usata quest&rsquo;anno e l&rsquo;assenza di una mescola corrispondente alla Supersoft dovrebbe ricrearsi un delta pi&ugrave; ampio nelle prestazioni. Quel delta che si &egrave; cercato di ridurre tra le mescole pi&ugrave; dure (media e Hard) e la stessa Soft.  So that you can keep track of what&rsquo;s going on at the @ymcofficial test, we&rsquo;ve prepared this handy guide to next year&rsquo;s tyres&hellip; #F1 pic.twitter.com/gYkcUgvmTQ &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) 27 novembre 2018  Quanto alla Hypersoft, i tecnici Pirelli hanno lavorato a una mescola (sar&agrave; la numero 5) per prestazioni equivalente alla specifica 2018 ma in grado di contenere l&rsquo;emergere del graining. Mario Isola, lo scorso week end, ha anticipato come le novit&agrave; tecniche introdotte sulle gomme abbiano visto l&rsquo;impiego di nuove costruzioni e mescole, con la filosofia di poter concedere ai piloti maggiori possibilit&agrave; di spingere senza subire il degrado della gomma. Nei test di Abu Dhabi, oltre alla mescola 4 (equivalente della Ultrasoft), ci sar&agrave; una variante senza banda colorata, specifica di back-up. Entro il 6 dicembre il gommista dovr&agrave; selezionare le tre mescole che, in Australia, il prossimo marzo, saranno la gomma morbida, media e dura a dispozione dei team. Denominazione invariata, abbiamo gi&agrave; ricordato, che di volta in volta individuer&agrave; abbinamenti diversi di mescole: 2-3-4, 1-2-3, 3-4-5, ecc&hellip;&nbsp; I PILOTI IN AZIONE NEI TEST - MARTED&igrave;       Mercedes   Bottas     Ferrari   Vettel     Red Bull   Verstappen     Force India   Perez/Stroll     Sauber   Raikkonen     Renault   Hulkenberg     Toro Rosso   Gelael     Haas   Fittipaldi     McLaren   Norris     Williams   Russell           

Il programma della due giorni di prove a Yas Marina &egrave; rivolto all'esame delle mescole e costruzioni Pirelli 2019. Una gamma che cerca maggiore differenza tra le mescole morbide, introduce nuovi riferimenti e ridurr&agrave; i picchi di temperatura che limitano le possibilit&agrave; dei piloti di correre al meglio

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