        Come sar&agrave; il WTCR senza Gabriele Tarquini? Come si mette la parola fine a una carriera durata quasi 40 anni? Finisce sicuramente un'era per il Mondiale Turismo ora che il Cinghiale ha dato l'addio alle corse. Una scelta sofferta, annunciata nella tappa di Adria, lo scorso novembre, proprio nell'ultimo appuntamento della Coppa del Mondo di Tursimo, davanti al suo pubblico tricoore che l'ha accompagnato anche in questo capitolo finale della sua lunga storia da corsa.  Dall'inizio coi kart, diventando due volte campione italiano e vincendo anche il titolo europeo e mondiale tra il 1983 e 1984, alla Formula 3000, trampolino di lancio alle 5 stagioni in Formula 1; fino alla consacrazione nel turismo, dove vince il BTCC nel 1994 con Alfa Corse nel 1994, nel 2003, sempre su Alfa Romeo l&rsquo;ETCC. Il suo stile caparbio, la sua grinta e l'aggressivit&agrave; in corsa ha reso e render&agrave; indimenticabile il pilota abbruzzese campione mondiale turismo nel 2009 con SEAT e vincitore della Coppa del mondo turismo nel 2018 con Hyundai a 56 anni.&nbsp; Una leggenda del motorsport che non poteva non essere premiato con uno dei 4 Caschi Legend Autosprint! Le parole di Tarquini "Mi ritiro dalle corse in maniera serena, senza rimpianti. Magari avrei voluto avere un'opportunit&agrave; vera in F1, ma posso dire di aer vissuto un'epoca fantastica con Senna, Prost e tanti altri campioni. Anche e soprattutto italiani ed &egrave; un peccato che quest'anno abbiamo perso Giovinazzi, i nostri giovani cos&igrave; hanno perso un faro. Personalmente non potevo chiedere di pi&ugrave;, ho deciso di smettere mentre ero ancora competitivo vincendo la mia ultima gara ad Aragon. Era arrivato il momento di dire basta, non ho rimpianti perch&eacute; non ho smesso di correre troppo presto. Dietro a un volante non mi sono mai sentito vecchio, ho lottato contro ragazzi che potevano essere miei figli o nipoti... Andado anche pi&ugrave; forte di loro. Ho sempre corso all&rsquo;attacco".       

Il pilota abruzzere si ritira senza rimpianti dopo una lunghissima carriera vissuta sempre all'attacco

Caschi d'Oro 2021, Gabriele Tarquini: "Dietro a un volante non mi sono mai sentito vecchio"

        Si interrompe dopo 6 anni il rapporto tra Andrea Adamo e Hyundai Motorsport. Il team principal lascia per ragioni personali, con effetto immediato, come recita la nota con al quale il reparto corse Hyundai ha comunicato la notizia.&nbsp; Una decisione maturata di comune accordo, a seguito della quale sar&agrave; il presidente Scott Noh a ricoprire ad interim e nell'immediato le funzioni in capo ad Adamo, in vista di un mondiale rally, di apertura di una nuova era, che scatter&agrave; a gennaio con il Montecarlo. Nel curriculum di Adamo da responsabile dell'attivit&agrave; corse Hyundai, dove &egrave; approdato nel 2015 - dopo aver operato in Maserati, Jas Motorsport e N Technology -, si contano i titoli nel mondiale turismo del 2018 e 2019, quelli nel mondiale rally del 2019 e 2020.&nbsp; Dal reparto corse clienti al tetto del mondo&nbsp; "Dopo sei anni con Hyundai Motorsport abbiamo deciso di comune accordo di lasciare il ruolo di team principal. Per me &egrave; giunto il momento di riflettere su un incessante periodo di successo della mia carriera, carico di punti alti, ricordi felici e titoli. Sono orgoglioso di quanto ho ottenuto, dalla costruzione di un dipartimento invidiabile di Corse Clienti fino ai titoli mondiali consecutivi nel WTCR e nel WRC. Auguro il meglio alla struttura per il suo futuro", ha commentato Adamo.&nbsp; Hyundai avanti come da programmi Parole di ringraziamento sono state espresse dal presidente, Scott Noh: "Vorrei ringraziare Andrea per il suo importante contributo nell'arco di 6 anni, che ci ha visti conquistare importanti titoli nel WRC e nel WTCR. Possiamo riflettere su alcuni momenti passati insieme e molto positivi, gli auguro sinceramente il meglio per il futuro. Le nostre attivit&agrave; continueranno a operare come programmato in vista della stagione 2022, che partir&agrave; il mese prossimo dal Rally di Montecarlo. Attraverso i nostri programmi corse siamo impegnati nell'accelerare le credenziali Hyundai nel campo delle alte prestazioni, in tutto il mondo".&nbsp;       

La decisione &egrave; maturata di comune accordo tra le parti e ha effetto immediato. Si chiude la parentesi di successo del team principal presso la struttura Hyundai di Alzenau: quattro titoli iridati tra WTCR e WRC sotto la gestione Adamo

Andrea Adamo lascia Hyundai Motorsport

Kart, Formula 1, e la consacrazione nel Tursimo dove ha vinto 4 titoli. Ecco le foto più belle del grande Gabriele Tarquini che, a 59 anni, ha deciso di appendere casco e tuta al chiodo

Gabriele Tarquini, la carriera straordinaria del "Cinghiale"

Mondiale Turismo, fine di un&rsquo;era. Gabriele Tarquini, a 59 anni, appende il casco al chiodo e mette la parola fine su quasi 40 anni di carriera. La notizia l&rsquo;ha annunciata lo stesso &ldquo;Cinghiale&rdquo; nella conferenza stampa di presentazione della tappa di Adria, ultimo appuntamento del WTCR e capitolo finale della sua lunga storia da corsa.  &quot;Sono molto triste - ha dichiarato -&nbsp; dopo una lunga carriera, pensi che questo momento non arriver&agrave; mai. Nella vita, tutto ha un inizio e una fine e io sono abbastanza grande per capirlo. Per me era importante annunciare la mia decisione alla mia gara di casa in Italia: questo &egrave; il momento giusto&rdquo;.  Una carriera straordinaria  Nato a Giulianova, in Abruzzo, Tarquini ha iniziato a correre con i kart, diventando due volte campione italiano e vincendo anche il titolo europeo e mondiale tra il 1983 e 1984.  Naturale il passaggio alle monoposto, con la partecipazione alla Formula 3000, trampolino di lancio alle 5 stagioni in F1. Ma &egrave; nel turismo che arriva la consacrazione, dove vince il BTCC nel 1994 con Alfa Corse nel 1994, nel 2003, sempre su Alfa Romeo l&rsquo;ETCC, un mondiale nel 2009 con SEAT e uno con Hyundai nel 2018.  Ed &egrave; diventato molto speciale il rapporto con la Casa coreana, che ha accompagnato l&rsquo;ultima parte della sua carriera. Arrivato alla corte di Alzenau nel 2017, ha vestito i panni di padre del progetto i30 N TCR, partendo da 0 e portandola subito al successo. &ldquo;Voglio che questo sia il mio finale da pilota ufficiale perch&eacute; abbiamo fatto un lavoro grandioso assieme - ha dichiarato- siamo partiti da un foglio bianco e abbiamo creato la i30 N TCR, vincendo la prima gara e il primo titolo del team&rdquo;.  Addio... Oppure arrivederci  Una relazione talmente forte da poter proseguire anche in futuro, sotto altre forme. Perch&eacute; se il fisico non regge pi&ugrave; una stagione completa da pilota, Hyundai non vuole di certo perdere l&rsquo;esperienza e il pesantissimo piede destro di Tarquini  &ldquo;Per me &egrave; difficile tenere separate la mia passione e il mio lavoro, e sar&agrave; strano non vederlo su un circuito&rdquo;, ha detto Andrea Adamo. &quot;Anche se potrebbe non correre pi&ugrave;, stiamo discutendo su come proseguire il nostro rapporto in futuro, ma oggi celebriamo la sua incredibile carriera e non vediamo l&#39;ora di vedere le sue prossime avventure fuori da un abitacolo&quot;. 

L&#39;annuncio ad Adria, l&#39;ultima&nbsp;corsa che mette la parola fine a quasi 40 anni di carriera

WTCR, Gabriele Tarquini si ritira dalle corse a fine stagione

        E&rsquo; ufficiale: la Giulietta Veloce TCR sar&agrave; al via nel mondiale Turismo per il terzo anno consecutivo. Ad annunciarlo &egrave; Romeo Ferraris, il costruttore di Opera, che affiancher&agrave; il team Mulsanne per riportare in pista l&rsquo;Alfa Romeo. Due anni fa Alfa Romeo by Romeo Ferraris ha scritto la storia conquistando la pole position e la vittoria con Kevin Ceccon a Suzuka, e lo scorso anno &ndash; il secondo nel FIA WTCR, la Giulietta Veloce ha conquistato una vittoria allo Slovakia Ring con Ma Qing Hua, due partenze dalla pole position e altrettanti giri veloci, e nove podi totali, oltre che l&rsquo;accesso costante in Q2 nelle qualifiche nella seconda parte di stagione. &ldquo;Risultati incredibili considerando da dove questo programma era partito solo quattro anni fa&rdquo;, aveva commentato Michela Cerruti, Operations Manager di Romeo Ferraris.  Il via al Salburgring Adesso l&rsquo;Alfa Romeo Giulietta Veloce TCR si prepara a sfidare i pi&ugrave; grandi costruttori nel campionato di maggior prestigio per le vetture da competizione Turismo. Quest&rsquo;anno la sfida &egrave; ristretta alla sola Europa, date le difficolt&agrave; globali create dalla pandemia Coronavirus, ma non per questo il livello della competizione si prospetta inferiore al passato, con l&rsquo;inizio della stagione previsto al Salzburgring il 13 settembre, preceduto da una sessione di test collettivi, per poi approdare al Nordschleife, Slovakia Ring, Hungaroring, Motorland ed il finale italiano di Adria, il 15 novembre. Una stagione racchiusa in soli due mesi in cui sar&agrave; fondamentale massimizzare gli sforzi e le risorse. E nel frattempo il personale di Romeo Ferraris continuer&agrave; a supportare le vetture impegnate nelle serie TCR nazionali in America, Australia, Danimarca e Giappone.  Un segnale forte &ldquo;Crediamo sia importante dare un segnale forte, anche come supporto nei confronti dei nostri team clienti che corrono in giro per il mondo&rdquo;, ha detto Michela Cerruti. &ldquo;I sei round del campionato rappresentano una sfida interessante e motivante a cui ovviamente non ci sottraiamo. A breve annunceremo la nostra formazione per poi lanciarci a capofitto in questo 2020 in apnea. &ldquo;Sono cambiate molte cose in questi mesi, ma ci&ograve; che non &egrave; variato &egrave; il nostro approccio al motorsport ed il modo con cui viviamo la nostra passione per lo stesso", ha continuato la Operations Manager di Romeo Ferraris. &ldquo;Contrariamente ai progetti originari, le vetture dello scorso anno sono rimaste in nostro possesso, e ci &egrave; sembrato normale proseguire in questa bellissima avventura. Abbiamo deciso di supportare il progetto di Team Mulsanne dando seguito anche all&rsquo;impegno profuso da Eurosport nell&rsquo;organizzare la stagione FIA WTCR 2020 in un momento cos&igrave; difficile e complicato&rdquo;, ha concluso Michela Cerruti.       

&ldquo;Le vetture dello scorso anno sono rimaste in nostro possesso, e ci &egrave; sembrato normale proseguire in questa bellissima avventura. A breve annunceremo la nostra formazione&rdquo;, dice Michela Cerruti, operations manager di Romeo Ferraris &nbsp;

La Giulietta Veloce torna nel WTCR

        Le restrizioni per contenere la pandemia di Coronavirus hanno costretto la FIA e il promoter del WTCR, Eurosport Events a rivoluzionare il calendario. L&rsquo;obiettivo &egrave; stato quello di mantenere un campionato &lsquo;credibile&rsquo;, sia a livello sportivo che economico, per proteggere il lavoro degli addetti, dei reparti corse clienti, promoter degli eventi, fornitori, team e media. Per questo la stagione 2020 proposta da Eurosport Events alla FIA sar&agrave; composta da 6 weekend con 16 gare in totale. La situazione estremamente difficoltosa ha reso necessarie decisioni altrettanto dure, in primis quella di restare in Europa e non andare, come da tradizione, in Asia. In compenso, il WTCR approder&agrave; in Italia, sul rinnovato circuito di Adria, portato ad una lunghezza di 4 km e dotato di nuova illuminazione con i lavori attualmente in corso. Adria non &egrave; una novit&agrave; per le serie FIA, dato che ospit&ograve; il FIA European Touring Car Cup gi&agrave; nel 2007. FIA GT, DTM e Formula 3 sono le altre gare viste sulla pista rodigina vicina all&rsquo;Adriatico e distante solamente 100 km da Bologna e 60 km a sud di Venezia.&nbsp;  Una nuova era per Adria  L&rsquo;Adria International Raceway ha due figure molto importanti in Gianluca Marotta, consulente generale, e Daniele Carlo Galbiati, manager delle attivit&agrave; del Motorsport. Il direttore della pista resta invece Mario Alto&egrave;. &ldquo;L&rsquo;Adria International Raceway &egrave; un circuito permanente attivo dal 2002 ed &egrave; pronto ad aprire un nuovo capitolo allungando il proprio layout a 4 km, che &egrave; una novit&agrave; importante rispetto al passato&rdquo;, annuncia Giuliano Alto&egrave;, patron dell&rsquo;autodromo veneto. &ldquo;I servizi di gestione e le infrastrutture sono stati migliorati e aumentati, quindi un evento FIA come il WTCR promosso da Eurosport Events &egrave; la ciliegina sulla torta. &ldquo;Siamo onorati ed orgogliosi del nostro accordo di collaborazione, che ha durata un anno con opzione di estensione per tre&rdquo;, aggiunge Giuliano Alto&egrave;. &ldquo;E&rsquo; un eccellente opportunit&agrave; per crescere professionalmente promuovendo il nostro circuito e tutta la regione Veneto, coi suoi prodotti tipici, in tutto il mondo, in una incredibile operazione internazionale. &ldquo;Ringrazio ACI Sport, il suo Presidente Angelo Sticchi Damiani, il General Manager Marco Ferrari, ACI Sport SpA nella persona del General Manager Marco Rogano e la FIA, per averci dato questa grande opportunit&agrave;, oltre ad Eurosport Events e Fran&ccedil;ois Ribeiro. Negli anni costruiremo una collaborazione con l&rsquo;indispensabile supporto e guida delle istituzioni, autorit&agrave; locali e regione Veneto&rdquo;, conclude Giuliano Alto&egrave;. Il FIA World Touring Car torna a &ldquo;casa&rdquo; I programmi di correre all&rsquo;Adria International Raceway nella stagione 2020 del WTCR &ndash; FIA World Touring Car Cup segnano il ritorno di un Mondiale Turismo FIA in Italia, dove ha grande tradizione. &nbsp;&ldquo;In Italia le corse turismo hanno una grande tradizione&rdquo;, ha detto Fran&ccedil;ois Ribeiro, capo di Eurosport Events, promoter del WTCR &ndash; FIA World Touring Car Cup. "Qui inizi&ograve; il FIA World Touring Car Championship nel 1987, che poi venne rinnovato nel 2005. Gabriele Tarquini, primo campione WTCR &egrave; italiano, per noi era importante portare ai fan italiani questo spettacolo e siamo entusiasti di andare ad Adria, che ha esteso il suo layout, beneficiando di eccellenti infrastrutture e un sistema di illuminazione all&rsquo;avanguardia&rdquo;. Il calendario WTCR 2020 WTCR Race of Austria (Salzburgring, 12-13 settembre), 2 gareWTCR Race of Germany (N&uuml;rburgring Nordschleife, 24-26 settembre), 2 gareWTCR Race of Slovakia (Slovakia Ring,10-11 ottobre), 3 gareWTCR Race of Hungary (Hungaroring, 17-18 ottobre), 3 gareWTCR Race of Spain (MotorLand Arag&oacute;n, 31 ottobre-1 novembre), 3 gareWTCR Race of Italy (Adria International Raceway, 14-15 novembre), 3 gare eTCR: la Cupra e-Racer &egrave; pronta per vincere        

Il circuito veneto sar&agrave; portato a 4.000 metri e ospiter&agrave; l&rsquo;ultimo round del mondiale, in programma il 14 e 15 novembre. Il via della stagione in Austria, il 12-13 settembre, con 6 weekend e 16 gare

WTCR: nuovo calendario, il gran finale a Adria

        Nei giorni scorsi si sono rincorsi dei rumors a proposito della partecipazione di Cupra al WTCR: sul web &egrave; rimbalzata la notizia che Cupra quest&rsquo;anno non sarebbe stata presente, poi che avrebbe confermato la partecipazione. Siamo andati alla fonte per fare chiarezza. "CUPRA ci sar&agrave; come sempre" &ldquo;La presenza di Cupra al WTCR non &egrave; mai stata messa in dubbio&rdquo;, ci dice il Racing Director di Cupra, Jaime Puig, che raggiungiamo telefonicamente nel quartier generale a Martorell, a pochi chilometri da Barcellona. &ldquo;Nei nostri programmi non &egrave; cambiato niente rispetto a quello che abbiamo comunicato a gennaio. Hanno girato delle false notizie, per un malinteso partito da un giornalista portoghese&rdquo;, aggiunge Puig. &ldquo;Da tre settimane abbiamo ripreso a lavorare e consegneremo le prime Cupra Leon Competicio, TCR a partire dalla fine di giugno, quindi in tempo per schierarsi sulla griglia di partenza del World Touring Car Cup, cos&igrave; come del TCR Europa e delle altre serie nazionali, considerando che i calendari sono slittati in avanti&rdquo;.  In che modo Cupra sar&agrave; presente nel WTCR? &ldquo;Come gli scorsi anni, ovvero non con un factory team: Cupra far&agrave; il supporto tecnico ai clienti che sono al WTCR.&nbsp; Non &lsquo;rientriamo&rsquo; nel WTCR, ma supportiamo i team che scelgono Cupra. Potrebbero essere due macchine o quattro", spiega Jaime Puig. "Il budget per il WTCR adesso si &egrave; dimezzato" Si sa gi&agrave; quale squadra sar&agrave; presente? &ldquo;C&rsquo;&egrave; un team ungherese che ha fatto l&rsquo;europeo e gi&agrave; ha prenotato una macchina, dicendoci che correr&agrave; nel WTCR, ma non sta a noi annunciarlo. Consideriamo che adesso il calendario del WTCR &egrave; cambiato, si corre solo in Europa: questo significa che il budget si &egrave; dimezzato, e potrebbero arrivare altri team interessati a farlo&rdquo;.  In Cupra, dunque, i lavori sono andati avanti anche durante il lockdown per il Coronavirus. "Di solito incontriamo i nostri clienti sui circuiti, ma ora non siamo stati in grado di farlo, ma abbiamo continuato a rimanere in contatto, via email o telefonicamente. Di sicuro due macchine andranno in Italia, due in Svezia, poi altre quattro o cinque macchine in Europa, e poi abbiamo sempre la possibilit&agrave; di sfruttare Mikel Azcona. Non abbiamo un budget per fare un campionato, ma se un team lo vuole, magari per affiancare un altro pilota per qualche gara, lo possiamo far correre.  "Ma voglio sottolineare che il nostro spirito verso il WTCR non &egrave; mai cambiato: facciamo sempre il massimo per essere su questo campionato e anche sugli altri&rdquo;, conclude Puig.       

&ldquo;Abbiamo ripreso a lavorare gi&agrave; tre settimane fa e la nuova Leon Competicion TCR sar&agrave; pronta alla fine di giugno. Nel WTCR saremo presenti come sempre, attraverso i team&rdquo;

Esclusivo, Jaime Puig: “Cupra al WTCR non è mai stata in discussione”

Appena si &egrave; conclusa la terza gara sull&rsquo;Hungaroring si &egrave; scatenato un grande acquazzone, che rappresenta bene la forza delle i30 N che si scatena dall&rsquo;alto contro le altre vetture che guardano da terra. Su sei corse disputate, tre sono andate in Corea e le altre tre divise tra Audi, Honda e Volkswagen. Tra l&rsquo;altro due di queste &ldquo;eccezioni&rdquo; erano Gare 2 in cui si parte con classifica invertita rispetto alle qualifiche, dato che tutte e quattro le pole position sono marchiate Hyundai.&nbsp;  Se la gara di Marrakech poteva essere vista come poco realistica per rappresentare le forze in campo, visto che si tratta di un circuito cittadino in cui met&agrave; dei piloti al via non aveva mai corso e su cui non aveva potuto provare, di certo questo non si pu&ograve; dire di Budapest. E difatti ora le grida di aiuto si sono levate forti verso la Federazione Internazionale, per un Balance of Performance che limiti maggiormente lo strapotere in atto.    DI certo noi italiani non possiamo per&ograve; lamentarcene troppo, visto che in cima alla classifica mondiale abbiamo un pilota ed un team tricolori! Gabriele Tarquini &egrave; davvero in forma, con una guida senza la minima sbavatura ed una voglia di vincere e convincere per nulla appannata dalla stagione scorsa, passata a sviluppare la nuova macchina. E di sicuro nemmeno si lamentano del grande lavoro 2017 dell&rsquo;abruzzese il compagno di squadra Norbert Michelisz, autore di una doppia pole in casa a Budapest e di due podi. Ma nemmeno Yvan Muller, due volte terzo ed una quarto in Ungheria, o la wild card Daniel Nagy, secondo in Gara 2 davanti al suo pubblico nella sua unica uscita nel mondiale.  Opinioni differenti per&ograve; quelle ad esempio del campione Tcr in carica Jean-Karl Vernay, che nella qualifica di domenica era il migliore dei piloti Audi in quindicesima posizione. &laquo;Il problema &egrave; che dobbiamo guidare al 200%, ed &egrave; quello che ho fatto, e quando mi paragono agli altri piloti Audi penso di aver fatto un buon lavoro. Ma il divario &egrave; disgustoso, sono davvero arrabbiato con la Fia per il BoP, &egrave; uno scherzo, sul serio&raquo;.  Ma anche il pilota Volkswagen Mehdi Bennani non si &egrave; risparmiato: &laquo;Lo si vede anche da fuori, siamo ad almeno un secondo di distanza dalla, &egrave; troppo. Siamo tutti concentrati sul BoP dall&#39;inizio dell&#39;anno e la chiave per il campionato &egrave; che tutti abbiano lo stessa ed i piloti facciano la differenza; ma quando guardi il distacco puoi vedere che &egrave; un enorme. &Egrave; anche peggio di quando Citro&euml;n &egrave; entrata prima e gli altri non conoscevano le regole&raquo;.  &nbsp; 

Il Cinghio protagonista anche a Budapest con la sua Hyundai ma Vernay e Bennani attaccano: &quot;Il divario &egrave; disgustoso&quot;

WTCR Ungheria: piove sul bagnato per Tarquini, polemiche sul Bop

Il nuovo Campionato Mondiale Turismo WTCR parte con una squadra italiana guidare la classifica come gi&agrave; la Jas lo scorso anno, ma soprattutto ritrova un pilota italiano guardare tutti dal gradino pi&ugrave; alto del podio e dalla classifica di campionato.  Il weekend nordafricano &egrave; stato decisamente positivo per Brc, con un secondo e terzo posto conquistati nella prima qualifica, una vittoria in Gara 1, una pole position ed un terzo posto nella seconda qualifica, la vittoria di gara 3 ed anche il giro pi&ugrave; veloce delle gare conquistate. Decisamente Marrakech &egrave; un tracciato ben digerito dalla squadra.  E l&rsquo;eterno Gabriele Tarquini, campione del mondo turismo nel 2009, ha concluso la trasferta con un Grand Chelem (pole position, vittoria, giro pi&ugrave; veloce e tutti i giri in testa) di tutto rispetto, che mette decisamente in luce la voglia dell&rsquo;abruzzese di lottare per la corona.  Alle sue spalle si sono messi in mostra i due piloti Ymr, cio&egrave; il campione del mondo turismo in carica Thed Bj&ouml;rk ed il quattro volte campione Yvan Muller, che hanno seguito Tarquini da vicino. Soprattutto lo svedese avrebbe voluto provare qualche attacco, ma il cittadino di Marrakech &egrave; troppo stretto per tentare l&rsquo;assalto, soprattutto ad uno dell&rsquo;esperienza di Tarquini, quindi valutando che la stagione &egrave; formata da trenta gare ed ancora ben lunga ha preferito portare a casa i risultati. Cos&igrave; i due sono staccati di appena dieci punti nella prima classifica di campionato, nelle posizioni in vetta.    Ma quello che pi&ugrave; di ogni altra cosa &egrave; apparso decisamente evidente nel primo weekend della stagione &egrave; che la Hyundai &egrave; stata ben sviluppata ed ora appare la pi&ugrave; in forma. E la tripletta sul podio e le quattro macchine nelle prime cinque posizioni in Gara 3 lo dimostrano chiaramente. Sicuramente i quattro piloti al volante sono di livello eccelso (tre campioni del mondo e l&rsquo;ungherese Norbert Michelisz secondo nel Wtcc 2017), ma il resto della griglia &egrave; tutto di alto livello e non deve essere sottovalutato.  Le macchine che pi&ugrave; sono apparse vicine alle i30 N solo le due Volkswagen Golf Gti della S&eacute;bastien Loeb Racing di Rob Huff (un altro ex campione del mondo Wtcc) e Mehdi Bennani, mentre sono migliorate durante il weekend le Honda Civic della M&uuml;nnich Motorsport, con soprattutto il nipote d&rsquo;arte Yann Ehrlacher in forma. Il francese, figlio della sorella di Yvan Muller, ha messo una bella pressione allo zio nella terza gara ed &egrave; apparso il migliore della squadra, battendo anche l&rsquo;argentino Esteban Guerrieri che lo scorso anno aveva fatto molto bene e ben convinto prima con la Chevrolet Cruze e poi col passaggio ad ufficiale Honda dopo l&rsquo;infortunio a Tiago Monteiro.  Alla pari delle Honda sono state le Audi della Leopard, con il campione della Tcr International Series 2017 Jean-Karl Vernay vincitore di Gara 2 (quella con griglia di partenza invertita) e quarto in Gara 1.  Insomma, almeno quattro delle sette marche al via paiono al top. Ora bisogner&agrave; vedere a fine mese all&rsquo;Hungaroring se queste prime valutazioni di forza sono realistiche oppure solo frutto di un circuito su cui nessuno pu&ograve; provare e che tutti i piloti che non hanno corso nel Wtcc in passato non potevano conoscere. 

Il Cinghio e la Brc conquistano due vittorie a Marrakech e la vetta della classifica nel nuovo Mondiale Turismo. Hyundai la macchina pi&ugrave; in forma

WTCR Marocco, l&#39;eterno Tarquini domina il primo round

Attenti a quei due, &egrave; il caso di dirlo. Fabrizio Giovanardi e Gianni Morbidelli stanno per formare una coppia tanto esperta quanto temibile nel debuttante campionato mondiale WTCR. Dopo il Piedone modenese, il team Mulsanne ha infatti ingaggiato anche l&#39;ex pilota di Formula 1. Nato a Pesaro nel 1968, il Morbido in carriera pu&ograve; vantare un podio in F1, due titoli Superstar Series, numerosi successi nel Campionato Europeo Turismo cos&igrave; come nel Mondiale e nel TCR. Oggi, a 50 anni appena compiuti, eccolo pronto a scendere nuovamente in pista al volante di una delle due Alfa Romeo Giulietta TCR preparate da Romeo Ferraris.  &ldquo;Sono estremamente felice &ndash; ha commentato Morbidelli - nonch&eacute; onorato di poter tornare nel mondiale turismo. Ancor pi&ugrave; di farlo per i colori di una marca italiana blasonata al volante dell&rsquo;Alfa Romeo Giulietta TCR by Romeo Ferraris. Vista la partecipazione di team e piloti di altissimo valore, sar&agrave; un campionato duro e competitivo rendendo la sfida ancor pi&ugrave; interessante ed eccitante. Mi sento in dovere di ringraziare il team Mulsanne per la fiducia riposta in me e per avermi dato questa grande opportunit&agrave;, come anche la Niki International per aver reso tutto questo possibile e per il prezioso supporto&rdquo;.  Michela Cerruti, Operations Manager di Romeo Ferraris ha dichiarato: &ldquo;Siamo molto felici di avere Gianni Morbidelli in squadra con noi. Insieme a Fabrizio, costituiscono indubbiamente la coppia pi&ugrave; esperta del campionato, ed &egrave; quello di cui ha bisogno la nostra vettura per mostrare a pieno il proprio potenziale. Team Mulsanne manca dalle competizioni da un anno, e per tornare al meglio abbiamo deciso come Romeo Ferraris di affiancare al personale due figure come quelle dell&rsquo;Ingegner Calovolo e Nicol&ograve; Castello rispettivamente nell&rsquo;area tecnica e del commerciale per avere un organico in grado di competere ai massimi livelli&rdquo;.  Fran&ccedil;ois Ribeiro, capo di Eurosport Events (promoter del WTCR): &ldquo;Gianni Morbidelli non solo porter&agrave; esperienza e bravura al Team Mulsanne, ma rappresenta anche uno dei piloti di altissimo profilo del WTCR. Con Fabrizio Giovanardi former&agrave; una grande coppia&rdquo;. 

L&#39;ex pilota di Formula 1 secondo pilota del team Mulsanne al volante di una Giulietta TCR del team Romeo Ferraris

WTCR, attenti a quei due: Morbidelli raggiunge Giovanardi

Fabrizio Giovanardi inossidabile. Come Tarquini e Andreucci. Piedone a 51 anni sar&agrave; al volante di una Alfa Romeo Giuletta TCR costruita dalla Romeo Ferraris e preparata dal Team Mulsanne nel Wtcr a partire dal round marocchino del 7 e 8 aprile. Il pilota modenese ha alle spalle una lunga carriera, iniziata nei kart e proseguita in Formula 3 e in Formula 3000, prima di passare al turismo nel 1992, vincendo diverse gare con l&rsquo;Alfa Romeo. Nel 2002 si &egrave; imposto nel European Touring Car Championship, poi ha corso nel Wtcc, conquistato due campionati Btcc e corso pure in Argentina nel TC2000 e nel V8 australiano, prima di approdare nel TCR Italy nel 2017.  &ldquo;Voglio ringraziare le persone all&rsquo;interno di Romeo Ferraris che hanno reso possibile il raggiungimento di un accordo per la stagione 2018 &ndash; ha detto Giovanardi &ndash; Ho avuto il piacere di poter guidare l&rsquo;Alfa Romeo Giulietta TCR by Romeo Ferraris negli scorsi giorni, e sono rimasto favorevolmente colpito da questa vettura. Per me sar&agrave; il debutto con un programma completo nel mondiale dopo alcuni anni lontano dalle piste, ma la passione e la voglia di vincere sono rimasti intatti. Ho avuto la possibilit&agrave; di iniziare un percorso a Monza che auspico possa essere ricco di soddisfazioni per me e per tutti quelli che hanno lavorato al progetto Alfa Romeo Giulietta TCR by Romeo Ferraris&rdquo;.  Michela Cerruti, Romeo Ferraris Operations Manager, ha aggiunto: &ldquo;Avere Fabrizio al nostro fianco in un&rsquo;esperienza cos&igrave; importante &egrave; un tassello cruciale per il nostro progetto. Quello del mondiale 2018 &egrave; stato un grande salto per la nostra struttura e per il Team Mulsanne, che si trover&agrave; cos&igrave; a competere contro marchi di grande valore e squadre molto agguerrite. Nel nostro piccolo, abbiamo fatto dei passi in avanti con l&rsquo;Alfa Romeo Giulietta TCR by Romeo Ferraris, ed i riscontri avuti da Fabrizio nei test di Monza hanno reso possibile realizzare quello che all&rsquo;inizio sembrava solo essere un bellissimo sogno. Non viviamo per&ograve; in un mondo di fiabe, sappiamo di dover tutti lavorare al 100% per essere competitivi in una sfida, come quella del FIA WTCR di altissimo livello&rdquo;.  Fran&ccedil;ois Ribeiro, capo di Eurosport Events (promoter del WTCR): &ldquo;Con l&rsquo;iscrizione del Team Mulsanne non solo abbiamo ben 7 squadre clienti presenti, ma anche una leggenda come Fabrizio Giovanardi, la cui esperienza sar&agrave; sicuramente d&rsquo;aiuto al team per trovare il giusto equilibrio e preparare al meglio una macchina che rappresenta un marchio storico per il turismo. E che ovviamente ha come obiettivo la conquista della vetta&rdquo;.  &nbsp; 

&quot;Piedone&quot; a 51 anni correr&agrave; al volante della Giuletta TCR: &quot;la voglia di vincere e di lottare &egrave; rimasta intatta&quot;

Wtcr, Giovanardi con l&#39;Alfa di Romeo Ferraris

Il 7 aprile in Marocco inizia l&#39;avventura WTRC, nuovo mondiale FIA nato lo scorso dicembre dall&#39;unione del Mondiale Turismo WTCC con il campionato TCR, di cui adotta i regolamenti tecnici. Nove le tappe gi&agrave; confermate, tanti i campioni e i team iscritti, con 26 vetture in griglia. A partire dalle Alfa Romeo Giulietta TCR di Romeo Ferraris: &ldquo;Per la nostra azienda si tratta di un salto di qualit&agrave; notevole &ndash; commenta Michela Cerruti, Operations Manager Romeo Ferraris -, perch&eacute; dopo due anni di TCR International, ci lanceremo in una sfida mondiale, dove forniremo assistenza per le nostre vetture. Il prodotto &egrave; sicuramente interessante e riponiamo grande fiducia negli organizzatori e nei promotori nel rendere questo pacchetto vincente. L&rsquo;ingresso delle vetture TCR alzer&agrave; sicuramente il livello della competizione e dello spettacolo, in un evento che ha sempre avuto grande richiamo tra gli appassionati&rdquo;.  Non mancher&agrave; nemmeno l&#39;inossidabile Grabriele Tarquini, campione WTCC 2009, che affronter&agrave; la stagione al volante della Hyundai i30 N TCR preparata dalla BRC Racing dopo aver vinto all&#39;esordio lo scorso anno la sua prima gara in TCR. &ldquo;Dopo aver svolto i test per tutto l&rsquo;anno scorso penso di conoscere perfettamente la i30 N TCR &ndash; ha dichiarato il Cinghio &ndash; Quest&rsquo;anno avr&ograve; la grande opportunit&agrave; di sfruttare l&rsquo;esperienza acquisita con il team per combattere per il titolo. Non vedo l&rsquo;ora di tornare in azione per l&rsquo;intera stagione, sono certo che sar&agrave; una grande battaglia&rdquo;.  Al volante delle vetture coreane ci sar&agrave; un dream team di campioni. Perch&eacute; oltre a Tarquini anche Thed Bj&ouml;rk e Yvan Muller piloteranno due i30, sotto le insegne del team Muller. Per l&#39;alsaziano, quattro volte campione WTCC si tratta del grande ritorno alle corse dopo aver annunciato il ritiro a fine 2016. Lo svedese &egrave; l&#39;ultimo iridato del defunto mondiale, titolo centrato lo scorso anno con la Volvo del team Polestar Cyan Racing.  &ldquo;Il mio obiettivo &egrave; un po&rsquo; diverso dalle altre volte &ndash; ha affermato il 48enne Muller &ndash; La mia carriera l&rsquo;ho fatta e ora si tratta di far crescere il mio team ottenendo bei risultati. Sono molto contento che Thed sia coinvolto e non c&rsquo;&egrave; dubbio che abbiamo con noi un pilota molto forte. Lui crede in me ed io in lui, lo so perch&eacute; lo scorso anno lo abbiamo passato assieme nello stesso team&rdquo;.  Pi&ugrave; ambizioso Bjork, desideroso di affermarsi anche nella nuova categoria: &ldquo;Sono entusiasta in vista della nuova stagione. L&rsquo;anno scorso abbiamo lavorato benissimo assieme e correre con Yvan in un campionato dai nuovi regolamenti &egrave; di grande ispirazione e motivazione. Abbiamo molte cose da imparare e so che la competizione sar&agrave; serrata, ma l&rsquo;obiettivo &egrave; vincere&rdquo;.  Gradito ritorno anche per Tiago Monteiro, reduce dal brutto incidente dello scorso settembre durante i test in Spagna. Il portoghese piloter&agrave; una delle Honda Civic del team Boutsen Ginion Racing: &ldquo;Sono contentissimo di restare nella famiglia Honda Racing per un altro anno &ndash; ha detto il 41enne &ndash; Abbiamo iniziato a lavorare assieme nel 2012 e siamo stati in grado di crescere passo dopo passo, fino ad arrivare a giocarci il titolo Mondiale l&rsquo;anno scorso, sfumato solo a causa del mio incidente. Gli ultimi sei mesi sono stati davvero durissimi, ma grazie all&rsquo;incredibile sostegno di tutti ora sono di nuovo in grado di salire su un&rsquo;auto da corsa. Boutsen Ginion Racing &egrave; un team molto forte che ha gi&agrave; vinto gare nel TCR, per cui non vedo l&rsquo;ora che la stagione abbia inizio&rdquo;.  Da tenere d&#39;occhio anche la coppia d&rsquo;attacco della S&eacute;bastien Loeb Racing, Rob Huff e Mehdi Bennani al volante delle Volkswagen Golf GTI TCR. Huff si sente pronto al titolo, anche grazie all&#39;esperienza acquisita lo scorso anno: &ldquo;E&rsquo; fantastico unirsi alla SLR per correre nel WTCR &ndash; ha dichiarato &ldquo;Huffy&rdquo; &ndash;, proseguendo anche la collaborazione con Volkswagen, &egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; bellissima. Il team di S&eacute;bastien Loeb ha vinto il titolo dei privati negli ultimi due anni e senza Case ufficiali in azione potranno affermarsi al top, quindi il mio obiettivo &egrave; vincere il campionato&rdquo;. 

Il 7 aprile parte in Marocco la prima stagione della World Touring Car Cup: in pista Tarquini, Muller, Bjork e il redivivo Monteiro

WTCR, il nuovo mondiale al via tra vecchie glorie e graditi ritorni

L&#39;evoluzione della berlinetta da corsa francese vede miglioramenti in tutti i settori e un motore da 350 cv

Peugeot Sport aggiorna la 308 per il WTCR, le foto

Tanto tuon&ograve;, che piovve! Alla fine se n&#39;&egrave; parlato talmente tanto che finalmente &egrave; arrivata la conferma della FIA, al Consiglio Mondiale di Parigi, che per le ruote coperte &egrave; arrivata la buona notizia tanto attesa.  Il WTCC ufficialmente scompare, come nome, e viene sostituito dal WTCR. Insomma, ufficilmente da venerd&igrave; 8 dicembre il marchio di Campionato Mondiale FIA Turismo verr&agrave; abbandonato, mentre nel 2018 verr&agrave; istituita una Coppa del Mondo FIA per vetture Turismo che utilizzer&agrave; vetture che seguiranno il regolamento FIA TCR.  In pratica Eurosport Events continuer&agrave; a promuovere ed organizzare il campionato, forte della grande forza mediatica di Discovery/Eurosport, ma verranno finalmente abbandonate le costosissime vetture TC1 che hanno di fatto ucciso il WTCC.  La WSC Ltd di Marcello Lotti (societ&agrave; detentrice del marchio TCR) conceder&agrave; a Eurosport Events e FIA l&#39;utilizzo del regolamento per due anni, e questo non potr&agrave; essere modificato prima della fine del 2019. Solo le vetture TCR omologate da WSC potranno prendere parte al campionato dopo aver ricevuto l&#39;ok da parte della Federazione Internazionale. I dipartimenti tecnici di FIA e TCR determineranno il Balance of Performance, mentre un Success Ballast verr&agrave; riservato solo ad alcuni concorrenti.  Quindi il WTCR sostituir&agrave; la TCR International Series, mentre in cambio cesser&agrave; di esistere l&#39;ETCC, lasciando cos&igrave; spazio alla TCR Europe Cup lanciata a fine novembre.  Nel WTCR verranno accettate un massimo di 26 iscrizioni, con priorit&agrave; per i team gi&agrave; partecipanti a TCR International e WTCC, mentre due wildcard potranno essere assegnate a discrezione di Eurosport Events e FIA per ogni evento. Ogni team dovr&agrave; essere composto da almeno due vetture, per un costo di iscrizione della squadra di 150.000 &euro;. Come richiesto da Marcello Lotti non esister&agrave; pi&ugrave; un titolo per i costruttori, e solamente le corone per piloti e squadre verranno assegnate.  Le adesioni alla serie apriranno il 15 dicembre e chiuderanno il 30 gennaio 2018. Il calendario deve ancora essere annunciato, per il momento si sar&agrave; che sar&agrave; composto da 10 weekend, con 3 gare per appuntamento, in quattro diversi continenti.  &laquo;Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo&raquo; ha detto il raggiante Marcello Lotti. &laquo;Rispetta a pieno lo spirito del TCR e l&#39;associazione ad un gruppo ed un promoter cos&igrave; importante come Eurosport Events sotto l&#39;effige FIA &egrave; un ulteriore riconoscimento al concetto TCR, lanciato 3 anni fa ed in continua crescita&raquo;.  Fran&ccedil;ois Ribeiro, capo di Eurosport Events, ha aggiunto: &laquo;La combinazione dei regolamenti tecnici TCR, la neutralit&agrave; della FIA nel valutare le norme sportive e le procedure di lavoro, unite alla forza promozionale di Eurosport Events con cui collabora dal 2005, consentiranno nuovamente un format che non potr&agrave; che essere di grandissimo successo con gare combattute in una atmosfera amichevole&raquo;. 

Il Consiglio Mondiale della FIA ha confermato, mercoled&igrave; 6 dicembre, la scomparsa delle vetture TC1 e l&#39;arrivo delle TCR

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