        A volte lo scoglio pi&ugrave; difficile &egrave; proprio l'inizio, poi tutto, a seconda dei casi, pu&ograve; andare in discesa. L'Extreme E ha debuttato nel 2021, come pi&ugrave; grande innovazione della scorsa stagione agonistica a livello mondiale, ed adesso guarda ad un futuro ancora tutto da scrivere e, per certi versi, addirittura da definire. L'idea di gettare in lotta SUV al 100% elettrici, con un campionato volto a supportare la salvaguardia dell'ambiente a tutto tondo (basti pensare al paddock "galleggiante" in cui &egrave; stata trasformata la nave RMS St Helena, tutto per ridurre le emissioni di gas serra), nel 2021 ha funzionato e l'obiettivo per il 2022 &egrave; di crescere in appetibilit&agrave; mediatica. Da un punto di vista ingegneristico invece sar&agrave; un'altra prova per l'elettrico, in una categoria che non esclude, un giorno, di veder correre vetture elettriche, a idrogeno oppure spinte da carburanti sintetici tutte quante insieme. Mario Donnini presenta il nuovo numero di Autosprint  Piloti favorevoli alla convivenza di varie tecnologie Al riguardo, si sono detti favorevolissimi i due piloti della Abt Cupra, ovvero Jutta Kleinschmidt e Nasser Al-Attiyah. "Adoro avere un mix - ha detto Jutta, unica donna ad aver vinto la Dakar -, ed &egrave; esattamente quello che avviene del Cross Country, le cui regole per il nuovo campionato saranno proprio queste. Ci saranno tecnologie diverse ed &egrave; una cosa piuttosto unica in questo tipo di sport. Per me far coesistere tecnologie diverse penso sia interessante, perch&eacute; questo d&agrave; ai costruttori la possibilit&agrave; di sviluppare le loro vetture e credo sia una buona cosa per il futuro. Anche per la Extreme E potrebbe essere una buona idea andare in questa direzione, ma comprendo come, soprattutto all'inizio di una nuova serie, a volte servano dei compromessi per permettere ai team di gareggiare, perch&eacute; &egrave; molto costoso sviluppare progetti con queste caratteristiche". In linea con Jutta il compagno di squadra Al-Attiyah, quattro volte vincitore alla Dakar: "E' bello avere varie tecnologie tutte insieme per vedere qual &egrave; la migliore, ed &egrave; proprio quello che sta accadendo nel Cross Country. Sono sicuro che in futuro sar&agrave; cos&igrave; anche per la Extreme E, per rendere il campionato ancor pi&ugrave; sfidante". Abt Cupra, obiettivo vittoria con Kleinschmidt e Al-Attiyah  Extreme E come prima scelta per i giovani ingegneri Alla Extreme E dunque si guarder&agrave; con interesse, a pi&ugrave; livelli: ex piloti F1 come Rosberg, Hamilton e Button vi hanno investito, piloti di esperienza come Al-Attiyah, Kleinschmidt e Sainz senior hanno accolto la sfida a livello di pilotaggio, e di conseguenza pure per gli ingegneri, soprattutto i giovani neolaureati appena usciti dalle universit&agrave;, la Extreme E potr&agrave; rappresentare uno sbocco di prima scelta per cominciare una carriera nel motorsport: "Non ci sono molte piattaforme elettriche a livello professionale - ha detto Xavi Serra, direttore tecnico della Cupra -, ma gli studenti stanno gi&agrave; lavorando nella Formula Student a progetti di questo genere, e stanno facendo un lavoro bellissimo. Competizioni a guida autonoma, vetture elettriche e quant'altro. Per chi &egrave; dietro a questi programmi ci dovranno essere sbocchi ma al momento non ce ne sono molti, perch&eacute; la Formula E ha gi&agrave; raggiunto un livello altissimo ed &egrave; difficile entrarci a lavorare subito, per cui perch&eacute; no, l'Extreme E potrebbe essere presto una piattaforma per loro per iniziare la loro avventura professionale nel motorsport". F1 di nuovo a Las Vegas? Forse gi&agrave; nel 2023 Il calendario della Extreme E 2022 1) 19-20 febbraio - Arabia Saudita2) 7-8 maggio - Italia3) 9-10 luglio - Scozia o Senegal4) 10-11 settembre - Cile5) 26-27 novembre - Uruguay Red Bull RB18, presentazione il 9 febbraio       

I piloti della Cupra per la stagione 2022 della Extreme E si sono detti pienamente aperti ad una categoria in cui possano coesistere contemporaneamente varie tecnologie, un po' come avviene nel Cross Cross, mentre il dt Xavi Serra sostiene che il campionato riservato ai SUV elettrici possa essere una prima scelta per i giovani ingegneri

Al-Attiyah e Kleinschmidt in coro: "Che bella una Extreme E con diverse tecnologie"

        L'asticella si alza, le ambizioni impennano. Per il team Abt Cupra questo non dovr&agrave; essere necessariamente l'anno della verit&agrave; nel campionato Extreme E, ma quantomeno quello di un deciso scatto in avanti verso i vertici della categoria. Il 2021 &egrave; andato in archivio con la quinta posizione nella classifica a squadre ed un podio, il 2&deg; posto in Islanda, quale miglior risultato. Per la nuova stagione, da affrontare con la Tavascan XE, l'obiettivo minimo &egrave; vincere almeno una gara, l'ambizione massima quella di portare a casa un doppio titolo.  Che coppia! Per il 2022 l'Abt Cupra sogna in grande e pare proprio aver fatto i compiti a casa; l'equipaggio &egrave; quello di chi non vuole compromessi e desidera fare un sol boccone degli avversari: mettere insieme Jutta Kleinschmidt e Nasser Al-Attiyah non &egrave; roba di tutti i giorni. Due piloti dall'esperienza notevole per via delle rispettive carriere, molto longeve, e dal palmar&egrave;s da fare invidia: Jutta &egrave; l'unica donna ad aver vinto la Dakar (correva l'anno 2001), mentre Nasser &egrave; uno specialista del raid pi&ugrave; famoso del mondo, con quattro vittorie, di cui l'ultima meno di un mese fa. Per Jutta sar&agrave; il secondo anno con Cupra, una stagione dove raccogliere i frutti del lavoro seminato l'anno scorso: "Non vedo l'ora di iniziare la stagione 2022. L'anno scorso abbiamo costruito una base solida e gareggiato per i primi posti. Quest'anno, la sfida &egrave; di ottenere vittorie e podi con maggiore costanza, e siamo pronti a farlo. La mia passione per le corse fuoristrada alimenta tutto ci&ograve; che faccio e condividere questa passione con un team cos&igrave; grande mi ispira a dare il meglio di me in pista. Non vedo l'ora che cominci la stagione!&rdquo;.  Per Al-Attiyah invece &egrave; una sfida tutta nuova: "Credo che questa sar&agrave; un'esperienza enorme per me, poich&eacute; il campionato Extreme E &egrave; un passo avanti verso un futuro migliore. Sono orgoglioso di essermi unito alla CUPRA Tribe per questa avventura e so che possiamo fare un ottimo lavoro. Il background del team, unito all'esperienza di Jutta e mia, pu&ograve; servire a consolidare il grande lavoro svolto finora. Siamo davvero determinati, e l'obiettivo &egrave; quello di vincere. Non vedo l'ora di essere seduto in auto e iniziare a divertirmi. Sfruttiamo al massimo questa opportunit&agrave;!".        

Dopo la quinta posizione nel campionato a squadre, la Cupra si &egrave; preparata alla nuova stagione nella categoria riservata ai suv 100% elettrici mettendo in macchina Jutta Kleinschmidt e Nasser Al-Attiyah, un equipaggio con cui puntare forte alla vittoria

Extreme E: Al-Attiyah e Kleinschmidt con Abt Cupra nel 2022

        E sono quattro. Nasser Al-Attiyah ha calato il poker al termine della Dakar 2022, imponendosi nel rally raid pi&ugrave; famoso del mondo per la quarta volta in carriera. Un trionfo certificato dal 19&deg; posto nella 12&deg; ed ultima tappa della 44&deg; edizione della Dakar, in una giornata trionfale per la Toyota, che tra le auto ha festeggiato la vittoria generale del qatariota ed il successo giornaliero di Henk Lategan. Il sudafricano ha chiuso la giornata davanti a Stephane Peterhansel, con l'Audi, e Brian Baragwanath, della Century. Ai piedi del podio Sebastien Loeb, 4&deg; e con la medaglia d'argento nella generale. Dakar, l'albo d'oro. FOTO Vantaggio rassicurante alla vigilia I 164 chilometri cronometrati previsti per l'ultima tappa, che portavano la carovana della Dakar da Bisha a Jeddah, non inducevano ad immaginare grossi ribaltamenti nella classifica generale tra le auto, categoria dove Al-Attiyah partiva con tutti i favori del pronostico alla vigilia dell'ultima fatica. Scossono infatti non ce ne sono stati, con il qatariota a gestire per tutta la giornata. Loeb ci ha provato andando all'attacco, issandosi al 2&deg; posto provvisorio dopo circa 180 chilometri alle spalle di Peterhansel, ma poi non &egrave; riuscito a colmare il divario che lo separava dalla Toyota numero 201, quella di Al-Attiyah; il nove volte campione del mondo del WRC &egrave; riuscito a recuperare poco pi&ugrave; di 5 minuti e mezzo, troppo pochi per sperare di andare a prendere il principe qatariota, che ha trionfato con pi&ugrave; di 27 minuti di vantaggio finali nella classifica generale. Per lui come detto fanno quattro centri alla Dakar dopo quelli del 2011, 2015 e 2019. Al-Attiyah ha dunque portato a casa un'edizione completamente dominata, perch&eacute; nonostante le sole due vittorie di tappa su 12 prove ha sempre gestito alla perfezione un vantaggio divenuto incolmabile prima dell'ultima prove speciale, che si &egrave; trasformata in una specie di passerella per il pilota della Toyota. F1: la nuova Aston Martin AMR21 arriver&agrave; il 10 febbraio Dakar 2022, Auto: la top 10 finale 1 N.Al-Attiyah-M.Baumel (Toyota) - 38h 33'03"2 S.Loeb-F.Lurquin (BRX) +27'46"3 Y.Al Rajhi-M.Orr (Toyota) +1h 01'13"4 O.Terranova-D.O.Carreras (BRX) +1h 27'23"5 G.De Villiers-D.Murphy (Toyota) +1h 41'48"6 J.Przygonski-T.Gottschalk (Mini) +1h 53'06"7 M.Serradori-L.Minaudier (Century) +2h 32'05"8 S.Halpern-B.Graue (Mini) +2h 38'26"9 M.Ekstrom-E.Bergkvist (Audi) +2h 42'11"10 V.Vasilyev-O.Uperenko (VRT) +3h 02'21" F1, Alpine: lascia Marcin Budkowski        

Il qatariota ha calato il poker nella 44&deg; edizione del rally raid pi&ugrave; famoso del mondo, con la Toyota in trionfo anche grazie alla vittoria di tappa di Lategan

Dakar 2022, classifica finale: quarto successo in carriera per Al-Attiyah, Loeb 2°

        Resta la passerella finale di 164 km a separare Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel dalla vittoria della Dakar 2022. La penultima speciale del rally raid, da Bisha a Bisha, &egrave; un correre tra le dune, dalle quali escono vincitori Sainz-Cruz, sul buggy ibrido Audi. Ancora un successo, maturato con 2'21" di vantaggio su Loeb-Lurquin.&nbsp; Con il margine di oltre 30 minuti, tale era il vantaggio al via della speciale numero 11 di Al Attiyah, le possibilit&agrave; di modificare un copione solido erano minime. Ci prova Loeb, con il buggy BRX recupera pi&ugrave; di 4 minuti al leader della generale. La beffa: i 4'21" rifilati ad Al Attiyah si trasformano in in 39 secondi di ritardo, dopo l'applicazione di una penalit&agrave; di 5 minuti, inflitta dalla direzione di corsa. Questa la sanzione per un eccesso di velocit&agrave; in una zona ad andatura controllata.  Another stage victory for @CSainz_oficial and @LucasCruz74 (#202), our fourth so far in the 2022 @Dakar Rally. This is Sainz&rsquo;s 41st Dakar stage win in his career. &gt;&gt; https://t.co/i5Tnh0Pbjz#FutureIsAnAttitude #AudiDakar #Dakar2022 #RSQetron pic.twitter.com/7lWMQGL6jm &mdash; Audi Sport (@audisport) January 13, 2022    Posizioni cristallizzate Da secondo di giornata a ottava prestazione, che lascia la scena al Toyota di Alvarez-Monleon, ottimi nella prestazione a 3'10" di ritardo da Sainz-Cruz. Terzo tempo per l'altra Audi, Ekstrom-Bergkvist rimediano 3'53" e precedono i buggy di Roma-Haro, poi De Villiers-Murphy.&nbsp; Nella generale le posizioni sono sufficientemente distanziate per immaginare un epilogo, domani verso Jeddah, senza scossoni. Al Attiyah, Loeb a pi&ugrave; di mezz'ora, Al Rajhi a un'ora e pi&ugrave;, poi Terranova e De Villiers. Un epilogo che lascerebbe comunque a BRX e a Prodrive degli aspetti positivi da portare con s&eacute;, alla seconda partecipazione con due macchine ai primi quattro posti. Loeb, secondo posto onorevole "Abbiamo corso un'ottima speciale, con una buona navigazione e un buon ritmo. Abbiamo fatto quel che abbiamo potuto, &egrave; stata ancora una volta una grande speciale", racconta Loeb all'arrivo. "Al momento siamo ancora in seconda posizione e non &egrave; male, penso che il ritmo sia stato davvero buono.&nbsp; La macchina &egrave; veloce e solida, con Fabian &egrave; andata bene, abbiamo fatto una buona navigazione per tutta la corsa", l'analisi del campionissimo francese. Vale ricordare i risultati eccelsi che ha saputo conquistare, tra Dakar, rally, endurance. Nell'analisi della Dakar 2022, Loeb prosegue e torna alle prime giornate di gara: "Abbiamo perso molto tempo quando abbiamo rotto il differenziale (pi&ugrave; di mezz'ora lasciata sul campo; ndr) ma da allora siamo andati all'inseguimento e realizzando bei tempi. Non sto pensando al mondiale, il prossimo passo per me sar&agrave; il Montecarlo tra una settimana".  En donnant tout, nous n'avons et nous n'aurons aucun regret ! Ce fut encore le cas aujourd'hui. De leur c&ocirc;t&eacute;, Nasser et Mathieu g&egrave;rent parfaitement leur course mais nous leur mettrons la pression jusqu'&agrave; l'arriv&eacute;e  #Dakar2022 #BRX #Prodrive #RedBull #BFGoodrich pic.twitter.com/DckXvjbH3I &mdash; S&eacute;bastien Loeb (@SebastienLoeb) January 13, 2022    Sainz e una speciale ostica Chi deve recriminare sull'errore di navigazione alla prima tappa, per un roadbook scritto male, oltre al susseguirsi di problemi tecnici di giovent&ugrave; del buggy Audi - mai al powertrain - &egrave; Carlos Sainz. "Sono contento di questa speciale, era davvero difficile e c'era tutto. Camel grass, dune, navigazione, letti di fiumi, pietre: era davvero completa e difficile da aprire. A un certo punto abbiamo visto Stephane che stava tornando a prendere un waypoint e anche noi siamo dovuti tornare indietro perch&eacute; l'avevamo perso".  Stage 11 -  Carlos Sainz Lucio Alvarez Mattias EkstromAll provisional results  https://t.co/VWALrQijEI#Dakar2022 pic.twitter.com/EXQglMJJXA &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 13, 2022    Al Attiyah: non serve vincere ogni PS Imperturbabile, dall'alto del suo vantaggio, un Al Attiyah che si &egrave; potuto permettere il lusso di correre una Dakar 2022 sempre in controllo. "Non &egrave; stata una speciale facile, perdere solo 4 minuti da Seb non &egrave; nulla. Domani ci sar&agrave; una speciale pi&ugrave; corta, dobbiamo solo continuare cos&igrave;, con lo stesso passo. &Egrave; importantissimo vincere la corsa, &egrave; andata bene e sin dall'inizio abbiamo comandato la classifica, guadagnato tempo e controllare la Dakar non &egrave; semplice", racconta il qatariota. "Non serve vincere ogni giorno, abbiamo vinto al primo e corso bene giorno dopo giorno fino al riposo. Adesso dobbiamo stare solo attenti".       

Al Attiyah &egrave; in controllo assoluto della corsa e la velocit&agrave; di Loeb non basta a cambiare un epilogo evidente. A Bisha vince ancora Sainz, Loeb recupera 4' su Al Attiyah prima che una penalit&agrave; lo cacci indietro&nbsp;

Dakar 2022, un'altra vittoria di Sainz. Loeb attacca ma non basta

        Alla Dakar &egrave; il giorno del rookie, &egrave; il giorno di Mattias Ekstrom e Emil Bergkvist, che vincono la prima speciale in carriera alla prima partecipazione al rally raid e mettono in fila una classifica di giornata con tre Audi ai primi quattro posti. Da Ad Dawadimi a Wadi Ad Dawasir, coordinate da Empy Quarter, area inedita esplorata dalla Dakar 2022, sono 395 km contro il tempo per l'ottava prova speciale.&nbsp; Avvio tra le dune, 200 chilometri nei quali la navigazione era cruciale e dai quali Ekstrom e Bergkvist sono usciti con oltre 1 minuto di ritardo da Loeb-Lurquin, apripista di giornata e rallentati da una foratura a inizio speciale. Al Attiyah con un Hilux tuttavanti Avvio parecchio negativo per Al Attiyah-Baumel, anche l'equipaggio Toyota fermato da una foratura ma, ancor di pi&ugrave;, da un problema meccanico all'Hilux T1+. Il leader della classifica generale deve concedere 7 minuti al buggy Prodrive di Loeb-Lurquin, pur restando con un ampissimo margine di sicurezza nella generale, a quattro prove speciali dalla conclusione.   On the Dakar, fine margins count. What happens when both leaders suffer punctures? Who's the quickest to get back on track?@sebastienloeb vs @AlAttiyahN#Dakar2022 pic.twitter.com/c7AEIEvj39 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    "Per 350 chilometri abbiamo corso solo con la trazione anteriore, &egrave; stato davvero spaventoso. Nel finale, gli ultimi 50 km, mi sono detto non mi importa nulla, provo a spingere di pi&ugrave;. Non &egrave; semplice per&ograve; con la sola trazione anteriore. Sono davvero fortunato a essere arrivato qui perdendo solo 7 minuti da Seb. Dovevamo andare piano, c'era un piccolo pezzo rotto dentro e faceva molto rumore, per questo abbiamo dovuto gestire per tutta la speciale", spiega Al Attiyah. "Dovremo sederci con la squadra ed esaminare cos'&egrave; accaduto. Il differenziale posteriore era nuovo, l'abbiamo montato ieri, penso ci sar&agrave; stato qualche errore nella fase di montaggio, vedremo cosa diranno i meccanici". Ekstrom soffre tra le dune poi accelera Dalle dune della parte iniziale di prova speciale non &egrave; uscito in grandissima forma, Ekstrom. &Egrave; stato nella seconda parte del percorso odierno che ha cambiato ritmo, arrivando a recuperare 4 minuti a Peterhansel-Boulanger - primi dopo il km 321 - e passare in testa al penultimo punto di controllo, al km 358.&nbsp; "Abbiamo iniziato benissimo, poi per&ograve; tra le dune sentivo di essere molto accorto e finanche troppo lento. Non avevo affatto un buon ritmo, poi dopo il raggruppamento ho trovato maggior fiducia e abbiamo recuperato con Yazid (Al Rajhi; ndr), correndo per un po' nella polvere.   Get onboard with @YazeedRacing in the dunes!  An impressive view of the race from the inside. #Dakar2022 pic.twitter.com/675nz6UnWF &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    Ho sperato ci lasciasse passare, perch&eacute; sentivo che era la mia giornata e appena siamo passati ho spinto forte. Mi sono davvero goduto la guida ed Emil ha fatto una navigazione fantastica per tutta la speciale, non c'&egrave; stato un dettaglio che non sia stato perfetto", racconta Ekstrom. Loeb perde una ruota di scorta Il podio a Wadi Ad Dawasir &egrave; completato da Loeb, che sta davanti a Sainz-Cruz per 3 secondi, poi Lategan-Cummings la prima Toyota a traguardo. Al Attiyah-Baumel finiranno solo undicesimi, a 10'09". "Non &egrave; stata una giornata facile, abbiamo spinto sin dall'inizio perch&eacute; eravamo gli apripista e volevamo restare davanti, senza Nasser a seguirci. Ci abbiamo provato davvero sin dal via, a correre forte, per&ograve; ho avuto una foratura. Abbiamo cambiato la ruota in fretta, continuando fino al punto di neutralizzazione. L&igrave; abbiamo visto d'aver perso la ruota di scorta, l'unica rimasta, perci&ograve; nel finale ci sono andato un po' cauto. La navigazione &egrave; stata buona, senza errori", analizza Loeb.   Just a regular Monday morning, jumping off the dunes. #Dakar2022 pic.twitter.com/2Nfef9GcKo &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    Domani, speciale numero 9, un anello di 287 km intorno a Wadi Ad Dawasir, con uno scenario fatto di montagne, canyons e la navigazione ancora ad avere un ruolo fondamentale. Poi una tappa "di transizione", prima dell'ultima grande sfida tra le dune, a Bisha, seguita venerd&igrave; dalla passerella finale verso Jeddah.       

La speciale ha raccontato delle difficolt&agrave; del leader di classifica, costretto a correre tra con l'Hilux a trazione anteriore dopo la rottura del differenziale. Loeb recupera 7 minuti, &egrave; saldamente in seconda posizione

Dakar 2022: assolo Audi con Ekstrom, Loeb recupera su Al Attiyah

        &Egrave; stata una frazione a pi&ugrave; voci, quella della Dakar 2022 che ha portato la carovana da Al Qaisumah a Ryiadh. 381 km contro il tempo premiano Nasser Al Attiyah, ma solo a seguito della penalizzazione di 2 minuti inflitta a Yazeed Al Rajhi, reo di aver affrontato un passaggio oltre i limiti di velocit&agrave; consentiti. Cos&igrave;, il saudita di Overdrive Toyota si ritrova solo quinto, a 1'46" da Al Attiyah-Baumel.  It's always fun driving as fast as possible through big puddles #Dakar2022 pic.twitter.com/kPBH2rMMwi &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2022    In quattro per la vittoria La speciale &egrave; vissuta intorno al confronto tra il leader della generale, Carlos Sainz, Al Rajhi nel finale e Lategan, costretto allo stop per problemi meccanici alla seconda delle Toyota Hilux T1+. Il sudafricano ha dovuto alzare bandiera bianca dopo essere passato in testa al passaggio del chilometro 239.&nbsp; L'arrivo di Riyadh vede, cos&igrave;, dietro Al Attiyah-Baumel il buggy Prodrive di Loeb-Lurquin, attardati di soli 25" e in recupero dopo una giornata da dimenticare, quella di ieri.&nbsp; Loeb pensa alle dune Ha corso pensando alla speciale di domani, la quinta da Riyadh a Riyadh, per&nbsp; 395 chilometri cronometrati, circa 80 dei quali tra le dune, che prenderanno la scena dopo un avvio di speciale tra le pietre "Alla fine siamo terzi, per&ograve; dopo 450 km c'erano tre piloti racchiusi in 40 secondi e questo dimostra che il livello &egrave; serrato. Preferivo essere dietro Nasser oggi per partire domani alle sue spalle. Visto che non ci saranno moto davanti, le prime macchine si raggrupperanno. Sar&agrave; una giornata complicata, una tappa importante dove accadr&agrave; qualcosa", il commento di Loeb.   Playground of the day. #Dakar2022 pic.twitter.com/0vafQH64m5 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2022    Sainz rallentato da un guasto Terza prestazione assoluta per Sainz-Cruz, a confermare la bont&agrave; del progetto Audi RS Q e-tron, che rimedia 52" di distacco.&nbsp; Un gap causato dalla rottura di parte della trasmissione dopo 140 km di gara, per l'apripista di giornata, vincitore ieri: "Non &egrave; stato facile partire davanti, &egrave; stata una speciale molto veloce e con parecchi cambi di direzione. La rottura della trasmissione ci ha fatto perdere del tempo". Peggio &egrave; andata al buggy guidato da Peterhansel, rallentato dalla rottura di un ammortizzatore che a sua volta ha danneggiato l'impianto di raffreddamento e ha costretto il pilota francese ad attendere il camion assistenza. Poi, ecco la Mini del team X-Raid, quarta la macchina guidata da Seaidan-Kuzmich, giunti con 1'34" di ritardo. Quinto, Al Rajhi, che si rif&agrave; con la terza posizione nella generale, dove il confronto tra Loeb, Al Rajhi e De Villiers &egrave; racchiuso in meno di 10 minuti. Resiste nelle zone alte della classifica la coppia Alvarez-Monleon, a 53'58" dal vertice, sul Toyota Hilux del team Overdrive. Classifica prova speciale  Al Attyiah-Baumel (Toyota) Loeb-Lurquin (BRX) +25" Sainz-Cruz (Audi) +52" Seaidan-Kuzmich (MINI) +1'34" Al Rajhi-Orr (Toyota) +1'46"  Classifica generale PS4/12  Al Attyiah-Baumel (Toyota) Loeb-Lurquin (BRX) +38'05" Al Rajhi-Orr (Toyota) +49'15" De Villiers-Murphy (Toyota) +49'17" Alvarez-Monleon (Toyota) +53'58"          

Una frazione dai distacchi ridotti, quella corsa verso Riadh, in attesa di un momento cruciale della Dakar 2022, domani, dove le dune caratterizzeranno 80 km del percorso

Dakar 2022, a Riyadh penalità per Al Rajhi, speciale ad Al Attiyah

        Duecentoquaranta e passa chilometri, ricchi di dune - su 255 previsti dalla speciale numero 3 della Dakar - affrontati con la sola trazione anteriore. E' quel che &egrave; successo a Loeb-Lurquin, rallentati nella corsa contro Al Attiyah-Baumel dalla rottura dell'albero di trasmissione, con foratura compresa, dopo 10 chilometri di speciale. Dune superate con la trazione anteriore, la necessit&agrave; di sgonfiare gli pneumatici per guadagnare motricit&agrave;. Ecco come si &egrave; costruito il gap di oltre 30 minuti rispetto a Sainz-Cruz, vincitori di giornata.  Very fast and very furious #Dakar2022 pic.twitter.com/06yaQ44KNO &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2022    Audi, la velocit&agrave; c'&egrave; Primo successo di un mezzo a trazione elettrica e motorizzazione ibrida alla Dakar, con l'affermazione Audi. "Peccato per il tempo perso il primo giorno, adesso per noi si tratta di correre un rally nel quale imparare. &Egrave; la prima gara che affrontiamo e dobbiamo continuare a fare prove e a imparare. Sono contento della macchina, siamo stati veloci e, pur essendo la prima gara, ci stiamo abituando", ha raccontato Sainz al traguardo. Non &egrave; in corsa per il successo, pi&ugrave; che mai nelle mani di Nasser Al Attiyah dopo i fatti di Al Qaisumah, i guai occorsi al buggy Prodrive.  Here they are: @CSainz_oficial and @LucasCruz74 arriving back at Team Audi Sport after taking the Audi RS Q e-tron's* first @Dakar Rally special stage victory. &gt;&gt; https://t.co/i5Tnh0Pbjz#FutureIsAnAttitude #AudiDakar #Dakar2022 #RSQetron pic.twitter.com/thqfyXYgZT &mdash; Audi Sport (@audisport) January 4, 2022    Al Attiyah di conserva "Penso che Seb abbia avuto un problema con la macchina e noi abbiamo semplicemente preso la speciale con calma, senza assumerci rischi.&nbsp; Domani sar&agrave; una speciale molto lunga (verso Riyad per 465 km contro il tempo e 242 di trasferimento; ndr) e dobbiamo fare molta attenzione sulle speciali lunghe. Essere raggiunto oggi da Carlos non mi ha sorpreso perch&eacute; stavo andando molto piano, il mio obiettivo principale da seguire &egrave; Loeb", ha commentato il pilota qatariota. Il buggy tradisce Loeb Quanto a Loeb, giornata da dimenticare: "E' stata una cattiva giornata, abbiamo rotto l'albero di trasmissione penso, abbiamo avuto solo la trazione anteriore dal chilometro 10 dopo la partenza. Superare le dune e tutte le condizioni difficili con le due ruote motrici &egrave; stato davvero critico. &Egrave; chiaro che sono deluso, sono 'felice' di aver perso 'solo' 33 minuti e di essere arrivato al traguardo, sarebbe potuta andare anche peggio". Cambia completamente uno scenario che sembrava lasciare spiragli di battaglia, a 9 minuti di gap tra i primi due. Oltre 40' di ritardo scrivono tutta un'altra prospettiva: "Sar&agrave; molto difficile lottare con Nasser, &egrave; molto avanti. Non potremo esercitare a pressione come stavamo provando a fare, purtroppo &egrave; andata cos&igrave;".       

I guai occorsi al pilota BRX scrivono una pesante parola sulle ambizioni in classifica generale, dove resta pur sempre al secondo posto. Al Attiyah ammette di aver corso al risparmio, Sainz soddisfatto della velocit&agrave; del buggy Q e-tron

Dakar 2022: Loeb tra le dune a trazione anteriore. Sainz: "E' un'Audi veloce"

        Loeb contro Al Attiyah non &egrave; solo la sfida emersa dalla speciale numero 2 della Dakar. &Egrave; una speranza, l'auspicio che possa nascere una battaglia vera per il successo finale, dopo quanto accaduto nella prima speciale del rally raid, con le due Audi fuori dai giochi. Saranno sporadici protagonisti, cacciatori di tappe intermedie. Altro, che sia un confronto per la vittoria, ci si attende da Loeb-Lurquin sul buggy di Prodrive, schierato da BRX, contro Al Attiyah-Baumel su Toyota. Vince l'equipaggio franco-belga ad Al Qaisumah, riduce a 9 minuti il distacco nella generale e regala, oggi, interesse sulla Dakar araba. "Si &egrave; trattata di una vera partita, Nasser stava spingendo molto forte. Ha aperto la strada ed era nonostante questo davvero veloce. Abbiamo dovuto spingere come se fossimo su una prova del mondiale rally, per 340 km. &Egrave; stato avvincente ma anche un ritmo davvero duro e difficile", racconta Loeb. Il sorpasso Il sorpasso, fisicamente, &egrave; avvenuto in prossimit&agrave; dell'arrivo, dopo che per tutta la speciale Loeb-Lurquin hanno corso su tempi pi&ugrave; veloci di Al Attiyah-Baumel. "Alla fine l'ho preso, sono riuscito a seguirlo tra le dune. &Egrave; un po' pi&ugrave; facile quando sei appena dietro una macchina e proprio a fine speciale ci sono molte pietre. Ho provato a superarlo per evitare una foratura, ieri ne ho avute due ed era importante finire bene la speciale. Ho preferito passarlo e che fosse lui a prendersi i rischi".   A look at that overtake from @sebastienloeb! It would prove decisive as he won the stage ahead of @AlAttiyahN!#Dakar2022 pic.twitter.com/bRMg14xlYv &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 3, 2022    Nasser finale tranquillo Rischi che, a un certo punto della prova, l'equipaggio Toyota ha deciso di ridimensionare: "Negli ultimi 10 km abbiamo colpito un masso. Eravamo davanti a Seb ma dopo quest'episodio abbiamo dovuto lasciarlo andare. Abbiamo scelto di non continuare a spingere per evitare di perdere ancora 2 o 3 minuti aggiuntivi", racconta Al Attiyah. "Sono per&ograve; piuttosto contento di questa prova e di aver aperto la strada. Non &egrave; stato facile perch&eacute; le tracce lasciate dalle moto si sono rivelate un po' difficili per noi.&nbsp; Penso che la lotta sar&agrave; tra noi due fino alla fine, resta molta strada da fare per&ograve;. Sembrerebbe che le prestazioni del T1+ siano fantastiche, ci stiamo davvero godendo il mezzo che abbiamo. BRX sta correndo con lo stesso motore dell'anno scorso e sono certo abbiano molti pi&ugrave; dati questa volta".   The Dakar in slow-motion, could it get better than that?#Dakar2022 pic.twitter.com/FAZojnCvZP &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 3, 2022    Aspettando grandi sorprese Speciale breve e veloce domani, 255 km in programma intorno ad Al Qaisumah, caratterizzata ancora da ampi passaggi su fondi sabbiosi nella prima parte. "Domani, se partiremo dietro Seb, non so chi vincer&agrave; la speciale, per&ograve; sembrerebbe essere un'altra giornata favorevole a noi. Ho la sensazione per&ograve; che ci siano delle grandi sorprese in arrivo, Seb &egrave; veloce e non &egrave; molto distante, quindi &egrave; pi&ugrave; facile per lui seguire", conclude Al Attiyah.&nbsp;       

I due protagonisti della seconda prova speciale raccontano la giornata di gara, corsa su ritmi elevatissimi. Al Attiyah conservativo nel finale di prova, Loeb al sorpasso prima delle pietre

Dakar, Loeb: "Speciale a ritmi da WRC"

        Toyota contro Audi, poi BRX da seguire. Cos&igrave;, alla vigilia della Dakar 2022, edizione rivoluzionaria per le novit&agrave; che porta sul campo, a partire dall'ibrido a trazione elettrica di Audi per arrivare al nuovo Toyota Hilux T1+.&nbsp; In casa Gazoo Racing si arriva con la terza vittoria della coppa del mondo di Cross Country FIA, Al Attiyah-Baumel hanno agguantato il successo con lo stesso Hilux che, alla Dakar di 12 mesi fa, dovette arrendersi ai buggy MINI, alle forature e a una condizione di inferiorit&agrave; alla quale sono certi di aver rimediato con il T1+. Cambia tutto con l'Hilux 2022 "La squadra &egrave; preparata al meglio per la Dakar in arrivo, siamo entusiasti di poter provare il nuovo Hilux T1+ contro gli avversari. Siamo fiduciosi che la nuova macchina ci abbia portato su un livello tutto nuovo, per&ograve; non sai mai quanto vali finch&eacute; non cala la bandiera del via. Non vediamo l'ora di partire da Hail", commenta Glyn Hall, team principal&nbsp; di Toyota GR. Si parte con uno shakedown l'1 gennaio, 19 km per una semitappa buona a definire le posizioni di partenza della prima, vera, prova speciale: da Hail ad Hail, 334 km contro il tempo, il 2 gennaio. I primi 15 classificati della semitappa di Capodanno potranno scegliere la posizione di partenza della seconda frazione e, da l&igrave;, affrontare le successive 10 frazioni Al Attiyah per tornare a vincere "Siamo molto orgogliosi d'aver vinto la coppa del mondo 2021, la terza per Toyota Gazoo Racing. La macchina che ci ha portato tutte le vittorie nel 2021 &egrave; stata straordinariamente affidabile e veloce, la nuova per&ograve; &egrave; di gran lunga migliore. Siamo pronti ad attaccare sin dall'inizio della Dakar e puntare al gradino pi&ugrave; alto del podio", aggiunge Al Attiyah. La "maledizione" delle forature Saranno quattro le Toyota GR DKR Hilux T1+ al via, oltre ad Al Attiyah-Baumel ci saranno Lategan-Cummings, Variawa-Stassen e De Villiers-Murphy.&nbsp; De Villiers che ha a ricordato i problemi vissuti nelle recenti edizioni, "siamo stati tormentati da molte forature nelle ultime Dakar, speriamo per&ograve; che le nuove specifiche della T1+ ci diano l'opportunit&agrave; di attaccare nell'arco di tutto il rally. La nuova macchina con il nuovo motore sono un'abbinata potente e siamo fiduciosi riusciremo a lanciare la sfida agli avversari".       

Il team Gazoo Racing confida nelle novit&agrave; introdotte con l'evoluzione dell'Hilux, dal motore alle ruote pi&ugrave; grandi. Al Attiyah non nasconde le velleit&agrave; di vittoria, De Villiers spera che le forature 2021 siano solo un ricordo

Dakar 2022, Al Attiyah: "Pronti ad attaccare con il super Hilux T1+"

        Restano 225 km a separare Stephane Peterhansel dalla 14^ vittoria alla Dakar. Gli ultimi in programma venerd&igrave;, da Yanbu a Jeddah, che potr&agrave; affrontare con pi&ugrave; di 15 minuti di vantaggio su Nasser Al Attiyah. La speciale tra Al Ula e Yanbu, 464 km contro il tempo, non sposta gli equilibri in classifica generale, con un podio che &egrave; ben definito nei distacchi. Vincono Al Attiyah-Baumel, in un folle inseguimento negli ultimi 160 km di prova, dopo aver rimediato oltre 3 minuti di distacco al km 306 della speciale. Nasser in rimonta Cambia passo Al Attiyah e in 50 km praticamente azzera il divario dal buggy MINI, arrivando a 7&rdquo; da Peterhansel. Il testa a testa vede il pilota francese allungare a 38&rdquo; di vantaggio quando all&rsquo;arrivo mancavano 30 km, rush finale che porta, per&ograve;, nuovamente Al Attiyah a recuperare e vincere con 1&rsquo;56&rdquo; di vantaggio. Terzo al traguardo e nella generale &egrave; Carlos Sainz, attardato di 2&rsquo;26&rdquo; a Yanbu, oltre un&rsquo;ora nell&rsquo;assoluta, dove precede &ldquo;Kuba&rdquo; Przygonski e Nani Roma.  "Come on! Even my Nani could do that!" @NaniRoma#Dakar2021 pic.twitter.com/zXguRbCXhC &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 14, 2021    L&rsquo;equipaggio del team Bahrain Raid Xtreme ha pagato dazio nella speciale odierna, perdendo pi&ugrave; di 27 minuti. Si prospetta tuttavia una chiusura di Dakar 2021 nella top 5, onorevole per il debutto del buggy Prodrive. Due forature rallentano Peterhansel Poteva essere una giornata critica, per le difficolt&agrave; presenti sul percorso, come ha evidenziato Peterhansel, a rivelare le ragioni del capovolgimento del risultato: &ldquo;E&rsquo; stata davvero una prova difficile, come anticipato dagli organizzatori e come ci aspettavamo sarebbe stata. La navigazione non era semplice, per&ograve; abbiamo sofferto due forature, in particolare l&rsquo;ultima sulle dune &egrave; stata penalizzante. C&rsquo;erano dune davvero strane, con rocce nel bel mezzo e appena dopo la cresta: non era facile anticipare o vedere. Sull&rsquo;ultima foratura si &egrave; trattato di un forte impatto, ci siamo spaventati un po&rsquo;, pensavamo si potesse essere rotta parte del telaio, ma alla fine era ok.  Eric Vargiolu / DPPI / Red Bull Content Pool Abbiamo perso solo alcuni minuti, nulla. Manca solo una giornata ed &egrave; tempo di incrociare le dita e sperare d&rsquo;essere primi alla fine&rdquo;. Uno dei pochi contrattempi a rallentare la Dakar di Peterhansel-Boulanger, un equipaggio nuovo nella sua formazione, in un raid che sulla navigazione ha visto sorgere molte polemiche. Al Attiyah, nuove regole nel 2022 Non da meno sono state le critiche rivolte alle gomme, con i buggy favoriti a dire di Nasser Al Attiyah, bersagliato dai cedimenti degli pneumatici sul suo pick up Hilux. &ldquo;Non &egrave; stato semplice, non voglio dire nulla ma sono davvero contento d&rsquo;essere qui dopo 11 giorni senza problemi tecnici in macchina&rdquo;, analizza il qatariota.   "See you later, alligator"Despite a brief issue, @AlAttiyahN was still able to bring it back to win the stage!#Dakar2021 pic.twitter.com/jywIq0IuqG &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 14, 2021    Poi, ancora la sferzata sulle gomme: &ldquo;E&rsquo; esattamente come lo scorso anno, facciamo fatica con le gomme, spero che il prossimo anno ci siano regole migliori per tutti. Manca ancora un giorno di corsa, certo ma in questa Dakar abbiamo avuto davvero tante forature, ne ho contate pi&ugrave; di 16 e sono certo pesano molto 16 cambi gomma, ciascuno in un minuto e mezzo. Ma &egrave; bello essere arrivati qui in questa Dakar, siamo contenti e vedremo cosa accadr&agrave; domani&rdquo;. Classifica PS11 - Dakar 2021  Classifica generale Dakar 2021        

La penultima speciale premia il Toyota Hilux di Al Attiyah-Baumel, mentre Peterhansel-Boulanger perdono terreno per una foratura tra le dune, col timore d'aver danneggiato il telaio del buggy MINI

Dakar 2021: Peterhansel vede il successo, Al Attiyah: "Ho avuto 16 forature!"

        Vinci e diventi Signore della Dakar&nbsp;quando la lettura della tappa &egrave; perfetta e capisci al volo le insidie di giornata. Cos&igrave;, Stephane Peterhansel dopo la tappa 9, intorno a Neom per 465 km insidiosissimi e, non a caso, sui quali hanno pagato dazio Al Attiyah e Sainz, per forature e problemi meccanici: &ldquo;Di certo era una speciale davvero complessa, sin dall&rsquo;inizio abbiamo capito che sarebbe stata una giornata lunga e abbiamo deciso di non andare in modalit&agrave; full attack ma di gestire le gomme ed essere puliti sulla navigazione&rdquo;. L'editoriale del direttore: Brivio, da &ldquo;naviga&rdquo; a timoniere Alpine Una tattica che paga, porta l&rsquo;equipaggio MINI ad ampliare il vantaggio nella classifica generale quando mancano solo tre tappe alla conclusione. &ldquo;Alla fine abbiamo superato Carlos e anche Nasser, l&rsquo;abbiamo superato due volte perch&eacute; ha avuto una foratura. &Egrave; stata una vera prova della Dakar, un po&rsquo; come in passato in Africa, dove non era solo una questione di velocit&agrave; ma anche di strategia, di adattare la velocit&agrave; alle condizioni del percorso. Normalmente in queste condizioni non andavo cos&igrave; male, buon per me&rdquo;, analizza Peterhansel. Al Attiyah e il problema gomme Per Al Attiyah e Baumel prosegue l&rsquo;incubo delle forature, al punto da aver esaurito nella speciale odierna le gomme a disposizione e aver deciso di andare all&rsquo;arrivo nonostante una terza foratura sull&rsquo;Hilux. Il qatariota lascia aperto uno spiraglio all&rsquo;imprevedibile, come impone una Dakar, ma non ha nulla da rimproverarsi sulla gestione della corsa. &ldquo;La navigazione non &egrave; stata un problema, per&ograve; abbiamo avuto tre gomme a terra, tre forature e non avevamo ruote di scorta, perci&ograve; abbiamo deciso di andare all&rsquo;arrivo e Stephane ci ha superati. Non &egrave; stata una giornata semplice per noi, ma cosa possiamo farci? Sulle gomme non possiamo cambiare nulla, non solo deluso &egrave; la vita che va cos&igrave;. Cosa potrei fare? Ho dato il meglio e sono qui al traguardo, &egrave; tutto ancora possibile&rdquo;. Sainz, buggy senza freni La giornata di Carlos Sainz &egrave; corsa via senza freni, letteralmente. Il buggy MINI ha avuto una perdita dall&rsquo;impianto idraulico e ha costretto Sainz e Cruz ad affrontare tre quarti di speciale con appena un residuo di frenata sull&rsquo;asse anteriore. Dakar 2021: Peterhansel, le mani sulla vittoria &ldquo;Per noi &egrave; stata una speciale complicata, un tubo dei freni si &egrave; allentato e abbiamo perso liquido, praticamente abbiamo corso la speciale senza freni. Dietro non c&rsquo;erano affatto, davanti appena un po&rsquo;, quindi abbiamo dovuto prestare molta attenzione. Non &egrave; stato facile, inoltre abbiamo avuto una foratura ma il problema principale sono stati i freni. Non saprei a quale chilometro &egrave; accaduto ma &egrave; avvenuto troppo presto. Ci siamo fermati per provare a riparare il guasto ma non c&rsquo;era pi&ugrave; liquido nell&rsquo;impianto&rdquo;, ha spiegato Sainz all&rsquo;arrivo.       

Il francese spiega come ha interpretato la lunga speciale di Neom, evitando i rischi di forature che, invece, hanno rallentato Al Attiyah. Sainz all'arrivo nonostante fosse quasi del tutto senza freni

Dakar 2021, saggezza Peterhansel: 'Speciale africana, velocità e strategia'

        La marathon della Dakar 2021 &egrave; alle spalle. Due giorni di prove speciali con l&rsquo;assistenza al bivacco da curare personalmente. Ed &egrave; toccato a Peterhansel e Boulanger riparare la sospensione del buggy MINI, dopo la speciale di domenica scorsa, come a Loeb ed Elena di intervenire e cambiare un mozzo ruota. La carovana &egrave; ripartita da Sakaka verso Neom, 375 km contro il tempo pi&ugrave; 334 di collegamento, che hanno visto Nasser Al Attiyah rifarsi del tempo perso ieri &ndash; incappato anche in una foratura -: 2 minuti lasciati al leader della corsa tramutai in 3&rsquo;03&rdquo; di vantaggio a Neom. Il distacco di apre tra il km 266 e il km 307, punto di controllo, terzultimo di giornata, dove Peterhansel passa con 2&rsquo;25&rdquo; dal qatariota su Toyota Hilux, che corre i 60 km conclusivi all&rsquo;attacco.   @s_peterhansel full speed in the desert. #Dakar2021 pic.twitter.com/EDBT8JWRDU &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 11, 2021    Sainz c'&egrave;, Al Rajhi e Loeb no Tra i due si inseriescono Carlos Sainz e Lucas Cruz, stabilmente in seconda posizione dal km 40, con le eccezioni di due passaggi da terzi, dietro un Peterhansel che pure aveva trovato la testa della prova speciale nelle fasi intermedie, tra il km 161 e 190. Chiude con 52" di ritardo El Matador da Al Attiyah. Una giornata priva di difficolt&agrave; tra le dune, tappa caratterizzata da per quasi met&agrave; della distanza da passaggi su sabbia, l&rsquo;altra met&agrave; su terra, con una porzione anche su asfalto. Protagonista ieri, vincitore della settima speciale, Yazeed Al Rajhi ha aperto la PS verso Neom fermandosi per&ograve; al km 193, per un problema meccanico che lo ha portato a lasciare quasi un&rsquo;ora dai migliori. Problemi, ancora, per Loeb fermo dopo il secondo waypoint, gi&agrave; con 33&rsquo; di distacco.  La giornata si conclude con Al Attiyah davanti a Sainz e Peterhansel, poi si inseriscono Al Qassimi-Panseri a 12 minuti, seguiti da Despres-Horn sul buggy Peugeot 3008 DKR, seguiti da Przygonski-Gottschalk.  #Dakar2021 // SS8: Second and thris position for Carlos Sainz and St&eacute;phane Peterhansel in their MINI JCW Buggy. Peterhansel is still the overall leader pic.twitter.com/ZVvMhF88wb &mdash; @xraidteam (@XraidTeam) January 11, 2021    A quattro tappe dal termine della Dakar, con una Neom-Neom di marted&igrave; da tenere d&rsquo;occhio e, ancor pi&ugrave;, la Al Ula-Yanbu di venerd&igrave;, nella classifica generale Peterhansel-Boulanger mantengono un vantaggio di 4&rsquo;50&rdquo; su Al Attiyah-Baumel, poi Sainz-Cruz a 39&rsquo;55&rdquo;. Classifica generale Dakar 2021 (provvisoria)        

Ai due minuti persi ieri dalla MINI, il qatariota infligge nel finale della speciale verso Neom oltre 3' a Peterhansel. Un testa a testa nel quale si inserisce Sainz, secondo di giornata

Dakar 2021, tappa 8 marathon: Al Attiyah risponde a Peterhansel

        Una settimana di Dakar alle spalle, 6 tappe e ancora le prove cruciali da affrontare, subito la marathon domenica e luned&igrave;, poi il gran finale verso Jeddah, con la speciale di venerd&igrave; da Alula a Janbu, 511 km contro il tempo da cerchiare in rosso. Briatore promuove Brivio: "Anche io ero a digiuno di F1" Tempo, dopo la vittoria di Sainz a Ha&rsquo;il, di bilanci per i primi tre della classifica generale, dove Peterhansel-Boulanger guidano su MINI e un margine di 5&rsquo;53&rdquo; su Al Attiyah-Baumel e il loro Toyota Hilux, poi ancora MINI, Sainz-Cruz a 40&rsquo;39&rdquo;. Inutile ragionare di quel che avrebbe potuto essere il quadro se l&rsquo;equipaggio spagnolo non avesse perso un&rsquo;ora nelle varie tappe per errori di navigazione. I dubbi di Monsieur Dakar A tirare una linea sul percorso completato finora, Peterhansel legge note molto positive e qualche ombra. &ldquo;Se dovessimo fare il punto dopo una settimana, s&igrave; &egrave; stata una buona settimana, davvero buona, perch&eacute; non abbiamo commesso errori. Abbiamo visto la macchina mostrare buone prestazioni. Se dovessi indicare un aspetto negativo, due cose: ieri, quando ci siamo persi, giravamo in tondo e la sensazione era davvero negativa, pensavamo di aver perso 5, 10, 15 minuti. Non &egrave; stato bello. Poi anche il prologo, la primissima tappa, l&rsquo;ho affrontata con troppa cautela e mi sono detto &lsquo;m**da, sono troppo vecchio per questa lotta, non va bene la mia velocit&agrave;&rsquo;&rdquo;.  E.Vargiolu/Red Bull Content Pool Peterhansel vive una Dakar inedita per il copilota che ha al proprio fianco, Edouard Boulanger che non esita a inserire tra gli elementi positivi del raid corso finora: &ldquo;E&rsquo; un punto positivo la nuova squadra formata con Edouard. &Egrave; la prima volta che corriamo insieme la Dakar, lui stesso non l&rsquo;ha mai fatta da copilota. Ha svolto davvero un buon lavoro e ho avuto ottime sensazioni&rdquo;. Al Attiyah deluso dal gommista Appaiono gli unici due diretti contendenti per il successo, al netto degli imprevisti che pu&ograve; nascondere ogni edizione della Dakar, Peterhansel e Al Attiyah. Il qatariota non manca di criticare il rendimento delle gomme, ancora con &ldquo;due forature oggi, non &egrave; stato facile. Le gomme non ci stanno aiutando, come lo scorso anno. Sono davvero deluso con BF Goodrich. Solitamente abbiamo buone gomme ma rispetto ai buggy &egrave; una cosa completamente diversa&rdquo;. Al Attiyah-Baumel sono riusciti a recuperare i 2 minuti persi a un certo punto della speciale da Peterhansel, per chiudere con un vantaggio di pochi secondi sul buggy MINI. &ldquo;Restiamo pur sempre secondi nella generale e la prossima settimana proveremo a fare del nostro meglio. Non &egrave; stata una settimana facile per nessuno, in tanti hanno commesso errori, noi siamo stati fortunati a non farne di grandi. Adesso sono in una buona posizione, sar&agrave; molto importante la prossima settimana&rdquo;. Sainz non salva quasi nulla&nbsp; Posizione decisamente diversa, che richiede colpi di scena nelle prime due posizioni per rimettere in gioco la vittoria, quella di Carlos Sainz, che sul successo ad Ha&rsquo;il spiega: &ldquo;E&rsquo; stata una speciale prevalentemente su sabbia e passaggi tracciati, non era difficile la navigazione e non c&rsquo;erano molti posti dove poter sbagliare.  F.Duhamel/Red Bull Content Pool Della settimana non sono contento di Lucas n&eacute; di me stesso, un giorno ho perso 30 minuti, un altro altri 30, poi ancora 6 minuti, pi&ugrave; di un&rsquo;ora in totale. Non sono contento di come siamo andati, avremmo potuto fare un lavoro migliore. Non per com&rsquo;&egrave; la navigazione ma quando c&rsquo;&egrave; tanta tensione e altipiani con molte tracce e waypoint segreti, non abbiamo ancora capito bene queste cose. Il momento migliore forse &egrave; la giornata odierna, il peggiore tutte le altre giornate, ho perso molto tempo e non &egrave; facile&rdquo;.       

La Dakar arriva alla giornata di riposo, per ripartire da Ha'il domenica con la tappa marathon. Il bilancio dei primi tre nella generale, tra errori, critiche alle gomme e la nota positiva in casa MINI

Dakar 2021: Al Attiyah polemico con BF Goodrich. Peterhansel, bravo Boulanger

        Riyadh, dopo 338 km di prova speciale, vede ancora Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel vittoriosi alla Dakar 2021.&nbsp;Terzo successo di fila per l&rsquo;equipaggio su Toyota Hilux, in una giornata relativamente semplice, la pi&ugrave; lunga frazione del raid, con gli 813 km complessivi.  Ma di frazioni facili e scontate, alla Dakar, non ve ne sono, cos&igrave; anche la Wadi Ad Dawasir-Riyadh registra un colpo importante nelle posizioni alte della generale, con Serradori-Lurquin - terzi dopo la frazione di ieri - a perdere le tracce dei migliori al secondo e terzo checkpoint, 14 minuti poi diventati 20 di ritardo, portati fino a Riyadh. LATEGAN OTTIMA SPALLA Il testa a testa per la vittoria &egrave; stato a lungo tra Al Attiyah e la &ldquo;sorpresa&rdquo; della terza frazione, Henk Lategan navigato dal connazionale sudafricano Cummings, sul secondo Hilux meglio piazzato nella generale. Appena 22 secondi di ritardo dal qatariota, anche oggi apripista, al checkpoint 5, poi il gap aumenta e all&rsquo;arrivo della prova speciale &egrave; terzo crono per Lategan-Cummings, a 1&rsquo;30&rdquo; da Al Attiyah-Baumel.&nbsp;"Non &egrave; stata una speciale facile, abbiamo perso un minuto per un errore ma difficilmente siamo stati gli unici a commettere un errore e siamo rapidamente tornati sul tracciato. Aprire un distacco &egrave; difficile ma oggi &egrave; stato positivo avere il mio compagno di squadra Henk Lategan subito dietro di me.&nbsp; &Egrave; esattamente quel che mi serve, un pilota veloce che pu&ograve; aiutarmi", commenta Al Attiyah. LOEB E SAINZ TENGONO IL RITMO Tra i due, Stephane Peterhansel lascia appena 11 secondi lungo il percorso e resta leader nella generale.&nbsp; Giornata senza scossoni per il buggy di Loeb-Elena, quarti con 2&rsquo;36&rdquo; di divario, poi a 2&rsquo;56&rdquo; Carlos Sainz, sul ritmo dei primi fino al WP3, dal quale ha recuperato fino a 51&rdquo; del penultimo waypoint prima dell&rsquo;arrivo, dove ha chiuso al limite dei 3 minuti. Dopo le difficolt&agrave; sofferte ieri, Al Rajhi &egrave; stato costretto a uno stop nella fase iniziale della speciale, al chilometro 30, per problemi tecnici al Toyota Hilux. Costretto al ritiro, dopo l&rsquo;incidente avuto ieri, anche Ten Brinke. In classifica generale resiste la leadership della MINI di Peterhansel-Boulanger, 4&rsquo;58&rdquo; davanti all&rsquo;Hilux di Al Attiyah-Baumel, poi Sainz-Cruz su MINI a 36&rsquo;19&rdquo;, Loeb-Elena a 48&rsquo;14&rdquo; e Lategan-Cummings poco pi&ugrave; indietro: 48&rsquo;44&rdquo;.&nbsp;        

Il francese su MINI resta leader della generale, Al Attiyah ottiene la terza vittoria di fila. Sainz e Loeb pagano pochi minuti di ritardo, Serradori perde molto terreno. A Riyadh la Dakar chiude la tappa pi&ugrave; lunga

Dakar 2021, tappa 4: ancora Al Attiyah, Peterhansel come un’ombra

        Due insidie scrivono la cronaca della terza tappa della Dakar 2021, vinta da Nasser Al Attiyah: le difficolt&agrave; della navigazione e i passaggi tra le rocce. Condizionano la corsa di Carlos Sainz nel primo caso, rallentano in parte quella di Stephane Peterhansel nel secondo &ndash; molto pi&ugrave;, viste le 3 forature, quella di Sebastien Loeb &ndash;. Al Attiyah incamera un&rsquo;altra vittoria e, soprattutto, l&rsquo;averla centrata facendo da apripista, senza incappare in errori: &ldquo;Sono piuttosto contento, oggi abbiamo spinto davvero parecchio e Mathieu ha fatto una buona navigazione. Sta andando tutto molto bene, come serve che sia e sono davvero contento del passo, perch&eacute; aprire la strada e vincere la prova speciale &egrave; positivo&rdquo;, spiega Nasser, che sul problema in cui &egrave; incappato Sainz &ndash; come anche Al Rajhi &ndash; si limita a dire: &ldquo;Penso ci fosse un punto della speciale nel quale la navigazione era molto, molto difficile e credo che gran parte dei piloti si siano persi l&igrave;&rdquo;. Sainz, Cruz segue le tracce sbagliate Cambia scenario al km 156, la Wadi Ad Dawasir di Carlos Sainz, a raccontare agli spagnoli di AS come &ldquo;la verit&agrave; &egrave; che non siamo stati fortunati. La navigazione in un punto era complessa, penso abbiamo validato prima un punto lasciandone un altro e pensavamo di essere in un WP diverso, non so bene cosa sia successo&rdquo;. L'editoriale del direttore: Giorni da corsa in casa Sainz Spiegazione che Lucas Cruz approfondisce, dicendo come &ldquo;stavamo seguendo la traccia, c&rsquo;erano segni in una direzione e altri sono spuntati verso sinistra, li abbiamo seguiti senza proseguire sul percorso che era mediamente tracciato. La sfortuna &egrave; stato aver validato il punto di passaggio successivo a quello che dovevamo validare. L&igrave; ho perso la quadra e non ho capito cosa fosse successo, fintanto che non ho realizzato la cosa: abbiamo dovuto girare e validare il punto precedente&rdquo;. Peterhansel cauto dopo la foratura Inutile negare come il ritardo diventi sempre pi&ugrave; consistente con i 33 minuti da Petehansel, sebbene una Dakar ancora molto lunga possa riservare imprevisti in ogni giornata, tra errori, affidabilit&agrave;, incidenti: l&rsquo;imprevisto &egrave; dietro l&rsquo;angolo e perdere mezz&rsquo;ora &egrave; nella normalit&agrave; della sfida. Imprevisti che, per Stephane Peterhansel ed Edouard Boulanger si sono limitati a una foratura nella terza tappa, dalla quale escono con una leadership di 5 minuti appena su Al Attiyah-Baumel. &ldquo;Quella di oggi &egrave; stata una tappa davvero completa. Nella parte iniziale aveva le caratteristiche delle speciali trial, con passaggi tra le rocce e grandi massi. &Egrave; nella prima parte che abbiamo sofferto una foratura, dopo ho deciso di affrontare la prova un po&rsquo; pi&ugrave; in sicurezza nei passaggi tra le rocce&rdquo;, spiega Peterhansel. &ldquo;Dopo, c&rsquo;erano canyon, canyon sabbiosi, belle dune e anche parti di altopiani veloci, davvero un bel mix. Il risultato non &egrave; ottimale a causa della foratura ma sono davvero felice del lavoro fatto da Edouard Boulanger, il mio copilota. Nei punti complicati ha fatto davvero un bel lavoro. Sono felice della macchina e del navigatore, bene in vista della prossima giornata&rdquo;. Dakar 2021 - La classifica generale dopo 3 tappe        

Le impressioni di Nasser Al Attiyah, soddisfatto della vittoria pur aprendo la speciale, Stephane Peterhansel e Carlos Sainz, con Lucas Cruz tradito dai segni sul terreno

Dakar 2021: Sainz salta un WP; Peterhansel: 'PS completa, bravo Edouard'

Terza tappa tra le bellissime dune del deserto dell'Arabia Saudita. Dopo la prima vittoria di Carlos Sainz, è ancora il principe qatariota Al Attiyah in Toyota ha mettere a segno la seconda vittoria di questa Dakar 2021 appena iniziata. Ecco le immagini da Wadi Ad-Dawasir

Dakar 2021, tappa 3: doppietta di Al Attiyah a Wadi Ad-Dawasir

403 chilometri intorno a Wadi Ad-Dawasir, sui 629 km complessivi in programma nella terza frazione della Dakar 2021, vedono ancora Al Attiyah-Baumel mettere la firma in cima alla classifica di giornata. Vincono una speciale insidiosa, difficile perch&eacute; di navigazione, con passaggi tra le dune e l&rsquo;orientamento da trovare.  Riesce al qatariota, primo su strada in virt&ugrave; del miglior tempo ottenuto nella giornata di luned&igrave;, poi Peterhansel-Boulanger a seguire, a 4&rsquo;05&rdquo; da Al Attiyah, rimediati anche per una foratura che li ha costretti al cambio di una gomma.     Despite his stop during the SS, Mr Dakar, St&eacute;phane Peterhansel finished third of today&#39;s stage and is still leading in the GC!#Dakar2021 pic.twitter.com/Rwh52pFA64 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2021    Sainz perde la rotta  Molto peggio va all&rsquo;altro equipaggio MINI, Sainz-Cruz corrono per 90 chilometri sui riferimenti dei primi, poi al chilometro 156 un errore di navigazione li porta lontani 2 km dalla traccia corretta e diventa un accumulare minuti su minuti. All&rsquo;arrivo, 31&rsquo;02&rdquo; di ritardo, che incidono su una classifica generale che vede El Matador inseguire terzo a 33 minuti da Peterhansel. Ieri, un calo di potenza ha condizionato la prestazione e costretto l&#39;assistenza alla sostituzione del turbocompressore del buggy.   That way boys!@DavidCastera1, Dakar&#39;s director, helps the lost riders to find the proper way in this rocky place...#Dakar2021 pic.twitter.com/kZtiE7xBET &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2021    L&rsquo;affondo di Al Attiyah-Baumel con il loro Toyota Hilux li port a ridurre ancora il gap dalla MINi di Peterhansel, ora secondi a 5&rsquo;09&rdquo;, davanti al buggy di Serradori-Lurquin, attardati di 16&rsquo;05&rdquo; a Wadi Ad Dawasir, 26&rsquo;21&rdquo; nella generale.  Loeb forature in serie   Open space #Dakar2021 pic.twitter.com/nX01Hl84Ra &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2021    Insieme a Sainz, problemi di navigazione anche per Al Rajhi, difficolt&agrave; che non hanno incontrato nella prima parte Loeb-Elena, a chiudere con 13&rsquo;14&rdquo; e il sesto tempo di tappa: sono sesti anche nella ganerale. Se la navigazione non &egrave; stata un gran problema, lo sono state le tre forature, a rallentare l&#39;equipaggio del buggy di BRX  La sorpresa &egrave; nella prestazione di Lategan-Cummings, su Toyota Hilux, a correre sui riferimenti di Al Attiyah-Baumel, dai quali rimediano appena 2&rsquo;27&rdquo;. Tra i delusi di giornata, Przygonski-Gottschalk, a perdere oltre 22 minuti.  Domani la Dakar punter&agrave; verso Riyadh, per 337 km di speciale, pi&ugrave; 476 di trasferimento: sar&agrave; la prova pi&ugrave; lunga del raid, dalla quale non si attendono particolari sfide tecniche. 

Seconda vittoria per il qatariota, che interpreta bene le sfide della navigazione, come Peterhansel. Soffre Sainz, lontano dalla traccia ideale dopo 156 km: rimedia pi&ugrave; di 30 minuti all&#39;arrivo

Dakar 2021, tappa 3: ancora Al Attiyah, problemi per Sainz

        Due tappe appena della Dakar 2021 e non puoi leggerci granch&eacute; quando mancano ancora 10 giornate di gara, la marathon, le mille insidie del raid in Arabia Saudita. Sainz firma la prima, Al Attiyah la seconda, Peterhansel mette d&rsquo;accordo entrambi e sta in testa alla generale. La frazione da Bisha a Wadi Ad-Dawasir premia Al Attiyah-Baumel, con il qatariota pi&ugrave; che mai cauto nei commenti: bene riprendersi con una vittoria dopo aver fatto da apripista e perso terreno nella prima frazione, ma c&rsquo;&egrave; ancora tanta strada da fare. Sterzi a parte: La pi&ugrave; bella regola della F.1 2021 &egrave; Fernando Alonso &ldquo;E&rsquo; stata una buona giornata, non so quando abbiamo recuperato su Carlos e Stephane&rdquo;, le prime parole all&rsquo;arrivo. &ldquo;Ieri abbiamo perso molto tempo perch&eacute; abbiamo aperto la strada e non &egrave; stata una buona situazione per noi, non abbiamo preso rischi. Oggi, per&ograve;, abbiamo affrontato la tappa attaccando a fondo e ogni cosa ha funzionato molto bene: le gomme sono state fantastiche, anche la macchina. Il passo dall&rsquo;inizio alla fine, senza nessun errore, Mathieu ha fatto un buon lavoro: sono piuttosto contento, vedremo&hellip; c&rsquo;&egrave; ancora una lunga strada da percorrere, per&ograve; &egrave; un buon inizio&rdquo;. Peterhansel e i rischi delle prime dune Una speciale &ldquo;vera&rdquo;, nel deserto e con le prime dune, ha favorito Al Attiyah rispetto alle due MINI, prime sul percorso. Un elemento che Peterhansel ha sottolineato a fine tappa: &ldquo;Quella di oggi &egrave; stata una tappa bellissima, il deserto si presentava molto pi&ugrave; aperto. C&rsquo;era un po&rsquo; di tensione stamani perch&eacute; arrivavano le prime dune e perch&eacute; la macchina era davvero pesante, con il pieno di gasolio. La priorit&agrave;, quindi, era quella di non restare bloccati&rdquo;. Ha condotto la speciale ben oltre la met&agrave; dei 457 km contro il tempo, con il sorpasso di Al Attiyah avvenuto in prossimit&agrave; del km 300, di un speciale battezzata come molto difficile: &ldquo;Abbiamo navigato bene, Edouard ha svolto davvero un buon lavoro: forse abbiamo percorso un centinaio di metri di troppo, non sono molti se confrontati con la difficolt&agrave; della frazione. I piloti Toyota, partendo molto tardi stamani, saranno probabilmente pi&ugrave; veloci di noi perch&eacute; abbiamo aperto la strada e fatto la navigazione, sar&agrave; perci&ograve; sicuramente pi&ugrave; facile per i piloti che partivano dietro&rdquo;, ha concluso Peterhansel al traguardo.       

I protagonisti della seconda frazione della Dakar raccontano come hanno affrontato i 457 km della speciale: all'attacco, Nasser, favorito dalla posizione di partenza; pi&ugrave; cauto e attento Peterhansel, secondo su strada e con la navigazione da interpretare

Dakar 2021, Al Attiyah(k): "Buon inizio". Peterhansel cauto tra le dune

        Seconda tappa della Dakar 2021 e prima vittoria di Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel. Dopo i 457 km di prova speciale sui 685 km che hanno portato la carovana da Bisha a Wadi Ad-Dawasir, il Toyota Hilux del qatariota ha recuperato terreno sulle MINI di Carlos Sainz e Stephane Peterhansel, rispettivamente primo e secondo al via della prova speciale. Per Sainz-Cruz una tappa che si chiude con oltre 9 minuti di ritardo, gap apertosi dopo il quinto waypoint, progressivamente sempre pi&ugrave;, arrivando a 8 minuti dopo 315 km di speciale.   @AlAttiyahN knows how to ride the dunes. He's leading stage 2. #Dakar2021 pic.twitter.com/k2sn8QPBo7 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2021    300 km all'inseguimento Il sorpasso di Al-Attiyah-Baumel su Peterhansel-Boulanger avviene tra il km 295 (2&rdquo; di ritardo per l&rsquo;equipaggio su Toyota Hilux dalla MINI del team X-Raid) e il km 315, dopo che Peterhansel aveva pressoch&eacute; da subito preso il comando della speciale, gi&agrave; nei primi chilometri dal via da Bisha. Al traguardo, Monsieur Dakar accusa 2&rsquo;35&rdquo; da Al-Attiyah, un recupero che porta il principe qatariota ad accorciare le distanze nella generale, ora con 9&rsquo;14&rdquo; in terza posizione, dietro Peterhansel e Sainz (6&rsquo;37&rdquo;).   That's how you deal with the dunes.  @CSainz_oficial #Dakar2021 pic.twitter.com/oe4FqeZfPM &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2021    Speciale corsa su un distacchi simili per Al-Rajhi-Von Zitzewitz su Toyota e Serradori-Lurquin, fa 3 second meglio Al-Rajhi (attardato di 10"24), ma nella generale &egrave; Serradori al quarto posto, con 14&rsquo;21&rdquo; da Peterhansel. Accusano altri 16 minuti e 53 secondi, dopo gli oltre 22&rsquo; rimediati nella prima frazione, Loeb-Elena, sesti di giornata sul buggy di BRX, adesso a 36&rsquo;40&rdquo; in classifica. Una prova speciale corsa su un fondo per l&rsquo;82% sabbioso, pochissimi passaggi sterrati e un assaggio di dune.   @SebastienLoeb surfing the dunes. #Dakar2021 pic.twitter.com/XPctMAU5ff &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2021          

Dopo Sainz tocca ad Al-Attiyah vincere alla Dakar, recuperando sulle due MINI e mettendosi dietro Peterhansel, che passa leader nella generale. Loeb perde quasi 17 minuti

Dakar 2021, tappa 2: Al-Attiyah vince in rimonta

        La Dakar 2021 &egrave; iniziata. La 43esima edizione del rally raid pi&ugrave; difficile del Mondo, alla sua seconda partenza dall&rsquo;Arabia Saudita, ha visto il suo start ufficiale con il prologo partito e finito a Jeddah, di 131 km, di cui solo 11 km cronometrati, per quello che &egrave; un po&rsquo; la prova generale, che serve pi&ugrave; che altro a stabilire l&rsquo;ordine di partenza della prima tappa vera e propria. Per questo, molti dei big in gara, hanno preferito non affondare gi&agrave; il colpo per evitare di fare subito da apripista, scegliendo una strategia pi&ugrave; coperta. I primi 10 Scelta scartata subito da Nasser Al-Attiah che, senza indugi, ha messo subito in testa la sua Toyota. Alle sue spalle, con lo stesso tempo, si &egrave; piazzato Baragwanath (Century CR6) mentre staccato di 8 secondi, al terzo posto, &egrave; arrivato il saudita Al Rajhi su Toyota. I Pick up giapponesi sono stati i protagonisti della giornata. Infatti, nelle prime 7 piazze si contano 5 Hilux: quella di Przygonsky, quarta, quella di Ten Brinke quinta e infine, quella di Lategan, al settimo posto. La prima Mini ad arrivare al traguardo &egrave; la vettura di Terranova, sesta, ma con lo stesso distacco dalla vetta fatto registrare dalla Toyota di&nbsp; Ten Brinke.  Chiudono la top ten Serradori (Century CR6) ottavo, Al Qassimi (Peugeot 3008DKR) nono e Loeb (Prodrive BRX Hunter) Male Sainz Prologo sfortunato per il vincitore dell&rsquo;edizione 2020. Carlos Sainz (Mini) ha chiuso la giornata al 28esimo posto, accusando 36 secondi di ritardo soprattutto a causa di una foratura: &ldquo;Non abbiamo fatto una gran partenza - ha dichiarato - a causa di una foratura capitata nell&rsquo;ultimo km, ma quello che conta veramente sar&agrave; la posizione di domani&rdquo;. E infatti &egrave; da domani che si fa sul serio, con la prima tappa vera e propria: si parte da Jeddah per arrivare a Bisha coprendo 623 km di cui 277 cronometrati. Finalmente si comincia!       

Ha preso il via la 43esima edizione del rally raid, con il qatariota della Dakar che fa subito la voce grossa. Tra gli attesi big, Loeb stacca il decimo tempo, Sainz il 28esimo, a causa di una foratura

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