        L&rsquo;obiettivo era, anzitutto, un modo per motivarsi nel lungo percorso di recupero. Adesso, quello di Juan Manuel Correa, di tornare a correre, si concretizza. Alla tragedia di Spa Francorchamps del 2019, dall&rsquo;incidente mortale di Anthoine Hubert in Formula 2, Correa &egrave; sopravvissuto riportando gravi ferite alla gamba destra, uno stato di coma dal quale &egrave; uscito e ha iniziato un percorso di dura riabilitazione e interventi chirurgici, l&rsquo;ultimo appena nell&rsquo;ottobre del 2020 per rimuovere il tutore esterno. Voglio tornare a correre, raccontava pochi mesi dopo quell&rsquo;estate del 2019. Lo far&agrave; in Formula 3, con ART Grand Prix, ad affidare una delle macchine che schierer&agrave; nella serie europea. Formula 3 di transizione &ldquo;Anzitutto sono estremamente grato di poter tornare dopo quel che ho attraversato. Sono straordinariamente grato ad ART Grand Prix, per me vuol dire molto vedere che hanno creduto in me e nel mio ritorno. Sar&agrave; un anno di transizione in Formula 3, il mio sogno &egrave; ancora quello di raggiungere la Formula 1 e questo &egrave; il primo passo nel mio ritorno&rdquo;, racconta Correa, che la Formula 1 la prov&ograve; a Le Castellet, con Sauber, poche settimane prima dell&rsquo;incidente in Formula 2 a Spa. &ldquo;I miei obiettivi sono un po&rsquo; pi&ugrave; avanti di quanto non sia io, perch&eacute; devo fare ancora molto, non ho guidato una macchina per un anno e mezzo e mi aspetta una grande fase di apprendimento. Entro in questa stagione con una mentalit&agrave; aperta, non metter&ograve; pressione su me stesso e far&ograve; del mio meglio, ci&ograve; che amo: gi&agrave; questa &egrave; una vittoria&rdquo;.  After one and a half years, WE ARE BACK!! Very proud to announce this and to be doing it with @ARTGP pic.twitter.com/Ck8mHdjoii &mdash; Juan Manuel Correa (@JMCorrea__) February 1, 2021    ART GP, Juan Manuel talento e coraggio L&rsquo;appuntamento &egrave; fissato al week end del 9 maggio, Barcellona, per la prima gara della Formula 3. &ldquo;Dal suo spaventoso incidente a Spa, il 30 agosto del 2019, Juan Manuel ha attraversato molte fasi, sempre lottando e tenendo in mente il non voler mollare il suo sogno di continuare a correre al livello pi&ugrave; alto possibile. &Egrave; un esempio di tenacia e coraggio, ART Grand Prix &egrave; fiera di dargli l&rsquo;opportunit&agrave; del ritorno alle corse. Juan Manuel ha una mentalit&agrave; fortissima, lotta per essere il pi&ugrave; in forma possibile ed &egrave; affamato. Il talento al volante &egrave; immenso, come dimostrano i risultati nei go-kart e i primi anni nel motorsport. Siamo felici di accompagnarlo verso la ripresa della sua carriera e aiutarlo di nuovo nella scalata. Dar&agrave; al team il vantaggio del suo talento ed esperienza&rdquo;, ha aggiunto Sebastien Philippe, presidente e a.d. di ART Grand Prix.       

<p>Il lungo recupero dopo l'incidente di Hubert a Spa, in Formula 2, un anno e mezzo per rimettere in sesto la gamba destra. Adesso Correa &egrave; pronto per tornare in pista, lo far&agrave; con Art Grand Prix</p>

Juan Manuel Correa torna a correre

I kart sono il primo amore per chiunque sogna, un giorno, di diventare pilota. Tutto parte da l&igrave;, da quel motore che spinge e fa battere il cuore, da quelle ruote piccole che stridono, dai traversi e dalle prime sportellate. Sensazioni che Leclerc, nonostante due vittorie in Formula 1 a Spa e Monza, al suo&nbsp;primo anno con la Ferrari, non ha dimenticato.  Infatti, il giovane asso del Cavallino Rampante ha creato il suo marchio di kart per contribuire allo sviluppo della disciplina. Per realizzare i kart che porteranno il suo nome in pista, Charles si &egrave; rivolto a uno dei pi&ugrave; grandi costruttori italiani, conosciuto in tutto il mondo per la qualit&agrave; delle sue realizzazioni: Birel ART.  &ldquo;Non devi mai dimenticare le tue radici - Ha detto Leclerc - So cosa devo al karting: tutto! &Egrave; l&igrave; che &egrave; nata la mia passione per il motorsport, &egrave; stato l&igrave; che ho imparato le basi che mi hanno permesso di arrivare in Formula 1 ed &egrave; stato anche l&igrave; che ho incontrato alcune delle persone importanti, che mi hanno supportato e seguito. Era gi&agrave; da molto tempo che avevo l&rsquo;intenzione di fare qualcosa per il kart, e penso che ora sia arrivato il momento giusto. Le capacit&agrave; di Birel ART sono state recentemente confermate dalla magnifica doppietta al KZ World Championship. Volevo che il mio nome fosse su un telaio in grado di funzionare molto bene in una vasta gamma di condizioni. Solo una grande fabbrica come Birel ART pu&ograve; garantire un livello cos&igrave; elevato qualit&agrave;&rdquo;.  I telai Charles Leclerc, verranno prodotti nella fabbrica Birel ART di Lissone, vicino Monza, e saranno presto disponibili per le categorie Baby, Mini, OK / Junior, KZ, Rotax e noleggio. 

<p>Il pilota monegasco lancia la sua linea di telai per i kart, realizzati dall&#39;italiana Birel ART</p> 

Charles Leclerc e il suo primo kart

Dal Barhain: Roberto Chinchero  In una gara resa difficile da problemi di degrado degli pneumatici, il talento di Stoffel Vandoorne &egrave; emerso in modo ancora pi&ugrave; netto. Il belga del team ART &egrave; scattato molto bene al via, superando il poleman Pierre Gasly e conducendo la corsa per tutti i giri in programma. Mentre la concorrenza si &egrave; dovuta scervellare per interpretare la strategia migliore, Vandoorne &egrave; sembrato su un altro pianeta. Quasi immune da problemi di degrado, il baby della McLaren si &egrave; fermato per la sosta pianificata al giro numero 21 dei 32 giri in programma, passando da gomme medie a soft e completando la corsa con ampio margine sugli inseguitori.  Tredici secondi dopo Vandoorne, a transitare sotto la bandiera a scacchi &egrave; stato Nobuharu Matsushita, che ha completato il trionfo del team ART. Il team francese ha conquistato matematicamente il titolo riservato alle squadre, ricevendo la buona notizia che il prossimo anno ha gi&agrave; un pilota su cui poter puntare. Matsushita, pilota del vivaio Honda, &egrave; cresciuto molto nel corso dell&rsquo;anno, e l&rsquo;ottima gara disputata in Bahrain ne &egrave; la dimostrazione. Nel suo rush finale il giapponese ha superato Mitch Evans, salito al terzo posto grazie ad una buona strategia del team Russian Time. Il neozelandese ha completato il podio di gara-1.  Podio mancato invece per Raffaele Marciello. Dopo il terzo posto in qualifica il pilota della Trident ha occupato a lungo la piazza d&rsquo;onore alle spalle di Vandoorne. &ldquo;Lello&rdquo; sembrava destinato ad essere premiato con una coppa, ed invece un errore sul fronte della strategia di gara ha vanificato il buon lavoro svolto. Marciello ha iniziato a soffrire molto il degrado del primo set di pneumatici, ma ha ritardato l&rsquo;ingresso in pit-lane per la sostituzione delle gomme perdendo tempo prezioso. Dopo il pit-stop &egrave; tornato in pista in sesta posizione, ed &egrave; riuscito a risalire fino al quarto posto finale. Buona invece la quinta posizione di Sergey Sirotkin. Il russo del team Rapax, scattato quattordicesimo dopo una qualifica non eccezionale, &egrave; stato autore di una grande rimonta che gli ha consentito di portarsi ad un solo punto da Rio Haryanto (settimo sul traguardo) per la terza posizione nella classifica di campionato.

Il belga, gi&agrave; campione 2015, ottiene in Barhain la settima vittoria stagionale davanti al compagno Matsushita

GP2, Vandoorne vince ancora nel giorno del trionfo ART

da Sakhir (Bahrain): Roberto Chinchero  Tutto come da pronostico, o forse non proprio tutto. Il primo poleman della stagione 2015 della Gp2 Series &egrave; Stoffel Vandoorne, e fin qui tutto &egrave; nel rispetto delle previsioni. Al fianco del pilota del team ART scatter&agrave; per&ograve; il compagno di squadra Nobuharu Matsushita, ventunenne giapponese del vivaio Honda arrivato in Gp2 dopo la brillante stagione 2014 nella Formula 3 Nipponica. Davvero non male il suo esordio, soprattutto considerando che per lui la Gp2 &egrave; davvero un mondo tutto nuovo. Dietro il tandem ART la prima sessione di qualificazione dell&rsquo;anno ha promosso Alex Lynn, altro esordiente assoluto. Il campione 2014 della Gp3 Series &egrave; stato il migliore tra i due piloti del team DAMS, visto che Pierre Gasly (molto atteso dai pronostici) si &egrave; dovuto accontentare della nona posizione. Quarta piazza per Arthur Pic, confermatosi al vertice.  Quinta posizione per Raffaele Marciello (sotto) protagonista (senza volerlo) di una sessione ad alta tensione che ha fatto temere una partenza ad handicap che, per fortuna del pilota del team Trident, non c&rsquo;&egrave; stata. Dopo pochi giri percorsi, Marciello &egrave; tornato ai box con il cambio bloccato in seconda marcia. I tecnici della Trident si sono lanciati alla ricerca del problema, e sostituito un &ldquo;uniball&rdquo;, la vettura &egrave; stata nelle condizioni di tornare in pista. Il pilota della Ferrari Driver Academy aveva per&ograve; un solo giro a disposizione prima della bandiera a scacchi, ed in quella tornata ha ottenuto il quinto tempo.  &laquo;&Egrave; andata bene &ndash; ha commentato Marciello &ndash; sapevo di non poter sbagliare quel giro. Ad un certo punto della sessione temevo di non poter tornare in pista ma in extremis ce l&rsquo;abbiamo fatta. Quando succedono questi inconvenienti non sono di facile identificazione. Senza problemi avremmo potuto lavorare di pi&ugrave; sul setup, e forse la mia posizione in classifica sarebbe stata migliore, ma considerando l&rsquo;accaduto partire in quinta posizione non &egrave; male, anche perch&eacute; ho risparmiato molto gli pneumatici, un aspetto da considerare in vista della gara di domani&raquo;.  

Vandoorne ha ottenuto la prima pole position del 2015 a Sakhir precedendo a sorpresa il compagno di squadra Matsushita

GP2: si comincia da un 1-2 ART. Marciello 5&deg;

La Mercedes schierer&agrave; 8 vetture nella prossima stagione del DTM che partir&agrave; a Hockenhei il prossimo maggio con il nuovo format. Ai team HWA AG e M&uuml;cke Motorsport si aggiunger&agrave; infatti quello della ART Grand Prix, compagine che gi&agrave; compete in Formula 3 e in GP2. Ancora da definire i piloti, e del resto proprio in questi giorni diversi nuovi driver stanno provando le vetture del Turismo tedesco in test a Jerez.  Cos&igrave; Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur, fondatore e team principal della ART Grand Prix, ha commentato l'accordo: &laquo;Abbiamo lavorato insieme a Mercedes per molti anni nell'Europeo della Formula 3, durante i quali abbiamo imparato ad apprezzare davvero questo partner. Ci riempie di orgoglio essere stati scelti dal marchio di maggior successo negli annali del DTM per diventare la loro ultima squadra. Certamente abbiamo una ripida curva di apprendimento davanti a noi - &egrave; la prima volta in questa categoria nella storia della nostra squadra - tuttavia non riusciamo ad aspettare che arrivi l'inizio della stagione a Hockenheim, quando finalmente ci schiereremo con la Mercedes AMG C Coup&eacute; sulla griglia di partenza del DTM&raquo;.  Maurizio Voltini

Il team ART Grand Prix si aggiunge ai due gi&agrave; presenti nel Turismo tedesco per la Casa della Stella

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8 Mercedes nel DTM 2015