        Dopo l'Extreme E, il campionato dei Suv 100% elettrici, la FIA ha annunciato l'arrivo, dal 2025, del nuovo campionato per Suv con motore a idrogeno: Extreme H. Come la F.1, il rally e l'endurance La competizione sar&agrave; un campionato FIA dalla sua stagione inaugurale nel 2025, con l'intenzione di diventare un Campionato Mondiale FIA dal 2026, se i criteri richiesti saranno soddisfatti. Inoltre, il percorso prevede che nel 2024 Extreme E, attualmente una serie internazionale FIA, venga riconosciuta come campionato FIA.Extreme H diventerebbe cos&igrave; il quinto campionato mondiale ufficiale della FIA, insieme a F.1, Formula E, WRC e WEC. Lo sviluppo dell'Extreme H &egrave; in corso, e il piano della Federazione Internazionale &egrave; quello di lanciare un prototipo nel corso dell'anno in vista della prima stagione nel 2025. NASCE LA ELITE WORLD CUP, IL CAMPIONATO DELLE HYPERCAR ELETTRICHE       

Prima stagione nel 2025, per poi (forse) diventare un Campionato Mondiale ufficiale: ecco l'ultima evoluzione dell'Extreme E

Nasce Extreme H, il campionato dei Suv a idrogeno

&nbsp;Selfie di Dayane nelle sue stories, alcuni dettagli fanno pensare che si tratti proprio di Tenerife.

Ecco tutte le foto della showgirl brasiliana: non solo la vacanza, ma tutte le pi&ugrave; belle foto del suo profilo Instagram. Sfogliale ora!

Dayane Mello: le foto sexy della calda vacanza a Tenerife

L'azienda produttrice di batterie per i veicoli è alla terza generazioni di tipo AGM e sta già pensando alla quarta con una intelligente che sarà sul mercato nel 2024

Varta, tutto si mette in moto

La prima edizione della Dakar, il più famoso e difficile Rally Raid è stata vinta dalla Range Rover di Alain Génestier Joseph e Terbiaut Jean Lemordant. L'ultima dalla una Toyota Hilux di Nasser Al-Attiyah e Matthieu Baumel. Ecco, dal 1979 ad oggi, tutti gli uomini e i mezzi protagonisti nella corsa nel deserto

Dakar, l'albo d'oro delle Auto

        La redazione di Auto.it &egrave; come sempre pronta a guidare gli automobilisti e gli utenti che navigano nel mare magnum delle novit&agrave; a quattro ruote.&nbsp;Nella sezione Anteprime del nostro sito non mancano tutte le notizie, gli approfondimenti e i consigli sul tema automotive dedicati agli ultimi modelli in uscita.&nbsp; Rumors, teaser, foto spia, rendering, muletti, concept, prototipi. Senza escludere le date di presentazione che accompagneranno gli appassionati al conto alla rovescia che poi sveler&agrave; le prime visioni in anteprima mondiale. Le novit&agrave; con tutti i modelli di tutti i brand L'auto anche dopo la pandemia Covid si conferma il mezzo preferito dagli italiani per spostarsi e viaggiare. Tra motori termici, benzina e Diesel, la forte ascesa dell'elettrificazione con modelli mild hybrid, full hybrid, ibride plug-in ed elettriche, gli automobilisti hanno una vasta scelta d'offerte.&nbsp; Le case automobilistiche, al passo con la mobilit&agrave; del futuro e con un occhio alla sostenibilit&agrave; come impongono le direttive UE, anticipano le loro nuove proposte sui propri siti istituzionali e sui propri canali social. Prima di vedere le nuove vetture esordire sul mercato e in concessionaria, nella loro veste ufficiale, Auto.it propone ai suoi utenti uno spazio dove scoprire le informazioni e le anticipazioni di tutti i brand, nessuno escluso, correlati di foto, video e sondaggi.        Scopri tutte le anteprime su Auto.it             &nbsp; &nbsp;&nbsp;       

Tutti gli articoli dedicate alle prossime uscite del mondo delle quattro ruote

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Il pilota spagnolo leader della classifica generale ammette: "Gara diversa dal solito, per il momento tutto bene. Dobbiamo essere veloci"

Dakar 2020, Sainz: 'Settimana positiva, puntiamo alla velocità'

Dopo la sesta tappa Fernando Alonso fa un bilancio della prima settimana tra le dune di Ha'il e Riyadh

Dakar 2020, Alonso: 'Felice ma la F1 rimane il mio amore'

        Hyundai Motorsport si apre all&rsquo;elettrico, ed &egrave; pronta a svelare la sua nuova auto da corsa green al Salone di Francoforte del 10 settembre. L&rsquo;auto, che rappresenta la prima vettura elettrica di sempre della storia di Hyundai Motorsport, &egrave; stata costruita nella sede tedesca di Alzenau e vuole inaugurare una nuova era nelle competizioni racing. Il Marchio coreano ha anche pubblicato sui propri canali ufficiali un video teaser che lascia intendere ci&ograve; che ci aspetta.  UN TEAM VINCENTE &Egrave; un periodo proficuo per Hyundai Motorsport. Non solo di idee, ma soprattutto di vittorie. La squadra gareggia attualmente nel Mondiale Rally, dove &egrave; in testa al campionato costruttori. Gi&agrave; tre anni dopo la fondazione, avvenuta nel 2012, &egrave; stata inoltre creata la divisione Customer Racing, che ha mietuto trionfi su trionfi nelle competizioni grazie alle macchine i20 R5, i30 N TCR e Veloster N TCR. Tra le gioie pi&ugrave; grandi, spicca il successo di Gabriele Tarquini nel Mondiale WTCR 2018. WRC, Greensmith per Evans: sar&agrave; il suo sostituto in Germania L'ELETTRICO NELLE CORSE E IN F1 In un periodo storico in cui la tecnologia ibrida e full electric ha gi&agrave; ampiamente influenzato l&rsquo;universo delle corse - basti pensare non solo alla Formula E, ma anche alle power unit che dal 2014 alimentano le monoposto termiche della Formula 1 -, Hyundai Motorsport non si &egrave; fatta trovare impreparata. In edicola il nuovo AS Platinum: &ldquo;Dentro ai segreti di Maranello&rdquo; &ldquo;Per molti mesi, il nostro team di Alzenau ha lavorato duramente su un entusiasmante veicolo elettrico e presto saremo in grado di condividere i frutti di questo lavoro &ndash; ha dichiarato Andrea Adamo, Team Director Hyundai Motorsport -. Il progetto promette di essere un nuovo capitolo per la nostra azienda, un'estensione naturale delle nostre attivit&agrave; nel Motorsport, che si collega strettamente alle attuali tendenze e alle innovazioni nel pi&ugrave; ampio settore automobilistico. Non c'&egrave; molto da aspettare; tutto sar&agrave; svelato al Salone di Francoforte di settembre&rdquo;.       

Un auto da corsa tutta green. La sezione motorsport del Marchio coreano ha svelato con un video teaser la costruzione, nei suoi stabilimenti in Germania, di una nuova vettura, pronta per essere svelata il prossimo 10 settembre al Salone dell'automobile di Francoforte

Hyundai Motorsport annuncia la prima auto da corsa elettrica VIDEO

Il Consiglio Mondiale della FIA si &egrave; riunito nella giornata di ieri e ha approvato il nuovo regolamento per il WRC che lancia l&rsquo;introduzione della nuova generazione di vettura per il periodo 2022-2026. Anche il Mondiale Rally entra nell&rsquo;era dell&rsquo;automobilismo sportivo ibrido come WEC e F1.  Trazione ibrida, le catatteristiche  Le prossime WRC saranno, dunque, dotate anche di batterie. La FIA prevede che il sistema ibrido abbia parti comuni a tutte nei primi tre anni del ciclo di omologazione&nbsp;poi, dal 2024, i Costruttori avranno la libert&agrave; di sviluppare le proprie componenti. Inoltre, le Case potranno usare una carrozzeria attualmente in produzione, o una strutta tubolare conforme alle regole correnti del WRC, mentre sono in fase di definizione, sempre da parte della FIA, le parti della vettura di serie&nbsp;che la derivata da corsa dovr&agrave; necessariamente avere.  Prevista anche la possibilit&agrave; di ridurre le dimensioni delle carrozzerie, secondo limiti definiti, per poter permettere l&rsquo;utilizzo di auto pi&ugrave; grandi.  Il sistema ibrido &egrave; stato introdotto per far andare le vetture in modalit&agrave; 100% elettrica negli stage cittadini, mentre permetter&agrave; di avere un plus di potenza nelle altre prove speciali.  Tender per le gomme  Per le vetture 4WD &egrave; stata indetta una gara d&rsquo;appalto per la fornitura delle gomme per le stagioni dal 2021 al 2024.  Programma Junior, le novit&agrave;  Il programma Junior WRC continuer&agrave; nel suo formato attuale per le prossime due stagioni. Oltre alla Ford Fiesta R5 pi&ugrave; un pacchetto di supporto per competere nella WRC2 messi in palio, il vincitore del 2020 potr&agrave; competere in 2 eventi del WRC con una vettura M-Sport.  Calendario WRC 2020  Il calendario 2020 sar&agrave; ufficializzato a fine giugno. 

Il Consiglio Mondiale ha ratificato la nascita della nuova generazione di vetture della classe regina del rally

WRC, dal 2022 inizia l&#39;era ibrida

Verona Legend Cars, l&rsquo;evento dedicato alle auto d&rsquo;epoca, nell&rsquo;edizione 2019 che si terr&agrave; dal 11 al 12 maggio ospiter&agrave; una mostra dedicata alle innovazioni tecniche dell&rsquo;auto.  La rassegna si chiama &ldquo;Centomiti&rdquo; e racchiuder&agrave; i 100 modelli che hanno che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo tecnico, stilistico, sportivo e culturale dell&rsquo;auto.  La mostra &egrave; stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l&rsquo;organizzazione di Verona Legend Cars Intermeeting e il muratore, giornalista e storico dei Motori Luca Gastaldi. Tra i partner del modo dedicato all&rsquo;auto d&rsquo;epoca che&nbsp;hanno dato il loro contributo&nbsp;ci sono ACI Storico, Editoriale Domus con Ruoteclassiche, i Musei dell&rsquo;Auto di Torino e Nicolis di Verona, l&rsquo;agenzia Relazioni Digitali by Mailander, diversi club storici e importanti collezionisti italiani e internazionali.  &ldquo;CENTOMITI&rdquo; a Verona Legend Cars permetter&agrave; di immergersi completamente nell&rsquo;evoluzione dell&rsquo;auto, seguendo un filo narrativo che va dai primi modelli alle avanguardie del presente. Una successione di primati che raccontano la storia dei motori: dall&rsquo;avvento delle principesche Isotta Fraschini nei primissimi anni del 1900 ai modelli che hanno dato il via alla motorizzazione della societ&agrave; come la Peugeot AG del 1905 - soprannominata affettuosamente &lsquo;Beb&eacute;&rsquo; per le sue piccole dimensioni - la Ford T del 1908 con i suoi 15 milioni di esemplari prodotti usciti dalla prima catena di montaggio e l&rsquo;Austin Seven del 1922 che diffuse la passione per l&rsquo;auto nel Regno Unito.  L&rsquo;Italia &egrave; protagonista nella grande epopea dell&rsquo;auto in mostra a Verona a partire dal racconto della Itala che super&ograve; vincitrice i 16mila chilometri della Pechino-Parigi del 1907. Anche la prima auto di serie a montare una carrozzeria portante &ndash; la Lancia Lambda del 1927 esposta dal Museo Nicolis &ndash; rappresenta un orgoglio per l&rsquo;intera industria automobilistica italiana, cos&igrave; come la Maserati A6 GCS del 1953, che defin&igrave; lo stile della &ldquo;Gran Turismo all&rsquo;italiana&rdquo;, e la Ferrari 250 GTO del 1962 &ldquo;scolpita&rdquo; in soli 39 esemplari dalla carrozzeria Scaglietti.  La Bmw 328 degli anni Trenta che ha dato lustro sportivo al marchio tedesco, la prima Porsche 356, la prima berlina media dell&rsquo;Alfa Romeo, la nascita dei fuoristrada con la Jeep Willys del 1939, l&rsquo;avvento delle icone come Ford Mustang e Mini che hanno segnato la cultura dell&rsquo;auto da una sponda all&rsquo;altra dell&rsquo;Atlantico fino all&rsquo;avvento dei motori ibridi e delle super car elettriche: tutto ci&ograve; si ramifica nel racconto della mostra &ldquo;CENTOMITI&rdquo; a Verona: un&rsquo;occasione pi&ugrave; unica che rara di guardare la storia e la passione per l&rsquo;auto dipanarsi fisicamente davanti ai propri occhi 

La rassegna dedicata all&#39;auto d&#39;epoca dedica una mostra all&#39;evoluzione della tecnica delle vetture

Verona Legend Cars, &quot;Centomiti&quot; in mostra

Rover 3500 S BTCC, il marchio britannico &egrave; fallito. Chiss&agrave; come mai...

Dalla Daewoo Lanos Proto, alla Simca 1100 ecco le auto pi&ugrave; brutte che siano mai state omologate per un qualsiasi tipo di competizione.

Le 10 auto da corsa più brutte di sempre

Abbiamo spesso puntualizzato come le regole sempre pi&ugrave; complesse e invasive abbiano limitato la fantasia dei progettisti in Formula Uno, portando a monoposto molto simili fra loro. Per questo ogni tanto qualcuno fa una proposta fantasiosa, se non addirittura onirica, che mostra come potrebbero essere in futuro le F1 se ci fossero dei cambiamenti regolamentari o delle nuove tecnologie. L'ha fatto anche la Ferrari. Certamente sono esercizi fini a s&eacute; stessi, non delle vere proposte, ma restano interessanti dal punto di vista estetico.  In tale espressione di fantasia si &egrave; recentemente fatta notare anche la proposta del designer russo Burov, che nel suo spazio sul web ha lanciato una proposta alternativa: quella di rifarsi non tanto alle monoposto odierne, come "base evolutiva", quanto a quelle del passato. Nello specifico l'Auto Union degli anni '30. Una macchina che venne guidata anche da Tazio Nuvolari e che gi&agrave; allora proponeva il motore posteriore, un V16 con compressore a lobi che venne sviluppato fino a 6 litri di cubatura e circa 500 cv di potenza. Ci&ograve; permise di raggiungere addirittura i 381 km/h sul circuito dell'Avus. Con dotazioni di sicurezza e pneumatici che non avevano nulla a che vedere con quelli odierni&hellip;  Limiti che nella sua proposta Burov ha risolto adottando ruote larghe e dai cerchi generosi, oltre a un doppio arco di sicurezza. Nel complesso il disegno mostra una monoposto abbastanza affusolata, che si basa sul corpo centrale tendenzialmente "a sigaro" e su qualche appendice aerodinamica non troppo estesa lateralmente. Alla fine sembra una met&agrave; via fra le vecchie monoposto e la Lotus SuperSeven, fra le midget americane e una Chrysler Prowler. Trattandosi di un progetto di fantasia e assolutamente non finalizzato ad una reale messa in produzione - ma non sarebbe male almeno un pezzo unico da esposizione o da track day - non staremo a discutere i dettagli validi solo a livello di computer graphics e non nella realt&agrave;.  Tuttavia facciamo notare una sospensione posteriore che potrebbe benissimo essere a ponte rigido e la possibilit&agrave;, in virt&ugrave; delle prese d'aria ridotte, che il motore posteriore possa essere di tipo elettrico o quantomeno ibrido, nell'eventualit&agrave; di realizzarla davvero. E su tutto spicca il logo Audi, la discendente diretta dell'Auto Union, che infatti gi&agrave; allora aveva il marchio con i quattro anelli. Voi che ne pensate di questa ipotesi?  Qui tutte le immagini.  Maurizio Voltini     

I rendering di Burov Art concettualizzano una monoposto che si rif&agrave; al passato. Voi cosa ne pensate?

Una F1 dal futuro... retr&ograve;

Ma dopotutto, questa tecnologia ibrida in Formula 1, serve davvero o no? Bernie Ecclestone &egrave; convinto che sia perfettamente inutile e che le auto di serie non avranno mai le soluzioni adottate dalle power unit. Di diverso parere, opposto, &egrave; Andy Cowell, direttore generale di Amg High Performance. Al netto delle evidenti complicazioni che sorgono nell&rsquo;applicazione del concetto ibrido alle monoposto di Formula 1, il principio di fondo &egrave; il medesimo: &laquo;La gente si sforza di rendere i motori delle auto stradali termicamente pi&ugrave; efficienti, per diminuire le richieste di carburante e uniformarsi alle norme UE e globali (il riferimento &egrave; alla soglia dei 95 g/km di Co2 emessa da raggiungere nei prossimi anni come valore medio della gamma di un costruttore; ndr). La strada per rendere un motore a combustione interna pi&ugrave; efficiente &egrave; ridurne la cubatura&raquo;, dice Cowell. Prima tesi a supporto dei V6 da 1.6 litri.  Quella dei turbo dalle piccole cilindrate e grandi potenze non &egrave; una novit&agrave;, viste le applicazioni degli anni Ottanta, quando per&ograve; le dimensioni dei turbocompressori erano tali da creare un ritardo di risposta tra pressione del gas e disponibilit&agrave; della coppia. &laquo;Come si pu&ograve; ridurre? Sia usando un sistema ibrido, in modo che quando parti dal semaforo ci sia un grande motore elettrico che supporta prima che il turbo inizi a girare, oppure inserendo un motore elettrico sul turbocompressore, in modo da attivarlo e avere la spinta in partenza (Audi ha gi&agrave; pronta una soluzione in tal senso per le auto di serie; ndr). Ecco dove i motori di Formula 1 sono rilevanti per le auto stradali&raquo;, spiega alla Bbc.  Ovviamente a essere equiparabili sono i principi applicativi della tecnologia, non il risultato finale, anche perch&eacute; non si spiegherebbe altrimenti come uno dei marchi che per primo ha investito sull&rsquo;ibrido per le auto di serie (Honda) incontri tutte le difficolt&agrave; attuali. &laquo;Sulle auto di serie non abbiamo bisogno dei livelli di potenza che ci sono in Formula 1 ma lo schema della power unit &egrave; esattamente lo stesso&raquo;.  Si spinge ancora oltre Cowell, nella &ldquo;difesa d&rsquo;ufficio&rdquo; delle power unit ibride: &laquo;Finiremo col guidare auto che quando freneremo avranno un motore elettrico a rallentare e i dischi dei freni resteranno per le emergenze. Arriveremo ad avere motori dalla cubatura molto ridotta, bassi regimi di rotazione e alte sovralimentazioni con un motore elettrico a far girare il compressore&raquo;. Capito Bernie?  Fabiano Polimeni

Il capo di Amg HP difende a spada tratta le power unit ibride e spiega perch&eacute; sono rilevanti anche per le auto di serie

F1, Cowell risponde a Ecclestone

Le Ferrari supersportive: il supertest di Auto

Il team Ibiza Racing disputer&agrave; quest&rsquo;anno la sua terza stagione in Auto GP. Dopo l&rsquo;esordio nel 2013, lo scorso anno la squadra &nbsp;spagnola ha visto il proprio pilota di punta Giuseppe Cipriani conquistare il podio nel round inaugurale di Marrakech. Un risultato importante per il driver veneziano, che a fianco dei successi imprenditoriali nel campo della ristorazione d&rsquo;elite, ha potuto unire anche quelli in pista, ottenendo l&rsquo;11&deg; posto in classifica nel 2014, conquistando 78 punti. Nei test di marzo a Vallelunga, oltre a Cipriani, con Ibiza Racing Team &egrave; sceso in pista anche il campione Auto GP 2013 Vittorio Ghirelli. Sono in corso trattative per l&rsquo;assegnazione del secondo sedile della squadra iberica.  Il commento di Cipriani &ldquo;Sono contento di essere di nuovo nell&rsquo;Auto GP nel 2015. Il fascino di una monoposto con 550 cavalli &egrave; sempre stato per me irresistibile. Da Team Principal &nbsp;ho anche imparato che la gestione di una squadra non &egrave; facile. Ma sono riuscito a creare uno staff di valore, che ci ha sempre consentito di lottare per la vittoria&rdquo;.  Enrico Rosi Cappellani  &nbsp;

"Sono contento di essere di nuovo nell&rsquo;Auto GP nel 2015"

Auto GP: Cipriani di nuovo al via con l'Ibiza Racing

Padri e figli assieme, nello stesso campionato, ma con ruoli diversi. Enzo Coloni da anni organizza l&rsquo;Auto GP, serie che quest&rsquo;anno prender&agrave; il via il 3 maggio a Budapest, sull&rsquo;Hungaroring.  La novit&agrave; &egrave; costituita dal fatto che la Paolo Coloni Racing, gestita dal figlio di Enzo, ha deciso di partecipare al campionato puntando a schierare nel 2015 tre monoposto. Paolo Coloni ha un&rsquo;esperienza trentennale nel motorsport, prima come pilota, poi come team manager. In particolare Coloni jr. ha gestito per anni il team di famiglia in GP2, conquistando non pochi successi, molti dei quali firmati da Luca Filippi.  Enrico Rosi Cappellani

Padri e figli assieme, nello stesso campionato, ma con ruoli diversi

Auto GP: Entra il Paolo Coloni Racing, obiettivo 3 vetture

La sesta edizione del campionato Auto GP prender&agrave; il via a Budapest il prossimo 3 maggio. L&rsquo;organizzazione diretta da Enzo Coloni ha infatti annullato il primo round previsto a Marrakech, in Marocco il 19 aprile, in concomitanza con la seconda trasferta stagionale del Wtcc. Ufficialmente il comunicato stampa annuncia che la decisione &egrave; stata presa a seguito della difficile situazione politica che ha colpito il Continente nordafricano in questi mesi. La gara inaugurale dell&rsquo;Auto GP 2015 diverr&agrave; quindi quella di Budapest, in Ungheria, sempre a supporto del Mondiale Turismo (WTCC), dove entrambe le corse verranno trasmesse in diretta da Eurosport.  Il commento del promoter Enzo Coloni: &ldquo;A malincuore abbiamo dovuto rinunciare alla gara del Marocco prevista per il 19 aprile. Abbiamo fatto di tutto per cercare di essere presenti a Marrakech, ma a tutela dei nostri team e piloti abbiamo deciso di posticipare il debutto a Budapest. In questi anni passati in Marocco abbiamo avuto modo di sentirci a casa ed il calore del pubblico locale sicuramente ci mancher&agrave;. Speriamo di potervi tornare gi&agrave; dal prossimo anno&rdquo;.  Enrico Rosi Cappellani

L&rsquo;organizzazione diretta da Enzo Coloni ha annullato il primo round previsto in Marocco il 19 aprile

Auto GP: il campionato inizier&agrave; a Budapest

Antonio Pizzonia (Zele Racing) ha ottenuto il miglior tempo dei test che l&rsquo;Auto GP ha disputato a Vallelunga. Il brasiliano arrivato solo per l&rsquo;ultima giornata di prove a causa del lungo viaggio che lo ha portato in Italia dal Brasile, ha fermato i cronometri in 1&rsquo;23&rdquo;196 completando 50 tornate. Seconda prestazione per il tedesco Sebastian Balthasar, che al volante della monoposto della Manor MP Motorsport ha chiuso la giornata con sei decimi di ritardo. Terzo posto per Vittorio Ghirelli, campione della serie organizzata da Enzo Coloni nel 2013, schierato dall&rsquo;Ibiza Racing Team.  Arrivato a Vallelunga per allenarsi in vista dei test GP2 di Abu Dhabi della prossima settimana, l&rsquo;austriaco Ren&egrave; Binder ha chiuso al quarto posto, precedendo Giuseppe Cipriani, pi&ugrave; attivo di tutti con 59 giri completati, ed il compagno in seno alla Virtuosi Racing, Nikita Zlobin. Il russo, portacolori della SMP Racing ha messo insieme 51 tornate, andando a precedere Francesco Dracone (Super Nova International) questa mattina tra i pi&ugrave; veloci a gomme medie, ed il debuttante colombiano Andr&egrave;s Mendez (Zele Racing).  Dopo che ieri era stata la pioggia a dare qualche preoccupazione di troppo alle squadre Auto GP, ci ha pensato la nebbia a ritardare l&rsquo;inizio della sessione di un'ora. Per soddisfare le richieste delle squadre, Enzo Coloni e ISRA hanno deciso di cancellare la pausa pranzo, dando cos&igrave; ai partecipanti sette ore continuative di attivit&agrave; in circuito. Per questi due giorni di prove Kumho Tyre, partner ufficiale dell&rsquo;Auto GP aveva messo a disposizione per ogni monoposto due set di gomme Medie, una Soft ed una SuperSoft.  Enrico Rosi Cappellani

A Vallelunga seconda prestazione per il tedesco Balthasar

Auto GP: Pizzonia il pi&ugrave; veloce nei test

7 piloti sono scesi in pista a Vallelunga nella prima giornata di test collettivi dell&rsquo;Auto GP, avversata al mattino dalla pioggia. Ha preso cos&igrave; concreta attuazione il sodalizio tra la serie promossa da Enzo Coloni e la societ&agrave; olandese ISRA, che utilizza le stesse monoposto Lola-Zytek da 550 cv.  Nella prima giornata hanno provato cinque squadre, in pista con vetture in evoluzione 2015: Super Nova, Manor MP, Ibiza Racing, Virtuosi UK e Zele Racing. Il miglior tempo lo ha fatto registrare per l&rsquo;Ibiza Racing Vittorio Ghirelli.  Il campione 2013 della categoria ha fermato il cronometro sull&rsquo;1&rsquo;25&rdquo;807, battendo di 268 millesimi Francesco Dracone, con la macchina della Super Nova. Sebastian Balthasar, tedesco, &egrave; terminato al terzo posto staccato di 443 millesimi dal romano, guidando per i colori del team Manor MP.  A seguire Giuseppe Cipriani (Ibiza Racing), il britannico Toby Sowery (Virtuosi UK), il colombiano Andres Mendez (Zele Racing) ed il giovane russo Nikita Zlobin (Virtuosi UK).&nbsp; A Vallelunga si replica domani, dove &egrave; atteso l&rsquo;ex driver di F.1 Antonio Pizzonia, fedele al team austriaco Zele Racing. Inoltre prover&agrave; anche l&rsquo;austriaco Rene Binder con Virtuosi UK. Presente ai test anche Luca Persiani, che per&ograve; non ha girato per la pioggia, mentre per precedenti impegni dovr&agrave; disertare la seconda giornata.  Test Vallelunga Auto GP 2/3/2015, 1&deg; giornata  1. Ghirelli (ITA) Ibiza Racing - 1&rsquo;25&rdquo;807  2. Dracone (ITA) Super Nova - 1&rsquo;26&rdquo;075  3. Balthasr&igrave;ar (GER) Manor MP - 1&rsquo;26&rdquo;250  4. Cipriani (ITA) Ibiza Racing &ndash; 1&rsquo;26&rdquo;778  5. Sowery (GBR) Virtuosi UK &ndash; 1&rsquo;27&rdquo;016  6. Mendez (COL) Zele Racing &ndash; 1&rsquo;28&rdquo;177  7. Zlobin (RUS) Virtuosi UK &ndash; 1&rsquo;28&rdquo;259 Enrico Rosi Cappellani

Il campione 2013 ha preceduto per 268 millesimi Francesco Dracone nella prima giornata di prove  

AutoGP, Ghirelli primo nei test di Vallelunga 

Nikita Zlobin, 18 anni, moscovita, &egrave; il primo pilota annunciato dal team Virtuosi Racing per la stagione 2015 dell&rsquo;Auto GP.  Nikita &egrave; il figlio di Sergey Zlobin, 44 anni, che nel 2004 fu tester Minardi in F.1 e che lo scorso anno nel Fia WEC ha vinto la classe LMP2. Il giovane russo segue nella categoria i connazionali Afanasiev, Sirotkin e Snegirev. Zlobin jr gareggia in auto dal 2011.  Pi&ugrave; di recente ha corso nell&rsquo;ATS F.3, nella F.Renault Alps e nella F.3 inglese. Lo scorso anno, in GT Open, ha anche provato le ruote coperte, giungendo 11&deg; in classe GTS con una Ferrari 458 dell&rsquo;AF Corse.  Enrico Rosi Cappellani

Il giovane russo segue nella categoria i connazionali Afanasiev, Sirotkin e Snegirev

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