Ford ha svelato l'auto che competerà nella nuova serie IMSA Mustang Challenge: è la Dark Horse R, basata sulla Dark Horse standard ma con modifiche tecniche e meccaniche concepite per correre. Il motore rimane il V8 da 5 litri e 500 cv

Ford Mustang, in pista scende la Dark Horse R

        C'&egrave; una nuova 'belva' pronta a infiammare le piste del Giappone. Honda ha infatti presentato la nuova Civic Type R-GT, che correr&agrave; nella classe regina del campionato giapponese Super GT, la serie GT500, a partire dalla stagione 2024. Honda non ha rilasciato alcun dettaglio sulla vettura, ma solo un'immagine del modello. Verstappen vende la sua Honda Civic Honda R-GT con il turbo da 650 cv? Le regole del Super GT limitano i Costruttori all'utilizzo di un motore turbo quattro cilindri da 2 litri, &egrave; comunque probabile una potenza compresa tra i 550 e i 650 cavalli. La foto &egrave; sufficiente a evidenziare le differenze tra la Type R-GT e la Type R standard: un aspetto aggressivo enfatizzato dalle linee aerodinamiche.I test della macchina si svolgeranno ufficialmente presso l'Okayama International Circuit in Giappone dal 25 al 26 luglio.  CIVIC TYPE R-GT pic.twitter.com/ASBqN3iUT0 &mdash; Honda Racing (@HondaJP_Live) July 24, 2023          

La Casa giapponese ha mostrato in anteprima le linee della nuova vettura che competer&agrave; nel campionato Super GT dalla stagione 2024. Prevista una potenza tra i 550 e i 650 cv

Honda, la nuova Civic Type R-GT per comandare in Giappone

In occasione della 24 ore di Spa, la Casa tedesca ha tolto i veli alla nuova Porsche 911 GT3 R, versione da corsa della 992 per i campionati GT. Rispetto alla passata generazione &egrave; pi&ugrave; potente e ha un&#39;aerodinamica migliorata. Il prezzo per i clienti &egrave; di 511.000 euro pi&ugrave; IVA

Porsche 911 GT3 R, ecco la 992 da corsa

        Tra le tante auto che sono passate dal ricco garage&nbsp;del neo campione del mondo di Formula 1 Max Verstappen c&rsquo;&egrave; anche la Honda Civic Type R, che potremmo definire la sua auto da lavoro, ovvero la vettura personalizzata a bordo della quale il pilota olandese si &egrave; sempre recato sulle piste di F1 per tutta la stagione. E proprio questa Honda &egrave; in vendita su CarNext.com.  La Honda di Max &egrave; disponibile online Dal 14 dicembre l&rsquo;auto &egrave; visionabile, e poi acquistabile dal 23, sul sito e prima &egrave; stata controllata e completamente ricondizionata. Come si procede con la vendita? Si segue la regola del &ldquo;primo arrivato-primo servito&rdquo; e il fortunato che riuscir&agrave; ad accaparrarsi la vettura se la vedr&agrave; consegnare a casa propria da CarNext. C&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;. Il ricavato della vendita (stiamo parlando di 33.333 euro) verr&agrave; interamente devoluto a Wings for Life, la fondazione no-profit creata dal due volte campione del mondo di motocross Heinz Kinigadner e dal fondatore della Red Bull Dietrich Mateschitz nel 2004, che sostiene le cure per lesioni del midollo spinale e per la paraplegia. &ldquo;Sono molto contento che la mia auto contribuisca a una buona causa come quella sostenuta da Wings for Life e mi sono affidato al mio partner CarNext per essere sicuro che la vendita sia in buone mani - ha detto Max Verstappen -. Per &lsquo;salutare&rsquo; la mia Honda, l&rsquo;ho portata a fare un ultimo giro, come potete vedere nella campagna. Spero che il nuovo proprietario possa godere della sua guida quanto me&rdquo;.        

Fresco vincitore del primo titolo in Formula 1, super Max ha deciso di liberarsi dellasua auto per 33.333 euro. Il ricavato sar&agrave; devoluto alla fondazione no-profit Wings for Life

Verstappen cuore d'oro: vende la sua Honda per beneficenza

Stagione 1 - Episodio 2. Un videogame trasformato in un format video di 10 puntate. Nella seconda, la protagonista &egrave; la Seat Leon Cupra R, testata a Imola, all&#39;Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Emozionalit&agrave; live, rilevamenti strumentali ma soprattutto un linguaggio diretto, per enfatizzare i difetti, oltre i pregi della vettura.

Hot Lap di Riccardo Piergentili: Seat Leon Cupra R

Primo shake down al circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV) per la nuova Honda Civic Type-R TCR, disponibile sul mercato nel prossimo dicembre in un numero iniziale di 25 esemplari. Interamente progettata e costruita da Jas Motorsport, la vettura ha iniziato lo sviluppo nelle mani di Roberto Colciago e nuove intensive sessioni di test sono previste nei prossimi mesi.  Positivi i primi riscontri del pilota di Saronno, soddisfatto del gi&agrave; buon bilanciamento della vettura e dei progressi fatti su tutte le aree, da motore a cambio oltre ad una gi&agrave; migliore efficienza della inedita veste aerodinamica.&nbsp;       

La Casa giapponese immette sul competitivo mercato TCR una vettura totalmente nuova, interamente pensata e&nbsp;sviluppata da Jas Motorsport&nbsp;

Honda Civic Type-R TCR, primi test in ottica 2018

Il 4 febbraio alle 19.45 italiane parte la classica dell&#39;endurance australiano, dedicata a vetture GT3. Unico italiano in gara Ivan Capelli al volante di una Lamborghini Hurac&agrave;n. Nel video il pilota Nissan Michael Caruso ci porta a bordo della sua GT-R Nismo per un giro del tracciato di Mount Panorama.

12 Ore di Bathurst, hot lap con la Nissan GT-R Nismo

Stop al&nbsp;motore aspirato, via libera a quello turbocompresso. Crescono&nbsp;la potenza la&nbsp;coppia ma soprattutto il carattere,&nbsp;che torna quello aggressivo di una volta e non fa rimpiangere l&#39;eccessiva&nbsp;&quot;dolcezza&quot; del propulsore 2007.

Honda Civic Type R: rivoluzione tecnologica sotto forme estreme

CAMPAGNANO DI ROMA - seconda, terza, quarta, il VTEC entra in funzione, l&rsquo;ago del contagiri punta quota 9000 giri/&rsquo;. Sotto il cofano c&#39;&egrave; un cane che ringhia e&nbsp;i pistoni si muovono talmente velocemente che sembrano avere intenzione di uscire dai cilindri! No, fermi tutti, abbiamo sbagliato film... Questo &egrave; quello&nbsp;andato in onda dal 1997, quando la Honda Civic Type R era bassa, larga ed equipaggiata con un motore aspirato che ha impaurito&nbsp;molti propulsori turbocompressi. Dopo quasi dieci anni il mondo &egrave; cambiato tanto e la Honda ha provato a mantenere la Civic al passo con i tempi. La terza generazione (quella che ha debuttato nel 2007) della sportiva giapponese &egrave; stata il frutto di un compromesso. Una vamp, caratterizzata da linee a dir poco futuristiche ma dotata di un motore che raggiungeva elevatissimi regimi di rotazione senza emozionare, perch&eacute; aveva perso quel carattere aggressivo, a volte spigoloso, ma che faceva battere forte il cuore quando si schiacciava a fondo l&rsquo;acceleratore.&nbsp;  L&rsquo;ERA DEL TURBO - Cos&igrave;, per restare al passo con i tempi, alla fine la&nbsp;Honda ha dovuto rivoluzionare la Type R, che ha detto addio al motore aspirato per passare a quello turbocompresso. Molti puristi hanno storto il naso, forse senza avere dato il tempo alla prima Civic sovralimentata di spiegare chi &egrave; in realt&agrave;. Certo, ora non ci si pu&ograve; spingere pi&ugrave; fino a quota 9000 giri/&rsquo; ma il carattere &egrave; tornato quello che aveva conquistato migliaia di appassionati. Gi&agrave;, perch&eacute; la Civic Type R &egrave; tornata a ruggire. Il quattro cilindri nipponico ha meno allungo ma ai medi regimi spinge forte e soprattutto... &egrave; &ldquo;vivo&rdquo;, canta, si dimena, tenta di uscire da quella prigione in cui le normative anti inquinamento lo hanno chiuso. D&rsquo;altronde chi sceglie una Type R non vuole solo passeggiare ma godere ad ogni accelerata!  IMPOSSIBILE ANDARE PIANO - La osservi e pensi... &Egrave; stata importata direttamente da un reparto corse di Marte? Linee spigolose, alettoni, minigonne e chi pi&ugrave; ne ha pi&ugrave; ne metta. &Egrave; eccessiva, sembra pronta per gareggiare ed &egrave; il suo bello. Se avesse una linea pi&ugrave; sobria non sarebbe la Type R. Gli interni sono sportivi quanto gli esterni e sui display digitali, al posto delle normali informazioni di servizio, si possono tenere sotto controllo l&rsquo;accelerazione laterale,&nbsp;la pressione della turbina ed altri dettagli utili a&nbsp;capire se siete dei piedoni o dei &quot;chiodi&quot;. Quando si avvia il motore appare gi&agrave; chiaro quello che accadr&agrave;. Anche al minimo il sound &egrave; cupo e corposo e quando si spinge il tasto R+ diventa addirittura incazzato. Insomma, senza innestare la prima si capisce gi&agrave; che sar&agrave; difficile andare piano. Figata!&nbsp;  RICORDA UN ASPIRATO MA... - Il nuovo VTEC ha tanti pregi. Innanzitutto non ha turbo lag, quindi la risposta dell&rsquo;acceleratore &egrave;&nbsp;molto diretta, fatto importante su una trazione anteriore cos&igrave; potente. Infatti, quando si guida al limite dell&rsquo;aderenza, per evitare di innescare sottosterzo bisogna dosare accuratamente l&rsquo;apertura del gas e un&rsquo;erogazione brusca non &egrave; certamente di aiuto. Fluidit&agrave; non significa monotonia, perch&eacute; questo VTEC d&agrave; la carica. Si sente la turbina, che in accelerazione fischia e in decelerazione sbuffa;&nbsp;cos&igrave; trasformarsi da conducenti a piloti &egrave; una logica conseguenza. Anche maltrattando la Type R tutto continua a funzionare alla perfezione, soprattutto il cambio, un piccolo capolavoro della meccanica, caratterizzato da innesti precisi e da una contenuta corsa della leva. &Egrave; manuale, &egrave; vero, ma con un sistema cos&igrave; si pu&ograve; anche fare a meno di qualsiasi trasmissione automatica a doppia frizione...  FINALMENTE IL SOVRASTERZO! - 310 CV (228 Kw) a 6500 giri/minuto e 40,8 kgm (400 Nm) a 2500 giri/minuto da scaricare a terra solo attraverso l&rsquo;asse anteriore. Il ricordo della sottosterzate versione 2007 non &egrave; certo un bel ricordo ma per fortuna la nuova Civic Type R &egrave; tornata ad essere una vettura sovrasterzante, come le prime due versioni! Ora, per&ograve;, a differenza del passato, il sovrasterzo non mette paura, per merito delle gomme giganti, della carreggiata larga e della mappatura R+, che irrigidisce parecchio la taratura degli ammortizzatori. In pista, quando si vuole guidare davvero al limite, si sente la mancanza di un pizzico di camber negativo all&rsquo;anteriore (per avere una maggiore impronta a terra a centro curva)&nbsp;e un po&rsquo; di sottosterzo c&rsquo;&egrave;.&nbsp;Per&ograve;...&nbsp;stiamo pur sempre parlando di una vettura di serie, equipaggiata con pneumatici stradali! La sostanza &egrave; che ora l&rsquo;assetto permette di raggiungere il punto di corda con l&rsquo;ausilio di un leggero sovrasterzo, sempre gestibile. Solo nei tratti veloci si avverte un rollio eccessivo, causato da molle un po&rsquo; morbide per l&rsquo;uso in circuito ma adatte all&rsquo;uso su strada. D&rsquo;altronde... non si pu&ograve; sempre guidare a Vallelunga! 

Dice addio al motore aspirato, per passare a quello turbocompresso, che ha guadagnato potenza, coppia ma soprattutto carattere. Emozionante, come e pi&ugrave; di prima.

Honda Civic Type R: l&#39;Hot Lap a Vallelunga con il super VTEC

La Honda Civic Type R ha detto addio al motore aspirato per passare a quello turbocompresso ed &egrave; tornata a ruggire. C&#39;&egrave; meno allungo ma ai medi regimi il propulsore spinge forte &egrave; &ldquo;vivace&rdquo;, si dimena, tenta di uscire da quella prigione in cui le normative anti inquinamento lo hanno chiuso. &Egrave; un VTEC diverso, che d&agrave; nuovamente la carica. Si sente la turbina, che in accelerazione fischia e in decelerazione sbuffa. E poi&hellip; bentornato sovrasterzo! Ora, come sulle prime due versioni, il retrotreno scivola, per&ograve;, a differenza del passato, non mette paura...

Hot Lap Honda Civic Type R: il VTEC torna a ruggire

Il campione Peugeot vince la sua decima Targa, davanti al sorprendente padrone di casa Nicita (Ford) e alla Skoda di Scandola

C.I.R. - Targa Florio: la spunta Andreucci

Il mondiale rally si prepara a cambiare radicalmente volto. Dal 2017 un nuovo regolamento tecnico modificher&agrave; profondamente le caratteristiche e l&rsquo;aspetto delle auto impegnate nel WRC. C&rsquo;&egrave; chi, come Citroen, si &egrave; presa un anno sabbatico per lavorare allo sviluppo del nuovo progetto, occasione da non mancare per provare a cambiare equilibri consolidati negli ultimi anni, che vedono Volkswagen dominare con la Polo R. La stabilit&agrave; regolamentare ha da un lato aiutato a conservare il vantaggio sulla concorrenza, dall&rsquo;altro ha permesso di intervenire di anno in anno con evoluzioni mirate, senza necessari stravolgimenti.  Proprio da Wolfsburg arriva il primo sguardo su quella che sar&agrave; la veste estetica futura. Un bozzetto tratteggia le linee della Polo R WRC 2017, mettendo in evidenza quanto si faccia pi&ugrave; aggressiva rispetto a oggi la carrozzeria. D&rsquo;altronde, era uno degli obiettivi alla base del nuovo regolamento, deliberato nel 2015. Saltano subito all&rsquo;occhio le diverse proporzioni del frontale, con un labbro sul paraurti molto pi&ugrave; pronunciato e ampio. Diversa &egrave; anche la forma data alla fiancata, nel raccordo tra i passaruota, con minigonne estese. Al posteriore, ala rivista nel posizionamento e nelle dimensioni, visto che sar&agrave; pi&ugrave; grande di quella permessa oggi. Pi&ugrave; libert&agrave; sulla carrozzeria, restando entro misure che prevedono una larghezza di 1.875 millimetri e una lunghezza complessiva di almeno 3 metri e 90 centimetri.  Look a parte, le novit&agrave; fondamentali non mancano sotto la carrozzeria. Si parte da una strozzatura sull&rsquo;aspirazione maggiorata, 3 millimetri di diametro in pi&ugrave; (36 mm il nuovo restringimento) che agevolano l&rsquo;incremento di potenza del motore turbo, oggi accreditato di 318 cavalli e tra un anno atteso alla soglia dei 380 cavalli, grazie anche all&rsquo;incremento della pressione di sovralimentazione, fino a 2,5 bar assoluti. Si apre la porta, poi, alla presenza di un differenziale centrale a controllo elettronico, con evidenti ripercussioni sulla trasmissione della coppia alle ruote, elementi ai quali sommare un corpo vettura alleggerito da 1.200 a 1.175 kg, nuovo peso minimo imposto dalla FIA.  &laquo;Come sempre, stiamo lavorando attentamente allo sviluppo della prossima generazione di Polo R WRC. La chiave tra l&rsquo;attualit&agrave; e l&rsquo;avvio della prossima stagione sar&agrave; nel raggiungere i migliori requisiti perch&eacute; la Polo R WRC 2017 possa ottenere tanti successi (89% &egrave; la percentuale di vittorie sulle partecipazioni iridate; ndr) quanti ne hanno ottenuti le sue due antenate&raquo;, il commento di Jost Capito, direttore di Volkswagen Motorsport, in predicato di passare alla McLaren-Honda nei prossimi mesi.  Fabiano Polimeni  &nbsp;

Le modifiche al regolamento porteranno la potenza a 380 cavalli; look pi&ugrave; accattivante e maggiore libert&agrave; sulla trasmissione

WRC, Volkswagen anticipa la Polo R 2017

Torner&agrave; a giocare la partita della classe LMP1, Dunlop. Non lo far&agrave; con i team delle case ufficiali, ma con il migliore dei privati, gli svizzeri di Rebellion. Era dal 2012 che il gommista non si misurava in LMP1, l&rsquo;ultima volta su con il team OAK, per rivolgere in seguito le proprie attenzioni alla classe LMP2.  Le due Rebellion R-One evoluzione che il team guidato da Bart Hayden schierer&agrave; per l&rsquo;intero mondiale Endurance saranno guidate da Prost, Beche, Kraihamer, Imperatori, Tuscher, con l&rsquo;obiettivo di ripetersi e conquistare il trofeo riservato alle scuderie private. &laquo;Continueremo con i motori AER P60 (V6 biturbo; ndr), la scorsa stagione ha visto un&rsquo;installazione tutta nuova sul telaio della Rebellion R-One e, pur avendo centrato l&rsquo;obiettivo di assicurarci i titoli, c&rsquo;era ancora tanto margine di miglioramento sul fronte dell&rsquo;affidabilit&agrave; del pacchetto. Abbiamo lavorato insieme ad AER per risolvere i problemi emersi e faremo i passi avanti attesi&raquo;, ha commentato Hayden.  Rebellion e Dunlop scenderanno in pista dapprima per i test e saranno pronti al via sin dal prologo al Paul Ricard il prossimo marzo, diversamente da quanto accaduto nel 2015, quando la squadra svizzera salt&ograve; i primi appuntamenti in calendario.  &laquo;Nelle ultime stagioni abbiamo visto come Dunlop abbia fornito gomme competitive alle macchine di LMP2 e speriamo che la collaborazione incrementi la competitivit&agrave; delle nostre R-One LMP1&raquo;, ha aggiunto Hayden. Sul fronte Dunlop, invece, il capo della divisione motorsport, Fraipont si &egrave; detto contento della scelta di Rebellion, &laquo;dopo un intenso test comparativo sulle coperture; forniremo un supporto tecnico mirato che ci permetta di migliorare durante l&rsquo;anno&raquo;.  Fabiano Polimeni      &nbsp;

Il gommista fornir&agrave; il team Rebellion, impegnato per l&rsquo;intero mondiale con due R-One evoluzione

WEC, Dunlop torna in LMP1

Cala il sipario sull&rsquo;avventura Nissan nel mondiale Endurance in classe LMP1. Le sporadiche apparizioni della GT-R LM Nismo sono state caratterizzate da continui problemi tecnici, dai test a inizio anno, fino alla campagna della 24 Ore di Le Mans, chiusa mestamente con due ritiri e una terza macchina non classificata. L&rsquo;originalit&agrave;, a volte, non paga, cos&igrave; la scelta tecnica di un motore V6 biturbo 3 litri davanti al cockpit, con cambio e sistema di recupero dell&rsquo;energia all&rsquo;avantreno, da trasmettere poi alle ruote posteriori, viene accantonata senza che abbia portato alcun risultato sportivo.  &laquo;Nissan ha scelto di entrare nel 2015 nella classe LM P1 con un concept innovativo e l&rsquo;ambizione di competere al vertice dello schieramento. Il team ha lavorato diligentemente per sviluppare le auto fino ai livelli prestazionali desiderati. Per&ograve;, l&rsquo;azienda &egrave; arrivata alla conclusione che il programma non sarebbe stato in grado di raggiungere le ambizioni originarie e ha deciso di concentrarsi sullo sviluppo di strategie a lungo termine in ambito sportivo&raquo;, spiega una nota di Nissan Motorsport.  Il 2015 ha portato risultati in altre categorie, il bis nel campionato Super GT, la vittoria nel campionato Blancpain Endurance nella classe Pro, la vittoria della 12 Ore di Bathurst con Nissan GT-R GT3. Il disimpegno dal mondiale Endurance comunque non impatter&agrave; sulla fornitura dei motori, tra cui quelli per la classe LMP3.  Fabiano Polimeni

L&rsquo;esperienza GT-R LM Nismo si &egrave; dimostrata fallimentare, l&rsquo;originalit&agrave; tecnica non ha pagato

WEC, Nissan abbandona

C.I.R. - Rally del Friuli: Andreucci Forza 9

Evidentemente la lezione appresa all'ultima 24 Ore di Le Mans, ha costretto gli uomini Nissan Motosport a fare un passo indietro, per poter poi correre, invece di camminare, quando sar&agrave; il momento. Cos&igrave; il programma con la LMP1 &egrave; stato momentaneamente sospeso e le GT-R LM Nismo non saranno presenti alla prossima 6 Ore del Nurburgring. Si &egrave; invece deciso di dedicare tutte le risorse a prove libere, come le ultime effettuate sul circuito di Austin, mirate a risolvere i problemi manifestati fin dall'inizio da un progetto cos&igrave; innovativo ma anche parecchio complesso.  &laquo;L'evevamo gi&agrave; detto che l'innovazione pu&ograve; far male - ha ammesso Darren Cox, amministratore capo della Nismo - quando abbiamo costruito una macchina LMP1 molto diversa dagli altri Prototipi da corsa, sulla strada dell'innovazione nel motorsport. Ma il bello di questo programma &egrave; che le persone ci credono e spingono verso il successo. Ci&ograve; dimostra una volta di pi&ugrave; che le persone vogliono qualcosa di diverso nelle corse e questo ci d&agrave; altre motivazioni&raquo;.  &laquo;Sappiamo che molte persone saranno deluse, ma mai quanto noi - ha detto invece il presidente della Nismo, Shoichi Miyatani - perch&eacute; siamo "racers" ma vogliamo anche essere competitivi. Per questo abbiamo deciso di continuare questo programma focalizzandoci&nbsp; sui test per risolvere prima i problemi e prepararci al meglio alla forte competizione che c'&egrave; nel WEC. Quando si innova come noi, non si pu&ograve; rinunciare alla prima difficolt&agrave;. E vogliamo vincere questa sfida&raquo;.  Al momento si stanno ancora cercando di risolvere i problemi di ERS che a Le Mans hanno costretto a correre con l'ausilio della sola unit&agrave; termica, un 3 litri V6 a benzina con doppio turbocompressore. Ma l'aerodinamica ha mostrato molti aspetti positivi e dunque si proseguir&agrave; su questa strada. Ma solo quando la macchina sar&agrave; davvero competitiva assisteremo al ritorno in gara, che al momento non &egrave; ancora stato definito.  Maurizio Voltini

Miyatani, Presidente di Nissan Motosport: "Vogliamo correre, ma vogliamo prima essere competitivi". Dunque proseguiranno i test per risolvere i problemi

Nissan sospende il programma LMP1 nel WEC

Come abbiamo anticipato nell'articolo dedicato alla Nissan GT-R LM Nismo - la LMP1 con cui il costruttore giapponese prender&agrave; quest'anno parte al WEC e alla mitica 24 Ore di Le Mans - sar&agrave; Marc Gen&eacute; uno dei piloti destinati a portare questa vettura in gara nel Mondiale Endurance 2015.  Ex pilota di Formula 1, nonch&eacute; uomo immagine Ferrari e commentatore F1 su Sky (ruoli questi che manterr&agrave; nonostante il suo nuovo impegno come pilota ufficiale Nissan), il driver spagnolo - che concluse la 24 Ore di Le Mans 2014 al secondo posto come riserva dell'infortunato Loic Duval, sull&rsquo;Audi - si dichiara entusiasta per questa nuova avventura: &laquo;Sono molto felice ed entusiasta di guidare per la Nissan. Prendere parte alla pi&ugrave; impegnativa e prestigiosa corsa al mondo (la 24 Ore di Le Mans, ndr) con questa vettura &egrave; qualcosa che mi inorgoglisce molto&raquo;.  Ricordiamo che Nissan deve ancora annunciare gli altri piloti destinati ad affiancare Gen&eacute; in questa avventura e destinati a prendere, accanto allo spagnolo, il volante delle due vetture che la squadra nipponica schierer&agrave; quest'anno nel WEC, oltre che della terza auto prevista per Le Mans.  La Nissan GT-R LM Nismo - di cui vi abbiamo parlato approfonditamente nell&rsquo;articolo dedicato - adotta uno schema molto originale per una vettura di categoria LMP1, in quanto dotata di motore e trazione anteriore. Il V6 termico 3.0 turbo a benzina (da 550 cv) viene affiancato da unit&agrave; elettriche posteriori (da circa 700 cv) promettendo una potenza complessiva di 1.250 cv.  Come precisato sopra, sono ancora al momento ignoti gli altri driver che insieme a Gen&eacute; andranno ad affrontare questa nuova sfida nel WEC con i colori Nissan, anche se sembrano molto plausibili i nomi di Nicolas Lapierre, Olivier Pla, Jann Mardenborough e Satoshi Motoyama.  A.C.

Il pilota spagnolo rester&agrave; comunque uomo immagine Ferrari e commentatore per Sky

Marc Gen&eacute;: &ldquo;Orgoglioso di correre a Le Mans con la Nissan"

Mentre &egrave; iniziato il conto alla rovescia verso il Rally di Montecarlo che gioved&igrave; 22 dar&agrave; il via al Mondiale 2015, Volkswagen Motorsport ha svelato oggi la nuova Polo R Wrc seconda generazione.  La prima novit&agrave; &egrave; data dalla livrea, ora caratterizzata da ampie zone di blu in varie tonalit&agrave; che partono dal frontale e si estendono sui fianchi della vettura campione del mondo Costruttori e Piloti 2013 e 2014 con Sebastien Ogier.  Molte poi le novit&agrave; anche a livello tecnico. Sotto al cofano &egrave; installato un motore ampiamente modificato e con tutti i componenti portati al peso minimo regolamentare; mentre per quanto riguarda l&rsquo;aerodinamica spicca l&rsquo;ala posteriore totalmente rinnovata. Il cambio, infine, &egrave; ora a comando idraulico, con selezione delle marce tramite comandi al volante.  Tre le Volkswagen Polo R Wrc Evo in gara a Montecarlo: con il numero 1 per Ogier, il 2 per Jari-Matti Latvala ed il 9 per Andreas Mikkelsen.  Sergio Remondino  

La Volkswagen si appresta al via della nuova stagione con nuovi colori e molte modifiche 

Nuova livrea per la Polo Wrc iridata rally

Video celebrativo della vittoria nel mondiale Rally

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