A Monza, nel week end del WEC, siamo saliti a bordo della Ferrari 296 GTB da 830 cavalli con il pilota della Ferrari #51 James Calado, vincitore della 24 Ore di Le Mans

Ferrari, l'hot lap a Monza con James Calado e la 296 GTB

        L'edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans &egrave; stata LA gara. Ha riassunto in s&eacute; tutti i tratti delle corse. Il mito e la storia. Il confronto tra piloti e quello della tecnica. Il dramma sportivo dei contrattempi e degli incidenti a mettere la parola fine sui sogni di alcuni. L'immancabile dose di buona sorte. Il pathos e l'incertezza. Quando meno di 30 minuti separavano la Ferrari dallo scrivere una pagina di storia che rester&agrave; per sempre, la 499P numero 51 ha lasciato milioni di tifosi con il fiato sospeso per interminabili secondi. Il pit finale di Alessandro Pier Guidi, la Ferrari che non riparte immediatamente, i fantasmi vissuti da altri in passato, di un successo che rischia di sfuggire. "Avevamo una falsa luce rossa e c'era una procedura da seguire", spiega Pier Guidi nella conferenza stampa post-gara. "Non riuscivo a riavviare la macchina e ho dovuto riavviare tutti i sistemi, tenendo premuti due pulsanti. Ho dovuto provarci due volte e, per fortuna, alla seconda &egrave; ripartita".  Dai primi km al trionfo di Le Mans in meno di un anno La Ferrari che vince e si presenta al ritorno nel mondiale di durata con un progetto competitivo come nessun altro dei rivali Hypercar al di fuori di Toyota &egrave; il volto pi&ugrave; bello mostrato negli ultimi anni a Maranello. Arriva a Le Mans dopo i risultati belli e solidi di Sebring, Portimao, Spa, dimostrando di poter sfidare e battere una Toyota abituata a dominare sulle 24 ore di corsa. "Abbiamo messo in pista la macchina lo scorso luglio per la prima volta, in meno di un anno essere qui, con due macchine in prima fila in qualifica, era gi&agrave; qualcosa di fantastico. Non ci aspettavamo di sopravvivere per tutte le 24 ore: tutto il team, i miei compagni hanno fatto un lavoro incredibile. Siamo tornati dopo 50 anni, abbiamo vinto e dobbiamo essere davvero orgogliosi", commenta Antonio Giovinazzi.  Calado e la battaglia vera in pista Per vincere, devi anzitutto finire la 24 Ore di Le Mans. Quindi, alta affidabilit&agrave;, capacit&agrave; della squadra di intervenire sui problemi, affidabilit&agrave; dell'equipaggio nella gestione della macchina su 24 ore. Senza tralasciare il dettaglio della competitivit&agrave; pura, dello scontro diretto. Assistere, soprattutto, alle prime ore della Le Mans 2023 &egrave; stato un susseguirsi di emozioni e battaglie in pista.&nbsp; Ferrari contro Toyota. "Brendon (Hartley; ndr) lo confermer&agrave;, abbiamo lottato davvero al limite. Abbiamo spinto il pi&ugrave; possibile e siamo piuttosto sorpresi d'avercela fatta. Era la nostra paura pi&ugrave; grande, per&ograve; la squadra ha fatto un lavoro straordinario e in termini di strategia. &Egrave; un risultato incredibile, grazie alla Ferrari", racconta James Calado. La parola tra le pi&ugrave; ricorrenti, nelle sensazioni dei piloti della Ferrari 499P #51 &egrave; incredibile, ovvero, aggettivo che Treccani definisce:&nbsp;"Non credibile, difficile a credersi. E' per lo pi&ugrave; riferito, spesso con valore iperbolico, a cosa che, per essere straordinaria, eccessiva, singolare, quasi non pu&ograve; essere creduta". Ecco, la straordinariet&agrave; dell'impresa la ritrovi in dettagli altri, che sono gli spazi guadagnati in alcuni tg generalisti, dove le parole chiave "Ferrari", "24 Ore di Le Mans", "50 anni", tratteggiano bene l'importanza del risultato ottenuto.  Pier Guidi e la portata dell'impresa &ldquo;&Egrave; incredibile, ci vuole un po&rsquo; di tempo per realizzare quello che abbiamo fatto, scrivere una piccola parte della storia di Ferrari &egrave; qualcosa di unico, specialmente da italiano: gi&agrave; da bambino pensavo di correre per questa casa, ora trovarsi a ottenere la vittoria assoluta a Le Mans regala sensazioni speciali. Penso che questa sera quando andr&ograve; a dormire riuscir&ograve; a capire veramente quello che abbiamo fatto&rdquo;, ancora Alessandro Pier Guidi. Il trionfo Ferrari con AF Corse nella Classe Hypercar - perch&eacute; per anni nel mondo GTE Pro la competitivit&agrave; delle Rosse &egrave; stata certificata - &egrave; frutto di un progetto sul quale James Calado aggiunge: "Il team ha fatto un lavoro straordinario. Il bilanciamento, le prestazioni, il motore, il modo in cui ha funzionato la macchina sono stati superbi. Un grande ringraziamento a tutti coloro che sono stati coinvolti in questo progetto per far s&igrave; che ci&ograve; accadesse, e credo che questo dimostri di che pasta &egrave; fatta la Ferrari.  Ovviamente ho vinto qui in GT due volte, ma questa &egrave; una differenza. &Egrave; sicuramente una sensazione diversa: l&rsquo;attenzione che c&rsquo;&egrave;, i tifosi della Ferrari, il rosso che si vede in ogni curva. Quindi, un grande ringraziamento a tutti i sostenitori, sono molto felice&ldquo;.       

Affidabilit&agrave;, prestazione, doti dell'equipaggio di battagliare in pista e momenti da lasciare senza fiato. Nel successo della Ferrari 499P c'&egrave; tutto. Le parole di Pier Guidi, Giovinazzi e Calado

Ferrari in trionfo alla 24 Ore di Le Mans, Pier Guidi e quel "lungo" pit finale

        Meglio di Sebring e non solo per il piazzamento finale. La Ferrari che lascia Portimao, con il secondo posto di Fuoco-Molina-Nielsen, ha mostrato di aver compiuto dei progressi in gara, specialmente nella gestione delle gomme.&nbsp; Non sono mancati i contrattempi, i problemi ai freni sofferti dalla Ferrari 499P numero 51 hanno condizionato un risultato che avrebbe potuto essere ancora pi&ugrave; importante. Toyota per il momento fa gara a s&eacute;, tuttavia, dalla 6 Ore di Portimao e dalla lotta per il podio, la Ferrari &egrave; uscita come chiara prima inseguitrice, staccando Porsche, Peugeot e Cadillac. Coletta passo dopo passo &ldquo;Il secondo posto &egrave; un&rsquo;ottima prestazione che rappresenta un ulteriore passo in avanti rispetto al terzo gradino del podio ottenuto all&rsquo;esordio", conferma Antonello Coletta. "Siamo consapevoli come la strada sia ancora molto lunga e che gli avversari sono molto forti. Qui a Portim&atilde;o abbiamo avuto un problema sulla 499P numero 51 che ci ha impedito di terminare con un doppio podio che sarebbe stato un risultato eccezionale. Torniamo a casa felici, ma consapevoli che dobbiamo continuare a lavorare in particolare sul piano dell&rsquo;affidabilit&agrave;&rdquo;. Il confronto "in casa" ha animato la gara nelle prime ore, con Nielsen in recupero su Calado e il sorpasso maturato sfruttando un doppiaggio da compiere per la #51, poi incappata nei problemi ai freni che hanno condizionato il risultato finale di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi. A Spa per la conferma &ldquo;Siamo davvero felici, qui a&nbsp;Portim&atilde;o&nbsp;abbiamo conquistato un risultato molto positivo facendo un altro passo in avanti rispetto alla prima gara di Sebring. Durante la corsa siamo anche stati fortunati quando una delle due Toyota ha avuto un problema e a quel punto abbiamo consolidato la seconda posizione facendo del nostro meglio", racconta Nielsen. "Ora l&rsquo;obiettivo &egrave; proseguire su questa strada in occasione della 6 Ore di Spa che sar&agrave; una gara bella e complicata al contempo&rdquo;. Le Mans si avvicina e, tra due settimane, l'impegno sul circuito delle Ardenne sar&agrave; un altro appuntamento di verifica sullo stato di forma delle cinque pi&ugrave; accreditate Hypercar per la lotta a un piazzamento sul podio. Alla vigilia di Portimao, in Ferrari l'accento era posto sull'affidabilit&agrave; da verificare, oltre all'ambizione di confermarsi primo inseguitore di Toyota e lottare per una posizione a podio. Molto ancora da fare per poter vincere Ferdinando Cannizzo, responsabile corse Sport e GT, aggiunge: "Siamo soddisfatti del secondo posto, ma al contempo &egrave; un peccato aver avuto qualche problemino sulla vettura numero 51, che ci ha costretti a gestire la gara. Siamo arrivati al traguardo con entrambe le 499P, il che &egrave; un risultato positivo, ma abbiamo perso quelle posizioni che non ci hanno consentito di salire sul podio con entrambi gli equipaggi. Il lavoro da fare per poter puntare alla vittoria &egrave; ancora tanto, quindi dovremo rimanere concentrati e lavorare sodo&rdquo;. Dopo due gare del WEC, l'equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen &egrave; in seconda posizione nel mondiale Piloti, 42 punti contro i 53 di Hartley-Hirakawa-Buemi. Sesta posizione per Pier Guidi-Calado-Giovinazzi: &ldquo;Sono dispiaciuto per il risultato, abbiamo avuto un problema ai freni quando Antonio &egrave; salito a bordo della Hypercar e per gran parte della gara abbiamo provato a gestirlo", commenta James Calado."Peccato perch&eacute; fino a quel momento potevamo puntare a salire sul podio, il passo era buono confrontato a quello delle altre vetture. Cerchiamo di rimanere positivi e di pensare gi&agrave; al prossimo impegno in Belgio&rdquo;.       

I progressi della 499P in gara sono stati evidenti, resta il neo del contrattempo di affidabilit&agrave; nel quale sono incappati Pier Guidi-Calado-Giovinazzi. Le voci Ferrari dopo la seconda gara WEC

6 Ore di Portimao, Coletta: Ferrari felice e consapevole

        Un 2022 ricco di novit&agrave;, quello di Ferrari e AF Corse con la prospettiva sul mondo WEC. Sar&agrave; l'anno in cui scopriremo la Hypercar in pista dal 2023, l'anno della presentazione della nuova GT3, l'anno della cessazion dell'attivit&agrave; in Classe GTE. Nell'attesa, c'&egrave; un mondiale al via da Sebring, il prossimo marzo, che vedr&agrave; Ferrari AF Corse schierare due equipaggi al via. Pier Guidi-Calado correranno per replicare i successi del 2021, scrivere per la terza volta di fila il loro nome nell'albo d'oro del WEC - impresa mai riuscita - e portare a 7 il numero di titoli mondiali Costruttori all'attivo della Ferrari.&nbsp;488 GTE Pro numero 51, ovviamente.  PROmozione Fuoco Poi ci sar&agrave; la numero 52, dove Antonio Fuoco correr&agrave; insieme a Miguel Molina. Dopo le esperienze con Cetilar in GTE Am, le gare corse nel GT italiano, per Fuoco il salto di categoria in GTE Pro. LEGGI ANCHE - Ferrari 1972, quell'ultimo hurr&agrave; endurance "Onestamente sono molto contento per questa opportunit&agrave;, perch&eacute; giunge al termine di un percorso di crescita nel mondo delle ruote coperte dal 2019 fino ad oggi. Sono felice di avere questa chance e spero di dare il mio contributo alla squadra e a Ferrari nel 2022&rdquo;, le parole di Fuoco. Far&agrave; coppia con Molina, terzo anno per lui nel programma WEC Ferrari:&nbsp; &ldquo;Sono molto contento di essere nuovamente al via del mondiale che affronter&ograve; con un nuovo compagno di squadra. Antonio lo scorso anno ha fatto un lavoro eccellente in classe LMGTE Am dimostrando di essere un pilota molto forte. Noi siamo pronti per lottare per la vittoria, in un periodo che &egrave; molto importante per il futuro. Le prestazioni dimostrate nel finale della scorsa stagione mi rendono molto ottimista e non vedo l&rsquo;ora di iniziare a Sebring. Vorrei ringraziare Daniel (Serra; ndr) per quanto fatto la scorsa stagione, &egrave; stato un compagno di squadra esemplare, sempre molto veloce&rdquo;. Pier Guidi, confermarsi in un 2022 complicato Sar&agrave; un 2022 da provare a chiudere con un altro sigillo di prestigio, per Ferrari in Classe GTE Pro: "Il 2021 &egrave; stato fantastico e abbiamo vinto tutto quello che c&rsquo;era da vincere ma, alla fine, nel motorsport, bisogna girare pagina molto velocemente.&nbsp; Ripartiamo tutti da zero punti e ancora una volta dovremo dimostrare di essere i migliori e, per riuscirci, metteremo tutto il nostro impegno. Questa stagione sar&agrave; molto complicata per Ferrari perch&eacute; oltre all&rsquo;impegno nelle gare dovr&agrave; dividersi nello sviluppo di due nuove vetture e questo render&agrave; il tutto ancora pi&ugrave; difficile, ma in queste situazioni sappiamo trovare motivazioni e grinta supplementari.  &Egrave; l&rsquo;ultimo anno per la GTE Pro nel WEC, e personalmente mi dispiace molto perch&eacute; &egrave; una categoria che amo. Vogliamo fare bene e avere un ulteriore bel ricordo della 488 GTE che ci ha permesso di ottenere moltissime soddisfazioni e successi&rdquo;, ha commentato Alessandro Pier Guidi. Calado, attenzione a Corvette Equipaggio consolidato quello con James Calado, che ha aggiunto: "Essendoci laureati campioni mondiali le aspettative sono molto alte, per il team, per Ferrari e per tutti i nostri tifosi. Ovviamente, io e Alessandro faremo tutto il possibile per ottenere il terzo titolo. Penso che dovremo lavorare ancora pi&ugrave; duramente rispetto a quanto fatto quest&rsquo;anno perch&eacute; sono sicuro che i nostri avversari avranno migliorato le loro performance. Ci sar&agrave; anche la Corvette e sappiamo quanto siano competitivi, ma daremo tutto, cercando di sfruttare al meglio l&rsquo;esperienza che abbiamo nel mondiale&rdquo;.       

I campioni in carica Pier Guidi-Calado correranno per una storica conferma, la terza consecutiva nel mondiale Endurance. La seconda Ferrari 488 GTE Pro di AF Corse sar&agrave; affidata a Molina-Fuoco

WEC, Ferrari: in GTE PROmozione Fuoco accanto a Molina

        Un Cavallino da domare nel WEC, Classe GTE Pro, un Giaguaro in Formula E. James Calado debutter&agrave; nei test collettivi di Valencia nella nuova esperienza nella serie elettrica, al volante di Jaguar, che ha scelto il pilota inglese accanto a Mitch Evans. Sostituisce Alex Lynn, Calado. Il 2019 gli ha riservato in Ferrari la gioia di vincere la 24 ore di Le Mans, in equipaggio con Alessandro Pier Guidi e Daniel Serra, su 488 GTE, oltre al secondo posto ottenuto nel mondiale, titolo vinto nel 2017. Torna al volante di una monoposto dopo il 2012 che lo vide correre in GP2, Calado. &ldquo;Questo era uno dei sedili pi&ugrave; desiderati in Formula E, sono estremamente orgoglioso che mi sia stato offerto. La storia Jaguar nelle corse &egrave; iconica e far parte di questo team in Formula E &egrave; una grande opportunit&agrave;&rdquo;, ha commentato Calado, alla presentazione della nuova monoposto, la I-Type 4. Un progetto evoluto al retrotreno, all&rsquo;insegna di un alleggerimento che ha interessato il motogeneratore, l&rsquo;inverter, il cambio, fino alle sospensioni. L&agrave; dove il regolamento permette di intervenire, Jaguar ha sviluppato il powertrain per puntare a correre davanti nella Stagione 6 alle porte.&nbsp;Buoni sprazzi di competitivit&agrave; per Jaguar lo scorso campionato, specie con Evans, vincitore a Roma. Dal 2019-2020 ci si attende una maggior costanza di risultato al vertice. &ldquo;Sebbene le corse elettriche siano nuove per me, confido nella mia esperienza in monoposto per conquistare grandi risultati con il team. Le aspettative sono elevate e non vedo l&rsquo;ora di correre a novembra a Diriyah&rdquo;, ha aggiunto Calado. L&rsquo;impegno in GTE Pro con Ferrari AF Corse resta confermato.       

Non solo mondiale WEC in GTE Pro per il pilota inglese nel 2019-2020. Debutta in Formula E, affiancando Mitch Evans in Jaguar, alla ricerca di podi e vittorie nella Stagione 6 al via a novembre

Formula E, Calado in griglia con Jaguar

Valzer di equipaggi fra le coppie della Ferrari&nbsp;per i prossimi campionati WEC e IMSA con le due squadre satelliti del Cavallino, la AF Corse&nbsp;nel mondiale, e il team&nbsp;Risi Competizione in Usa, che faranno correre la&nbsp; nuova&nbsp;488 GTE turbo che sostituisce la 458 aspirata.  Gimmi Bruni cambia compagno&nbsp;e nel mondiale WEC GTE verr&agrave; affiancato&nbsp;nel 2016 dall'inglese James Calado, che nel 2015 correva con Rigon. I due correranno con la vettura di punta dell'AF Corse, mentre la seconda 488 AF Corse&nbsp;sar&agrave; affidata a Davide Rigon e all'inglese Sam Bird (ex piltoa GP2 e tester Mercedes F1). Per Bird si tratta di un ritorno in Ferrari poich&eacute; aveva gi&agrave; corso in GT con Rigon nel 2014 mentre lo scorso anno aveva invece disputato il WEC con un prototipo LMP2.  L'ex compagno di Bruni, il finlandese Toni Vilander lascer&agrave; il WEC e approder&agrave; nel campionato IMSA americano affiancando sulla 488 del team Risi Giancarlo Fisichella, che l'anno scorso correva col tedesco Pierre Kaffer. I due debutteranno gi&agrave; a Daytona a fine gennaio nella 24 Ore che inaugura la stagione IMSA.  Ancora da definire l'impiego degli altri due piloti titolari Ferrari nel GT, Andrea Bertolini e Olivier Beretta. Lo scorso anno Bertolini fu "sacrificato" nella classe GT-AM a far da spalla ai russi del team SMP (sempre gestito da AF Corse), m quest'anno potrebbe anche tornare nella classe "Pro" affiancando Bruni. L'esperienza di Andrea, unico pilota Ferrari a portare a casa un titolo GT nel 2015 (quello&nbsp;della&nbsp;classe AM) pu&ograve; essere decisiva per una gara strategica come la 24 Ore di Le Mans che per prestigio vale pi&ugrave; dell'inter campionato.

Rivoluzionate le coppie in GT del Cavallino. Gimmi sar&agrave; con Calado, Vilander va in Usa con Fisichella, torna Bird con Rigon. Obiettivo mondiale GT, Le Mans e IMSA

Ferrari GT, Bruni cambia compagno

Fra gli episodi che hanno caratterizzato la scorsa 6 Ore di Spa-Francorchamps, seconda prova del WEC, c'&egrave; stato anche il doppio testacoda alla chicane Bus Stop che ha coinvolto la Ferrari n.71 del nostro Davide Rigon alle prese con una Porsche doppiata. Un incidente che Gimmi Bruni ha dovuto driblare assieme a un prototipo LMP subito dopo, e che ha determinato uno stop&amp;go di 5 secondi per il pilota veneto. Come mai?  &laquo;Dopo l'urto con la Porsche ho deciso di rientrare subito - ci spiega Rigon - perch&eacute; avevo toccato sia il cordolo a destra che la sua ruota posteriore a sinistra, in modo da controllare che non ci fossero danni come una gomma bucata: non volevo essere costretto a fare tutto un giro di 7 km in quelle condizioni. L'ingresso box &egrave; proprio l&igrave;, ma per evitare di fare una specie di "contromano" ho tagliato la riga bianca con due ruote, e per questo sono stato penalizzato, nonostante abbia cercato di fare tutto con la massima sicurezza possibile. I commissari sono stati molto fiscali, e dopotutto &egrave; giusto perch&eacute; si tratta di un campionato mondiale, per&ograve;&hellip;&raquo;.  Per&ograve;? &laquo;Beh, al briefing ci era stato detto che al via non si poteva superare prima della "starting line" e invece due avversari mi hanno passato alla chicane, ma verso di loro non &egrave; stato fatto nulla nonostante sia andato in direzione gara a farlo presente. Il fatto &egrave; che queste cose ti rovinano molto lo stint, perch&eacute; le macchine sono molto livellate come prestazioni e quando sei in coda a qualcuno perdi carico anche con le GT. In pi&ugrave; lo stop&amp;go ci &egrave; stato dato un'ora e mezza dopo l'incidente, e anche questo ha scombinato la strategia. Ma tutto questo ci servir&agrave; per il futuro, anche come stimolo&raquo;.  Insomma, fra le altre cose ci confermi che le gare sono molto "tirate". &laquo;Il livello &egrave; altissimo, anche fra le GT e non solo fra le LMP1: non puoi permetterti di sbagliare "una virgola". Proprio per questo, pensare che siamo arrivati settimi nonostante tutti questi problemi, &egrave; incoraggiante. Abbiamo un ottimo potenziale, da tutti i punti di vista. Pensavamo che in gara le Aston Martin e le Porsche ci potessero staccare subito per via della maggior velocit&agrave; di punta, invece abbiamo tenuto un ottimo passo, abbiamo usato bene le gomme e abbiamo lottato. Anche l'incidente in s&eacute; non avrebbe significato molto, perch&eacute; era previsto il mio pit-stop solo tre giri dopo. Oltretutto ricordo che ero gi&agrave; 2&deg; e con quel pit eravamo sicuri avremmo guadagnato qualcosa sul primo: eravamo competitivi e non ci trovavamo l&igrave; per caso. Ripeto: siamo molto contenti del nostro potenziale in gara, sia io e James che Gimmi e Tony. Meglio sapere che sei arrivato indietro per un incidente, che non perch&eacute; "non ne hai"&hellip;&raquo;.  Insomma, pare proprio che tu e Calado siate ben amalgamati come equipaggio e addirittura competitivi pure contro due "mostri sacri" come Bruni e Vilander&hellip; &laquo;Non sono io a poterlo dire, ma se qualcuno da fuori comincia a pensare cos&igrave;, non mi lamento. Va per&ograve; detto che rispetto a loro mi accorgo che dobbiamo ancora imparare in quanto a esperienza. Loro sono davvero molto bravi e soprattutto completi, hanno un'ottima visione di gara e si capisce quanta pratica hanno alle spalle. Per quanto riguarda me stesso, ho trovato un ottimo affiatamento con Calado: ci fidiamo l'uno dell'altro e devo dire che se James l'anno scorso ha fatto degli errori, quest'anno sta invece lavorando molto bene. Insomma, come equipaggio siamo a posto&raquo;.  Quindi si pu&ograve; guardare a Le Mans con un certo ottimismo? &laquo;Il potenziale c'&egrave; sicuramente, anche se non nascondo che il Balance of Performance ci sia un po' sfavorevole. Ma non siamo troppo preoccupati, anche se speriamo tolgano qualcosa all'Aston Martin: finora per fortuna hanno sempre fatto qualche errorino, e perdono sul misto quello che guadagnano sui rettilinei, ma se si metteranno a posto&hellip; Ripeto che nelle GT &egrave; tutto tirato all'osso, per cui basta poco&raquo;.  Insomma, a sentirti non pare che per un ex-formulista come te, le Gran Turismo siano qualcosa di limitante. &laquo;Al contrario, sono una categoria combattutissima e molto stimolante per un pilota. Piuttosto che vivacchiare fra le monoposto, suggerirei a molti miei colleghi di farci un pensierino. E giusto per dire una cosa che mi ha colpito positivamente, qui a Spa le tribune erano piene (oltre 50.000 spettatori; ndr) con un pubblico che mi ha sorpreso anche per competenza e per come sapessero tutto di tutti, anche sui piloti meno popolari&raquo;.  Maurizio Voltini     

Preso di mira da doppiati e commissari all'ultima 6 Ore, ma l'accoppiata con Calado &egrave; positiva

WEC: Rigon contento in prospettiva dopo Spa

James Calado pronto al debutto con la F458

da Yas Marina: Roberto Chinchero  &Egrave; James Calado l&rsquo;ultimo vincitore della GP2 Series 2013. L&rsquo;inglese del team ART grazie a questo successo &egrave; riuscito in extremis a conquistare la terza posizione nella classifica di campionato, beffando Felipe Nasr. Proprio il brasiliano del team Carlin &egrave; stato il protagonista (in negativo) del via della gara. Nasr scattava dalla seconda posizione, e dopo essere stato superato in avvio da Calado, ha tamponato il poleman Johnny Cecotto alla prima curva, rimediando un drive-through dalla direzione-gara.  Calado ha gestito al meglio i due ingressi in pista della Safety-Car, dovuti all&rsquo;incidente di Nasr ed al successivo di Lancaster, senza farsi impensierire da Dani Clos, che sotto la bandiera a scacchi ha colto un&rsquo;importante piazza d&rsquo;onore. Terzo posto per il neo-campione 2013 Fabio Leimer, che ha cos&igrave; potuto salire sul podio per salutare al meglio tutti i componenti del suo team, la Racing Engineering, ed i sostenitori arrivati a Yas Marina per supportarlo.  Sam Bird ha concluso la stagione 2013 al quarto posto, ma non si &egrave; trattato di un piazzamento anonimo, visto che ha garantito al team Russian Time il successo nella classifica riservata alle squadre. Domani &egrave; in programma una giornata di pausa, poi da marted&igrave; a gioved&igrave; si torner&agrave; in pista a Yas Marina per tre giornate di test collettivi che concluderanno le attivit&agrave; in pista del 2013.

Vince l'ultima gara di Abu Dhabi davanti a Clos e Leimer

Calado chiude la stagione GP2 2013

Dopo la vittoria ottenuta a Spa in GP2 ma soprattutto dopo aver ben figurato nei test di Silverstone al volante della Force India, la stessa squadra ha "assunto" James Calado nel ruolo di terzo pilota, da qui a fine stagione.  &laquo;Ho il piacere di confermare la firma con James quale nostro terzo pilota - ha annunciato testualmente Vijay Mallya, proprietario della squadra. - Abbiamo lavorato con lui durante le prove di Silverstone e lui ha impressionato tutti per velocit&agrave; e consistenza. Noi abbiamo sempre cercato di supportare i giovani piloti e questa &egrave; una grande opportunit&agrave; per James per farsi un'ottima esperienza di guida durante le gare di Formula Uno&raquo;.  Per Monza, in particolare, &laquo;James prender&agrave; parte alle prove libere iniziali del venerd&igrave;. Guider&agrave; anche in varie altre occasioni nelle prove delle prossime gare di quest'anno. &Egrave; sempre utile avere un ulteriore riscontro da un altro pilota relativamente alla macchina, e questo ci aiuter&agrave; anche a valutare le sue capacit&agrave;&raquo;.  Maurizio Voltini  &nbsp;

Debutter&agrave; in questo ruolo nelle prove libere di venerd&igrave; mattina a Monza

James Calado &egrave; 3&deg; pilota della Force India

da Spa (Belgio): Roberto Chinchero  Nel pronostici pre-campionato James Calado era il grande favorito alla conquista del titolo 2013, ma per tanti motivi, molti dei quali legati ad una performance non ottimale della sua monoposto, il pilota britannico del team ART non era ancora riuscito a cogliere il suo primo successo stagionale. La vittoria &egrave; arrivata nella seconda gara disputata questo weekend sul circuito di Spa-Francorchamps, corsa nella quale Calado &egrave; scattato dalla pole position capitalizzando al meglio il set di pneumatici nuovi risparmiato nella corsa disputata ieri.  Calado &egrave; stato leader per tutti i diciotto giri in programma, e solo nelle tornate conclusive ha concesso a Julian Leal (vera sorpresa della giornata) di avvicinarsi. Il colombiano della Racing Engineering non &egrave; mai stato nelle condizioni di tentare un attacco, ma la sua piazza d&rsquo;onore &egrave; il primo podio raggiunto dopo una lunga militanza nella categoria. Terza piazza per Adrian Quaif-Hobbs, che ha capitalizzato al meglio il passaggio al team Hilmer, mentre in chiave campionato c&rsquo;&egrave; da segnalare il quinto posto di Fabio Leimer, piazzamento che consente allo svizzero di portarsi a due punti dalla seconda posizione detenuta da Felipe Nasr nella classifica di campionato. Il brasiliano ha concluso la sua corsa in ottava posizione, al termine di una lunga rimonta iniziata dall&rsquo;ultima posizione della griglia di partenza.  Il punticino conquistato &egrave; un premio alla grinta, ma soprattutto un punto in meno di distacco da Stefano Coletti, fuori dalla top-ten anche in gara-2 dopo una spettacolare partenza che lo aveva portato dalla tredicesima piazza al quinto posto. Il monegasco della Rapax, sempre leader del campionato, &egrave; stato bloccato da un degrado eccessivo degli pneumatici, ed ha concluso la sua corsa al ventitreesimo posto dopo un pit-stop non pianificato.  &nbsp;

A Spa la sua prima vittoria stagionale, davanti a Leal e Quaife-Hobbs. Mentre Nasr si fa sotto a Coletti in classifica generale

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